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CIX. IN OCCASIONE DEL PARTO DELLA VICEREGINA D'ITALIA E DEL DECRETO DEL 14 MARZO 1807 SU I LICEI CONVITTI.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Fra le Gamelie vergini
1.2Curatrici divine
1.3Del regal parto, e roride
1.4D'eterna ambrosia il crine,
1.5Qual negli arcani e taciti
1.6Claustri gran diva folgorando appar?
1.7O del nemboso Egioco
1.8Armipotente figlia,
1.9Ti riconosco al cerulo
1.10Baleno delle ciglia
1.11E all'ondante su gli omeri
1.12Peplo che l'erettèe nuore sudâr.
1.13Ma dove, o dea, dell'egida
1.14Son l'idre irate, e i lampi
1.15Dell'asta che terribile
1.16Scuotea di Flegra i campi
1.17E l'alte mura iliache,
1.18Quando i numi fería braccio mortal?
1.19— Armi, risponde, e turbini
1.20Nella rutenia lutta
1.21Cessi all'eroe, che fulmina
1.22L'acre Scita; nè tutta
1.23Nè tutta ancor sul barbaro
1.24Del vincitor ruggì l'ira fatal.
1.25Su la redenta Vistola
1.26Gli prepara Bellona
1.27I procellosi alipedi,
1.28E boreal corona
1.29Tolta a due fronti e fulgida
1.30Del sangue che l'avara Anglia comprò.
1.31E qui vengh'io, non cupida
1.32Di battaglie e di pianto,
1.33Ma inerme e di pacifici
1.34Studi amica e del canto,
1.35Che a far più lieti i talami
1.36Di reine al ciel care Ascra insegnò.
1.37Da questa cuna, ov'auspice
1.38Fecondità s'asside
1.39E alla pensosa e trepida
1.40Donna regal sorride,
1.41Primo de' fior porgendole
1.42La bruna che spuntò nunzia d'april;
1.43Da questa cuna espandesi
1.44D'alta clemenza un raggio,
1.45Che i mesti padri esilara,
1.46Tolti i figli all'oltraggio
1.47Di povertà che al misero
1.48Chiude le fonti d'ogn'idea gentil.
1.49Germe d'eroe che il pubblico
1.50Voto già vinse e l'ira
1.51Placò del fato ausonico,
1.52Apri i begli occhi e mira. —
1.53Disse: e tosto spontanee
1.54Su i cardini le porte ecco suonar;
1.55Ecco avanzarsi, ed ilari
1.56Raggiar celesti aspetti:
1.57E si diffonde un subito
1.58Odor per gli aurei tetti
1.59Che numi annunzia; e insolito
1.60Già del petto gli avvisa il palpitar.
1.61Primiero e iddio bellissimo
1.62Favella il patrio Amore:
1.63— Cara di dèi progenie,
1.64È tuo di tutti il core:
1.65Salve. — E libava un tenero
1.66Bacio al bel labbro che le Grazie aprîr.
1.67De' lieti studi il Genio
1.68Dicea secondo: — I regni
1.69Per me son d'auro e splendono:
1.70Splendan per te gl'ingegni:
1.71Salve. — E ligustri e anemoni
1.72Sparge che gli orti di Sofia nutrîr.
1.73Le due sorelle artefici
1.74Sclamâr giulive e schiette:
1.75— Care son l'arti all'Italo;
1.76Tu, all'arti in te protette.
1.77Salve: mercè del merito
1.78Daran gli alunni, che tu svegli, un dì. —
1.79Sì dicendo, agitarono
1.80L'una il vital pennello,
1.81L'altra di marmi il fervido
1.82Animator scarpello;
1.83E di venuste immagini
1.84Splendor la fronte pueril lambì.
1.85Mal note in terra ed ultime,
1.86Ma prime in ciel, le Muse
1.87Mossero; e il volto ingenuo
1.88Di bel pudor soffuse,
1.89Questo alle fibre armoniche
1.90Maritâr dilettoso inno d'amor.
1.91— Già ne' fioretti scorrere
1.92Di Zefiro l'amica
1.93Fa dolce un rio di nèttare;
1.94E la gran madre antica
1.95Di gioventù s'imporpora,
1.96Rinnovando del capo il verde onor.
1.97Delle celate Drîadi
1.98Sotto la man già senti
1.99Dentro il materno cortice
1.100Scaldarsi i petti algenti,
1.101Già sporgonsi, già saltano
1.102Fuor della buccia in lor natìa beltà.
1.103E della luce il provvido
1.104Eterno padre e fonte
1.105Di vegetanti palpiti
1.106Empie la valle e il monte,
1.107E ne' corpi col rutilo
1.108Strale la vita saettando va.
1.109O del bel cielo italico,
1.110Amalia, augusto sole!
1.111Aura d'april benefica
1.112È la beata prole
1.113Che già ti ride e suscita
1.114Di maggior frutto le speranze in sen.
1.115Odi esultar di giubilo
1.116Gl'insubri gioghi, e lieti
1.117Benedir le vindeliche
1.118Rive. Dagli antri queti
1.119L'Iséro eccheggia, e libero
1.120Concede all'onda salutata il fren.
1.121Bella la marzia polvere
1.122Di re guerrier sul crine:
1.123Bello il lauro tra' fulmini
1.124Cresciuto: e di reine
1.125Bella sul crin la pronuba
1.126Rosa che il fiato d'Ilitìa creò.
1.127Grato ai forti lo strepito
1.128De' brandi e l'improvviso
1.129Fragor di tube e timpani;
1.130Grato alle madri il riso
1.131De' bamboletti e il roseo
1.132Balbo labbruccio che parlar non può.
1.133Sudor di guerra è balsamo
1.134Del prode alle ferite:
1.135Di bambinel la lagrima
1.136Strazio è di cor più mite:
1.137Deh! non far mesto, o tenera
1.138Vita, il bel seno che soffria per te.
1.139Al tuo natal dileguasi,
1.140Vedi, ogni nostro affanno.
1.141Sorridi, o bella, e cálmati.
1.142Al ritornar dell'anno
1.143Non sarai sola: e giuralo
1.144L'alta fortuna del maggior dei re. —
1.145Tale del fato interpreti
1.146Sciogliean le Muse il canto.
1.147In viva onda d'ambrosia
1.148Lavò Minerva intanto
1.149La pargoletta; e l'alito
1.150Sacro inspirando, — Tu se' mia — gridò.
1.151E le Gemelie vergini,
1.152Curatrici divine,
1.153D'auree fasce l'avvolsero.
1.154Fra le chiuse cortine
1.155Vide l'opra mirabile
1.156La diva che m'assiste, e la cantò.
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