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CI. PEL CONGRESSO CISALPINO IN LIONE, A NAPOLEONE BONAPARTE.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Duro, o prode di Giove eterne Muse,
1.2Serva la patria aver. Più duro assai
1.3Niune aver leggi; e senza remo e vele
1.4Guidar la nave tra le sirti; e, chiuse
1.5D'atri nembi le stelle, altro giammai
1.6Non veder che baleni in mar crudele;
1.7Orrende udir querele
1.8Per ogni parte; e libertà cercando,
1.9Non trovar che catene;
1.10E, bollenti le vene,
1.11Piegar la fronte alla ragion del brando,
1.12Alla cruda ragion che nelle selve
1.13Han su le miti le più forti belve.
1.14Nata in mezzo alle stragi inclita figlia
1.15Del valor che in Marengo all'Alemanno
1.16Tolse d'Italia il mal sperato impero,
1.17Alza, vergine insubre, alza le ciglia
1.18E dalle nubi del tuo lungo affanno
1.19Sprigionato e sereno ergi il pensiero.
1.20L'ammirando guerriero
1.21Che ti diè vita, dalla Senna mosse
1.22Per sanar le tue piaghe.
1.23Le rive odi presaghe
1.24Del Rodano esultar: ve' che si scosse
1.25Per gaudio anch'essa la sua muta sposa,
1.26Che affretta, per veder, l'onda pensosa.
1.27Viene, ei viene l'eroe; non già di guerra
1.28Nembi portando; nè davanti al forte
1.29Sferza i suoi negri corridor Bellona.
1.30D'umano sangue assai bebbe la terra;
1.31Assai degli orbi padri e delle smorte
1.32Vedove il pianto e il maledir risuona.
1.33Sola al cor gli ragiona
1.34Pensier di pace la cecropia diva;
1.35Non qual Xanto la vide
1.36Brandir armi omicide;
1.37Ma in man scotendo la vivace oliva
1.38Tutrice di città, qual già devoti
1.39L'invocâr d'Erettèo degli alti nepoti.
1.40Cruda di regno ambizion fe bello
1.41Parer sovente un gran misfatto, e laude
1.42Acquistarno le stragi e le ruine:
1.43Quindi all'avido Ciro, e a quel flagello
1.44Di popoli Sesostri ancor s'applaude;
1.45E Dario debellato e le divine
1.46D'Ammon compre cortine
1.47Fecer del Figlio di Filippo un dio.
1.48Ma domar innocenti
1.49Non avversarie genti,
1.50Sol per farle soggette, opra è di rio
1.51Tiranno: oppressa umanità sospira
1.52Su quei trionfi, e la ragion s'adira.
1.53Ma bello in fronte a buon guerriero e degno
1.54Delle chiome de' numi è il lauro tinto
1.55Del sangue sparso per le patrie mura:
1.56Bello il tôr nazioni a giogo indegno,
1.57E vincitor la volontà del vinto
1.58Interrogar, rimossa ogni paura.
1.59Scopri adunque secura
1.60Le tue tante ferite, o dischiomata
1.61E quasi spenta in culla
1.62Cisalpina fanciulla.
1.63Tua, se taci, è la colpa; nè versata
1.64Fia lagrima su te. Giace deserta
1.65Del vil la sorte; e s'ei va servo, il merta.
1.66Il sol che scalda de' tuoi figli il petto,
1.67Rammentalo, infelice!, è ancor lo stesso
1.68Che la fronte scaldò di Scipio e Bruto:
1.69Ovunque attenta volgerai l'aspetto,
1.70Sculta la gloria ne vedrai sovresso
1.71Gli sparsi avanzi dell'onor caduto.
1.72Division fe muto
1.73L'italico valor: ma la primiera
1.74Fiamma non anco è morta.
1.75A chi nol crede, accorta
1.76Nell'orecchio dirai: — L'anima altera
1.77Che nel gran cor di Bonaparte brilla,
1.78Fu dell'italo sole una scintilla. —
1.79Oh concesso dal ciel, spirto divino,
1.80Per dar pace alla terra! a cui Fortuna
1.81L'arbitrio cesse dell'instabil rota;
1.82E tal le Parche decretâr destino,
1.83Che dovunque tu fossi, ivi la cuna
1.84Del valor fosse e la Vittoria immota:
1.85Deh la pietà ti scuota
1.86Del largo pianto che i begli occhi offende
1.87Di costei, che rinacque
1.88Di tua virtude, e tacque
1.89Aspettando ragion. Fine all'orrende
1.90Sue trafitte, perdio! Vedi che priva
1.91Del creator tuo sguardo appena è viva.
1.92Tu dunque la rintegra; e il suo correggi
1.93Incerto fato: nè patir che ria
1.94Forza tradisca l'alto tuo concetto:
1.95Tu di salde l'affida auguste leggi
1.96E di tal patto social, che sia
1.97Saggezza e libertà solo un affetto.
1.98E ben altro diletto
1.99Questo a te fia, che d'armi e di guerrieri
1.100Inondar vincitore
1.101Tedeschi campi. Onore
1.102Certo è sublime debellar gli alteri:
1.103Ma gloria, se ben guardi, è più verace
1.104Conquistar l'alme e compor genti in pace.
1.105Tal de' numi il gran sire alle nevose
1.106Cime d'Olimpo il carro aureo sospinse,
1.107Percossi in Flegra della Terra i figli;
1.108E le sfere turbate e paurose
1.109Ricomponendo, in armonía le strinse
1.110Coll'inchinar de' neri sopraccigli:
1.111Stridean arsi e vermigli
1.112Gl'immensi petti; e ancor s'udia guizzante
1.113Su i tessalici campi
1.114Ruggir tra fumo e lampi
1.115La folgore di Giove: ei trionfante
1.116De' numi intanto la bevanda in cielo
1.117Tra Pallade libava e il dio di Delo.
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