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1.1cHi salirà per me, madonna in cielo
1.2a riportarne il mio perduto ingegno
1.3che poi che uscì da bei vostri occhi il telo
1.4chel cor mi fisse, ognhor perdendo vegno
1.5ne di tanta iattura mi querelo
1.6pur che non cresca e stiase a questo segno
1.7ma dubito se piu se va scemando
1.8ch io venirò, come hò descritto Orlando
2.1Per rihaver, l ingegno mio, mi è aviso
2.2che non bisogna che per l aria io poggi
2.3nel cerchio de la Luna, o in paradiso
2.4ch el mio non credo che tanto alto alloggi
2.5ne bei vostri occhi e nel sereno viso
2.6nel sen d avorio e alabastrini poggi
2.7se ne va errando, et io con queste labbia
2.8lo raccorrò, se par a voi ch io l habbia
3.1Per l ampli tetti andava il Paladino
3.2tutte mirando le future vite
3.3poi chebbe visto sul fatal molino
3.4volgersi quelle ch erano già ordite
3.5e scorse un vello che piu d or fino
3.6splender parea, ne sarian gemme trite
3.7s in filo si tirassero con arte
3.8da comparargli, alla millesma parte
4.1Mirabilmente il bel vello gli piacque
4.2che tra infiniti paragon non hebbe
4.3e di sapere alto disio gli nacque
4.4quando serà tal vita e a chi si debbe
4.5l Evangelista nulla gli ne tacque
4.6che principio, venti anni prima, havrebbe
4.7che col .M. e col .D. fusse notato
4.8l anno corrente dal Verbo incarnato
5.1E come di splendore e di beltade
5.2quel vello non havea simile o pare
5.3così seria la fortunata etade
5.4che devea uscirne al mondo singulare
5.5perche tutte le gratie inclyte e rade
5.6ch alma Natura o proprio studio dare
5.7o benigna Fortuna ad huom mai puote
5.8havrá in perpetua e infallibil dote
6.1Del Re de fiumi tra l altiere corna
6.2hor siede humil (diceagli) e piccol borgo
6.3dinanzi il Pò dirietro gli soggiorna
6.4d alta palude un nebuloso gorgo
6.5che volgendosi li anni la piu adorna
6.6di tutte le città d Italia scorgo
6.7non pur di mura, vie, di tetti regi,
6.8ma d arti, studi, e di costumi egregi
7.1Tanta exaltatione e cosí presta
7.2non fortuita e di aventura casca
7.3ma l ha ordinata il ciel, perche sia questa
7.4degna in che l huom di ch io ti parlo nasca
7.5che dove il frutto ha da venir s innesta
7.6e con studio si fa crescer la frasca
7.7e l artefice l oro affinar suole
7.8in che legar gemma di pregio vuole
8.1Ne sì liggiadra ne sì bella veste
8.2unque hebbe altr alma in quel terrestre regno
8.3e raro è sceso e scenderà da queste
8.4spere superne un spirito sì degno
8.5come per farne Hippolyto da Este
8.6ne sta in l eterna mente alto disegno
8.7Hippolyto da Este serà detto
8.8l huomo a chi Dio sí ricco dono ha eletto
9.1Quelli ornamenti che divisi in molti
9.2a molti basterian per tutti ornarli
9.3in suo ornamento havrà tutti raccolti
9.4costui di chai voluto ch io ti parli
9.5le virtudi per lui, per lui soffolti
9.6seranno i studi, e s io vorrò narrar li
9.7meriti suoi, sì son dal fin lontano
9.8ch Orlando il senno aspettarebbe in vano
10.1Così venia l imitator di Christo
10.2ragionando col Duca, e poi che tutte
10.3le stanze del gran luoco hebbeno visto
10.4onde l humane vite eran condutte
10.5sul fiume usciro che d arena misto
10.6con l onde discorrea turbide e brutte
10.7e vi trovar quel Vecchio in su la riva
10.8che con l impressi nomi vi veniva
11.1Non sò se vi sia a mente, io dico quello
11.2che al fin de l altro canto vi lasciai
11.3Vecchio di faccia, o sì di membra snello
11.4che d ogni cervo è piu veloce assai
11.5de li altrui nomi egli s empia el mantello
11.6scemava il monte e non finiva mai
