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LI. A FILLE. IL CONSIGLIO.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Le tue vaghe alme pupille
1.2I celesti tuoi sembianti
1.3Già ti acquistano, o mia Fille,
1.4I sospir di cento amanti.
1.5Ciascheduno i merti suoi
1.6Spiega in pompa lusinghiera,
1.7E su i cari affetti tuoi
1.8Ciaschedun gareggia e spera.
1.9Io, devoto e non indegno
1.10Tuo novello adoratore,
1.11La conquista ch'io qua vegno
1.12A tentar del tuo bel core.
1.13Già sì rigid non sei,
1.14Che tu voglia i dolci affanni
1.15Del più caro fra gli dèi
1.16Dipartir da' tuoi verd'anni;
1.17E uno sguardo a quel girando
1.18E donando a questi un detto,
1.19D'ogni laccio andar serbando
1.20Sciolto il cor frattanto in petto.
1.21Se d'Amor l'acuto strale
1.22A ferirti il sen non va,
1.23Che ti giova che ti vale,
1.24Fille mia, la tua beltà?
1.25Dunque scegli qual più vuoi
1.26Cui del cuore aprir le porte.
1.27Fortunato chi di noi
1.28Venga eletto a tanta sorte!
1.29Ma non prendere consiglio
1.30Sol dagli occhi; e saggia intanto
1.31Della scelta sul perigio
1.32I miei detti ascolta alquanto.
1.33Fra lo stuolo numeroso
1.34Dei molesti supplicanti,
1.35Altri vassene fastoso
1.36Per sembianze trionfanti;
1.37Altri ha il guardo lusinghiero
1.38Il parlar tutto di mèle,
1.39E protesta un cor sincero
1.40E promette un cor fedele;
1.41Poi d'Amor nel vario regno,
1.42Fuoruscito fraudolento,
1.43Cerca solo il vanto indegno
1.44D'un difficil tradimento.
1.45Io ti reco innanzi un viso
1.46Fosco pallido infelice;
1.47Io non ho su i labbri il riso,
1.48L'eloquenza incantatrice:
1.49Ma il color del volto oscuro
1.50Dentro l'alma non passò;
1.51La menzogna lo spergiuro
1.52Le mie labbra non macchiò:
1.53Nè per me donzella alcuna
1.54Pianse mai gli amor svelati,
1.55Sol degli astri e della luna
1.56Al bel raggio illuminati.
1.57Questi vanta un sangue egregio
1.58Da grand'avi in lui disceso;
1.59Quegli conta per suo pregio
1.60Di molt'oro e argento il peso:
1.61Io vantarti altro non so
1.62Che un cor tenero, ed un canto
1.63Finor chioccio; ma farò
1.64Che un dì tolga ad altri il vanto.
1.65Le amorose giovinette,
1.66Chi nol sa?, ben altro chieggono
1.67Che leziose canzonette,
1.68Che al bisogno mal provveggono:
1.69Pur sovente in bocca a un vate
1.70Della lode il suon seduce,
1.71Ed acquista una beltate
1.72Maggior grido e maggior luce:
1.73Quante belle, quante v'hanno
1.74Deità, che sono ignote,
1.75Perchè un vate aver non sanno
1.76Per amante e sacerdote!
1.77Tal saravvi che geloso
1.78D'un sol guardo d'un sol detto,
1.79Turbi ognora il tuo riposo
1.80Co' lamenti e col sospetto:
1.81Cui dispiaccia un certo orgoglio,
1.82Che più vaga assai ti rende;
1.83Quel tuo voglio e poi non voglio,
1.84Ch'è più bello allor che offende;
1.85Quel vivace tuo talento,
1.86Qualche volta un po' incostante,
1.87Che ti fa con bel portento
1.88Presto irata e presto amante.
1.89Ciò che importa? un genio instabile
1.90Colpa è sol di fresca età:
1.91Non saresti sì adorabile
1.92Senza qualche infedeltà.
1.93Essa annunzia nel tuo petto
1.94Fervid'alma e cor pieghevole:
1.95Come odiar poss'io l'effetto
1.96D'una causa sì giovevole?
1.97Questa in sen potria talora
1.98Consigliarti un bello errore,
1.99E potria talvolta ancora
1.100Consigliarlo a mio favore.
1.101D'una facile incostanza
1.102Se tal frutto attender lice,
1.103Ah! sii pure, o mia speranza,
1.104Spesso infida e traditrice.
1.105Tal saravvi che dolente
1.106Sempre in atto di morire,
1.107Sempre muto e penitente,
1.108Avveleni il tuo gioire:
1.109Norma e legge io prenderò
1.110Dallo stato del tuo viso,
1.111E fedele alternerò
1.112Teco il pianto e teco il riso.
1.113Troverai tal altro ancora,
1.114Che noioso ognor sospira,
1.115Ch'ognor dice che t'adora,
1.116E per troppo amor delira:
1.117Dell'affetto mio nascoso
1.118Gli occhi miei ti parleranno,
1.119E del labbro timoroso,
1.120Il silenzio emenderanno:
1.121Nè con supplica indiscreta
1.122Io vo' poi ch'ogni momento
1.123La tua bocca mi ripeta
1.124La promessa il giuramento;
1.125Ch'un per uno mi ridica
1.126I pensieri in cor celati,
1.127Che sul volto dell'amica
1.128Esser denno interpretati.
1.129Uno sguardo che furtivo
1.130Mi tramandi il non confesso
1.131Tuo segreto, assai più vivo
1.132Parlerà che il labbro istesso.
1.133Quante vergini ritrose
1.134Cogli sguardi un dì svelarono
1.135Quel desío che vergognose
1.136Alle labbra non fidarono!
1.137Vuoi che d'Egle e d'Amarille
1.138Il sembiante a me dispiaccia?
1.139Che mi caschin le pupille,
1.140Se più mai le guardo in faccia.
1.141Alla madre tua degg'io
1.142Finger vezzi e farle il vago?
1.143Chiedi assai, bell'idol mio;
1.144Ma sarai contento e pago.
1.145Vuoi ch'io parta allor che a lato
1.146Il rival ti troverò?
1.147Il comando è dispietato;
1.148Ma fedel l'eseguirò.
1.149Non v'è cenno ch'io ricusi,
1.150Fuor che quel di non amarti:
1.151Il tuo volto in ciò mi scusi
1.152Della colpa d'adorarti.
1.153Se un più comodo amatore,
1.154Trovi, o Fille; in tua balìa
1.155Tosto il ferma, e ben di cuore
1.156Ne ringrazia la Follía.
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