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Canto trentottesimo

1.1qUal duro freno o qual ferrigno nodo
1.2qual (s esser può) catena di diamante
1.3farà che l ira servi ordine e modo
1.4che non trascorra oltra il prescritto inante?
1.5quando persona che con saldo chiodo
1.6t habbia amor fissa al cor, ti veggi inante
1.7per violentia altrui o per inganno
1.8patire o dishonore o mortal danno?
2.1E se crudele et inhumano effetto
2.2da quell impeto segue, par che sia
2.3degno d excusa, perche allhor del petto
2.4non ha Ragione imperio ne balia
2.5ad Achil, poi che sotto il falso elmetto
2.6vide Patroclo insanguinar la via
2.7d essersi vendicato non fu aviso
2.8se morto non trahea chi l havea occiso
3.1Invicto Alfonso simile ira accese
3.2la vostra gente, il dì che vi percosse
3.3la fronte il grave sasso, e sì v offese
3.4ch ognun pensò ch el spirto gito fosse
3.5là trasse a tal furor, che non difese
3.6vostri inimici argini, o mura, o fosse
3.7che tutti fur l un sopra l altro morti
3.8senza lasciar che la novella porti
4.1El vedervi cader causò il dolore
4.2ch i vostri a furor mosse e a crudeltade
4.3se in piedi erate voi, forse minore
4.4licentia havriano havute le lor spade
4.5eravi assai che la Bastia in manche hore
4.6v haveste ritornata in potestade
4.7che tolta in giorni a voi non era stata
4.8da gente Cordovese e di Granata
5.1Forse fu da Dio vindice promesso
5.2che vi trovaste a quel caso impedito
5.3acciò ch el crudo e scelerato excesso
5.4che dianzi fatto havean, fosse punito
5.5che poi che in lor man vinto si fu messo
5.6il miser castellan stanco e ferito
5.7senza arme fu fra cento spade occiso
5.8dal popul la piu parte circonciso
6.1Ma per venir a conclusion, vi dico,
6.2che nessunaltra quell ira pareggia
6.3quando signor, parente, o sotio antico
6.4dinanzi a li occhi ingiuriar ti veggia
6.5dunque è ragion che per sì caro amico
6.6Orlando piu che mai fulminar deggia
6.7che de l horribil colpo gli diede
6.8il Re Gradasso, morto in terra il vede
7.1Qual nomade pastor che veduto habbia
7.2fuggir strisciando il squalido serpente
7.3che il figliuol che giocava ne la sabbia
7.4ucciso gli ha col venenoso dente
7.5stringe il baston con cholera e con rabbia
7.6tal la spada d ognaltra piu tagliente
7.7stringe con ira il cavallier d Anglante
7.8il primo che trovò fu il Re Agramante
8.1Che sanguinoso e de la spada privo
8.2col scudo rotto e con l elmo disciolto
8.3e ferito in piu parti ch io non scrivo
8.4s era di man di Brandimarte tolto
8.5come di pié al astor sparvier mal vivo
8.6a cui lasciò alla coda invido o stolto
8.7Orlando giunse e messe il colpo giusto
8.8dove il capo si termina col busto
9.1Sciolto era l elmo e disarmato il collo
9.2siche lo tagliò netto come un gionco
9.3cadde e in la sabbia diè l ultimo crollo
9.4del regnator di Lybia il grave tronco
9.5corse il spirto alla riva, onde tirollo
9.6Charon nel legno suo col graffio adonco
9.7Orlando sopra lui non se ritarda
9.8ma truova il Serican con Balisarda
10.1Come vide Gradasso d Agramante
10.2cader il busto dal capo diviso
10.3quel che accaduto mai non gli era inante
10.4tremò nel core e si smarrì nel viso
10.5e al arrivar del cavallier d Anglante
10.6presago del suo mal parve conquiso
10.7per schermo suo partito alcun non prese
10.8quando il colpo mortal sopra gli scese
11.1Orlando lo ferì nel destro fianco
11.2sotto l ultima costa, e il ferro immerso
11.3nel ventre, un palmo uscì dal lato manco
11.4di sangue sino a l elsa tutto asperso
11.5mostrò ben che di man fu del piu franco
11.6e del miglior guerrier del universo
11.7el colpo, che un signor condusse a morte
11.8di cui non era in pagania il piu forte
12.1Di tal vittoria non troppo gioioso
12.2presto di sella il paladin si getta
12.3e col viso turbato e lachrymoso
12.4a Brandimarte suo corre a gran fretta
12.5gli vede intorno il campo sanguinoso
12.6l elmo sì aperto, che di scure o cetta
12.7par colpo chabbia un legno fral percosso
12.8e non di spada un ferrato elmo e grosso
13.1Orlando l elmo gli levò dal viso
13.2e ritrovò ch el capo sin al naso
13.3fra l uno e l altro ciglio era diviso
13.4ma tanto spirto anchor gli era rimaso
