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Canto trentacinquesimo

1.1uN non sò che, ch io non sò ben, se rio
1.2nominar debbio, o pur honesto, e buono
1.3e sè timor d infamia, o se disio
1.4di gloria il fa, non meno in dubbio sono
1.5extima alcun che di quel vase uscio
1.6chall incauto Epimetheo fu mal dono
1.7e fra le pesti lo racconta e mali
1.8che turban la quiete de mortali,
2.1Questo o rispetto, o debito che sia,
2.2ch io non sò apunto ritrovargli il nome
2.3dal voler proprio spesso l huom devia
2.4e al voler d altri il tira per le chiome
2.5servo lo fa che libero seria,
2.6et io non sò bene explicarvi come,
2.7ch in tanti casi in tanti varii modi
2.8avinge l huom d inextricabil nodi,
3.1In voi porrò donne l exempio prima
3.2che vi guastate mille bei piaceri
3.3che se di questo non facesse stima,
3.4come non fanno molte havreste intieri,
3.5se fate bene o male altri l exprima
3.6vi sò ben dir, che appresso l Indi neri
3.7le donne che non han tanti rispetti,
3.8vivon piu liete in lor communi letti
4.1Questa, che forse seria meglio detta
4.2opinion, che debito, o virtute
4.3per minima cagion fa, che negletta
4.4hà l huom sovente la propria salute
4.5affinitade, et amicitia stretta
4.6hà violate, e in poco conto havute
4.7et a servigio e soldo de tyranni
4.8hà fatto a cari amici oltraggi e danni,
5.1Lascio li antiqui exempli di soldati
5.2di Cesar, di Pompeo, d Antonio, e Bruto
5.3ch a lor patria, a lor sangue erano ingrati
5.4dando a lor capi in le mal opre aiuto
5.5quanti n havete o gloriosi nati
5.6d Hercole invitto, a questi dì veduto
5.7che vi son stati, e son di cor amici
5.8e ne li effetti poi come nemici,
6.1L essere o con Vinegia, o col Pastore,
6.2o con altra potentia a voi nemica
6.3par lor, per questo universale errore
6.4ch oblighi piu, che l amicitia antica
6.5di farvi danno a tutti scoppia il core,
6.6e pur lo fanno, ovunque lor lo dica
6.7questo, che far il debito vien detto
6.8che non si lascia inanzi altro rispetto,
7.1Ma voi chavete cognition del strano
7.2stilo ch al mondo o ben o mal che s usi
7.3ben chavea il luoco il cardinal Thoscano
7.4che usar mal seppe quel de li Alidusi
7.5ne lui perhò ne il suo fratel Giugliano
7.6da l amicitia vostra havete exclusi
7.7li dui rampolli del ben nato lauro
7.8che fe mentre fu verde, il secul d auro
8.1Se fu il Duca d Urbino ubidiente
8.2al Zio nel guerreggiarvi, non gli tolle
8.3che del mal vostro, come buon parente
8.4non habbia havuto il cor di pietá molle
8.5ne voi manco l amate, onde sovente
8.6con quelle maggior laudi che s extolle
8.7huom di valor, vi sento l opre belle
8.8de suoi verdi anni alzar fin alle stelle
9.1Io potrei ricordare altri infiniti
9.2che son stati e anchor sono amici vostri
9.3ben che per tai rispetti habbian seguiti
9.4a nostri danni li aversarii nostri
9.5discorrendo vi vò per questi riti
9.6acciò che di Ruggiero vi dimostri
9.7ch esser può che Rinaldo honori et ami
9.8e che a battaglia tutta volta il chiami,
10.1Poi che tra lor feriti hebbeno i patti
10.2che i Re fer prima e i cavallier poi
10.3e giuramenti e cerimonie et atti
10.4ciascun secondo i modi e riti suoi
10.5fu dato il segno di venire a fatti
10.6e quinci e quindi i gloriosi Heroi
10.7con lungo passo e maestrevol giro
10.8a far le piastre risuonar, veniro,
11.1Hora inanzi col calce, hor col martello
11.2accennan quando al capo e quando al piede
11.3con tal destrezza e con modo sì snello
11.4ch ogni credenza il raccontarlo excede
11.5Ruggier che combattea contra il fratello
11.6di quella, che gli ha tolto e gli possiede
11.7il cor e l alma, havea tanto riguardo
11.8che stimato ne fu manco gagliardo
12.1Era a parar piu che a ferir intento
12.2e non sapea egli stesso il suo desire
12.3spenger Rinaldo saria mal contento
12.4ne vorria volentier egli morire
12.5ragion non vede o fortuito evento
12.6che de dui casi non debbia un seguire
12.7et è tra sè sì incerto e d error pieno
12.8ch eleggere non sapria che voler meno,
