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1.1Paolo Pastor de l'human gregge, in terra
1.2verace Dio, mentre con giusto impero
1.3l'huom scioglie e lega et apre il Cielo e serra,
1.4scelse duo grandi heroi, perché dal vero
2.1riconosciuto il falso, in fuggir questo
2.2e quel seguir, mostrassero il sentiero.
2.3Quei dunque inchino, e fuori manifesto
2.4scopro in parte il piacer, che dentro a l'alma
2.5serbo rinchiuso, e che a cantar m' ha desto.
3.1Iddio qua giù sotto corporea salma
3.2mandò il figliuol, che sopra il Monte in Croce
3.3riportò di Sathan triompho e palma.
3.4Questo la Fama con celeste voce
3.5dal tepid'Austro al freddo Borea sparse,
4.1da i liti Eoi fin dove il Tago ha foce,
4.2tal che ciascun d'amor dentro al cor' arse
4.3per l'immensa bontà del Padre eterno.
4.4Quinci l'antico error da noi disparse,
4.5quinci a noi chiuso fu il tartareo inferno
5.1e il Ciel subito aperto, e quinci intenti
5.2gli huomini a Christo hebber la morte a scherno.
5.3Ma il gran nemico de l'humane genti
5.4di Pietro assalse poi la navicella,
5.5con rie tempeste e con rabbiosi venti.
6.1Tal che agitata e in questa parte e in quella
6.2restò ne l'onde d'heresia più volte
6.3quasi sommersa per crudel procella.
6.4Ecco Arrio, ecco Pelagio, ecco le stolte
6.5turbe e malvagie de gli erranti c'hanno
7.1le vele a stran camin sempre rivolte.
7.2Perché da l'Infernale empio tiranno
7.3fatti eran ciechi, e Dio scorgean col senso,
7.4come le cose naturai si fanno.
7.5Né si accorgean che di quel raro immenso
8.1divin lume eran privi e che a la fede
8.2non havean l'occhio de lo spirto intenso.
8.3Ma il vero Iddio, ch'ove il bisogna vede
8.4non mancò mai d'aiuto a la sua Chiesa,
8.5e che la tenne e terrà sempre in piede,
9.1mandò una schiera eletta in sua difesa
9.2d'antichi Padri santi, che la mente
9.3havean di spirto e di fervore accesa,
9.4da cui furo le fiamme in tutto spente
9.5de le false dottrine e l'heresie
10.1che il vero ascoso al mondo havean sovente.
10.2Ma Sathan, che mill'arti e mille vie
10.3ritrova ogni hor, sì come Dio permette,
10.4per ingannar le giuste menti e pie,
10.5mandò Luthero e l'altre inique sette
11.1seguaci suoi, che di Christo han la sposa
11.2traffitta con pungenti aspre saette,
11.3benché sicura homai quella si posa
11.4sotto il vessillo d'un Monarca santo
11.5per cui spera tornar lieta e gioiosa.
12.1Questi è quel Paulo c'ha le chiavi e il manto
12.2di Pietro e che tra gli altri suoi maggiori
12.3porta di giusto e di prudente il vanto,
12.4e che per trar del mondo i gravi errori
12.5di cui Luthero fu cagione e seme,
13.1che l'Aspe nascondea tra l'herba e i fiori,
13.2questi due grandi heroi scelse, che insieme
13.3d'ogni vera virtù son vivo fonte
13.4e del timido gregge intera speme.
13.5L'un da la Croce il nome hebbe e dal Monte
14.1l'altro, sopra cui Dio la fede nostra
14.2fondò per scancellar l'offese e l'onte.
14.3O fida e rara coppia, in cui si mostra
14.4quel che seguir debbiam quel che fuggire
14.5sol con l'essempio de la vita vostra.
15.1Come alhor c'hebbe morte il figlio, l'ire
15.2contra di noi fur del gran Padre estinte,
15.3e che il mostro Infernal perdeo l'ardire,
15.4così fian l'alme in mille nodi avvinte
15.5per voi libere e sciolte e poste in bando
16.1religioni false e bontà finte:
16.2e il mostro Boreal che lusingando
16.3l'huom, più che al ben sempre inclinato al male,
16.4seco a l'Inferno credea trarlo errando,
16.5da voi percosso con celeste strale
17.1fia polve et ombra in breve, e la dottrina
17.2che voi spargete eterna et immortale.
17.3Se a contrastar si havrà con la divina
17.4scrittura antica e col Vangelo in mano,
17.5parmi aperta veder la lor ruina,
18.1o se con l'armi anchor fia in tutto vano
18.2ogni lor forza, e quante frode e inganni
18.3può caper mente od intelletto humano.
18.4Che di Marcello havranno, e di Giovanni
18.5l'intoppo, i quai vittoriosi al Cielo
19.1spiegaran poi de la lor gloria i vanni.
19.2Tra gli eletti scrittor de l'evangelo
19.3Giovanni è primo, e con terrestre soma
19.4stassi anchor dove non è caldo o gielo;
19.5l'altro fu il primo che die' speme a Roma
20.1di potere ammorzar di Libia il foco,
20.2ch'arsa in gran parte havea l'Italia e doma.
20.3Deh, Clio dentro al mio petto infondi un poco
20.4del tuo fervor, rendi polito e chiaro
20.5lo stil ch'è rozzo al gran soggetto e roco,
21.1perch'io non sia nel render gratie avaro
21.2a questi heroi cui debbiam tanto anchora
21.3che alzar nol possa del gran merto al paro.
21.4Coppia fedel voi d'ogni'ntorno honora
21.5non pur devoto il nostro Rhen ma quanti
22.1son da l'Hesperia a la nascente Aurora.
22.2Se preghi humani a romper son bastanti
22.3il duro Fato, o se il divin Monarca
22.4volse mai gli occhi de' mortali a i pianti,
22.5preghiam Lachesi e Cloto e l'altra Parca,
23.1figlie del gran Chaos, come ne invita
23.2di speme e di desio l'anima carca,
23.3che l'usata impietà da lor sbandita
23.4non tronchin mai lo stame d'or, che serba
23.5l'uno e l'altro di voi felice in vita.
24.1Ma che la Morte a gli altri empia e superba
24.2a voi sia humile e pia, sempre a voi spiri
24.3Zephiro e chiaro il Sol, fiorita l'herba
24.4veggendo, adempia il Ciel d'ambo i desiri.
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