11.7et in quel fiume che Lethe si noma
11.8scarcava anzi perdea la ricca soma
12.1Dico che come arriva in su la sponda
12.2del fiume quel prodigo Vecchio, scuote
12.3il lembo pieno, e ne la turbida onda
12.4tutte lascia cader l impresse note
12.5un numer senza fin se ne profonda
12.6ch un minimo uso haver non se ne pote
12.7e di cento migliaia che in l arena
12.8el fondo involve, un se ne serva a pena
13.1Lungo e d intorno quel fiume volando
13.2givano corvi et avidi avoltori
13.3mulacchie e varii augelli, che gridando
13.4facean discordi strepiti e romori
13.5et alla preda correan tutti, quando
13.6sparger vedean li amplissimi thesori
13.7e chi nel becco e che ne l ugna torta
13.8ne prende, ma lontan poco li porta
14.1Come vogliono alzar per l aria i voli
14.2non han poi forza ch el peso sostegna
14.3siche convien che Lethe pur involi
14.4de ricchi nomi la memoria degna
14.5fra tanti augelli son dui Cygni soli
14.6bianchi, Signor come è la vostra insegna
14.7che vengon lieti riportando in bocca
14.8sicuramente il nome che lor tocca
15.1Così contra i pensieri empi e maligni
15.2del Vecchio, che donar li vorria al fiume
15.3alcun ne salvan li augelli benigni
15.4tutto l avanzo oblivion consume
15.5hor se ne van nuotando i sacri Cygni
15.6et hor per l aria battendo le piume
15.7sin che presso alla ripa del fiume empio
15.8trovano un colle, e sopra il colle, un tempio
16.1Alla immortalitade il luoco è sacro
16.2dove una bella nympha giu del colle
16.3viene alla ripa del letheo lavacro
16.4e di bocca de Cygni i nomi tolle
16.5e quelli affige intorno al simulacro
16.6che in mezo al tempio una colonna extolle
16.7quivi li sacra e ne fa tal governo
16.8che vi si puon veder tutti in eterno
17.1Chi sia quel Vecchio, e perche tutti al rio
17.2senza alcun frutto i bei nomi dispensi
17.3e de li augelli, e di quel luoco pio
17.4onde la bella nympha al fiume viensi
17.5haveva Astolfo di saper disio
17.6li gran mysteri e l incogniti sensi
17.7e dimandò di tutte queste cose
17.8l huomo di Dio che cosí gli rispose
18.1Tu dei saper che non se muove fronda
18.2lagiú, che segno qui non se ne faccia
18.3ogni effetto convien che corrisponda
18.4in terra, e in ciel, ma con diversa faccia
18.5quel Vecchio la cui barba il petto inonda
18.6veloce sí, che mai nulla l impaccia
18.7li effetti pari e la medesima opra
18.8ch el tempo fa lagiù, fa qui di sopra
19.1Volte che son le fila in su la ruota
19.2lagiù la vita humana arriva al fine
19.3la fama lá, qui ne riman la nota
19.4ch immortali seriano ambe e divine
19.5se non che quì quel da la hirsuta guota
19.6e lagiú il tempo ognhor ne fa rapine
19.7questo le getta come vedi al rio
19.8e quel l immerge nel eterno oblio
20.1Come qua su li corvi e li avoltori
20.2e le mulacchie, e li altri varii augelli
20.3s affaticano tutti per trar fuori
20.4de l acqua i nomi che veggion piu belli
20.5così lagiù ruffiani, adulatori
20.6buffon, cinedi, accusatori, e quelli
20.7che viveno alle corti, e che vi sono
20.8piu grati assai ch el virtuoso e il buono
21.1E son chiamati cortigian gentili
21.2perche sanno imitar l asino e l ciacco
21.3de lor signori tratto che n hà li fili
21.4la giusta Parca, anzi Venere e Baccho
21.5questi di ch io ti dico inerti e vili
21.6nati solo ad impir de cibo il sacco
21.7portano in bocca qualche giorno il nome
21.8poi nel oblio lascian cader le some
22.1Ma come i Cygni che cantando lieti
22.2rendeno salve le medaglie al tempio
22.3così li signor degni, da poeti
22.4son tolti del oblio piu che morte empio
22.5o bene accorti principi e discreti
