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CXLVIII. IL BUON CAPO D'ANNO ALL'AMICO CAV. CARLO LONDONIO E ALL'EGREGIA SUA CONSORTE LA SIG. ANGELA BONACINA.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Pegno di santo affetto,
1.2In tuo stile negletto
1.3Tu non sei così bello, augurio mio,
1.4Come belle son l'alme a cui t'invìo:
1.5Ma il cor che t'accompagna,
1.6Il cor sia quello che ti renda accetto.
1.7Sicuro della magion dunque cammina
1.8Di Carlo e d'Angiolina:
1.9E, giunto innanzi a quelle
1.10Di che il ciel li beò care donzelle,
1.11Tu non fiatar, ma lascia
1.12Che con parola semplice e pudìca
1.13Per te favelli il core e così dica:
1.14— Fior di grazia e di beltate,
1.15Angiolette avventurate,
1.16Il cui dolce e casto riso
1.17Schiude in terra il paradiso;
1.18Un cor puro un cor che sente
1.19Vi saluta riverente;
1.20E al novello aprir dell'anno
1.21Prega il ciel che lunghi e adorni
1.22D'ogni gaudio e senza affanno
1.23Tutti infiori i vostri giorni,
1.24E trasfonda in voi del padre
1.25Le virtudi e della madre. —
1.26E qui tu, schietto augurio mio, ripiglia
1.27Con umile preghiera,
1.28Che dalla falsa schiera
1.29Di quei che la stagione in giro manda
1.30Ti pongano da banda: perchè quelli,
1.31Chi ben dentro li guarda e non di fuore,
1.32Del costume son figli; e tu d'amore.
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