about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books

XV. ALLA SIGNORA CONTESSA ELEONORA CICOGNARI FRA LE PASTORELLE D'ARCADIA ELISSENA PROMETEA, MANDANDOLE LA PRECEDENTE CANZONETTA.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Al giusto mio desir mal corrisponde
1.2Questa che sol per te, bella Elissena,
1.3Giovin certa di corde armar mi piacque.
1.4Sperai che un dolce immaginar gentile
1.5Facile mi scendesse entro il pensiero;
1.6Onde cosparsi di castalio mèle,
1.7Degni del genio tuo del tuo sembiante,
1.8Mi piovesser dal labbro i versi amici:
1.9Ma nell'uopo maggior, dir non so come,
1.10Nei ripostigli del cerèbro ardente,
1.11Di poetiche forme albergo e regno,
1.12Si confuser tra loro estri e fantasmi,
1.13E minori del troppo arduo subietto
1.14Fuggir smarrite le raccolte idee.
1.15Avvezzo all'ombra d'acidalii mirti
1.16Cantar d'amore, ed alle selve il nome
1.17Insegnar della bella, ahi! non più mia
1.18Cruda Amarilli; non credea giammai
1.19(Folle che io son!) sì perigliosa impresa
1.20Vestir di colti lusinghieri carmi
1.21Quel pellegrino che ti brilla in viso
1.22Di ridente beltà raggio celeste,
1.23E la luce incontrar de' tuoi begli occhi.
1.24Ma qual ragion di maraviglia? Avvolto
1.25In terso di faville ampio torrente
1.26Mal soffre il Sol, che guardo fral nel centro
1.27De' suoi chiari splendori entri sicuro.
1.28Pur; se accoglier vorrai, ninfa vezzosa,
1.29Liberal di un tranquillo almo sorriso,
1.30Talor di un vate rispettoso il canto;
1.31Vedrai dal tuo favor deste e commosse
1.32Su le carte cader pronte le rime,
1.33Che de' vivi tuoi rai vestite e piene
1.34Oltre i pallidi andran gorghi di Lete
1.35A sfidar dell'oblio l'ombra e la notte.
1.36Faran d'Arcadia le foreste armoniche
1.37Eco allora al mio canto; e riverenti
1.38I lauri curveran le argute cime,
1.39Desíosi d'aver tronchi e corteccie
1.40Del chiaro nome d'Elissena impresse.
1.41Crescete, o sacre piante: io d'aurea freccia
1.42Lieto già corro ad aguzzar la punta,
1.43Onde fregiarvi del bramato nome;
1.44Nome splendor dell'eridanie rive,
1.45Nome sempre a me caro, in cui la prima
1.46Parte miglior dell'estro mio s'asconde.
1.47Tu non sprezzarmi intanto, o ninfa, o dea,
1.48Per supremo favor del biondo Apollo
1.49Gli arcadi boschi a rabbellir serbata.
1.50Io pastorel delle parrassie selve
1.51Tutto mi sacro a te: guardami; oscuro
1.52Non è l'allôr che mi circonda il crine;
1.53Ed ignota pei sacri antri di Pindo
1.54Io non soglio portar la cetra al fianco.
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)