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XCVII. DOPO LA BATTAGLIA DI MARENGO.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Bella Italia, amate sponde,
1.2Pur vi torno a riveder!
1.3Trema il petto e si confonde
1.4L'alma oppressa dal piacer.
1.5Tua bellezza, che di pianti
1.6Fonte amara ognor ti fu,
1.7Di stranieri e crudi amanti
1.8T'avea posta in servitù.
1.9Ma bugiarda e mal sicura
1.10La speranza fia de' re:
1.11Il giardino di natura,
1.12No, pei barbari non è.
1.13Bonaparte al tuo periglio
1.14Del mar libico volò;
1.15Vide il pianto del tuo ciglio,
1.16E il suo fulmine impugnò.
1.17Tremâr l'Alpi, e stupefatto
1.18Suoni umani replicâr;
1.19E l'eterne nevi intatte
1.20D'armi e armati fiammeggiar.
1.21Del baleno al par veloce
1.22Scese il forte, e non s'udì:
1.23Chè men ratto il vol la voce
1.24Della Fama lo seguì.
1.25D'ostil sangue i vasti campi
1.26Di Marengo intiepidîr;
1.27E de' bronzi ai tuoni ai lampi
1.28L'onde attonite fuggîr.
1.29Di Marengo la pianura
1.30Al nemico tomba diè.
1.31Il giardino di natura,
1.32No, pei barbari non è.
1.33Bella Italia, amate sponde,
1.34Pur vi torno a riveder!
1.35Trema in petto e si confonde
1.36L'alma oppressa dal piacer.
1.37Volgi l'onda al mar spedita,
1.38O de' fiumi algoso re:
1.39Dinne all'Adria che finita
1.40La gran lite ancor non è;
1.41Di' che l'asta il franco Marte
1.42Ancor fissa al suol non ha;
1.43Di' che dove è Bonaparte
1.44Sta vittoria e libertà.
1.45Libertà, principio e fonte
1.46Del coraggio e dell'onor,
1.47Che, il piè in terra, in ciel la fronte,
1.48Sei del mondo il primo amor;
1.49Questo lauro al crin circonda;
1.50Virtù patria lo nutrì,
1.51E Dessaix la sacra fronda
1.52Del suo sangue colorì
1.53Su quel lauro in chiome sparte
1.54Pianse Francia e palpitò:
1.55Non lo pianse Bonaparte,
1.56Ma invidiollo e sospirò.
1.57Ombra illustre, ti conforti
1.58Quell'invidia e quel sospir:
1.59Visse assai chi 'l duol de' forti
1.60Meritò nel suo morir.
1.61Ve' sull'Alpi doloroso
1.62Della patria il santo amor,
1.63Alle membra dar riposo
1.64Che fur velo al tuo gran cor.
1.65L'ali il tempo riverenti
1.66Al tuo piede abbasserà:
1.67Fremeran procelle e venti,
1.68E la tomba tua starà.
1.69Per la cozia orrenda valle,
1.70Usa i nembi a calpestar,
1.71Torva l'ombra d'Anniballe
1.72Verrà teco a ragionar:
1.73Chiederà di quell'ardito
1.74Che secondo l'Alpe aprì.
1.75Tu gli mostra il varco a dito,
1.76E rispondi al fier così:
1.77— Di prontezza e di coraggio
1.78Te quel grande superò:
1.79Afro, cedi, al suo paraggio;
1.80Tu scendesti, ed ei volò.
1.81Tu dell'itale contrade
1.82Aborrito destruttor:
1.83Ei le torna in libertade,
1.84E ne porta seco il cor.
1.85Di civili eterne risse
1.86Tu a Cartago rea cagion.
1.87Ei placolle, e le sconfisse
1.88Col sorriso e col perdon.
1.89Che più chiedi? Tu ruina,
1.90Ei salvezza al patrio suol.
1.91Afro, cedi, e il ciglio inchina;
1.92Muore ogni astro in faccia al sol. —
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