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LXVIII. AMOR VERGOGNOSO.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Pudor, virtude incomoda;
1.2Pudor, virtude ingrata,
1.3Da colpa (ahi turpe origine!)
1.4E da rimorso nata;
1.5Pudor, che all'uom contamini
1.6I più soavi affetti,
1.7Onde in amaro aconito
1.8Si cangiano i diletti;
1.9Perchè d'un desir tenero
1.10La libertà ci vieti?
1.11Perchè sul volto pingere
1.12Dell'anima i segreti?
1.13La giovinetta Fillide
1.14Ecco d'amor languisce;
1.15Tace; ma invan: la misera
1.16Il suo rossor tradisce.
1.17Tirsi da lungi inoltrasi,
1.18Tirsi per cui si strugge:
1.19Fille mirando infiammasi,
1.20E palpitando fugge.
1.21Il non previsto e subito
1.22Cangiar del suo sembiante
1.23Potría l'occulto incendio
1.24Svelar dell'alma amante.
1.25Calma ella dunque i fremiti
1.26Del vinto cor smarrito,
1.27Pria che gli sguardi attendere
1.28Del vincitor gradito.
1.29Corregga al rivo argenteo
1.30Del biondo crin gli errori,
1.31Il colmo petto adornino
1.32Più ben disposti i fiori:
1.33Del sottil velo emendisi
1.34La trascorrente piega,
1.35Che troppo al guardo cupido
1.36La via contende e nega:
1.37Ancor nell'artificio
1.38La negligenza piace;
1.39La più schiva modestia
1.40L'approva anch'essa e tace:
1.41E mentre in mezzo all'opera
1.42Tutto le bolle il core,
1.43Conduce egli medesimo
1.44La man tremante Amore.
1.45Bella così per semplice
1.46Vezzo che l'arte aíta,
1.47Bella nel suo disordine
1.48Che agli ardimenti invita;
1.49E per mostrarsi amabile
1.50Al pastorel che adora,
1.51E per desío di vincerlo,
1.52Assai più bella ancora;
1.53Irresoluta, ambigua
1.54Infra speranza e tema,
1.55L'innamorata vergine
1.56Alfin s'appressa e trema.
1.57Vacilla il cor, s'offuscano
1.58Le luci, e manca il piede:
1.59Tutta è ne' sensi attonita,
1.60E dove sia non vede.
1.61Al caro viso il timido
1.62Sguardo levar non osa,
1.63O a mezzo sguardo arrestasi
1.64Incerta e vergognosa.
1.65Chiesta, arrossisce e tacesi;
1.66E se parlar pur vuole,
1.67Il turbamento soffoca
1.68Sul labbro le parole:
1.69Troppo sconvolta è l'anima,
1.70Troppo il timor la punge:
1.71Ma il freno ai guardi allentasi,
1.72Quando il garzon va lunge.
1.73Fido il suo cor lo séguita;
1.74E dove ei l'orme impresse,
1.75Ivi i bei rai s'affissano;
1.76E calca l'orme istesse.
1.77Poi quando agli occhi estatici
1.78Alfin distanza il toglie,
1.79In mesta solitudine
1.80Lo spirto e il cor raccoglie.
1.81Ivi al pensier raddoppiasi
1.82Il già gustato incanto:
1.83Tutta di lui s'inebria
1.84E s'abbandona al pianto.
1.85Fra quelle dolci lagrime
1.86Va ripetendo in mente
1.87I cari detti, e scorrere
1.88Su l'alma il suon ne sente;
1.89Il gesto ne rammemora,
1.90L'andar, lo starsi, il loco:
1.91Ogni più lieve immagine
1.92Nel cor le versa il foco.
1.93Ed un desío incognito
1.94La morde intanto e preme:
1.95Vorrìa confusa intenderlo,
1.96E intenderlo pur teme.
1.97Ahi, che farà? Nell'anima
1.98Furtivo Amor le dice:
1.99— Parla una volta, o semplice,
1.100Parla; e sarai felice. —
1.101Ma consiglier contrario,
1.102— Taci, Pudor le grida,
1.103Taci; e il desío nascondasi,
1.104Che a vaneggiar ti guida:
1.105O de' pastor ludibrio
1.106N'andrai mostrata a dito,
1.107Rossa le guance ed umida
1.108Di pianto inesaudito. —
1.109Ahi, che farà? Le straziano
1.110Due gran rivali il core:
1.111Ella è innocente, e l'emulo
1.112Più forte è il suo pudore.
1.113Ma che? le gote esprimono
1.114L'ardor che il labbro occulta,
1.115Nè molto andrà l'ingiuria
1.116Di quel silenzio inulta.
1.117Tirsi ed Amor congiurano
1.118Ambo d'accordo; e Fille
1.119Taccia, se vuol: parlarono
1.120Assai le sue pupille.
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