13.5che de suoi falli al Re del paradiso
13.6puote sua colpa dir nanzi all occaso
13.7e confortar il Conte, che le guote
13.8spargea di pianto, a patientia puote
14.1E puote dirgli, fa che ti raccordi
14.2di me, in l oration tue grate a Dio
14.3ne men ti raccomando la mia Fiordi
14.4ma dir ligi non puote, e qui finio
14.5e voci e suoni in l aria andar concordi
14.6de l angeli s udir, tosto ch uscio
14.7l alma beata del corporeo velo
14.8e fra dolce harmonia salire al cielo
15.1Orlando anchor che far devea allegrezza
15.2di sì devoto fine, e sapea certo
15.3che Brandimarte alla suprema altezza
15.4salito era, ch el ciel gli vide aperto
15.5pur da la humana volontade avezza
15.6co i fragil sensi, male era sofferto
15.7ch un tal piu che fratel gli fusse tolto
15.8e non haver di pianto humido il volto
16.1Sobrin che molto sangue havea perduto
16.2che gli piovea sul fianco e su le guote
16.3riverso già gran pezzo era caduto
16.4e haver ne devea hormai le vene vuote
16.5anchor giacea Olivier, ne rihavuto
16.6il piede havea, ne rihaver lo puote
16.7se non debil e smosso, e del star tanto
16.8che gli fe il caval sopra, mezo infranto
17.1E sel Cognato non venia aiutarlo
17.2(si come lachrymoso era e dolente)
17.3per se medesmo non potea ritrarlo
17.4e tanta doglia e tal martir ne sente
17.5che ritratto che l ha, ne di mutarlo
17.6ne fermarvisi sopra era possente
17.7e n ha insieme la gamba sì stordita
17.8che muover non si può se non s aita
18.1De la vittoria poco rallegrosse
18.2Orlando, e troppo eragli acerbo e duro
18.3veder che morto Brandimarte fosse
18.4ne del cognato molto esser sicuro,
18.5Sobrin che vivea anchora ritrovosse
18.6ma poco chiaro havea con molto oscuro
18.7la vita sua, che per l uscito sangue
18.8era vicino a rimaner exangue
19.1Lo fece tor che tutto era sanguigno
19.2il Conte, e medicar discretamente
19.3e confortollo con parlar benigno
19.4come se stato gli fosse parente
19.5che dopo il fatto, nulla di maligno
19.6in se tenea, ma tutto era clemente
19.7fece de morti arme e cavalli torre
19.8del resto a servi lor lasciò disporre
20.1In questo tempo alzando li occhi al mare
20.2vide venire a vela e remi in fretta
20.3un naviglio liggier, che di calare
20.4facea sembiante in verso l isoletta
20.5di chi si fosse i non voglio hor contare
20.6perchò piu d uno altrove che m aspetta
20.7veggiano in Francia, poi che spinto n hanno
20.8li saracin, se mesti o lieti stanno
21.1Veggian che fa quella fedele amante
21.2ch i suoi contenti andar vede lontani
21.3dico la travagliata Bradamante
21.4e che trovati l ha sì spesso vani
21.5e poi che quel che fu giurato inante
21.6che con Rinaldo venisse alle mani
21.7nulla le giova, hormai poco le avanza
21.8in che ella debbia piu metter speranza
22.1E ripetendo i pianti e le querele
22.2che pur troppo domestiche le furo
22.3tornò a sua usanza a nominar crudele
22.4Ruggiero, e l suo destin spietato e duro
22.5indi sciogliendo al gran dolor le vele
22.6il ciel che consentia tanto pergiuro
22.7ne fatto n havea anchor segno evidente
22.8chiamava ingiusto debile e impotente
23.1Ritornò poi de la Maga a dolerse
23.2e de l oracol falso de la grotta
23.3ch a lor mendace suasion s immerse
23.4nel mar d amor, che l ha a morir condotta
23.5indi a Marphisa bella si converse
23.6e del fratel che l ha la fede rotta
23.7si ramarica seco, e le dimanda
23.8piangendo, aiuto e se le raccomanda
24.1Marphisa se restringe ne le spalle
24.2e quel sol che può far le da conforto
24.3ne crede che Ruggier mai così falle
24.4ch allei non debbia ritornar di corto
24.5e se non torna pur, sua fede dalle
24.6ch ella non patirà sí grave torto
24.7o che battaglia piglierà con esso
24.8o gli farà osservar ciò che ha promesso
25.1Così fa ch ella un poco il duol raffrena
25.2chavendo ove sfogarlo è meno acerbo
25.3havemo vista Bradamante in pena
25.4chiamar Ruggier pergiuro, empio, e superbo
25.5hora veggiam se miglior vita mena
25.6il fratel suo, che non ha polso o nerbo
25.7osso o medolla, che non senta caldo
25.8de le fiamme d Amor dico Rinaldo
26.1Dico Rinaldo, che come sapete
26.2Angelica la bella amava tanto
26.3ne l havea tratto all amorosa rete
26.4sì la beltà di lei, come l incanto
