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MEMORIE SPARSE

Poesie

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1.1Dammi l'anima tua. Queste beate
1.2splendide forme che gentil passaggio
1.3fan d'una in altra, come all'aura estiva
1.4biancheggiando ricresce onda sovr'onda,
1.5sono intoppo a' miei sguardi. E non la forte
1.6voluttà che, com'angue in mezzo al verde,
1.7d'ogni parte di te guizza e si snoda,
1.8né 'l crin, largo sugli omeri scorrente,
1.9né 'l fremer della vita che s'affretta
1.10per vanire in un bacio e in un amplesso,
1.11cerco, misera, in te. Come fanciullo
1.12che il vago arnese, onde gli vien diletto,
1.13spiar desìa negli spezzati ordigni;
1.14così l'intima mente e la bellezza
1.15del giovanetto tuo spirito arcana,
1.16e le piaghe celate, e quante mai
1.17fûr vite in te morte, rinate, o miste,
1.18tutto saper chiegg'io. Candida un giorno
1.19eri così 'l pensier come la fronte;
1.20e queste chiome che dell'arte fuggono,
1.21lussuriando, i nodi, erano allora
1.22di non tocca ghirlanda incoronate.
2.1L'ore correvano
2.2in variata danza
2.3alla tua gioia ancelle.
3.1Teco sedevano,
3.2di vergine speranza
3.3liete, le tue sorelle.
4.1D'amor non anco
4.2premean le punte assidue
4.3nel cor di già piagato,
5.1come nel fianco
5.2d'egro destriero il pungolo
5.3di cavaliere armato.
6.1E ancor sei bella. Ancor nel tuo segreto
6.2siede il dolor ch'è di virtù consorte:
6.3e d'altre gioie i memori desiri,
6.4e l'angel del rimorso e dell'amore
6.5parlan là entro. Oh! le presenti noie
6.6dimmi, e i deliri andati: ad uno ad uno
6.7contami i passi della lunga via,
6.8lunga sì che Dio solo è che l'abbracci
6.9in un concetto. Più che l'ultim'astro,
6.10che l'alte solitudini consola,
6.11corre lontan dalla terrena valle,
6.12lontano il tuo pensiero è da se stesso.
6.13Pur dinne alcuna parte. Il cuore arcano
6.14aprimi, e al tocco della man pietosa
6.15risponderan le viscere profonde
6.16d'amarissima colpa inebriate.
7.1Povero fior, quant'impeto
7.2di pioggia e di tempesta,
7.3sulla tua china testa
7.4quanto dolor passò!
8.1Lassa, d'amar, di piangere,
8.2la forza, il so, ti manca:
8.3del vivere sei stanca
8.4e del gioir, lo so.
9.1Vieni: e il languido tuo capo riposa
9.2sulle ginocchia mie. Molti soffersi
9.3celati affanni; e i non sofferti ancora
9.4di comprender m'è dato, e i tuoi comprendo.
9.5Come a me, lassa, i tuoi, così parlaro
9.6a te gli sguardi miei. Forse che Iddio
9.7vorrà, pietoso della mia pietade,
9.8camparti alla rovina delle afflitte
9.9che vanno del piacer sulla muggente
9.10onda languidamente abbandonate.
10.1Poiché sì frale
10.2volle il candore
10.3di tua beltà,
11.1spero, immortale
11.2il tuo dolore
11.3Dio non vorrà.
12.1In questo esilio
12.2forse non mai
12.3più ti vedrò:
13.1ma nella patria
13.2m'incontrerai,
13.3teco vivrò.
14.1Quivi ci aspetta
14.2schiera infinita
14.3cui la bellezza
14.4fu lungo error.
15.1O giovanetta!
15.2ivi è la vita,
15.3ivi l'ebbrezza
15.4vera d'amor.
16.1Deh, chi mi dà raccorre in questo breve
16.2petto la piena degli altrui dolori,
16.3e di prece lenirli e di possenti
16.4lacrimate parole? Ahi troppo avara
16.5è l'umana pietate ai muti affanni
16.6delle figlie d'Adamo! Ahi quante fiamme
16.7spente nel dubbio amaro, e nell'insano
16.8desìo di gioie che non dà la terra,
16.9ch'agili e schive nel pensiero immenso
16.10volano, annunzio di ben'altra vita!
16.11Molte vid'io novelle pellegrine,
16.12cui l'ali verginette venner meno,
16.13cader dall'alto nel cedevol fango,
16.14e affondar disperate. E molte a cui
16.15più gran tratto di ciel s'aprìa nel volo,
16.16nelle terrene immagini cercando
16.17ir l'eterea bellezza, e veder quelle
16.18lieve lieve appressarsi e poi fuggire,
16.19e piangerne la fuga, e col pensiero
16.20ritentarle, e morir nei vani amplessi,
16.21di lunghissimo amore estenuate.
17.1Del primo amore
17.2dall'ardue cime
17.3discendi, o misera:
17.4ti sia terrore
17.5la tua sublime
17.6credulità.
18.1Vivrai felice
18.2più che non speri
18.3se la fantasima
18.4posseditrice
18.5de' tuoi pensieri
18.6con false immagini
18.7i piacer' veri
18.8non turberà.
19.1Ma chi ne' tuoi dolor' s'attrista e pensa,
19.2o donna, i cui dolor' solo comprese
19.3chi gli umani dolor' tutti sentìo?
19.4Chi l'adultera piange? In ira o a scherno
19.5l'ha il mondo: e pur Colui che dritto estima
19.6gli umani error', la difendea da' vili,
19.7e salva la mandava, e ricreata
19.8di benigne parole. Oh non assai
19.9pena alle afflitte è soffogar la gioia,
19.10premer l'ambascia, vergognar d'un guardo
19.11e d'un silenzio, e dell'amor de' suoi,
19.12e di se stesse; e trepidar per due,
19.13e dubitar di tutti; e morte e oblio
19.14chieder sempre, e temer non Dio le ascolti,
19.15e a sogno atroce aver simili i giorni,
19.16e d'inferno le notti; e rimembrando
19.17rabbrividir d'amore, e riversarsi
19.18sovra il memore letto, inconsolate?
19.19Ma di troppi dolor', buon Dio, contrita
19.20hai la deserta che le mie sventure
19.21e i miei delirii in sul suo capo accolse.
19.22Oh sconosciuta al mondo, a che la fronte
19.23chini al suol, conturbata? In Dio rimira,
19.24e in lui di me, lontano, avviserai
19.25il mesto aspetto. In lui fa' ch'i' ti vegga,
19.26non di crude memorie sanguinante,
19.27ma, quasi pianta che la queta stilla
19.28del ciel riceve nelle chine fronde,
19.29mite di lunga speme, e le pupille
19.30di quieto dolore irradiate.
20.1Tu piaga immedicabile
20.2gemi ne' miei pensieri:
20.3tu le mie doglie temperi,
20.4e attoschi i miei piaceri.
20.5Piene di te le tenebre,
20.6pieno il pregar di te.
21.1Or mesta luna e pallida,
21.2or importuno sole,
21.3dentro mi splendi; e pensano
21.4in me le tue parole.
21.5Ahi tu se' morta, o misera,
21.6e la tua vita è in me.
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