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VI. PER UNA SOLENNE MASCHERATA RAPPRESENTANTE UN TRIONFO ESEGUITA DA ALCUNI NOBILI FERRARESI NEL CARNEVALE DELL'ANNO 1776.

Le poesie liriche

PoeTree.it

1.1Quando coi lauri su la fronte invitta
1.2La bellicosa gioventù di Roma
1.3Traeva d'Asia e d'Affrica sconfitta
1.4L'alta superbia incatenata e doma;
1.5Correan ad annunciar trombe guerriere
1.6Il terror delle genti e la ruina,
1.7E cariche di lance e di bandiere
1.8Gemean le rote su la via latina.
1.9Qui d'Afri di Numidi e di Geloni
1.10Le vinte schiere al giogo eran condotte:
1.11Ivi il Nilo e l'Eufrate andar prigioni
1.12Facean vedersi colle corna rotte.
1.13E giù dai palchi alteramente belle
1.14Godean largo gittar nembo di fiori
1.15Innamorate tenere donzelle,
1.16Quasi un guardo chiedendo ai vincitori.
1.17Or che torna dall'Indo e in questi lidi
1.18Di Semele il figliuol lieto s'aggira,
1.19E alzando intorno d'allegrezza i gridi
1.20I suoi furori ad ogni petto inspira;
1.21Vedi là d'Eridàn gl'incliti figli,
1.22Che caldi il sen d'un generoso orgoglio,
1.23Cupidi de' guerreschi aspri perigli,
1.24Van le glorie a imitar del Campidoglio?
1.25Misto fragor di timpani e trombetti
1.26Rumoreggiando per l'immensa calca
1.27S'appressa: e il fior de' cavalieri eletti
1.28Su focosi destrieri alto cavalca.
1.29Ecco di genti soggiogate e dome,
1.30Che fremean dell'Oronte in su la riva,
1.31Carca di ferro ed ispida le chiome
1.32La terribil cervice andar cattiva.
1.33Orrido ingombro alle stridenti carra
1.34Fan sciable e lance affumicate e brune
1.35E rotti avanzi di nemica sbarra
1.36Che stan confusi fra turbanti e lune.
1.37Veggo sublimi tremolar le code
1.38De' barbari Bassà spiegate al vento:
1.39E le dita il crudel Trace si rode
1.40Mentre obliquo le guata e turbolento.
1.41Qua colle braccia mozze e sanguinose
1.42Senti chieder pietà corpi feriti;
1.43Là miri il pianto dell'odrisie spose
1.44Già vedove d'amanti e di mariti.
1.45Sì triste oggetto intenerisce ed ange
1.46Alle donzelle spettatrici il core:
1.47E intanto a chi per lor sospira e piange
1.48Si fa pompa d'orgoglio e di rigore.
1.49Dunque a farvi con noi dolci e pietose
1.50Non bastano d'amor le piaghe acerbe!
1.51Voi sareste più belle e più vezzose,
1.52Se ancor foste men crude e men superbe.
1.53Questo si lasci detestato vanto
1.54Ai Tartari feroci agli Affricani:
1.55Noi li trarremo per le vie frattanto
1.56Incatenati e piedi e collo e mani.
1.57Deh con sì fausti fortunati auspici
1.58Dell'avito valor cresca la gloria,
1.59E di giorni sì lieti e sì felici
1.60Piaccia a Pindo eternar l'alta memoria.
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