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1.1Domine, ne in furore tuo arguas me,
1.2per quella caritade e vero amore
1.3che mosse il Redentore
1.4per lo peccar del nostro padre prio;
1.5e quella santa voce or tocchi te,
1.6qual disse: "Ave Maria di grazia plena!",
1.7donde l'umile Vergin fu ripiena
1.8del Verbo eterno in spirto di favilla.
1.9Dicendo: "Ecco l'ancilla!",
1.10assunse carne al puro ventre e pio,
1.11e omo fatto è Dio.
1.12Senza corruzïone, immaculata,
1.13o Vergine beata,
1.14guarda la mente in te sola rivolta,
1.15e tu, signor, per lei non meno ascolta!
1.16Domine, ne in furore tuo arguas me,
1.17per quello amor del santissimo parto
1.18donde quello uman arto,
1.19anzi perfetto, di lei nacque diva;
1.20e quei veraci mostri or tocchin te,
1.21che inginocchiâr le fere per vittoria,
1.22e l'angelo a' pastor, cantando "Gloria!",
1.23apparse con l'ulivo in un dolce atto.
1.24Il tempio fu disfatto,
1.25e sparse d'olio il fonte d'acqua viva:
1.26le vigne allor fioriva,
1.27e vide Ottavïano il cerchio santo.
1.28Altro assai ch'io non canto
1.29apparse nel suo nome; or, qual si sia,
1.30vinca pietà la mia stolta follia!
1.31Domine, ne in furore tuo arguas me,
1.32per sua conversïone e santa vita,
1.33che nostra insegna è in vita
1.34nell'operare ogni atto virtüoso;
1.35e quella pazïenza or tocchi te,
1.36che toccò Lui nel suo aspro martìre.
1.37Sudò di sangue, e per noi redemire,
1.38tradito, preso e tutto flagellato,
1.39nella faccia sputato
1.40con tanti strazii Cristo glorïoso!
1.41Quale animo pietoso
1.42non debba ritornar con pianto a Lui?
1.43Qui l'amor di Costui
1.44vaglia al mio priego, e se di me non cale,
1.45vaglia il nome di Lui, che sempre vale!
1.46Domine, ne in furore tuo arguas me,
1.47ma qui s'umilii ogni animo feroce
1.48per Quel che stette in croce
1.49per ricomprarci del suo proprio sangue.
1.50Quelle sette parole or tocchin te,
1.51che disse Lui confitto al santo ligno,
1.52con corona di spin', Cristo benigno
1.53ferito e per ristoro aceto e fele.
1.54Omè, qual cor crudele
1.55qui la sua Passïon non stride e langue?
1.56Che, per tôrci da l'angue,
1.57ci ricomprò di così vivo prezzo:
1.58perdonò Cristo al sezzo
1.59punto ch'al Padre suo rendé lo spirto:
1.60e tu, signor mio, stai per tal cosa irto?
1.61Domine, ne in furore tuo arguas me,
1.62ma ti ricordi il pianto di Maria,
1.63che 'l suo figliuol vedia
1.64pendere in croce inanzi agli occhi soi;
1.65e quel santo sepolcro or tocchi te,
1.66e la surressïon: con premii tanti
1.67cavò del limbo i nostri padri santi,
1.68e doppo molti, finalmente in cielo.
1.69Movati il vero zelo
1.70di carità, signor, ché far lo pòi;
1.71e s'io non truovo in voi
1.72frutto del mio sperare, in cui giamai?
1.73Tu sai ch'io so che sai
1.74me sempre servo, e serò più, dotato,
1.75e sai ch'io so che mai non fusti ingrato!
1.76Canzon, tu ne girai dal signor mio,
1.77e qui parrà quanto saprai parlare
1.78col dolce supplicare,
1.79se fra le tue sorelle ami corona.
1.80Tu 'l pregarai per tale amor di Dio,
1.81ch'io so con contrizio el mi perdona,
1.82ché gentil mente e bona
1.83sempre a misericordia apre le braccia.
1.84Non ti fia dura traccia,
1.85ch'egli è pietoso, avvegna che possente,
1.86e lustro core e natural clemente.
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