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1.1Madre di Cristo glorïosa e pura,
1.2Vergine benedetta, immaculata,
1.3Donna del ciel, colonna alta e sicura,
1.4sacratissima ancilla incoronata
1.5da quella Sapïenza, eterno Amore,
1.6per cui da l'angel fusti annunzïata;
1.7tu se' quel Vaso in cui l'alto Signore
1.8assunse carne, nella tua virtute,
1.9per tôr del primo padre il nostro errore;
1.10tu fusti nave e porto di salute
1.11de' santi padri, e nostra vera guida,
1.12per quelle grazie c'hai dal cielo avute.
1.13Tu se' colei a cui tanto si grida
1.14misericordia, e dove ogni uom ricorre:
1.15o felice colui che in te si fida!
1.16Io non saprei giamai tanto disporre,
1.17quanto una favilletta del tuo lume
1.18porria più degna laude e gloria tôrre.
1.19Ma tu, Madonna, unde il beato fiume
1.20di virtù, di clemenza e caritade,
1.21esce con grazia sempre per costume,
1.22ascolta me, se nella tua pietade
1.23essaüdisti mai un cor contrito,
1.24e guarda il pianto mio pien d'umiltade!
1.25Tu vedi il detestabile partito,
1.26non dico pur di me, ma in la tua terra
1.27che sempre il nome tuo ha reverito.
1.28Vedi l'ira di Dio che l'arco afferra:
1.29misericordia, Madre, or tu sustiene,
1.30ché rimedio non c'è se Lui 'l disserra!
1.31Ecco la città tua come a te viene,
1.32Siena, che sempre è stata ancilla e serva:
1.33deh, Madre mia, or non te ne suvviene?
1.34Clementissima Donna, or tu riserva
1.35l'ira del Figliol tuo, che sopra noi
1.36vedi quanto è pestifera e acerva!
1.37Qui vinca i santi e casti prieghi toi,
1.38e spunta questa orribile saetta,
1.39per tua pietà, ché sai che far lo pòi!
1.40O dolcissima Madre, alma, perfetta,
1.41o santa Avvocatrice, onesta e pia,
1.42misericordia, grazia e non vendetta!
1.43Qui si vedrà tua dolce melodia
1.44dinanzi al tuo Figliolo, e l'orazione,
1.45qui fioriranno i prieghi di Maria!
1.46Ecco l'ancilla tua che in ginocchione
1.47dinanzi a' piedi tuoi non può parlare,
1.48tanto è il suo pianto e la contrizione.
1.49Tu sola se' che lei puoi consolare,
1.50ché ben conosci quanto l'è mestero,
1.51tu la puoi ben soccorrere e aitare!
1.52Non fu mai re sì dispietato e fero
1.53che non volgesse l'occhio a qualche grazia:
1.54qual serà dunque il tuo clemente impero?
1.55Vedi la cruda morte che la strazia,
1.56tollendo a poco a poco i suoi bei membri,
1.57e 'n divorarne non si vede sazia!
1.58O Reina del cielo, or ti rimembri
1.59che sempre l'hai difesa in ogni estremo,
1.60per la pietà che nel tuo core assembri!
1.61O santissima Madre, or che faremo?
1.62Non c'è rimasta in terra altra speranza:
1.63se non nel gremio tuo, a chi giremo?
1.64Tu se' lo scudo nostro e la baldanza,
1.65che ci difendi dall'eterna spada
1.66e per cui c'è rimessa ogni fallanza!
1.67Virgo, se amor de l'umiltà t'aggrada,
1.68quando dicesti: "Padre, ecco l'ancilla!",
1.69fa che la voce mia giusta non cada!
1.70Io te ne prego, e per quella sintilla
1.71del superno splendor, la cui gran lampa
1.72la nostra morte in croce dipartilla.
1.73Madre, tu ci difendi e tu ci scampa,
1.74tu ci ricuopri sotto il ricco manto
1.75dove nissun perisce e nullo inciampa.
1.76E io quel salmo benedetto e santo
1.77dirò con teco, o prezïosa Iddia,
1.78con l'ermonia del suo pietoso canto:
1.79"Magnifica il Signor l'anima mia,
1.80e lo spirito mio essultarà
1.81in Dio salutar mio, come desia!
1.82Perché conspesse tanta umilità
1.83di me sua vera ancilla, e tutta gente
1.84però beata sempre mi dirà.
1.85Dunde mi fece Lui, quale è possente,
1.86le magne cose: è 'l santo nome eterno,
1.87Signor del cielo e Padre onnipotente!
1.88E sua misericordia in sempiterno,
1.89di progenie in progenie, a tutti noi
1.90che seguiremo il santo suo governo.
1.91Fece potenza nel suo braccio poi,
1.92disperse voi superbi, ancor si vede,
1.93del regno del cor suo, e guai a voi!
1.94Depose poi i potenti de la sede
1.95e gli umili essaltò quanto convene,
1.96come si mostra per essemplo e crede.
1.97Gli esurïenti tutti empié di bene,
1.98e i ricchi del tesoro ha in van lassato,
1.99c'hanno nel mondo posta ogni sua spene.
1.100Suscepit Israèl anche il suo nato,
1.101ché ricordò di sua misericordia,
1.102come che i nostri padri hanno parlato".
1.103Regina, te nemica di discordia
1.104mostri nel salmo tuo, s'io ben l'intendo,
1.105amica d'umiltà, pace e concordia.
1.106Madre, più oltre troppo non mi stendo,
1.107ch'io spero che tu ci abbi essaüditi,
1.108se tanta grazia nel mio cor comprendo.
1.109Priegoti ancor che tutti stiamo uniti,
1.110tuoi cittadin, ch'è senza odiarci inseme;
1.111d'altronde siamo assai e ben puniti.
1.112Amor mi stringe pur ch'io dica, e preme,
1.113della mia donna poi, che inferma giace,
1.114che svelto ne veggia io ogni mal seme,
1.115sì ch'ella possa omai vivere in pace.
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