22.6che seguite di Cesare l exempio
22.7facendovi i scrittori amici, donde
22.8non havete a temer di Lethe l onde
23.1Son rari i Cygni, e li poeti rari
23.2poeti che non sian del nome indegni
23.3si perche il ciel de li huomini preclari
23.4non pate mai che troppa copia regni
23.5si per gran colpa de signori avari
23.6che lascian mendicare i sacri ingegni
23.7e virtù deprimendo, et exaltando
23.8li vitii, caccian le buone arti in bando
24.1Credi che Dio questi ignoranti ha privi
24.2de lo ntelletto e lor offusca i lumi
24.3che de la poesia li hà fatto schivi
24.4acciò che Morte il tutto ne consumi
24.5oltra che del sepolchro uscirian vivi
24.6anchor che havesser tutti i rei costumi
24.7pur che sapesson farsi amica Cyrrha
24.8piu grato odore havrian che nardo e myrrha
25.1Non si pietoso Enea, ne forte Achille
25.2fu come è fama, ne si fiero Hettorre
25.3e ne son stati, e mille e mille e mille
25.4che lor si pon con verità anteporre
25.5ma li ampli doni de palazzi e ville
25.6de li nepoti suoi li hà fatto porre
25.7in questi senza fin sublimi honori
25.8da l honorate penne de scrittori
26.1Non fu si santo e si benigno Augusto
26.2come la tuba di Virgilio suona
26.3l haver havuto in poesia bon gusto
26.4la proscrittion iniqua gli perdona
26.5nessun sapria se Neron fusse ingiusto
26.6ne seria forse sua fama men buona
26.7havesse havuto e terra e ciel nemici
26.8se li scrittor sapea tenerse amici
27.1Homero, Agamennon vittorioso
27.2fece parere, e li Troiani inerti
27.3e che Penelope fida al suo sposo
27.4da i prochi mille oltraggi havea sofferti
27.5e se tu vuoi ch el ver non ti sia ascoso
27.6tutta al contrario l historia converti
27.7che i Greci rotti, e fu Troia vittrice
27.8e che Penelopea fu meretrice
28.1Da l altra parte odi che fama lascia
28.2Phoenissa chebbe il cor tanto pudico
28.3che reputata viene una bagascia
28.4solo, perche Maron non le fu amico
28.5non ti maravigliar ch io n habbia ambascia
28.6e se di ciò diffusamente i dico
28.7li scittori amo e fo l debito mio
28.8ch al vostro mondo fui scrittore ancho io
29.1E sopra tutti li altri io feci acquisto
29.2che non mi può levar tempo ne morte
29.3e ben convenne al mio lodato Christo
29.4rendermi guidardon di sí gran sorte
29.5duolmi di quei che sono al tempo tristo
29.6quando la cortesia chiuse hà le porte
29.7che con pallido viso asciutto e scarno
29.8la notte e il giorno vi picchiano indarno
30.1Siche continuando il primo detto
30.2sono i poeti e i studiosi pochi
30.3che dove non han pasco ne ricetto
30.4sino le fere abbandonano i luochi
30.5così dicendo il Vecchio benedetto
30.6li occhi infiammò che parveno dui fuochi
30.7poi volto al Duca con un saggio riso
30.8tornò sereno il conturbato viso
31.1Astolfo col scrittor del evangelo
31.2restisi hormai, ch io voglio far un salto
31.3quanto sia in terra a venir fin dal cielo
31.4ch io non posso piu star su l ali in alto
31.5torno alla Donna, a cui con grave telo
31.6mossa havea Gelosia crudele assalto
31.7io la lasciai da Montalbano scesa
31.8che di Parigi havea la strada presa
32.1Su l arme era vestita d un colore
32.2che imitava la foglia che s imbianca
32.3quando del ramo è tolta, e che l humore
32.4che facea vivo l arbore le manca
32.5riccamata a tronconi era di fuore
32.6di Cypresso che mai non se rifranca
32.7poi che sentita hà la dura bipenne
32.8l habito molto al suo dolor convenne
33.1Tolse il caval che Astolfo haver solea
33.2e quella lancia d or, che sol toccando
33.3cader di sella i cavallier facea
33.4perche le la diè Astolfo, e dove, e quando,