13.1Rinaldo che non hà simil pensiero
13.2e in tutti i modi alla vittoria aspira
13.3menando l Azza dispettoso e fiero
13.4quando alle braccia, e quando ad altro mira
13.5volteggiando con l hasta il buon Ruggiero
13.6ribatte il colpo, e quinci e quindi gira
13.7e se percuote pur disegna luoco
13.8dove possa a Rinaldo nuocer poco,
14.1Alla piu parte de signor pagani
14.2parea che disugual fusse la zuffa
14.3che Ruggier pigro era a menar le mani
14.4e che Rinaldo lui sì ben rabuffa
14.5smarrito in faccia il re de li Aphricani
14.6mira l assalto, e ne suspira e sbuffa
14.7et accusa Sobrin, da cui procede
14.8tutto l error ch el mal consiglio diede,
15.1Melissa in questo tempo che era fonte
15.2di quanto sappia incantatore o mago
15.3havea cangiata la feminil fronte
15.4e del gran re d Algier presa l imago
15.5sembrava al viso e ai gesti Rodomonte
15.6e parea armata di pelle di drago
15.7e tale il scudo, e tal la spada al fianco
15.8havea, qual usava egli, e nulla manco,
16.1Nanzi Agramante e nanzi al Re Marsiglio
16.2spinge il demonio in forma di cavallo
16.3e con gran voce e con turbato ciglio
16.4disse signor questo è pur troppo fallo
16.5ch un giovene inexperto a far periglio
16.6contra un sì forte e si famoso Gallo
16.7habbiate eletto, e in cosa di tal sorte
16.8chel regno e l honor d Aphrica ne importe
17.1Non si lassi seguir questa battaglia
17.2che ne sarebbe in troppo detrimento
17.3su Rodomonte sia, ne ve ne caglia,
17.4l haver il patto rotto e il giuramento
17.5dimostri ognun come sua spada taglia
17.6inanzi inanzi ognun diamo lor drento
17.7puote questo parlar sì in Agramante
17.8che senza piu pensar si cacciò inante
18.1Il ritrovarsi appresso il Re d Algieri
18.2fece che si curò poco del patto
18.3e non havria di mille cavallieri
18.4giunti in suo aiuto, sì gran stima fatto
18.5per ciò lancie abbassar spronar destrieri
18.6di qua e di là veduto fu in un tratto
18.7Melissa, poi che con sue finte larve
18.8la battaglia attaccò, subito sparve,
19.1Li dui campion che videro turbarsi
19.2contra ogni accordo contra ogni promessa
19.3fuor de la turba subito ritrarsi
19.4havendosi ogni ingiuria già rimessa
19.5e datosi la fe non impacciarsi
19.6ne qua ne là, fin che la colpa expressa
19.7non fusse lor, che rotto il patto inante
19.8havesse o il Re di Francia o il Re Agramante
20.1E replicar con nuovi giuramenti
20.2d esser nemici a chi mancò di fede
20.3sozopra se ne van tutte le genti
20.4chi nanzi e chi ritorna a dietro il piede
20.5chi sia fra i vili, e chi tra i piu valenti
20.6in un atto medesimo si vede
20.7son tutti parimente al correr presti
20.8ma quei corrono inanzi, e in drieto questi,
21.1Qual levorer che disboscata fera
21.2correre intorno et aggirar si mira
21.3ne può con li compagni andar in schiera
21.4ch el cacciator lo tien con sdegno et ira
21.5si corruccia, s afflige, e si dispera
21.6sgiatisce indarno, e se dibatte e tira
21.7tutto quel giorno in tal modo in tal guisa
21.8stè Bradamante e l inclyta Marphisa,
22.1S haveano inanzi sin allhor vedute
22.2le genti saracine in sì bel piano
22.3e che fusser dal patto ritenute
22.4di non poter in esse poner mano
22.5ramaricate serano e dolute
22.6e n havean molto suspirato invano
22.7hor che i patti e le tregue vider rotte
22.8liete saltaro in l Aphricane frotte
23.1Marphisa cacciò l hasta per il petto
23.2al primo che scontrò due braccia a dietro
23.3poi trasse l brando, e in men che non l hò detto
23.4spezzo quattro elmi che sembrar di vetro
23.5Bradamante non fe minor effetto
23.6con l hasta d or, ma con diverso metro
23.7tutti quei che toccò per terra mise
23.8che fur duotanti, ma nessuno uccise,
24.1Questo sì presso l una al altra fero
24.2che testimonie se ne fur tra loro
24.3poi si scostaro, et a ferir si diero
24.4dove le trasse l ira il popul Moro
24.5chi potrà conto haver d ogni guerriero
24.6che a terra mandi quella lancia d oro?
24.7o d ogni testa che tronca e divisa
24.8sia dala horribil spada di Marphisa?
