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1.1O Tyrsis, ben ti godi quinci al sole:
1.2tu ti trastulli e strizzi con la Mea.
1.3Felice è chi amando non si duole!
2.1Floro, non ha queste Alpi una più rea
2.2di lei. Sta' qui doppo e vederai:
2.3la non mi digna più qual mi solea.
3.1La Niera mia mi fugge, né fu mai
3.2più sventurato amante. Aimè, piangiamo!
3.3E' mi giova saciarla di mie' guai.
4.1Floro, non far cossì, non far. Io amo,
4.2anche io amo, anci ardo, i' moro,
4.3e pur sto lieto. Fa' come io. Cantiamo.
5.1Mea mia dolce, dai capei de l'oro,
5.2o saporita dal viso rosato,
5.3che hai quelli occhiazzi più bei che 'l mio toro
6.1né son sì liete in un fiorito prato
6.2le ape inzucarate a usir di schiera,
6.3quanto son ïo po' che m'hai guatato.
7.1Or provi quel che è amor fanciulla altiera.
7.2S'i' solevo sonar, cantar, ballare,
7.3e mottegiar ridendo volentiera,
8.1come un giovenco mal uso ad arare
8.2superbo or si rimpreme, or fuge inanti,
8.3cossì la Niera. O che tormento è amare!
9.1El bisogna per certo che tu canti,
9.2che prima staria el ciel senza le stelle
9.3che la dona non strazi gli suo' amanti.
10.1Orsù, diciàn de le fanciulle belle,
10.2qual' sano amare e d'ognun son lodate.
10.3Qui son duo can'; lassa ir le pecorelle.
11.1Non direi a te no. Diciàn. Cantate,
11.2silve, con nüi, fiere ed umbre triste;
11.3laude anci fie più aver che Amor pietate.
12.1La Niera spesso mie lacrime ha viste;
12.2e quante volte soferto hai ch'io mora,
12.3Niera crudele, con tue false viste!
13.1Nymphe, cantate; e risonate ancora,
13.2aure, con nüi, rivi, fronde, augelli.
13.3Audissi Amor chi lui cantando onora.
14.1La Mea con quei soi ditaggi belli
14.2di fiori scelti mi fa girlandette,
14.3poi me le asconde doppo gli arbosegli.
15.1Se Amor è iusto e pio, come 'l permette
15.2che chi servendo el prega ognor più stenti?
15.3Son per me spinte sue face e saette.
16.1Non senza pioggia e furïosi vènti
16.2porge suo' fior' l'aliegra primavera,
16.3né Amor suo' don' senza pianti e tormenti.
17.1Vidi io già unda rüinosa e fiera
17.2gir mormorando ed urteggiando sassi:
17.3ancora è più superba la mia Niera.
18.1Dura, ostinata è chi non amassi:
18.2sogionsi, cantan li augeleti amando;
18.3aman le fiere, gli orsi, lupi e tassi.
19.1Duro, ostinato chi pur consumando
19.2siegue suo inzegno, pensier', passi e giorni,
19.3ognor con meno speme disïando.
20.1Va. Io aspeto che la Mea ritorni.
20.2Lieto io, lieta lei, quando mi vede.
20.3Amor ha in odio i tuo' sguardi musorni.
21.1Serà costei, che sì tieco si siede,
21.2prima d'un occhio che d'un uom contenta?
21.3Tu corri e lepri, ed altri ai lazzi siede.
22.1Arà il sole la sua luce spenta,
22.2quando la Niera ti cominci amare.
22.3Non è superba chi d'amor mai senta.
23.1Serano i pesci in cielo, e stelle in mare,
23.2quando la Mea tua non ti deleggi,
23.3o dispiacia a la Niera el mio cantare.
24.1Chi ti amaria te, che sempre aspreggi?
24.2Schifano el gioco in aspro campo i buoi;
24.3prieggia Amor lieti e risi e moteggi.
25.1Ove se', Niera? ed or, che più? che vòi?
25.2Ma non iscuso te, benché me incusi:
25.3la nostra asprezza vien dagli amor' tuoi.
26.1O giovaneti, in amar poco usi!
26.2Tu, Tyrsis, che oggi vivi in gioco e festa,
26.3già lieti più di te qui vidi exclusi.
27.1Né mai fu in dona fronte tanto mesta,
27.2che di riso talor non si adornasse;
27.3né fu, amata, mai chi non amasse.
28.1Ma tiensi troppo chi troppo è richiesta.
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