33.5e da chi prima havuto egli l havea
33.6non credo che bisogni ir replicando
33.7ella la tolse, con intentione
33.8di far con essa, il suo Ruggier prigione
34.1Fece pensiero in campo ire a trovarlo
34.2de Saracini, che ancho si credea
34.3che fusse intorno alla città di Carlo
34.4e chiamar quindi a giostra lo volea
34.5menar prigione e a viva forza trarlo
34.6a quel, che per amor non lo potea
34.7e poi che tra camino hebbe scienza
34.8ove era il campo, andò verso Provenza
35.1Verso Provenza per la via piu dritta
35.2cavalcando scontrosse una donzella
35.3anchor che fusse lachrymosa e afflitta,
35.4bella di faccia e di maniere bella
35.5questa era quella sì d amor traffitta
35.6per il figliuol di Monodante, quella
35.7donna gentil, che havea lasciato al ponte
35.8l amante suo prigion di Rodomonte
36.1E veniva cercando un cavalliero
36.2ch afar battaglia usato come l ontra
36.3in acqua e in terra fusse, e così fiero
36.4che lo potesse al Pagan poner contra
36.5la sconsolata amica di Ruggiero
36.6come questaltra sconsolata scontra
36.7cortesemente la saluta, e poi
36.8le chiede la cagion de dolor suoi
37.1Fiordiligi lei mira, e veder parle
37.2un cavallier, ch al suo bisogno fia
37.3e comincia del ponte a ricontarle
37.4dove impedisce il Re d Algier la via
37.5e ch era stato appresso di levarle
37.6l amante suo, non che piu forte sia
37.7ma sapea darsi il Saracino astuto
37.8col stretto ponte e l alto fiume aiuto
38.1Se lei (dicea) sì ardito e sì cortese
38.2come ben mostri l uno e l altro in vista
38.3vendicami perdio di chi me prese
38.4il mio signor, e me fa gir sì trista
38.5o consigliami al meno in che paese
38.6possa trovare un che a colui resista
38.7e sappia tanto d arme e di battaglia
38.8chel fiume e il ponte al Pagan poco vaglia
39.1Oltra che tu farai, quel che conviensi
39.2a un huom cortese, e a cavalliero errante
39.3in beneficio il tuo valor dispensi
39.4del piu fedel d ogni fedele amante
39.5de l altre sue virtù non appertiensi
39.6a me narrar, che sono tante e tante
39.7che chi non n hà notitia, si può dire
39.8che sia del veder privo e de l udire
40.1La magnanima donna, a cui fu grata
40.2sempre ogni impresa, che può farla degna
40.3d esser con laude e gloria nominata
40.4venir al ponte subito disegna
40.5et hora tanto piu, ch è disperata
40.6vien volentier, quando ancho a morir vegna
40.7che credendosi misera esser priva
40.8del suo Ruggier, hà in odio d esser viva
41.1Per quel ch io vaglio giovane amorosa
41.2rispose Bradamante, io me offerisco
41.3di far l impresa dura e perigliosa
41.4per altre cause anchor ch io preterisco
41.5ma piu che del tuo amante narri cosa
41.6che narrar di pochi huomini avertisco
41.7che sia in amor fedel, che a fe ti giuro
41.8che in ciò pensai che ognun fusse pergiuro
42.1Con un suspir queste ultime parole
42.2finì, con un suspir che uscì dal core
42.3poi disse andiamo, e nel seguente sole
42.4giunsero al fiume al passo pien d horrore
42.5scoperte de la guardia che vi suole
42.6farne segno col corno al suo signore
42.7il Pagan s arma, e quale è il suo costume
42.8sul ponte s appresenta in ripa al fiume
43.1E come vi compar quella guerriera
43.2di porla a morte subito minaccia
43.3quando de l arme e del caval su ch era
43.4al gran sepolchro oblation non faccia
43.5Bradamante che sa l historia vera
43.6come per lui morta Issabella giaccia
43.7che Fiordiligi detto le l havea
43.8al Saracin superbo rispondea
44.1Perche vuoi tu bestial che li innocenti
44.2facciano penitentia del tuo fallo?