25.1Come al spirar de piu benigni venti
25.2quando Apennin scopre l herbose spalle
25.3movonsi a par dui turbidi torrenti
25.4che nel cader fan poi diverso calle
25.5svellono i sassi e li arbori eminenti
25.6da l alte ripe, e portan ne la valle
25.7le biade e i campi, e come a gara fanno
25.8a chi far può nel suo camin piu danno,
26.1Cosí le due magnanime guerriere
26.2scorrendo il campo per diversa strada
26.3fanno gran strage in l Aphricane schiere
26.4l una con l hasta, e l altra con la spada
26.5tiene Agramante a pena alle bandiere
26.6la gente sua, che in fuga non ne vada
26.7in van dimanda in van volge la fronte
26.8ne può saper che sia di Rodomonte,
27.1A suasion di lui rotto havea il patto
27.2(cosí credea) che fu solennemente
27.3li dei chiamando in testimonio, fatto
27.4poi s era dileguato sì repente
27.5ne Sobrin vede anchor, Sobrin ritratto
27.6s era in la terra, e dettosi innocente
27.7di quel pergiuro, di che aspra vendetta
27.8sopra Agramante il dì medesmo aspetta
28.1Marsiglio anchor fuggito era in la terra
28.2sí la religion gli preme al core
28.3per ciò male Agramante il passo serra
28.4a quei che mena Carlo imperatore
28.5d Italia di Lamagna et Inghilterra
28.6che tutte sono genti di valore
28.7et hanno i paladin sparsi tra loro
28.8come le gemme in un riccamo d oro
29.1Et con li paladini alcun perfetto
29.2quanto esser possa al mondo cavalliero
29.3Guidon selvaggio l intrepido petto
29.4i dui famosi figli d Oliviero
29.5io non voglio ridir ch io l hò già detto
29.6di quel par di donzelle ardito e fiero
29.7questi occidean di genti saracine
29.8tanto che non v è numero ne fine,
30.1Ma differendo questa pugna alquanto
30.2io vuò passar senza naviglio il mare
30.3non hò con quei di Francia da far tanto
30.4ch io non mi debbia Astolfo ricordare
30.5la gratia che li diè l Apostol santo
30.6io v hò già detto, e detto haver mi pare
30.7ch el re Branzardo, e il re de l Algazera
30.8per irli incontra armasse ogni sua schiera,
31.1Furon di quei che haver si puote infretta
31.2le schiere di tutta Aphrica raccolte
31.3così d inferma etá come perfetta
31.4quasi che anchor le femine fur tolte
31.5Agramante ostinato alla vendetta
31.6havea già vuota l Aphrica due volte
31.7poche genti rimase erano, e quelle
31.8exercito facean timido, e imbelle
32.1Ben lo mostrar che li nemici a pena
32.2vider lontan, che se n andaron rotti
32.3Astolfo come pecore li mena
32.4dinanzi ai suoi di guerreggiar piu dotti
32.5e fe restarne la campagna piena
32.6pochi a Biserta se ne son ridotti
32.7prigion rimase Bucifar gagliardo
32.8salvossi ne la terra il Re Branzardo
33.1Via piu dolente sol di Bucifaro
33.2che se tutto perduto havesse il resto
33.3Biserta è grande, e farle gran riparo
33.4bisogna, e senza lui mal puó far questo
33.5poterlo riscattar molto havria caro
33.6mentre vi pensa, e ne stà afflitto e mesto
33.7gli vien in mente come tien prigione,
33.8già molti mesi il paladin Dudone,
34.1Lo prese sotto a Monacho in rivera
34.2il Re di Sarza nel primo passaggio
34.3da indi in qua prigion sempre stato era
34.4Dudon, che del Danese fu lignaggio
34.5mutar costui col Re de l Algazera
34.6pensò Branzardo, e ne mandó messaggio
34.7al Capitan de Nubi, perche intese
34.8per vera spia ch egli era Astolfo inglese,
35.1Essendo Astolfo paladin, comprende
35.2che haver dè caro un paladin disciorre
35.3il gentil Duca come il caso intende
35.4col Re Branzardo in un voler concorre
35.5liberato Dudon gratie ne rende
35.6al Duca, e seco si mette a disporre
35.7le cose che appartengono alla guerra
35.8così quelle da mar come da terra,
36.1Havendo Astolfo exercito infinito
36.2da non gli far sette Aphriche difesa
36.3e ramentando come fu ammonito
36.4dal santo Vecchio che gli dié l impresa
36.5di tor Provenza, e d Acquamorta il lito
36.6di man di saracin che l havean presa
36.7d una gran turba fece nuova eletta
36.8quella che al mar gli parve manco inetta
37.1Et havendosi piene ambe le palme
37.2quanto potean capir, di varie fronde
37.3di cedri, e lauri, e myrti, olive e palme
