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Canto ventinovesimo

1.1cHe dolce piu che piu giocondo stato
1.2seria di quel d un amoroso core?
1.3che viver piu felice e piu beato
1.4che ritrovarsi in servitù d Amore
1.5se non fusse l huom sempre stimulato
1.6da quel suspetto rio, da quel timore
1.7da quel martir, da quella frenesia
1.8da quella rabbia detta gelosia
2.1Perhò ch ogni altro amaro che si pone
2.2tra questa suavissima dolcezza
2.3è un augumento una perfettione
2.4et è un condurre amore a piu finezza
2.5l acque parer fa saporite e buone
2.6la sete, e il cibo pel digiun s apprezza
2.7non connosce la pace, e non l estima
2.8chi provato non hà la guerra prima
3.1Se ben non veggion li occhi ciò che vede
3.2ognhor il cor, in pace si sopporta
3.3perche l absentia, poi quando si riede
3.4quanto piu lunga fu, piu riconforta
3.5el stare in servitù senza mercede
3.6(pur che non resti la speranza morta)
3.7patir si può, che premio al ben servire
3.8pur viene al fin, se ben tarda venire
4.1Li sdegni, le repulse, e finalmente
4.2tutti i martir d Amor, tutte le pene,
4.3fan per lor rimembranza che si sente
4.4con miglior gusto un piacer quando viene
4.5ma se l infernal peste una egra mente
4.6avien che infetti, ammorbi, et avelene
4.7se ben festa e gioir poi le vien drieto
4.8non può uno amante mai piu viver lieto
5.1Questa è la cruda e venenata piaga
5.2a cui non val liquor, non val impiastro,
5.3ne murmure, ne imagine di saga
5.4ne val lungo osservar di benigno astro
5.5ne quanta experientia d arte maga
5.6fece mai l inventor suo Zoroastro
5.7piaga crudel che sopra ogni dolore
5.8conduce l huom che disperato more
6.1O incurabil piaga che nel petto
6.2d un amator sí facile s imprime
6.3non men per falso che per ver suspetto
6.4piaga che l huom sí crudelmente opprime
6.5che la ragion gli offusca et l intelletto
6.6et lo trà fuor de le sembianze prime
6.7o iniqua Gelosia, che così a torto
6.8levasti a Bradamante ogni conforto
7.1Io non dico di questo ch el fratello
7.2le havea nel cor amaramente impresso
7.3ma d un annontio piu crudele e fello
7.4che le fu dato pochi giorni appresso
7.5questo era nulla a paragon di quello
7.6ch io vi dirò, ma non dirollo adesso
7.7di Rinaldo hò da dir primeramente
7.8che ver Parigi vien con la sua gente
8.1Scontraro il dí seguente in ver la sera
8.2un cavallier chavea una donna a fianco
8.3con scudo e sopravesta tutta nera
8.4se non che per traverso ha un fregio bianco
8.5sfidò alla giostra Ricciardetto, ch era
8.6dinanzi, e vista havea di guerrier franco
8.7et quel che mai nessun recusar volse
8.8girò la briglia, et spatio a correr tolse
9.1Senza dir altro o piu notitia darsi
9.2de l esser lor, si vengono all incontro
9.3Rinaldo et li altri cavallier fermarsi
9.4per veder come seguiria quel scontro
9.5costui per terra presto ha da versarsi
9.6s in luoco fermo a mio modo lo ncontro
9.7dicea tra se medesmo Ricciardetto,
9.8ma contrario al pensier seguì l effetto
10.1Perhó che lui sotto la vista offese
10.2di tanto colpo il cavalliero istrano
10.3che lo levò di sella, et lo distese
10.4piu di due lance al suo caval lontano
10.5di vendicarlo incontinente prese
10.6l assunto Alardo, et ritrovossi al piano
10.7stordito et mal acconcio, sì fu crudo
10.8il scontro, che lo giunse a mezo l scudo
11.1Pone Guicciardo incontinente in resta
11.2l hasta, che vede i dui germani in terra
11.3ben che Rinaldo gridi resta resta
11.4che mia convien che sia la terza guerra
11.5ma l elmo anchor non ha allacciato in testa
11.6siche Guicciardo al corso se diserra
11.7ne piu de li altri si seppe tenere
11.8e ritrovossi subito a giacere
12.1Vuol Ricciardo, Viviano, et Malagigi
12.2e l un prima del altro essere in giostra
12.3ma Rinaldo pon fin a lor litigi
12.4ch inanzi a tutti armato si dimostra
12.5dicendo loro è tempo ir a Parigi
12.6et seria troppo la tardanza nostra
12.7s io volesse aspettar fin che ciascuno
12.8di voi, fosse abbattuto ad uno ad uno
13.1Dissel tra se, ma non che fusse inteso
13.2che seria stato a gli altri ingiuria e scorno
13.3l un et l altro del campo havea già preso
13.4et si faceano contra aspro ritorno
13.5non fu Rinaldo per terra disteso
13.6che valea tutti li altri chavea intorno
13.7le lance si fiaccar come di vetro
13.8ne li guerrier si piegar oncia adietro
14.1L un et l altro caval si diede d urto
14.2et in terra amendue poser le groppe
14.3Baiardo immantinente fu risurto
14.4tanto ch a pena il correre interroppe
14.5l altro rimase, e poi morì di curto
14.6perche sfilossi, et la spalla si roppe
14.7il cavallier ch el caval morto vede
14.8lascia le staffe, et è subito in piede
15.1Et al figlio d Amon, che già rivolto
15.2tornava a lui con la man vuota, disse
15.3signor il buon destrier che tu m hai tolto
15.4perche caro mi fu mentre che visse
15.5me faria uscir del mio debito molto
15.6se così invendicato si morisse