44.3del sangue tuo placar costei convienti
44.4tu la uccidesti, e tutto il mondo sallo
44.5piu di tutte l altre arme e guarnimenti
44.6di tanti che gettati hai da cavallo
44.7oblatione e vittima havrà accetta
44.8ch io te le uccida inanzi in sua vendetta
45.1E di mia man le fia piu grato il dono
45.2quanto come ella fu son donna anche io
45.3ne quì venuta ad altro effetto sono
45.4che a vendicarla, e questo sol disio
45.5ma trà noi far prima alcun patto è buono
45.6ch el tuo valor si compari col mio
45.7s abbattuta serò, di me farai
45.8quel che de li altri toi prigion fatto hai
46.1Ma s io te abbatto (come io credo e spero)
46.2guadagnar voglio il tuo cavallo e l armi
46.3e quelle offerir sole al cimitero
46.4e tutte l altre distaccar da marmi
46.5e voglio che tu lasci ogni guerriero,
46.6rispose Rodomonte giusto parmi
46.7ma li prigion non posso darti adesso
46.8che non son piu qui dentro ne qui appresso
47.1Io li hò al mio regno in Aphrica mandati
47.2ma ti prometto e ti dó ben la fede
47.3che se me avien per casi inopinati
47.4che ti stia in sella e ch io rimanga a piede
47.5farò che seran tutti liberati
47.6in tanto tempo quanto si richiede
47.7di dare a un messo ch in fretta si mandi
47.8a far quel, che s io perdo, mi commandi
48.1Ma se a te tocca star disotto, come
48.2piu si conviene, e certo sò che fia
48.3non vuó che lasci l arme, e ch el tuo nome
48.4come di vinta, sottoscritto sia
48.5al tuo bel viso a belli occhi alle chiome
48.6che spiran tutti amore e liggiadria
48.7voglio donar la mia vittoria, e basti
48.8che te disponi amarmi, ove me odiasti
49.1Io son di tal valor son di tal nerbo
49.2che haver non dei andar di sotto a sdegno
49.3sorrise alquanto, ma d un riso acerbo
49.4che fece d ira piu che d altro segno
49.5la Donna, ne rispose a quel superbo
49.6ma tornò in capo al ponticel di legno
49.7spronò il cavallo, e con la lancia d oro
49.8venne a trovar quel orgoglioso Moro
50.1Rodomonte alla giostra s apparecchia
50.2viene a gran corso, e tal strepito e suono
50.3dal ponte s ode, ch in tronar l orecchia
50.4a molti può, che assai lontan ne sono
50.5la lancia d oro ne fece l usanza vecchia
50.6che quel Pagan sì dianzi in giostra buono
50.7levò di sella, e in aria lo suspese
50.8indi sul ponte a capo in giu lo stese
51.1Nel trapassar ritrovò a pena luoco
51.2dove intrar col caval quella guerriera
51.3e fu a gran risco, e ben le mancò poco
51.4che non andò del ponte in la rivera
51.5ma Rabican che fu di vento e fuoco
51.6concetto, così destro et agil era
51.7che nel margine estremo trovò strada
51.8e serebbe ito ancho su un fil di spada
52.1Ella si volta e contra l abbattuto
52.2Pagan, ritorna, e con liggiadro motto
52.3hor poi (disse) veder chabbia perduto
52.4et a chi tocchi di noi star di sotto
52.5di maraviglia il Pagan resta muto
52.6ch una donna a cader l habbia condotto
52.7e far risposta non puote o non volle
52.8e fu come huom pien di stupore e folle
53.1Di terra se levò tacito e mesto
53.2e poi che andato fu quattro o sei passi
53.3el scudo e l elmo e de l altre arme il resto
53.4tutto si trasse, e gettò contra i sassi
53.5e solo a piè si deleguò via presto
53.6non che commission prima non lassi
53.7a un suo scudier che vada a far l effetto