37.4venne sul mare e quelle sparse in l onde
37.5o felici e dal ciel ben dilette alme
37.6gratia che Dio raro a mortali infonde
37.7o stupendo miracolo che nacque
37.8di quelle frondi, come furo in l acque,
38.1Crebbero in quantità fuor d ogni stima
38.2se feron curve e grosse e lunghe e gravi
38.3le vene ch attraverso haveano prima
38.4mutaro in dure spranghe, e grossi travi
38.5e rimanendo acute in ver la cima
38.6tutte in un tratto diventaro navi
38.7di differenti qualitadi e tante
38.8quante raccolte fur da varie piante,
39.1Miracol fu veder le fronde sparte
39.2produr fuste, galee, navi da gabbia
39.3fu miracol anchor che vele e sarte
39.4e remi havean quanto alcun legno n habbia
39.5non mancò al Duca poi, chi havesse l arte
39.6di governarsi alla ventosa rabbia
39.7che di Sardi e di Corsi non remoti
39.8nocchier, padron, pennesi hebbe, e piloti
40.1Quelli che intraro in mar contati furo
40.2ventiseimila, e gente d ogni sorte
40.3Dudon andò per capitano loro
40.4cavallier saggio, e in terra, e in acqua forte
40.5stava l armata anchora al lito Moro
40.6miglior vento aspettando che l aporte
40.7quando un naviglio sorse a quella riva
40.8che di presi guerrier carco veniva,
41.1Portava quei che al periglioso ponte
41.2dove alle giostre il campo era sì stretto
41.3pigliato havea l audace Rodomonte
41.4come piu volte v hò di sopra detto
41.5il cognato tra questi era del Conte
41.6col fedel Brandimarte, e Sansonetto
41.7et altri anchor che dir non mi bisogna
41.8d Alemagna, e d Italia, e di Guascogna,
42.1Quivi il nocchier che anchor non s era accorto
42.2de li inimici, intrò con la galea
42.3lasciando molte miglia a dietro il porto
42.4d Algier, dove calar prima volea
42.5per un vento gagliardo ch era sorto
42.6e spinto oltra il dever la poppa havea
42.7venir tra suoi credette, e in luoco fido
42.8come vien Progne al suo loquace nido,
43.1Ma come poi l Imperial augello
43.2i Gigli d oro, e i Pardi vide appresso
43.3restò pallido in faccia, come quello
43.4ch el piede incauto d improviso hà messo
43.5sopra il serpente venenoso e fello
43.6dal pigro sonno in mezo l herbe oppresso
43.7che spaventato e smorto si ritira
43.8fuggendo quel ch è pien di tosco e d ira,
44.1Quindi fuggir non puote giá il nocchiero
44.2ne tener seppe i prigion suoi di piatto
44.3con Brandimarte fu con Oliviero
44.4con Sansonetto, e con molt altri tratto
44.5dove il bon Duca, e il bon figliol d Ugiero
44.6poi che lieta accoglienza hebbeno fatto
44.7alloro amici, lui che li condusse
44.8vollon che condennato al remo fusse
45.1Com io vi dico dal figliuol d Othone
45.2li cavallier christian furon ben visti
45.3e di mensa honorati al padiglione
45.4d arme, e di ciò che bisognò provisti
45.5per amor d essi differì Dudone
45.6l andata sua, che non minori acquisti
45.7con costor ragionando far si stima
45.8che se fusse ito uno o dui giorni prima
46.1In che stato, in che termine, si trove
46.2la Francia, e Carlo, instruttion vera hebbe
46.3et informossi, navigando, dove
46.4per far miglior effetto, calar debbe
46.5mentre da lor viene intendendo nuove
46.6s udì un rumor che tuttavia piu crebbe
46.7e un dar all arme ne seguì sì fiero
46.8che fece a tutti far piu d un pensiero,
47.1Il duca Astolfo, e la compagna bella
47.2che ragionando insieme si trovaro
47.3in un momento armati furo, e in sella,
47.4e verso il maggior grido infretta andaro
47.5di qua e di là cercando haver novella
47.6di quel alto rumore, e capitaro,
47.7dove videro un huom tanto feroce,
47.8che nudo, e solo, a tutto il campo nuoce,
48.1Menava un suo baston di legno involta
48.2che era sì duro sì grave, e sì fermo
48.3che declinando quel, facea ogni volta
48.4cader in terra un huom peggio che infermo
48.5già a piu di cento havea la vita tolta
48.6ne piu se gli facea riparo o schermo
48.7se non tirando di lontan saette
48.8d appresso non è alcun già che l aspette
49.1Dudone, Astolfo, Brandimarte, essendo
49.2corsi infretta al rumore, et Oliviero
49.3de la gran forza e del valor stupendo
49.4stavan maravigliosi di quel fiero