26.5haveano li altri paladin quiete
26.6de Mori essendo ogni vigore affranto
26.7tra vincitori era rimaso solo
26.8egli captivo in amoroso duolo
27.1Cento messi a cercar che di lei fusse
27.2havea mandato, e cerconne egli stesso
27.3al fine a Malagigi si ridusse
27.4che nei bisogni suoi l aiutò spesso
27.5a narrar il suo amor se gli condusse
27.6col viso rosso e col ciglio demesso
27.7indi lo prega, che gli insegni dove
27.8la desiata Angelica si truove
28.1Gran maraviglia di sì strano caso
28.2va rivolgendo a Malagigi il petto
28.3sà che sol per Rinaldo era rimaso
28.4d haverla cento volte e piu nel letto
28.5et egli stesso, acciò che persuaso
28.6fusse di questo, havea assai fatto e detto
28.7con preghi, e con minaccie, per piegarlo
28.8ne mai havuto havea poter di farlo
29.1Et tanto piu che allhor Rinaldo hav rebbe
29.2tratto fuor Malagigi di prigione
29.3far hor spontaneamente lo vorrebbe
29.4che nulla giova, e n hà minor cagione
29.5poi prega lui, che racordar pur debbe
29.6quanto habbia offeso in questo oltra ragione
29.7che per negarli già vi mancò poco
29.8di non farlo morir in scuro luoco
30.1Ma quanto a Malagigi le dimande
30.2di Rinaldo importune piu pareano
30.3tanto che l amor suo fusse piu grande
30.4indicio manifesto gli faceano
30.5mosso a preghi di lui, che non li spande
30.6mai seco in vano, immerse nel Oceano
30.7ogni memoria de la ingiuria vecchia
30.8e d aiutarlo presto s apparecchia
31.1Termine tolse alla risposta, e spene
31.2gli diè, che favorevol gli saria
31.3e che gli saprà dir la via che tiene
31.4Angelica, o sia in Francia o dove sia
31.5e quindi Malagigi al luoco viene
31.6dove i demoni scongiurar solia
31.7ch era fra i monti in una scura grotta
31.8et apre il libro e chiama i spirti in frotta
32.1Poi ne sceglie un che de casi d amore
32.2havea notitia, e da lui saper volle
32.3come sia che Rinaldo che havea il core
32.4dianzi sì duro hor l habbia tanto molle
32.5e quel gli raccontò tutto il tenore
32.6de le due fonti, di che l una tolle
32.7l altra dá il fuoco, a cui nulla soccorre
32.8se non l altra acqua che contraria corre
33.1E gli narró, che havendo già di quella
33.2che l amor caccia, beuto Rinaldo
33.3a i lunghi preghi d Angelica bella
33.4si dimostrò cosí ostinato e saldo
33.5e che poi giunto per sua iniqua stella
33.6a ber ne l altra l amoroso caldo
33.7tornò ad amar per forza di quell acque
33.8lei, che pur dianzi oltra il dever gli spiacque
34.1Da iniqua stella, e fier destin fu giunto
34.2a ber la fiamma in quel giacciato rivo,
34.3perche Angelica venne quasi a un punto
34.4a ber ne l altro di dolcezza privo,
34.5che d ogni amor gli lasciò il cor si emunto
34.6ch indi hebbe a lui piu che le serpi aschivo
34.7egli amò lei, e l amor giunse al segno
34.8in che era di lei giunto l odio e l sdegno
35.1Del strano caso di Rinaldo a pieno
35.2fu Malagigi dal demonio instrutto
35.3che gli narrò d Angelica non meno
35.4ch a un giovine Aphrican si donò in tutto
35.5e come poi lasciato havea il terreno
35.6de li christini, e per l instabil flutto
35.7sciolto verso India havea da i liti Hispani
35.8su l audaci galee de Lusitani
36.1Poi che venne il Cugin per la risposta
36.2molto gli disuase Malagigi
36.3di piu Angelica amar, che s era posta
36.4d un vilissimo Barbaro a i servigi
36.5e sì di Francia gita era discosta
36.6ch aspro fora a seguirne li vestigi
36.7ch era hoggi mai piu là che a meza strada
36.8per venir con Medoro in sua contrada
37.1La partita d Angelica non molto
37.2serebbe grave all animoso amante,
37.3ne pur gl havria turbato il sonno o tolto
37.4el pensier di tornarsene in Levante
37.5ma udendo che gli havea del suo amor colto
37.6un saracino le primitie inante
37.7tal passion, e tal cordoglio sente
37.8che non fu in vita sua mai piu dolente
38.1Non ha poter d una risposta sola
38.2trema il cor dentro, e treman fuor le labbia
38.3non può la lingua disnodar parola
38.4la bocca ha amara, e par che tosco v habbia
38.5da Malagigi subito s invola
38.6e come il spinge la gelosa rabbia
38.7dopo gran pianto, e gran ramaricarsi
38.8verso Levante fa pensier tornarsi
39.1Chiede licentia al figlio di Pipino
39.2e truova excusa ch el destrier Baiardo