53.8de li prigion, secondo che fu detto
54.1Partissi e d esso poi nulla se intese
54.2se non che stava in una grotta scura
54.3intanto Bradamante havea suspese
54.4di costui l arme all alta sepultura
54.5e fattone levar tutto l arnese
54.6che de li cavallieri alla scrittura
54.7connobbe de la corte esser di Carlo
54.8non levò il resto e non lasciò levarlo
55.1Oltra quel del figliuol di Monodante
55.2fu quel di Sansonetto e d Oliviero
55.3che per trovare il principe d Anglante
55.4quivi condusse il piu dritto sentiero
55.5quivi fur presi, e furo il giorno inante
55.6mandati via dal Saracino altiero
55.7di questi l arme fe la donna torre
55.8da l alta mole e chiuder ne la torre
56.1Tutte l altre lasciò pender da i sassi
56.2che fur spogliate a cavallier pagani
56.3v eran l arme d un Re, di cui li passi
56.4per Frontalatte mal fur spesi e vani
56.5l arme dico del Re de li Circassi
56.6che dopo lungo errar per colli e piani
56.7venne quivi a lasciar l altro destriero
56.8e poi senza arme andarsene liggiero
57.1S era partito disarmato e a piede
57.2quel Re pagan dal periglioso ponte
57.3si come li altri ch eran di sua fede
57.4partir da se lasciava Rodomonte
57.5ma di tornar piu al campo, non gli diede
57.6el cor, ch ivi apparir non havria fronte
57.7che per quel che vantossi, troppo scorno
57.8gli seria farvi in tal guisa ritorno
58.1Di pur cercar nuovo desir lo prese
58.2la donna, chavea ognhor fissa nel core
58.3fu l aventura sua, che presto intese
58.4(io non vi saprei dir chi fu l authore)
58.5ch ella tornava verso il suo paese
58.6onde esso come il sprona e punge Amore
58.7dietro alla pesta subito si pone
58.8ma tornar voglio alla figlia d Amone
59.1Poi che narrato hebbe con altro scritto
59.2come da lei fu liberato il passo
59.3a Fiordiligi chavea il cor afflitto
59.4e tenea il viso lachrymoso e basso
59.5dimandò humanamente, dove dritto
59.6volea che fusse indi partendo il passo
59.7rispose Fiordiligi, il mio camino
59.8vuò che sia in Arli al campo saracino
60.1Dove naviglio e buona compagnia
60.2spero trovar da gire in l altro lito
60.3ch io non mi fermerò, fin ch io non sia
60.4venuta al mio signore e mio marito
60.5voglio tentar perche in prigion non stia
60.6piu modi e piu, che se mi vien fallito
60.7questo, che Rodomonte t hà promesso
60.8ne voglio haver et uno et altro appresso
61.1Io me offerisco (disse Bradamante)
61.2d accompagnarti un pezzo de la strada
61.3tanto che tu ti veggia Arli dinante
61.4dove per amor mio vuò che tu vada
61.5a trovar quel Ruggier del Re Agramante
61.6che del suo nome hà piena ogni contrada
61.7e che gli rendi questo buon destriero
61.8donde abbattuto hò il Saracino altiero
62.1Voglio che a punto tu gli dica questo,
62.2un cavallier che di provar si crede
62.3e far a tutto il mondo manifesto
62.4che contra lui sei mancator di fede
62.5acciò ti truovi apparecchiato e presto
62.6ch io ti rendessi il tuo Frontin, mi diede
62.7commissione, e dice che ti metti
62.8per far battaglia in punto, e che l aspetti
63.1Digli questo e non altro, e se quel vuole
63.2saper da te ch io son, dí che nol sai
63.3Fiordiligi benigna come suole
63.4rispose, e questa e maggior cosa assai
63.5farò per te, che fatti e non parole
