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XVIII

Rime

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1.1Quel capriol che con invidia e sdegno
1.2de mille amanti a colei tanto piacque,
1.3che con somma beltà per aver nacque
1.4di tutti i gentil cori al mondo regno,
2.1turbar la fronte, e trar, pietoso segno,
2.2dal petto li sospir, dagli occhi l'acque
2.3alla mia donna, poi che morto giacque,
2.4e d'onesto sepolcro è stato degno.
3.1Che sperar, bene amando, or non si deve,
3.2poi che animal senza ragion si vede
3.3tanto premiar di servitù sì lieve?
4.1Né lungi è ormai, se de' venir, mercede:
4.2ché, quando s'incomincia a scior la neve,
4.3ch'appresso il fin sia il verno è chiara fede.
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