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1.1Se morte altro non è che separarsi
1.2l'alma dal corpo, i' restai senza vita
1.3quel dì ch'io vidi el mio sol lontanarsi,
1.4quel giorno che da noi feste partita.
1.5Quel dì venne con voi l'anima e 'l core
1.6per esser in eterno a voi unita,
1.7quel giorno rinnovò novello ardore,
1.8quel giorno rinforzò li strali e l'arco
1.9e fessi più che mai possente Amore.
1.10Quel dì fui giunto a l'aescato varco
1.11per far d'ogni vigor mie' sensi privi,
1.12di pace scosso e sol di pensier carco.
1.13Quel dì cominciar gli occhi a·ffarsi rivi
1.14non già per crudeltà ma per dolcezza,
1.15und'io son fuor del numero de' vivi.
1.16Da indi in qua la forma e la bellezza,
1.17le maniere e ' costumi a ciascun'ora
1.18vo ripensando e non trovo fermezza.
1.19Da indi in qua non è mai uscito fora
1.20de la mia bocca se non: Lilia mia,
1.21vedrovvi Lilia mia avanti mora?
1.22Da indi in qua s'io camino per via
1.23mi sete sempre inanzi a passo a passo
1.24come mia cara e dolce compagnia.
1.25Da indi in qua col volto umido e basso
1.26rimembro vostre dolci paroline
1.27rare e suavi da spezzare un sasso.
1.28Da indi in qua le vaghe e pellegrine
1.29maniere ricontemplo e' vaghi gesti,
1.30le singular virtù sole divine.
1.31Da indi in qua li movimenti onesti
1.32laudo e quel suspirar suave e raro,
1.33col sguardo de' bei lumi alti e celesti.
1.34Da indi in qua quel dolce riso e avaro,
1.35che de' corallin labbri vidi uscire,
1.36fa sì ch'a viver senza vita imparo.
1.37Tal che nel vostro a me aspro partire
1.38s'improntò sì vostr'ombra entro al mio petto,
1.39che 'nsieme fie el contrario el mio morire.
1.40La mia requie, la vita e 'l mio diletto
1.41sol jace nel virgineo e casto seno
1.42e quel che piace a voi sol bramo e acetto.
1.43Credevo el fuoco pur venisse meno
1.44per star distante da vostra presenzia,
1.45ma or mi sento più d'incendio pieno.
1.46Or sento de l'amor la vïolenzia,
1.47or gusto quanta sia vostra virtute,
1.48né spero più ormai far resistenzia.
1.49Da voi dunque depende mia salute
1.50vita e dolcezza mia, fidato porto,
1.51sommo remedio a le mortal ferute.
1.52Non trovo a' mei affanni altro conforto:
1.53s'io mangio, veglio, dormo, bevo o legg
1.54sempre dinanzi vostra efigie porto.
1.55Se ben col mortal occhio non vi vego
1.56l'anima mia e 'l cor v'è sempre avanti,
1.57unde le membra mia nutrico e regg.
1.58Voi sola refrigerio a' mei gran pianti,
1.59voi sola medicina a le mie pene,
1.60armario de' mei caldi suspir tanti.
1.61Voi sola el vivo fonte onde ognor viene
1.62un vivace vigor ne le mie ossa,
1.63che 'l corpo senza el cor vivo mantiene.
1.64Voi sola avete mia mente rimossa
1.65da ogni altro concetto e, se volesse
1.66scampar, non so come si sappi o possa.
1.67Ché le catene ognor giugner sì spesse
1.68da' vostri movimenti al mio cor sento,
1.69ch'hanno miei sensi e le mie forze oppresse.
1.70Né mai per libertà fu omo contento
1.71quant'io per servitù nel gremio vostro
1.72e quanto stretto più manco mi pento.
1.73Adunque, Lilia, onor del secol nostro,
1.74poiché la vita mia da voi procede,
1.75come per prova e con la penna mostro,
1.76ricordo sopra tutto amor e fede:
1.77quest'è d'un servidor iusta richiesta,
1.78qual sempre in gentil spirto si richiede.
1.79E como fu la vostra man sì desta
1.80a trarmi el cor del lacerato fianco,
1.81così vostra tornata a noi sia presta.
1.82O un sol verso mi scrivete almanco,
1.83che, come voi el cor, io quel per pegno
1.84tenga del nostro amore integro e franc.
1.85Non domando tesor, robba né regno,
1.86ma una durabil fede e un sol verso,
1.87per farmi oltra a' mei merti altero e degno.
1.88Così comprendarò non esser perso
1.89el mio servir, né di speranza privo,
1.90né nel fiume leteo l'amor somerso.
1.91Più non vi vo' tediar, tesor mio divo:
1.92sie 'l ciel propizio a voi, fortuna e fato.
1.93Io son qui morto e sol dentro a voi viv:
1.94ché sol veder suo ben fa l'om beato.
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