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LXII. AMOR PEREGRINO. A S. E. LA SIGNORA PRINCIPESSA DONNA COSTANZA BRASCHI ONESTI NATA FALCONIERI NIPOTE DI PIO VI.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Degl'incostanti secoli
1.2Propagator divino,
1.3Alle cittadi incognito
1.4Negletto peregrino,
1.5Io ti saluto, o tenera
1.6De' cor conquistatrice:
1.7Amor son io: ravvisami;
1.8Ascolta un infelice.
1.9Si bagneran di lagrime
1.10I tuoi vezzosi rai,
1.11Se la crudele istoria
1.12Di mie vicende udrai.
1.13Luce del mondo ed anima,
1.14Dal ciel mandato io venni;
1.15E primo i dolci palpiti
1.16Dell'uman cuore ottenni.
1.17Duce natura e regolo
1.18A' passi miei si fea;
1.19Ed io contento e docile
1.20Su l'orme sue correa.
1.21Di sacri alterni vincoli
1.22Congiunsi allor le genti,
1.23E all'armonía dell'ordine
1.24Tutte avvezzai le menti.
1.25L'uom alla sua propaggine
1.26E all'amistade inteso
1.27Lieto vivea, nè oppresselo
1.28Delle sue brame il peso.
1.29Virtude e Amor sorgevano
1.30Con un medesmo volo;
1.31Ed eran ambo un impeto
1.32Un sentimento solo.
1.33Amor vegliava ai talami,
1.34Amor sedea sul core:
1.35Le leggi, i patti, i limiti,
1.36Tutto segnava Amore.
1.37Ma quando si cangiarono
1.38In cittadine mura
1.39I patrii campi, e videsi
1.40L'arte cacciar natura;
1.41Fra l'uomo e l'uom, fra il vario
1.42Moltiplicar d'oggetti,
1.43Nuovi bisogni emersero
1.44E mille nuovi affetti;
1.45La consonanza ruppesi;
1.46L'ira il livor l'orgoglio
1.47Della ragion più debole
1.48Si disputaro il soglio.
1.49Allor io caddi: e termine
1.50Ebbe il mio santo impero,
1.51E le conquiste apparvero
1.52D'usurpator straniero.
1.53Rival possente, ei d'ozio
1.54E di lascivia nacque:
1.55Nome d'Amor gli diedero
1.56Le cieche genti; e piacque:
1.57Vago figliuol di Venere
1.58Poi lo chiamò la folle
1.59Teologìa di Cecrope,
1.60E templi alzar gli volle:
1.61Aurea farètra agli omeri,
1.62Diede alla mano il dardo,
1.63Gli occhi di bende avvolsegli,
1.64E lo privò del guardo.
1.65A far dell'alme strazio
1.66Venne così quel crudo
1.67Di ree vicende artefice
1.68Fanciul bendato e nudo.
1.69Le delicate e timide
1.70Virtudi in ceppi avvinse,
1.71E co' delitti il perfido
1.72In amistà si strinse.
1.73Entro i vietati talami
1.74Il piè furtivo ei mise;
1.75E su le piume adultere
1.76Lasciò l'impronta, e rise.
1.77Per la vendetta argolica
1.78Volar su la marina
1.79Fe mille navi, e d'Ilio
1.80Le spinse alla ruina:
1.81Di sangue e di cadaveri
1.82Crebbe la frigia valle,
1.83Nè trovò Xanto al pelago
1.84Fra tante membra il calle.
1.85Taccio (feral spettacolo!)
1.86Le colpe e le tenzoni,
1.87Ond'ei d'Europa e d'Asia
1.88Crollò sovente i troni:
1.89Tacciò la fè la pubblica
1.90Utilità gli onori,
1.91Dover giustizia e patria,
1.92Prezzo d'infami ardori.
1.93Calcò quell'empio i titoli
1.94Di madre e di sorella,
1.95E mescolanza orribile
1.96Trasse da questa e quella.
1.97Natura allor di lagrime
1.98Versò dagli occhi un fonte,
1.99E torse il piè, coprendosi
1.100Per alto orror la fronte.
1.101Pians'io con essa; e profugo
1.102Dalle cittadi impure
1.103Corsi ne' boschi a gemere
1.104Su l'aspre mie sventure.
1.105Rozzi colà m'accolsero
1.106Pastori e pastorelle,
1.107Che m'insegnaro a tessere
1.108Le lane e le fiscelle.
1.109Guidai con loro i candidi
1.110Armenti alla collina,
1.111E con diletto al vomere
1.112Stesi la man divina.
1.113Su l'erme mie poi vennero
1.114Altre Virtù smarrite
1.115A ricercar ricovero
1.116Da quel crudel tradite.
1.117Sentì la selva il giungere
1.118Delle celesti dive,
1.119E dier di gioia un fremito
1.120Le conoscenti rive:
1.121Spirto acquistar pareano
1.122L'erbette i fiori e l'onde,
1.123Parean di miele e balsamo
1.124Tutte stillar le fronde:
1.125Gli amplessi raddoppiarono
1.126Le giovinette spose;
1.127E a' vecchi padri il giubilo
1.128Spianò le fronti annose.
1.129Così fur fatte ospizio
1.130Della Virtù le selve,
1.131Sole così rimasero
1.132Nella città le belve.
1.133Ma pure ancor nel carcere
1.134Di queste tane aurate,
1.135Che fabbricò degli uomini
1.136La stolta vanitate,
1.137Qualche bel cor magnanimo
1.138Chiaro brillar si vide,
1.139Qual astro che de' nuvoli
1.140Fra il denso orror sorride.
1.141A qual orecchio è povera
1.142De' pregi tuoi la Fama?
1.143Alunna delle Grazie,
1.144Del Tebro onor ti chiama.
1.145Darti l'udii d'ingenua
1.146E di pietosa il vanto;
1.147E i dolci modi e teneri
1.148Narrar, dell'alme incanto.
1.149Bramai vederti; e timido
1.150D'oltraggi in suol nemico
1.151Sembianza presi ed abito
1.152Di peregrin mendico.
1.153Maggior del grido è il merito:
1.154E nel sederti a lato
1.155L'antica mi dimentico
1.156Avversità del fato.
1.157Deh, per le guance eburnee
1.158Che di rossor tingesti,
1.159Per gli occhi tuoi, deh, piacciati
1.160Voler che teco io resti.
1.161Io di virtudi amabili
1.162Sarò custode e padre;
1.163E tu d'Amor, bellissima,
1.164Ti chiamerai la madre.
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