49.5quando venir s un palafren correndo
49.6videro una Donzella in vestir nero
49.7che corse a Brandimarte, e salutollo
49.8e gli alzò a un tempo ambe le braccia al collo
50.1Questa era Fiordiligi, che sì acceso
50.2havea d amor per Brandimarte il core
50.3che quando al stretto ponte il lasciò preso
50.4vicina ad impazzar fu di dolore
50.5passato havea di là dal mare, inteso
50.6havendo dal Pagan che ne fu authore
50.7che mandato con molti cavallieri
50.8era prigion ne la città d Algieri
51.1Quando fu per passare, havea a Marsiglia
51.2una nave trovata di Levante
51.3ove era un cavallier de la famiglia
51.4del Re di Damogir Re Monodante
51.5ch era venuto un gran numer di miglia
51.6quando per mar quando per terra errante
51.7cercando Brandimarte, che tra via
51.8udito havea ch in Francia troveria
52.1Et ella connosciuto che Bardino
52.2era costui, Bardino che rapito
52.3al padre Brandimarte piccolino
52.4et a Rocca Silvana havea notrito
52.5e intesone la causa del camino
52.6seco fatto lh avea scioglier dal lito
52.7havendogli narrato in che maniera
52.8Brandimarte passato in Aphrica era
53.1Tosto che furo a terra udir le nuove
53.2ch assediata d Astolfo era Biserta
53.3che seco Brandimarte si ritrove
53.4udito havean, ma non per cosa certa
53.5hor Fiordiligi in tal fretta si muove
53.6come lo vede, che ben mostra aperta
53.7quella allegrazza ch i precessi guai
53.8le fenno la maggior chavesse mai
54.1El gentil cavallier non men giocondo
54.2di veder la diletta e fida moglie
54.3chamava piu di cosa altra del mondo
54.4l abbraccia e bacia e dolcemente accoglie
54.5ne per satiar al primo n al secondo
54.6n al terzo bacio era l accese voglie
54.7se non ch alzando li occhi hebbe veduto
54.8Bardin che con la donna era venuto
55.1Porse le mane et abbracciar lo volle
55.2e insieme dimandar perche venia
55.3ma di poterlo far tempo gli tolle
55.4il campo ch in disordine fuggia
55.5dinanzi a quel baston ch el nudo folle
55.6menava intorno, e gli facea dar via
55.7Fiordiligi mirò quel nudo in fronte
55.8e gridò a Brandimarte eccovi il Conte
56.1Astolfo tutto a un tempo ch era quivi
56.2che questo Orlando fusse hebbe palese
56.3per alcun segni che da i vecchi divi
56.4su nel terrestre Paradiso intese
56.5altrimente restavan tutti privi
56.6di notitia di lui che tanto offese
56.7Orlando il disprezzarsi, e l esser stolto
56.8che piu di fera havea, che d homo il volto,
57.1Astolfo per pietà che gli traffisse
57.2el petto, e il cor, si volse lachrymando
57.3et a Dudon (che gli era appresso) disse
57.4et indi ad Olivier, eccovi Orlando
57.5e quelli li occhi e le palpebre fisse
57.6tenendo in lui l andar raffigurando
57.7e il ritrovarlo in tal calamitade
57.8li empì di maraviglia e di pietade,
58.1Piangean quelli signor per la piu parte
58.2sì lor ne dolse, e lor n encrebbe tanto
58.3tempo è (lor disse Astolfo) trovar arte
58.4di risanarlo, e non da farli il pianto
58.5e saltò a piedi e così Brandimarte
58.6Sansonetto, Oliviero, e Dudon santo
58.7e s aventaro al nipote di Carlo
58.8tutti in un tempo, che volean pigliarlo,
59.1Orlando che si vide fare il cerchio
59.2menò il baston da disperato e folle
59.3et a Dudon che si facea coperchio
59.4del scudo al capo, e ch intrar sotto volle
59.5fe sentir ch era grave di soperchio
59.6e fè non ch Olivier col brando tolle
59.7parte dil colpo, havria il baston ingiusto
59.8rottogli il scudo, l elmo, il capo, e il busto
60.1Il scudo roppe sol, et su l elmetto
60.2tempestò sì, che Dudon cadde in terra
60.3menò la spada a un tempo Sansonetto,
60.4et del baston piu di dua braccia afferra
60.5con valor tal, che tutto il taglia netto
60.6Brandimarte ch adosso se gli serra
60.7gli cinge i fianchi quanto può con ambe
60.8le braccie, e Astolfo il piglia ne le gambe
61.1Scuotesi Orlando, e lunge dieci passi
61.2da se l Inglese fa cader riverso
61.3non fa perhó, che Brandimarte il lassi
61.4che con piu forza l hà preso a traverso
61.5ad Olivier che troppo inanzi fassi
61.6menó un pugno sí duro e sì perverso