39.3che ne mena Gradasso saracino
39.4contra il dever di cavallier gagliardo
39.5lo muove per suo honore a quel camino,
39.6acciò che vieti al Serican bugiardo
39.7di mai vantarsi, o con spada o con lancia
39.8haverlo tolto a un paladin di Francia
40.1Lasciollo andar con sua licentia Carlo
40.2ben che ne fu con tutta Francia mesto
40.3ma finalmente non seppe negarlo
40.4tanto gli parve il desiderio honesto
40.5vuol Dudon, vuol Guidone accompagnarlo
40.6ma lo niega Rinaldo a quello e a questo
40.7lascia Parigi, e se ne va via solo
40.8pien di sospiri e d amoroso duolo
41.1Sempre ha in memoria e mai non se gli tolle
41.2che mille volte Angelica haver puote
41.3e che sprezzato havea ostinato e folle
41.4così begliocchi et così belle guote
41.5et di tanto piacer chaver non volle
41.6tante et tante hore eran passate vuote
41.7et hora eleggerebbe un giorno corto
41.8haverne solo, et rimaner poi morto
42.1Ha sempre in mente et mai non se ne parte
42.2come esser pote ch un povero fante
42.3habbia del cor di lei spinto da parte
42.4merito e amor d ogni altro primo amante
42.5con tal pensier chel cor gli straccia e parte
42.6Rinaldo se ne và verso Levante
42.7et dritto al Rheno e Basilea si tenne
42.8fin che d Ardenna alla gran selva venne
43.1Poi che fu dentro a molte miglia andato
43.2il Paladin pel bosco aventuroso
43.3da ville e da castella allontanato
43.4dove aspro era piu il luoco e periglioso
43.5tutto in un tratto vide il ciel turbato
43.6sparito il Sol tra nuvoli nascoso
43.7et uscir fuor d una caverna oscura
43.8un strano mostro in feminil figura
44.1Mill occhi in capo havea senza palpebre
44.2non può serrarli e non credo io che dorma
44.3non men che liocchi havea lorecchie crebre
44.4havea in luoco de crin serpi a gran torma
44.5fuor de le diaboliche tenebre
44.6nel mondo uscí la spaventevol forma
44.7un fiero e maggior serpe ha per la coda
44.8che per il petto le erra e tutta annoda
45.1Quel ch a Rinaldo in mille e mille imprese
45.2piu non avenne mai, quivi gli aviene
45.3che come vede il mostro ch all offese
45.4se gli apparecchia et ch a trovar lo viene
45.5molta paura et gran tremor gli scese
45.6per mezo l ossa et per tutte le vene
45.7ma pur l usato ardir simula et finge
45.8et con trepida man la spada stringe
46.1S acconcia il mostro in guisa al fiero assalto
46.2che si può dir che sia mastro di guerra
46.3vibra il serpente venenoso in alto
46.4e poi contra Rinaldo se diserra
46.5di qua e di là gli vien sopra a gran salto
46.6Rinaldo contra lui vaneggia et erra
46.7colpi a dritto e riverso tira assai
46.8ma non ne tira alcun che fera mai
47.1Il mostro l petto l serpe hora gli appicca
47.2che sotto l arme e sin nel cor l aggiaccia
47.3hora per la visera gli lo ficca
47.4e fa ch erra pel collo e per la faccia
47.5Rinaldo da là impresa se dispicca
47.6e quanto può coi sproni il caval caccia
47.7ma la furia infernal già non par zoppa
47.8che spicca un salto e gli è subito in groppa
48.1Vada al traverso al dritto ove si voglia
48.2sempre ha con lui la maledetta peste
48.3ne sa modo trovar che se ne scioglia
48.4ben ch el caval di calcitrar non reste
48.5trema a Rinaldo il cor come una foglia
48.6non ch altrimenti il serpe lo moleste
48.7ma tanto horror ne sente e tanto schivo
48.8che stride e geme e duolsi che egli è vivo
49.1Nel piu tristo sentier nel peggior calle
49.2scorrendo và, nel piu intricato bosco
49.3dove ha piu asprezza il balzo, ove la valle
49.4è piu spinosa, ove è l aer piu fosco,
49.5cosí sperando torse da le spalle
49.6l horrida lue, l abominevol tosco
49.7et ne saria mal capitato forse
49.8se presto non giungea chi lo soccorse
50.1Ma lo soccorse a tempo un cavalliero
50.2di bello armato e lucido metallo
50.3che porta un giuogo rotto per cimiero
50.4di rosse fiamme ha sparso il scudo giallo
50.5così trappunto ha l suo vestir altiero
50.6così la sopraveste del cavallo
50.7la lancia ha in pugno e la spada al suo luoco
50.8e la mazza a l arcion che getta fuoco
51.1Piena d un fuoco eterno è quella mazza
51.2che senza consumarsi ognhora avampa
51.3ne per buon scudo o tempra di corazza
51.4o per grossezza d elmo se ne scampa
