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CXXII. IL RITORNO D'AMORE AL CESPUGLIO DELLE QUATTRO ROSE PER LE NOZZE DI D. CRISTINA TRIVULZIO COL CONTE GIUSEPPE ARCHINTO.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Al bel cespo delle rose
1.2Ritornar promise Amore;
1.3E tornò. L'aspro rigore
1.4Delle brine ai fior dannose
1.5Si dilegua: ed ecco ei coglie
1.6L'altra rosa, e sua fè scioglie;
1.7L'altra rosa che languente
1.8Per timor d'un tardo aprile
1.9Ravvivò quel dio gentile
1.10Col suo bacio onnipossente;
1.11Onde fatta era sì bella
1.12Che del dì parea la stella.
1.13E sì dolce innamorava,
1.14Sì rapìa, che, fermi e fissi
1.15Gli occhi in lei, sovente io dissi
1.16Come il cor significava:
1.17— Se più tarda il suo desío,
1.18Ah! l'invola un altro iddio. —
1.19Ma lo sguardo de' mortali
1.20Mal de' numi all'opre arriva,
1.21E la nostra estimativa
1.22Dietro a quelle ha corte l'ali.
1.23Congiurato con Amore
1.24Custodìa quest'almo fiore
1.25Quel diritto iddio severo
1.26Che suo trono sempre pose
1.27Sol nell'alme generose;
1.28Quell'iddio che, lieto o nero
1.29Volga il tempo, non cancella
1.30Mai decreto; e Onor s'appella.
1.31Ed Amor che tolto avea
1.32A compirne il giuramento,
1.33Alla sua bell'opra intento
1.34Degli stolti in sè ridea;
1.35Degli stolti a cui segrete
1.36Son le vie delle sue mète.
1.37Ma segrete a te non furo,
1.38Genio insùbre di leggiadre
1.39Nobil'alme antico padre;
1.40Chè presente all'alto giuro
1.41Suonar fêsti i voti ardenti
1.42Del tuo petto in questi accenti:
1.43— Delle Grazie e di Minerva
1.44Dolce studio e caro orgoglio,
1.45Di bel ramo bel germoglio,
1.46Salve! e sempre arrida e serva
1.47Alla tua beltà pudica
1.48La stagion de' fiori amica.
1.49Sia perenne in su lo stelo
1.50Il fiorir delle tue foglie:
1.51La virtù che in te s'accoglie
1.52Mai non stringa acuto gelo;
1.53E del cielo ingiuste l'ire
1.54Mai non faccia il tuo languire.
1.55Voi che morte saettate
1.56Alle piante tenerelle,
1.57Vampe estive; e voi procelle;
1.58Via fuggite, non toccate
1.59Questo fior che tutto è riso;
1.60Tutto fior di paradiso.
1.61A blandir sue caste frondi
1.62Vien tu solo, o carezzante
1.63Venticel di Clori amante;
1.64Vieni; e l'aura lo fecondi
1.65Che dal verno resoluta
1.66Ogni pianta al parto aiuta.
1.67E se muove atro livore
1.68All'offese i serpi infidi,
1.69De' tuoi strali ah tu gli uccidi,
1.70Della luce almo signore,
1.71E sia sempre tutto riso
1.72Questo fior di paradiso. —
1.73Così disse: e più lucente
1.74Al finir delle parole
1.75Fiammeggiò dall'alto il sole;
1.76E tonar s'udì repente
1.77Questa voce: — O mia diletta,
1.78Dell'invidia avrai vendetta.
1.79Sì l'avrai, mia fede è pura:
1.80Ed Amor felice a pieno
1.81Ti farà su questo seno:
1.82Ad Amore Onor lo giura,
1.83Quell'Onor che a mille prove
1.84Agl'insùbri è più che Giove. —
1.85Quale in cielo è la fragranza
1.86Che di Venere il vermiglio
1.87Labbro spira e il sen di giglio
1.88Fuor di tutta umana usanza,
1.89Sì che Giove pon giù l'ira,
1.90E ogni dio d'amor sospira;
1.91Tale al suon della nascosa
1.92Voce amica si dischiuse,
1.93E un divino odor diffuse
1.94La gentil Trivulzia Rosa.
1.95Infiammossi in vaga mostra
1.96Del color che il volto innostra:
1.97E parea d'amor la diva,
1.98Quando intatta e vereconda
1.99Verginetta uscìa dell'onda.
1.100Così questa: e ardea sì viva
1.101La sua porpora e sì bella,
1.102Che del dì vincea la stella.
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