61.7che lo fe cader pallido et exangue
61.8e dal naso e da li occhi uscir il sangue,
62.1E se non era l elmo piu che buono
62.2chavea Olivier, l havria quel pugno occiso
62.3cadde perhò, come se fatto dono
62.4havesse già del spirto al paradiso
62.5Dudone, e Astolfo, che levati sono
62.6ben che Dudon habbia gonfiato il viso
62.7e Sansonetto ch el bel colpo ha fatto,
62.8adosso a Orlando son tutti in un tratto
63.1Dudon con gran vigor drieto l abbraccia
63.2pur tentando col piè farlo cadere
63.3Astolfo e l altri gli han prese le braccia
63.4ne lo puon tutti insieme ancho tenere
63.5chà visto Toro, a cui si dia la caccia
63.6e che all orecchie habbia le Zanne fiere,
63.7correr muggendo, e trarre ovunque corre
63.8li cani seco, e non potersi sciorre
64.1Imagini ch Orlando fusse tale
64.2che tutti quei guerrier si trahea drieto
64.3in quel tempo Olivier di terra sale
64.4dove lo stese il pugno mal discreto
64.5e connoscendo che i compagni, male
64.6potranno far che stia quel pazzo cheto
64.7si pensò un modo, et ad effetto il messe,
64.8di far cader Orlando, e gli successe,
65.1Si fe quivi arrecar piu d una fune
65.2e con nodi correnti adattar presto
65.3et alle gambe, et alle braccia, alcune
65.4fe porre a Orlando, et a traverso il resto
65.5la turba intorno poi, non lasciò immune
65.6che diede i capi in mano a quello e a questo
65.7per quella via che maniscalco atterra
65.8cavallo o bue, fu tratto Orlando in terra
66.1Come egli è in terra, gli son tutti adosso
66.2e legangli piu forte, e piedi, e mani
66.3assai di quà e di là s è Orlando scosso
66.4ma li risforzi suoi son tutti vani
66.5commanda Astolfo che sia quindi mosso
66.6che dice voler far che se risani
66.7Dudon ch è grande, il lieva in su le schiene
66.8e porta al mar, sopra l estreme arene,
67.1Lo fa lavar Astolfo sette volte,
67.2e sette volte sotto acqua l attuffa
67.3siche dal viso e da le membra stolte
67.4lieva la brutta rugine e la muffa
67.5poi con cert herbe a questo effetto colte
67.6la bocca chiuder fa che soffia e buffa
67.7che non volea che havesse altro meato
67.8donde spirar, che per il naso, il fiato
68.1Haveasi Astolfo apparecchiato il vaso,
68.2in che il senno d Orlando era rinchiuso
68.3e quel in modo appropinquolli al naso
68.4che nel tirar che fece il fiato in suso,
68.5tutto il vuotò, maraviglioso caso
68.6che ritornò la mente al primier uso
68.7et a suoi bei discorsi, e l intelletto
68.8rivenne piu che mai lucido e netto,
69.1Come chi da noioso e grave sonno,
69.2dove o vedere abominevol forme,
69.3de mostri, che non son, ne ch esser ponno
69.4o gli par cosa far strana et enorme
69.5anchor se maraviglia, poi che donno
69.6è fatto de suoi sensi e che non dorme
69.7così, poi che fu Orlando di error tratto
69.8restò maraviglioso e stupefatto,
70.1E Brandimarte, e il fratel d Aldabella,
70.2e quel ch el senno in capo gli redusse
70.3pur pensando riguarda, e non favella
70.4come e quando con lor quì si condusse,
70.5girava li occhi in questa parte e in quella
70.6ne sapea imaginar dove si fusse
70.7si maraviglia che nudo si vede
70.8e tante funi hà da le spalle al piede
71.1Poi disse, come già disse Sileno
71.2a quei che lo legar nel cavo speco
71.3solvite me, con viso sì sereno
71.4con sguardo sì men del usato bieco
71.5che fu slegato, e di panni chavieno
71.6fatti arrecar, participaron seco
71.7consolandolo tutti del dolore
71.8che lo premea de lo passato errore
72.1Poi che fu all esser primo ritornato
72.2Orlando, piu che mai saggio e virile
72.3d amor si trovò insieme liberato
72.4siche colei che sì bella e gentile
72.5gli parve dianzi, e che havea tanto amato
72.6non stima piu se non per cosa vile
72.7ogni suo studio, ogni disio converse,
72.8per racquistar, quanto in amor già perse,
73.1Narrò Bardino intanto a Brandimarte
73.2che morto era il suo padre Monodante
73.3e ch a chiamarlo al regno egli da parte
73.4prima venia del frate suo Gigliante
73.5poi de le genti, chabitan le sparte
73.6isole in mare et ultime in Levante
73.7di che non era un altro regno al mondo