51.5dunque si debbe il cavallier far piazza
51.6giri ove vuol l inextinguibil lampa
51.7ne manco aiuto era uopo al guerrier nostro
51.8per levarlo di man del crudel mostro
52.1Et come cavallier d animo saldo
52.2dove ha udito l rumor correr et galoppa
52.3tanto che vede il mostro che Rinaldo
52.4col brutto serpe in mille nodi aggroppa
52.5et sentir falli a un tempo freddo et caldo
52.6che non ha via di torlosi di groppa
52.7va il cavalliero e fere il mostro al fianco
52.8et lo fa trabboccar dal lato manco
53.1Ma quello è apena in terra che si rizza
53.2e l lungo serpe intorno aggira et vibra
53.3questaltro piu con l hasta non l attizza
53.4ma di farla col fuoco si delibra
53.5la mazza impugna, et dove il serpe guizza
53.6come tempesta i spessi colpi libra
53.7ne lascia tempo a quel brutto animale
53.8che possa tirar colpo o bene o male
54.1Et mentre a dietro il caccia o tiene abada
54.2et lo percuote et vendica mill onte
54.3consiglia il Paladin che se ne vada
54.4per quella via che s alza verso il monte
54.5quel s appiglia al consiglio et alla strada
54.6et senza drieto mai volger la fronte
54.7non cessa che di vista se gli tolle
54.8ben che molto aspro era salir quel colle
55.1Il cavallier poi che in la scura buca
55.2fece tornar il mostro dal inferno
55.3dove rode se stesso et si manuca
55.4et da mill occhi versa il pianto eterno
55.5per esser di Rinaldo guida et duca
55.6ch uopo n havea, salì il giogo superno
55.7dove egli era ito, et si misse con lui
55.8per trarlo fuor de luochi oscuri et bui
56.1Come Rinaldo il vide ritornato
56.2gli disse, che gli havea gratia infinita
56.3et ch era debitor in ogni lato
56.4di por a beneficio suo la vita
56.5poi lo dimanda come sia nomato
56.6acciò dir sapria chi gli ha dato aita
56.7et tra guerrieri possa e inanzi a Carlo
56.8de l alta sua virtù sempre exaltarlo
57.1Rispose il cavallier non te rincresca
57.2se l nome mio non vuò scoprirti adesso
57.3ma ti prometto ben, che prima ch esca
57.4de l hemisperio il Sol, t el farò expresso
57.5trovaro andando insieme una acqua fresca
57.6che col dolce mormorio facea spesso
57.7pastori et viandanti al chiaro rio
57.8venire, e berne l amoroso oblio
58.1Signor queste eran quelle gelide acque
58.2quelle che spengon l amoroso caldo
58.3di cui bevendo ad Angelica nacque
58.4l odio, chebbe da poi sempre a Rinaldo
58.5et s ella un tempo a lui prima dispiacque
58.6e n l odio suo lo ritrovò sì saldo
58.7non derivò signor la causa altronde
58.8se non d haver giá lui beuto in l onde
59.1Il cavallier che con Rinaldo viene
59.2come si vede inanzi al chiaro rivo
59.3caldo per la fatica il caval tiene
59.4et dice il posar qui non fia nocivo
59.5non fia (disse Rinaldo) se non bene
59.6ch oltra che prema il mezo giorno estivo
59.7m ha così il brutto mostro travagliato
59.8ch el riposar mi fia commodo e grato
60.1L un e l altro smontò del suo cavallo
60.2e pascer lo lasciò per la foresta
60.3e nel fiorito verde a rosso e giallo
60.4ambi si trasser l elmo de la testa
60.5corse Rinaldo al liquido crystallo
60.6spinto da caldo e da sete molesta
60.7e cacciò a un sorso del freddo liquore
60.8del petto ardente e la sete e l amore
61.1Come lo vide l altro cavalliero
61.2la bocca sollevar de la acqua molle
61.3e ritrarne pentito ogni pensiero
61.4di quel disir chebbe d amor sì folle
61.5si levò rito, e con sembiante altiero
61.6gli disse quel che dianzi dir non volle
61.7sappi Rinaldo chel mio nome è il Sdegno
61.8venuto sol per sciorti il giuogo indegno
62.1Così dicendo, subito gli sparve
62.2sparvegli insieme il suo caval con lui
62.3questo a Rinaldo un gran miracol parve
62.4s aggirò intorno, e disse ove é costui
62.5stimar non sa, se sian magiche larve
62.6che Malagigi un de ministri sui
62.7gli habbia mandato a romper la catena
62.8che lungamente l ha tenuto in pena
63.1O pur che Dio da l alta hierarchia
63.2gli habbia per ineffabil sua bontade
63.3mandato come già mandò a Thobia
63.4un angelo a levar di cecitade
63.5ma buono o rio demonio, o quel che sia
63.6che reso gli ha la prima libertade
63.7ringratia e loda, e da lui sol connosce
63.8che sano ha il cor da l amorose angosce
64.1Gli fu nel primier odio ritornata