63.6a prieghi miei (la tua mercè) fatt hai
63.7gratie le rende Bradamante, e piglia
63.8Frontino e le lo porge per la briglia
64.1Lungo il fiume le belle e pellegrine
64.2giovane vanno a gran giornate insieme
64.3tanto che veggono Arli, e in le vicine
64.4rive, il rumor odon del mar che freme
64.5Bradamante si ferma alle confine
64.6quasi de borghi, et alle sbarre estreme
64.7per dare a Fiordiligi atto intervallo
64.8che condurre a Ruggier possa il cavallo
65.1Vien Fiordiligi, et entra nel castello
65.2nel ponte, e ne la porta, e seco prende
65.3chi lè fa compagnia fin a l hostello
65.4dove habita Ruggiero, e quivi scende
65.5e secondo il mandato, al damigello
65.6fa l ambasciata, e il buon Frontin gli rende
65.7indi vá che risposta non aspetta
65.8ad exequir il suo bisogno in fretta
66.1Ruggier riman confuso e in pensier grande
66.2e non sa ritrovar capo ne via
66.3di saper chi lo sfidi, e chi gli mande
66.4a dire oltraggio e fargli cortesia
66.5che costui senza fede lo dimande
66.6o possa dimandar huomo che sia
66.7non sa vedere, e ben d ognaltro, prima
66.8che de la donna sua, potria far stima
67.1Che fusse Rodomonte havea piu presto
67.2ma non troppo fondata opinione
67.3e perche anchor da lui debbia udir questo
67.4pensa, ne imaginar può la cagione
67.5fuor che con lui, non sa di tutto l resto
67.6del mondo, con chi lite habbia e tenzone
67.7in tanto la donzella di Dordona
67.8chiede battaglia e forte il corno suona
68.1Vien la nuova a Marsiglio e ad Agramante
68.2ch un cavallier di fuor chiede battaglia
68.3a caso Serpentin loro era inante
68.4et impetrò di vestir piastra e maglia
68.5e promesse pigliar questo arrogante
68.6el popul venne sopra la muraglia
68.7e non rimase ne fanciul ne veglio
68.8che non fusse a veder chi fesse meglio
69.1Con ricca sopravesta e bello arnese
69.2Serpentin da la stella in giostra venne
69.3al primo scontro in terra si distese
69.4parve havere il destriero a fuggir penne
69.5drieto gli corse la donna cortese
69.6e per la briglia al Saracin lo tenne
69.7e disse, monta e fa ch el tuo signore
69.8mi mandi un cavallier di te migliore
70.1El Re Aphrican che con sua gran famiglia
70.2era su i muri alla giostra vicino
70.3del cortese atto assai si maraviglia
70.4ch usato hà la donzella a Serpentino
70.5dì ragion può pigliarlo, e non lo piglia
70.6diceva udendo il popul saracino
70.7Serpentin giunge, e come ella commanda
70.8un miglior da sua parte al Re dimanda
71.1Grandonio di Volterna furibondo
71.2el piu superbo cavallier di Spagna
71.3pregando fece sì, che fu il secondo
71.4et uscì con minaccie alla campagna
71.5disse l altier vagliate nulla al mondo
71.6tua cortesia, che quando tu rimagna
71.7vinto da me, prigion menar ti voglio
71.8ma qui morrai, s io posso come soglio
72.1La donna disse a lui, tua villania
72.2non vuò che men cortese far mi possa
72.3ch io non ti dica che tu torni pria
72.4che del duro terren ti doglian l ossa
72.5ritorna, e di al tuo Re da parte mia
72.6che per simili a te non mi sono mossa
72.7ma per trovar guerrier ch el pregio vaglia
72.8son qui venuta a dimandar battaglia
73.1Il mordace parlar acre et acerbo
73.2gran fuoco al cor del Saracino attizza
73.3siche senza poter replicar verbo