73.8sì ricco e populoso o sì giocondo
74.1Disse molte ragion che devea farlo
74.2che dolce cosa era la patria, e quando
74.3si disponesse di voler gustarlo
74.4havria poi sempre in odio andare errando
74.5Brandimarte rispose, voler Carlo
74.6servir per tutta questa guerra, e Orlando
74.7e se potea vederne il fin, che poi
74.8penseria meglio sopra i casi suoi
75.1Orlando con Astolfo si ristrinse
75.2e poi ch el stato de la guerra intese
75.3verso Provenza con l armata spinse
75.4(come ordine era) il figlio del Danese
75.5tutta Biserta poi d assedio cinse
75.6dando perhò l honore al duca Inglese
75.7d ogni vittoria, ma quel Duca, il tutto
75.8facea, come dal Conte venia instrutto
76.1Ch ordine habbian tra lor, come se assaglia
76.2la gran Biserta, e da che lato, e quando
76.3come sia presa alla prima battaglia,
76.4e che habbia in l honor parte con Orlando
76.5s io non vi seguito hora non vi caglia
76.6ch io non me ne vò molto dilungando
76.7in questo mezo di saper vi piaccia
76.8come da i Franchi i Mori hanno la caccia,
77.1Fu quasi il Re Agramante abbandonato
77.2nel pericol maggior di quella guerra
77.3che con molti pagani era tornato
77.4Marsiglio, e il re Sobrin dentro alla terra
77.5poi su l armata é questo e quel montato
77.6che dubbio havean di non salvarsi in terra
77.7e duci e cavallier del popul Moro
77.8molti seguito havean l exempio loro
78.1Agramante che fuor la pugna tenne
78.2con troppo ardir, fin che tenner la puote
78.3con li altri in fuga al ultimo ne venne
78.4verso le porte non troppo remote
78.5Rabican drieto par chabbia le penne
78.6che Bradamante il stimola e percuote
78.7era occider quel Re cupida molto
78.8che tante volte il suo Ruggier l há tolto,
79.1Il medesmo desir Marphisa havea
79.2per far del padre suo tarda vendetta
79.3e con li sproni quanto piu potea
79.4facea al caval sentir ch ella havea fretta
79.5ma ne l una ne l altra vi giungea
79.6perhò sì a tempo che fusse intercetta
79.7al Re la fuga, e che non si salvasse
79.8dietro alli altri nel mar dove si trasse,
80.1Come due belle e generose parde
80.2che de le lasse sien di pari uscite
80.3poi che o li cervi, o le capre gagliarde
80.4indarno haver si veggiono seguite
80.5vergognandosi quasi che fur tarde,
80.6sdegnose se ne tornano e pentite
80.7così tornar le due Donzelle, quando
80.8videro il Pagan salvo suspirando,
81.1Non perhò si fermar, ma ne la frotta
81.2de li altri che fuggivano cacciarsi
81.3facendo quinci e quindi ad ogni botta
81.4molti cader, senza mai piu levarsi
81.5a mal partito era la gente rotta,
81.6che per fuggir non potea anchor salvarsi
81.7che Agramante havea fatto per suo scampo
81.8chiuder la porta che uscia verso il campo
82.1E fatto sopra il Rodano tagliare
82.2tutti li ponti, ah sfortunata plebe
82.3che dove del tyranno utile appare
82.4fu sempre in conto di pecore e zebe
82.5chi s affoga nel fiume, e chi nel mare
82.6chi sanguinose fa di se le glebe
82.7molti perir, pochi restar prigioni
82.8che pochi (a farsi taglia) erano buoni
83.1De la gran moltitudine che occisa
83.2fu da ogni parte in questa ultima guerra
83.3ben che la cosa non fu ugual divisa
83.4ch assai piu andaro saracin sotterra
83.5per man di Bradamante e di Marphisa
83.6se ne vede anchor segno in quella terra
83.7che presso ad Arli ove il Rodano stagna
83.8pien di sepolchri è tutta la campagna
84.1Fatto havea intanto il re Agramante sciorre
84.2e ritirar in alto i legni gravi
84.3lasciando alcuni e i piu liggieri, a torre
84.4quei che potean fuggir sin alle navi
84.5vi stette dui dì sorto, per raccorre
84.6le sue reliquie, e perche venti pravi
84.7spiravano, e contrarii al suo ritorno
84.8slegossi, e fe far vela il terzo giorno,
85.1Il re Marsiglio che stà in gran paura
85.2ch alla sua Spagna, il fio pagar non tocche
85.3e la tempesta horribilmente oscura
85.4ne li suoi campi all ultimo non scocche
85.5si fe porre a Valenza, e con gran cura
85.6cominciò a riparar castella e rocche
85.7e preparar la guerra, che fu poi
85.8la sua ruina, e de sudditi suoi,
86.1Verso Aphrica Agramante alzò le vele