64.2Angelica, et gli parve troppo indegna
64.3d esser, non che si lungi seguitata,
64.4ma che per lei pur meza lega vegna
64.5per Baiardo rihaver tutta fiata
64.6verso India in Sericana andar dissegna
64.7si perche l honor suo lo stringe a farlo
64.8si per haverne già parlato a Carlo
65.1Giunse il giorno seguente a Basilea
65.2dove la nuova era venuta inante
65.3ch el conte Orlando haver pugna devea
65.4contra Gradasso e contra il Re Agramante
65.5ne questo per aviso si sapea
65.6chavesse dato il cavallier d Anglante
65.7ma di Sicilia in fretta venuto era
65.8chi la novella havea detta per vera
66.1Rinaldo vuol trovarsi con Orlando
66.2alla battaglia, e se ne vede lunge
66.3di diece in diece miglia va mutando
66.4cavalli e guide, e corre, e sferza, e punge
66.5passa il Rheno a Gostanza, e in su volando
66.6traversa l alpe, et in Italia giunge
66.7Verona a drieto, a drieto Mantua lassa
66.8sul Pò si truova, e con gran fretta il passa
67.1Inchinavasi il Sol molto alla sera
67.2e già apparia nel ciel la prima stella
67.3quando Rinaldo in ripa alla riviera
67.4stando in pensier s havea da mutar sella
67.5o tanto soggiornar che l aria nera
67.6fuggissi inanzi all altra aurora bella,
67.7venir si vede un cavallier inanti
67.8cortese ne l aspetto e nei sembianti
68.1Costui dopo il saluto, con bel modo
68.2gli dimandó se giunto a moglie fosse
68.3disse Rinaldo i son nel giugal nodo
68.4ma di tal dimandar maravigliosse
68.5suggiunse quel, che sia così ne godo
68.6poi per chiarir perche tal detto mosse
68.7lo pregò molto che fusse contento
68.8che gli desse la sera alloggiamento
69.1Che gli faria veder cosa debbe
69.2volentieri veder cha moglie al lato
69.3Rinaldo, e sì perche posar vorrebbe
69.4hormai di correr tanto affaticato
69.5e sì ch a udire et a veder sempre hebbe
69.6nuove aventure un desiderio innato
69.7accettò l offerir del cavalliero
69.8e drieto lui pigliò nuovo sentiero
70.1Un tratto d arco fuor di strada usciro
70.2e nanzi un gran palazzo si trovaro
70.3onde scudieri in gran frotta veniro
70.4con torchi accesi e fero intorno chiaro
70.5intrò Rinaldo, e voltò gli occhi in giro
70.6e vide luoco ilqual si vede raro
70.7di gran fabrica e bella e bene intesa
70.8ne a privato huom convenia tanta spesa
71.1Di serpentino e porphydo le dure
71.2pietre, fan de la porta il ricco volto
71.3quel che chiude è di bronzo con figure
71.4che sembrano spirar muovere il volto
71.5sotto un arco poi s entra, ove misture
71.6di bel musaico ingannan l occhio molto
71.7quindi si va in un quadro ch ogni faccia
71.8de le sue loggie ha lunga cento braccia
72.1La sua porta ha per se ciascuna loggia
72.2e tra la porta e se ciascuna ha un arco
72.3d ampiezza pari son, ma varia foggia
72.4fe d ornamenti il mastro lor non parco
72.5da ciascuno arco s entra ove si poggia
72.6sì facil ch un somier vi può gir carco
72.7un altro arco di su truova ogni scala
72.8e s entra per ogni arco in una sala
73.1Li archi disopra escono fuor del segno
73.2tanto che fan coperchio alle gran porte
73.3e ciascun due colonne ha per sostegno
73.4altre di bronzo altre di pietra forte
73.5lungo serà se tutti vi disegno
73.6li ornati alloggiamenti de la corte
73.7et oltra quel ch appar, quanti agi sotto
73.8la cava terra il mastro havea ridotto
74.1L alte colonne e capitelli d oro
74.2da che i gemmati palchi era suffulti
74.3li peregrini marmi che vi foro
74.4da dotta mano in varie forme sculti
74.5pitture, e getti, e tanto altro lavoro,
74.6(ben che la notte a gli occhi il piu n occulti)
74.7mostran che non bastaro a tanta mole
74.8di dui Re insieme le ricchezze sole
75.1Sopra altri ornamenti e ricchi e belli
75.2ch erano molti in la gioconda stanza
75.3v era una fonte che per piu ruscelli
75.4spargea freschissime acque in abondanza
75.5poste le mense havean quivi i donzelli
75.6ch era nel mezo per ugual distanza
75.7vedeva e parimente veduta era
75.8da quattro porte de la casa altiera
76.1Fatta da mastro diligente e dotto
76.2la fonte era con molta e suttil opra
76.3di loggia a guisa o padiglion, ch in otto
76.4faccie distinto, intorno adombri e copra
76.5un ciel d oro che tutto era di sotto
76.6colorito di smalto, le stà sopra
