about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

LXXXVI. INVITO D'UN SOLITARIO AD UN CITTADINO.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Tu che servo di corte ingannatrice
1.2I giorni traggi dolorosi e foschi,
1.3Vieni, amico mortal, fra questi boschi,
1.4Vieni, e sarai felice.
1.5Qui nè di spose nè di madri il pianto
1.6Nè di belliche trombe udrai lo squillo;
1.7Ma sol dell'aure il mormorar tranquillo
1.8E degli augelli il canto.
1.9Qui sol d'amor sovrana è la ragione,
1.10Senza rischio la vita e senza affanno:
1.11Ned altro mal si teme, altro tiranno,
1.12Che il verno e l'aquilone.
1.13Quando in volto ei mi sbuffa e col rigore
1.14De' suoi fiati mi morde, io rido e dico:
1.15— Non è certo costui nostro nemico
1.16Nè vile adulatore. —
1.17Egli del fango promotéo m'attesta
1.18La corruttibil tempra, e di colei
1.19Cui donaro il fatal vase gli dèi
1.20L'eredità funesta.
1.21Ma dolce è il frutto di memoria amara;
1.22E meglio tra capanne in umil sorte,
1.23Che nel tumulto di ribalda corte,
1.24Filosofia s'impara.
1.25Quel fior che sul mattin sì grato olezza
1.26E smorto il capo su la sera abbassa,
1.27Avvisa, in suo parlar, che presto passa
1.28Ogni mortal vaghezza.
1.29Quel rio che ratto all'oceán cammina,
1.30Quel rio vuol dirmi che del par veloce
1.31Nel mar d'eternità mette la foce
1.32Mia vita peregrina.
1.33Tutte dall'elce al giunco han lor favella,
1.34Tutte han senso le piante: anche la rude
1.35Stupida pietra t'ammaestra, e chiude
1.36Una vital fiammella.
1.37Vieni dunque, infelice, a queste selve:
1.38Fuggi l'empie città, fuggi i lucenti
1.39D'oro palagi, tane di serpenti
1.40E di perfide belve.
1.41Fuggi il pazzo furor, fuggi il sospetto
1.42De' sollevati; nel cui pugno il ferro
1.43Già non piaga il terren, non l'olmo e il cerro,
1.44Ma de' fratelli il petto.
1.45Ahi di Giapeto iniqua stirpe! ahi diro
1.46Secol di Pirra! Insanguinata e rea
1.47Insanisce la terra, e torna Astrea
1.48All'adirato empiro.
1.49Quindi l'empia ragion del più robusto;
1.50Quindi falso l'onor, falsi gli amici;
1.51Compre le leggi, i traditor felici,
1.52E sventurato il giusto.
1.53Quindi vedi calar tremendi e fieri
1.54De' Druidi i nipoti, e violenti
1.55Scuotere i regni e sgomentar le genti
1.56Coll'armi e co' pensieri.
1.57Enceladi novelli, anco del cielo
1.58Assalgono le torri: a Giove il trono
1.59Tentano rovesciar, rapirgli il tuono
1.60E il non trattabil telo.
1.61Ma non dorme lassù la sua vendetta:
1.62Già monta su l'irate ali del vento:
1.63Guizzar già veggo, mormorar già sento
1.64Il lampo e la saetta.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)