86.2de legni mal armati, e vuoti quasi
86.3d huomini vuoti, e pieni di querele,
86.4ch in Francia li tre quarti eran rimasi
86.5chi chiama il Re superbo, chi crudele
86.6chi stolto, e come aviene in simil casi
86.7tutti gli voglion mal, ne lor secreti
86.8ma timor n hanno, e stan per forza cheti
87.1Pur dui talhora o tre schiudon le labbia
87.2che amici sono, e che tra lor s han fede
87.3e sfuogano la cholera, e la rabbia
87.4e il misero Agramante extima, e crede
87.5ch ognun gli porti amor, e pietà gli habbia
87.6e questo glintervien perche non vede
87.7mai visi se non finti, e mai non ode
87.8fuor che adulation, menzogne, e frode,
88.1Erasi consigliato il Re Aphricano
88.2non venire a smontar nanzi a Biserta
88.3perhò chavea del popul Nubiano
88.4che quel lito tenea, novella certa
88.5ma tenersi di sopra, si lontano
88.6che non gli fusse difficile et erta
88.7la scesa in terra, e tornar quindi al dritto
88.8a dar soccorso al suo popul afflitto,
89.1Ma suo fiero destin, che non risponde
89.2a quella intention provida e saggia
89.3vuol che l armata che nacque di fronde
89.4miracolosamente ne la spiaggia,
89.5e vien solcando in verso Francia l onde,
89.6con questa ad incontrar di notte s haggia
89.7a nubiloso tempo, oscuro, e tristo,
89.8perche sia in piu disordine e sprovisto,
90.1Non hà havuto Agramante anchora spia
90.2che Astolfo mandi una armata sì grossa
90.3ne creduto ancho (a chi l dicesse) havria
90.4che cento navi un ramuscel far possa
90.5e vien senza temer, che intorno sia
90.6che contra lui s ardisca di far mossa
90.7ne pone guardie, ne vedetta in gabbia,
90.8che di ciò che si scuopre, avisar habbia
91.1Siche i navigli, che da Astolfo havuto
91.2havea Didon, di buona gente armati
91.3e che havean questi la sera veduto
91.4et alla volta lor s eran drizzati
91.5trovaron l inimico sproveduto
91.6e l assalir gettando i ferri hamati
91.7poi ch al parlar, certificati foro
91.8ch erano Mori, e li nemici loro,
92.1Nel arrivar che i gran navigli fenno
92.2(spirando il vento a lor desir secondo)
92.3ne i saracin con tal impeto denno,
92.4che molti legni necacciaro al fondo
92.5poi cominciaro oprar le mani, e il senno
92.6e ferro, e fuoco, e sassi di gran pondo
92.7tirar con tanta e sí fiera tempesta
92.8che mai non hebbe il mar simile a questa,
93.1Quei di Dudone a cui possanza e ardire
93.2piu del solito è lor dato di sopra
93.3(che venuto era il tempo di punire
93.4li saracin di piu d una mal opra)
93.5sanno appresso e lontan sì ben ferire
93.6che non truova Agramante ove si copra
93.7gli cade sopra un nembo di saette
93.8da lato ha spade, e graffi, e pichi, e cette,
94.1D alto cader sente gran sassi e gravi
94.2da machine cacciati e da tormenti
94.3e prore e poppe fraccassar de navi
94.4et aprir usci al mar larghi e patenti
94.5el maggior danno è de l incendii pravi
94.6a nascer presti ad amorzarsi lenti
94.7la sfortunata ciurma si vuol torre
94.8del gran periglio e via piu ognhor vi corre
95.1Altri ch el ferro e l inimico caccia
95.2nel mar si getta e vi s affoga e resta
95.3altri che muove a tempo piedi e braccia
95.4va per salvarsi o in quella barca o in questa
95.5ma quella grave oltra il dever, lo scaccia
95.6e la man per salir troppo molesta
95.7fa restar attaccata ne la sponda
95.8ritorna il resto a far sanguigna l onda
96.1Altri che spera in mar salvar la vita
96.2o perderlavi al men con minor pena
96.3poi che nuotando non ritruova aita
96.4e mancar sente l animo e la lena
96.5alla vorace fiamma ch a fuggita
96.6la tema d annegarsi ancho rimena
96.7s abbraccia a un legno ch arde e per timore
96.8cha di due morti in l una e in l altra muore
97.1Altri per tema di spiedo o di cetta
97.2che vede appresso, al mar ricorre in vano
97.3perche drieto gli vien pietra o saetta
97.4che non lo lascia andar troppo lontano
97.5ma seria forse, mentre che diletta
97.6il mio cantar, consiglio utile e sano
97.7finirlo qui piu presto che seguire
97.8tanto che v annoiasse il troppo dire
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