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1.1Novella monarchia, iusto signore,
1.2clemente padre, insigne e generoso,
1.3per cui pace e riposo
1.4spera trovar la dolce vedovella,
1.5tu sai ben, signor mio, quanto dolore
1.6ella ha portato, poi che 'l dolce sposo,
1.7inclito e glorïoso,
1.8volse nel ciel la sua beata stella.
1.9Ella rimase afflitta e tapinella
1.10fra le galliche mani,
1.11dilacerata dal suo proprio sangue.
1.12Non c'era più il Senato e i buon Romani,
1.13non Cato, non Fabrizio, non Metello,
1.14non Camillo o Marcello,
1.15che per virtù fûr pari in fra gli dei!
1.16Con lei rimaser barbari e Caldei,
1.17e sotto il sacro manto un crudel angue,
1.18ond'ella ancor si langue
1.19e viene a te per tua santa mercede,
1.20ché d'altri mai non ebbe amor né fede.
1.21Signor, io dico d'una eccelsa donna,
1.22con le più illustre membra e più verace,
1.23che, s'ella avesse pace,
1.24sotto del sol non è simil bellezza.
1.25Questa fu sotto il cielo una colonna
1.26di cui memoria eterna ancor si face,
1.27e che 'l sangue rapace
1.28domò nel mondo e ogni più fiera altezza.
1.29Costei fu madre d'ogni gentilezza
1.30in colmo della rota,
1.31Italia, donna di ciascun terreno!
1.32Ma poi che Constantin la dette in dota
1.33alla scisma cristiana e tirannia
1.34e quella simonia
1.35c'ha guasto il divin culto or più che mai,
1.36ella ha provato i dolorosi guai,
1.37ch'a poco a poco ella è venuta meno,
1.38però che senza freno
1.39ciascuno è corso ad istracciarli i panni,
1.40chi con rapina, e chi l'ha giunta a inganni!
1.41Non dico ancor del detestabil seme,
1.42nimico di quïete e caritade,
1.43che dicon libertade,
1.44e con più tirannia han guasto il mondo:
1.45ahi, vendetta di Dio, perché non preme
1.46tanta nequizia, frodo e crudeltade,
1.47che ne venga pietade
1.48a chi d'ogni suo male è più giocondo!
1.49Costor con loro inganni han messo al fondo
1.50già le cose di Dio
1.51e conculcato sempre ogni vicino!
1.52Ora è venuto il tempo, ora il disio,
1.53or la santa iustizia a vendicarsi:
1.54ora veggio svegliarsi
1.55Italia bella, e chiama a te vendetta!
1.56Signor, tu vedi che ciascuno aspetta
1.57il tuo santo vessillo e 'l tuo domino:
1.58che 'l sangue fiorentino
1.59purghi la sua più venenosa scabbia,
1.60e noi siàn franchi di cotanta rabbia!
1.61Tu vedi il ciel, la fiammeggiante aurora,
1.62le stelle tue propizie e rutilanti,
1.63i segni tutti quanti
1.64ora disposti alla tua degna spada!
1.65Vedi Pallade, Marte e Juno ancora,
1.66teco il braccio d'Alcide e d'Atalanti;
1.67vedi beati e santi,
1.68la terra e tutto che t'aspetta e bada!
1.69Ricorditi di Julio in la contrada
1.70di Rubicon, che disse:
1.71"Io te seguitarò, Fortuna lieta!".
1.72Chi d'Alessandro mai tanto ne scrisse,
1.73quanto fu più nel seguitar vittoria?
1.74Allor s'acquista gloria
1.75quando il poter s'aggiunge alla stagione:
1.76fiero Anibàl, ma vinse Scipïone
1.77per seguir sua vittoria e sua pianeta.
1.78Però non stia quïeta
1.79la tua virtù mentre che 'l ciel la chiama,
1.80e or ch'è il tempo di triunfo e fama!
1.81Se la tua forza e la tua destra ardita,
1.82la tua gran maiestate e providenza,
1.83séguita or sua potenza,
1.84chi contra Cesar fia mai troppo ardito?
1.85Vedi or Fortuna quant'ella t'aita
1.86l'altrui divisïone e differenza,
1.87che senza vïolenza
1.88vedi la gloria tua e 'l buon partito!
1.89Ahi, signor mio magnanimo e gradito,
1.90queste spade leggiadre
1.91rimetterenle senza aver corona?
1.92Ecco qui Italia, che ti chiama padre
1.93e per te spera omai di trïunfare
1.94e di sé incoronare
1.95le tue benigne e prezïose chiome.
1.96A te ne segue stato, onore e nome,
1.97a noi contento e ben d'ogni persona
1.98che mai non ci abandona:
1.99fede e speranza della tua virtute
1.100fia nostra pace e ultima salute.
1.101Canzon, tu vai a tanta celsitudine,
1.102che, più presuntüosa assai che degna,
1.103ma quanto puoi, t'ingegna
1.104con umiltà piegarti a servitudine.
1.105Quando dinanzi a sua mansüetudine
1.106tu serai in terra a' piedi suoi distesa,
1.107pregal di questa impresa,
1.108per parte d'ogni vero italïano,
1.109principe di Milano,
1.110di Virtù Conte e di virtù dotato,
1.111iusto, prudente, forte e temperato!
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