76.7et otto statue son di marmo bianco
76.8che sostengon quel ciel col braccio manco
77.1Ne la man destra il corno de Amalthea
77.2havea lor sculto il glorioso mastro
77.3onde con grato murmure cadea
77.4l acqua di fuore in vaso d alabastro
77.5ridutto a forma di gran donne havea
77.6el provido scultore ogni pialstro
77.7d habito sono e faccia differente
77.8ma gratia hanno e beltà tutte ugualmente
78.1Fermava il piè ciascun di questi segni
78.2sopra due belle imagini piu basse
78.3che con la bocca aperta facean segni
78.4ch el canto e l harmonia lor dilettasse
78.5e quel atto in che son par che disegni
78.6che l opra e studio lor tutto lodasse
78.7le belle donne che su l homeri hanno
78.8se fusser quei di ch in sembianza stanno
79.1Li simulacri inferiori, in mano
79.2havean lunge et amplissime scritture,
79.3dove facean con molta laude piano
79.4li nomi de le piu degne figure
79.5e mostravano anchor poco lontano
79.6li propri loro in note non oscure
79.7mirò Rinaldo a lume de doppieri
79.8le donne ad una ad una e i cavallieri
80.1La prima inscrittion ch a gli occhi occorre
80.2con lungo honor Lucretia Borgia noma
80.3la cui bellezza et honestà, preporre
80.4debbe alla antiqua, la sua patria Roma
80.5li dui che voluto han sopra se tuorre
80.6tanto excellente et honorata soma
80.7nomava il scritto, Antonio Thebaldeo
80.8et Hercol Strozza, un Lino et uno Orpheo
81.1Non men gioconda statua ne men bella
81.2si vede appresso, il sottoscritto dice
81.3ecco la figlia d Hercole Issabella
81.4per cui Ferrara si terrà felice
81.5via piu perche in lei nata serà quella
81.6che d altro ben, che prospera e fautrice
81.7e benigna fortuna dar le deve
81.8volgendo li anni nel suo corso lieve
82.1Li dui che mostran disiosi affetti
82.2che la gloria di lei sempre risuone
82.3Gian Iacobi ugualmente erano detti
82.4l uno Calandra e l altro Bardelone
82.5nel terzo e quarto luoco ove per stretti
82.6rivi, l acqua esce fuor del padiglione
82.7due donne son che patria, stirpe, honore
82.8hanno di par, di par beltà e valore
83.1Helissabetta l una, e Leonora
83.2nominata era l altra, e fia per quanto
83.3narrava il sculto marmo, d esse anchora
83.4sì gloriosa la terra di Manto
83.5che di Vergilio che tanto l honora
83.6piu che di queste non si darà vanto
83.7havea la prima a piè del sacro lembo
83.8Iacobo Sadoletto, e Pietro Bembo
84.1Uno elegante Castiglione, e un culto
84.2Mutio Arelio de l altra eran sostegni
84.3di questi nomi era il bel marmo sculto
84.4ignoti alhora, hor sí famosi e degni,
84.5veggion poi quella a chi dal cielo indulto
84.6tanta virtù serà quanta ne regni
84.7o mai regnata in alcun tempo sia
84.8versata da fortuna hor buona hor ria
85.1Il scritto d oro esser costei dichiara
85.2Lucretia Bentivoglia, e fra le lode
85.3pone di lei, ch el duca di Ferrara
85.4d esserle padre si rallegra e gode
85.5di costei canta con suave e chiara
85.6voce, un Camil chel Reno e Felsina ode
85.7con quella attention con quel stupore
85.8che solea Amphryso udir già il suo pastore
86.1Et un per cui la terra ove l Isauro
86.2le sue dolci acque in sala in maggior vase
86.3nominata serà da l Indo al Mauro
86.4e da l Austrine al Hyperboree case
86.5via piu che per pesare il Romano auro
86.6di che perpetuo nome le rimase
86.7Guido posthumo a cui doppia corona
86.8Pallade quinci e quindi Phebo dona
87.1L altra che segue in l ordine è Diana
87.2non guardar dice il marmo scritto, chella
87.3sia altiera in vista, che nel core humana
87.4non serà perhò men ch in viso bella
87.5el dotto Celio Calcagnin lontana
87.6farà la gloria e il bel nome di quella
87.7nel regno di Monese, e in quel di Iuba
87.8in India in Spagna udir con chiara Tuba
88.1Et un Marco Caval che maggior fonte
88.2farà di poesia nascer d Ancona
88.3ch el Gorgoneo caval non fe del monte
88.4non sò se di Parnasso o di Helicona
88.5Beatrice appresso a questa alza la fronte
88.6così par ch ivi l ordine la pona
88.7Beatrice che beato il suo consorte
88.8farà vivendo, e misero alla morte
89.1Anzi tutta l Italia che con lei
89.2fia triomphante, e senza lei captiva,
89.3un signor di Coreggio di costei
89.4con alto stil par che cantando scriva
89.5e Timotheo l honor de Bendedei