73.4volta il caval con cholera e con stizza
73.5volta la donna, e contra quel superbo
73.6la lancia d oro, et Rabicano drizza
73.7come l hasta fatal nel scudo tocca
73.8coi piedi al ciel di sella lo trabbocca
74.1Il caval la magnanima guerriera
74.2gli prese, e disse, pur t el predissi io
74.3che far la mia ambasciata meglio t era
74.4che de la giostra haver tanto disio
74.5di al Re ti prego, che fuor de la schiera
74.6elegga un cavallier che sia par mio
74.7ne voglia con voi altri affaticarmi
74.8che havete poca experientia d armi
75.1Quelli da i merli che stimar non sanno
75.2chi sia il guerriero in su l arcion sì saldo
75.3quei piu famosi nominando vanno
75.4che tremar li fan spesso al maggior caldo
75.5che Brandimarte sia molti detto hanno
75.6la piu parte s accorda esser Rinaldo
75.7molti sú Orlando havrian fatto disegno
75.8ma il suo caso sapean di pietà degno
76.1La terza giostra il figlio di Lanfusa
76.2chiedendo disse non che vincer speri
76.3ma perche di cader piu degna scusa
76.4habbian, cadendo anch io, questi guerrieri
76.5e poi di tutto quel che in giostra s usa
76.6si messe in punto e di cento destrieri
76.7che tenea in stalla d un tolse l eletta
76.8chavea il correre acconcio, e di gran fretta
77.1Contra la donna per giostra si fece
77.2ma prima salutolla et ella lui
77.3disse la donna, se saper mi lece
77.4ditemi in cortesia, che sete vui
77.5di questo Ferraù la satisfece
77.6che rado usò voler celarsi altrui
77.7ella suggiunse, voi già non rifiuto
77.8ma havria piu volentier altri voluto
78.1E chi? Ferraù disse, ella rispose,
78.2Ruggiero, e apena il puote proferire
78.3e sparse d un color come di rose
78.4la bellissima faccia in questo dire
78.5suggiunse al detto poi, le cui famose
78.6lode e tal prova m han fatto venire
78.7altro non bramo, e d altro non mi cale
78.8che di provar come egli in giostra vale
79.1Semplicemente disse le parole
79.2che forse alcuno hà giá prese a malitia
79.3rispose Ferraù, prima si vuole
79.4provar tra noi chi sà piu di militia
79.5se di me avien quel che de molti suole
79.6poi verrà ad emendar la mia tristitia
79.7quel gentil cavallier che tu dimostri
79.8haver tanto desir che teco giostri
80.1Parlando tuttavolta la donzella
80.2teneva la visera alta dal viso
80.3mirando Ferraù la faccia bella
80.4si sente rimaner mezo conquiso
80.5e taciturno dentro a se favella
80.6questo un angel mi par del paradiso
80.7et anchor che con lancia non mi tocchi
80.8abbattuto son già da suoi belli occhi
81.1Preson del campo, e come agli altri avenne
81.2Ferraù se n uscì di sella netto
81.3Bradamante il caval suo gli ritenne
81.4e disse, torna, e serva quel chai detto
81.5Ferraù vergognoso se ne venne
81.6e ritrovò Ruggier ch era al conspetto
81.7del Re Agramante, e gli fece sapere
81.8ch alla battaglia il cavallier lo chiere
82.1Ruggier non connoscendo anchor che fosse
82.2chi asfidar lo mandava alla battaglia
82.3quasi certo di vincere allegrosse
82.4e le piastre arrecar fece e la maglia
82.5ne l haver visto alle gravi percosse
82.6che li altri sian caduti il cor gli smaglia
82.7come s armasse, e come uscisse, e quanto
82.8poi ne seguì, lo serbo a l altro canto
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