89.6ambi faran tra l una e l altra riva
89.7fermar al suon de lor suavi plettri
89.8il fiume ove sudar li antiqui elettri
90.1Tra questo luoco e quel de la colonna
90.2che fu scolpita in Borgia come è detto
90.3formata in l alabastro una gran donna
90.4era di tanto e sì sublime aspetto
90.5che sotto puro velo in nera gonna
90.6senza oro e gemme in un vestire schietto
90.7tra le piu adorne non parea men bella
90.8che sia tra l altre la Cyprigna stella
91.1Non si potea ben contemplando fiso
91.2connoscer se piu gratia o piu beltade
91.3o maggior maestà fusse nel viso
91.4o piu indicio d ingegno o d honestade
91.5chi vorrà di costei (dicea l inciso
91.6marmo) parlar quanto parlar n accade
91.7ben torrà impresa piu d ognaltra degna
91.8ma non perhò ch a fin mai se ne vegna
92.1Dolce quantunque e pien di gratia, tanto
92.2fusse il suo bello e ben formato segno
92.3parea sdegnarsi, che con humil canto
92.4ardisce lei lodar sì rozo ingegno
92.5come era quel che sol senzaltri a canto
92.6(non so perche) le fu fatto sostegno
92.7de tutto l resto erano i nomi sculti
92.8sol questi dui l artifice havea occulti
93.1Fanno le statue in mezo un luoco tondo
93.2ch el pavimento asciutto ha di corallo
93.3di freddo suavissimo giocondo
93.4reso dal puro e liquido crystallo
93.5che di fuor cade in un canal fecondo
93.6chel prato verde, azzurro, bianco, e giallo
93.7rigando scorre per vari ruscelli
93.8grato alle morbide herbe e a gli arbuscelli
94.1Col cortese hoste ragionando stava
94.2el Paladino a mensa, e spesso spesso
94.3senza piu differir, gli racordava,
94.4che li attendesse quanto havea promesso
94.5e adhor adhor mirandolo, osservava
94.6chavea di grande affanno il cor oppresso
94.7che non può star momento che non habbia
94.8un cocente sospiro in su le labbia
95.1Spesso la voce dal desio cacciata
95.2viene a Rinaldo sin presso alla bocca
95.3per dimandarlo, e quivi raffrenata
95.4da gran modestia, nel uscir s incocca
95.5hora essendo la cena terminata
95.6ecco un donzello a chi l ufficio tocca
95.7pon su la mensa un bel nappo d or fino
95.8di fuor gemme, e drento pien di vino
96.1Il signor de la casa allhora alquanto
96.2sorridendo, a Rinaldo levò il viso
96.3ma chi ben lo notava, piu di pianto
96.4parea che havesse voglia che di riso
96.5disse, hor a quel che mi racordi tanto
96.6che tempo sia de sodisfar m è aviso
96.7mostrarti un paragon ch esser dè grato
96.8di veder a ciascun cha moglie allato
97.1Ciascun marito a mio giudicio deve
97.2sempre spiar se la sua donna l ama
97.3saper s honor o biasmo ne riceve
97.4se per lei bestia, o se pur huom se chiama
97.5l incarco de le corna è lo piu lieve
97.6ch al mondo sia, se ben l huom tanta infama
97.7lo vede quasi tutta l altra gente
97.8e chi l ha in capo mai non se lo sente
98.1Se tu sai che fedel la moglie sia
98.2hai di piu amarla e reverir ragione
98.3che non ha quel che la connosce ria
98.4o quel che ne sta in dubbio e in passione
98.5di molte n hanno a torto gelosia
98.6li lor mariti, che son caste et buone
98.7molti di molte ancho sicuri stanno
98.8che con le corna in capo se ne vanno
99.1Se vuoi saper se la tua sia pudica
99.2com io credo che credi, et creder dei
99.3ch altrimente far credere è fatica
99.4se chiaro già per prova non ne sei
99.5tu per te stesso senza ch altri il dica
99.6te ne avedrai, s in questo vaso bei
99.7che per altra cagion non è qui messo
99.8che per mostrarte quanto t hò promesso
100.1Se bei con questo vedrai grande effetto
100.2che se porti il cimier di Cornovaglia
100.3il vin te spargerai tutto su l petto
100.4ne gocciola serà che in bocca saglia
100.5ma s hai moglie fedel tu berrai netto
100.6hor di veder tua sorte ti travaglia
100.7così dicendo, per mirar tien li occhi
100.8ch in seno il vin Rinaldo si trabbocchi,
101.1Quasi Rinaldo di cercar suaso
101.2quel che poi ritrovar non vorria forse
101.3messa la mano inanzi, e preso il vaso
101.4fu presso di volerlo a bocca porse
101.5poi quanto fosse periglioso il caso
101.6di far tal prova, col pensier discorse
101.7ma lasciate Signor ch io mi ripose
101.8poi dirò quel, ch el paladin rispose
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