15.7siche vientene e fa ciò che tu puoi
15.8perche battaglia essere convien tra noi
16.1Disse Rinaldo a lui, sel caval morto
16.2et non altro ne dè porre a battaglia
16.3un de miei ti darò, piglia conforto
16.4che men del tuo non crederó che vaglia
16.5colui soggiunse, o cavallier mal scorto
16.6se crederai che d un destrier mi caglia
16.7ma poi che non comprendi ciò ch io voglio
16.8ti spiegherò piu chiaramente il foglio
17.1Vuò dir, che mi parria commetter fallo
17.2se con la spada non ti provassi ancho
17.3et non sapessi s in quest altro ballo
17.4tu mi sia pare, o se piu vali o manco
17.5come ti piace, o scendi, o sta a cavallo
17.6pur che le man tu non ti tegna a fianco
17.7io son contento ogni vantaggio darti
17.8tanto alla spada bramo di provarti
18.1Rinaldo molto non lo tenne in lunga
18.2e disse la battaglia ti prometto
18.3e perche tu sia ardito, et non ti pugna
18.4di questi chò d intorno alcun suspetto
18.5se n anderanno fin ch io li raggiunga
18.6ne meco resterà fuor ch un valletto
18.7che mi tenga il cavallo, et così disse
18.8alla sua compagnia che se ne gisse
19.1La cortesia del Paladin gagliardo
19.2commendò molto il cavallier extrano
19.3smontó Rinaldo, et del destrier Baiardo
19.4diede al valletto le redine in mano
19.5et poi che piu non vide il suo stendardo
19.6(che già di lungo spatio era lontano)
19.7imbracciò il scudo, et strinse il brando fiero
19.8et sfidò alla battaglia il cavalliero
20.1Et quivi incominciossi aspra battaglia
20.2di ch altra mai non fu piu fiera in vista
20.3non crede l un che tanto l altro vaglia
20.4che troppo lungamente gli resista
20.5ma poi ch el paragon ben li raguaglia
20.6e veggon che tra lor non troppo dista
20.7pongon l orgoglio et il furor da parte
20.8et al vantaggio lor usano ogn arte
21.1S odon lor colpi dispietati e crudi
21.2intorno ribombar con suono horrendo
21.3levando hor li canton de grossi scudi
21.4schiodando hor piastre, et hor le maglie aprendo
21.5ne qui bisogna tanto che si studi
21.6a ben ferir, quanto a parar, volendo
21.7star l uno a l altro par, ch eterno danno
21.8lor può causar il primo error che fanno
22.1Durò l assalto un hora et piu ch el mezo
22.2d un altra, et era il sol già sotto l onde
22.3et era sparso il tenebroso rezo
22.4de l orizon fin all estreme sponde
22.5ne riposato o fatto altro intermezo
22.6haveano alle percosse furibonde
22.7questi guerrier, che non ira o rancore
22.8ma tratto a larme havea disio d honore
23.1Rivolve tuttavia tra se Rinaldo
23.2chi sia l extrano cavallier sì forte
23.3che non pur gli stá contra ardito et saldo
23.4ma spesso il mena a risco de la morte
23.5et già tanto travaglio, et tanto caldo
23.6gli hà posto, che del fin dubita forte
23.7et volentier, se con suo honor potesse,
23.8vorria che quella pugna rimanesse
24.1Da l altra parte il cavallier extrano
24.2che parimente havea poca notitia
24.3che fusse il paladin da Montalbano
24.4costui, che per sì poca inimicitia
24.5sí crudelmente seco era alle mano
24.6dicea tra sé, che tutta la militia
24.7unaltro a quel guerrier non potria fare
24.8d ardir, di forza, et d accortezza pare
25.1Vorrebbe del impresa esser digiuno
25.2chavea di vendicar il suo cavallo
25.3et se potesse senza biasmo alcuno
25.4si trarria fuor del periglioso ballo
25.5il mondo era già tanto oscuro et bruno
25.6che tutti i colpi quasi ivano in fallo
25.7poco ferir, et men parar sapeano
25.8ch apena in mano i brandi si vedeano
26.1Fu quel da Montalban il primo a dire
26.2che non volesson far battaglia al scuro
26.3ma quella indugiar tanto et differire
26.4chavesse dato volta il pigro Arcturo
26.5può intanto al padiglion seco venire
26.6dove di se non men serà sicuro
26.7et vi sarà honorato et ben veduto
26.8quanto in luoco ove mai fosse venuto
27.1Il cortese guerrier tenne l invito
27.2che non gli bisognó piu d una prece
27.3et seguitó Rinaldo dove era ito
27.4il suo stendardo, che gran via non fece
27.5essendo sopra un buon caval salito
27.6che Francia non havea tal altri diece
27.7et Rinaldo di quel gli fece un dono
27.8tanto piu volentier perch era buono
28.1Tra via connobbe il cavalliero extrano
28.2(come sovente ragionando accade)
28.3che questo era l signor di Montalbano
28.4sì famoso per tutte le contrade
28.5e perche egli era a lui frate germano
28.6sentì che la pietà trovò le strade
28.7d entrar nel petto a intenerirgli il core
28.8et lachrymò per gaudio et per amore
29.1Questo campion era Guidon silvaggio
29.2delqual io vi contai come disceso
29.3era a Marsiglia, et indi qual viaggio
29.4havea con li altri suoi compagni preso
29.5venia per ritrovare il suo lignaggio
29.6che ripararsi a Montalbano hà inteso
29.7ma fu da Pinabel tra via impedito
29.8come havete signor disopra udito
30.1Guidon che questo esser Rinaldo udio
30.2famoso sopra ogni famoso duce
30.3chavuto havea piu di veder disio
30.4che non hà l cieco la perduta luce
30.5con molto gaudio disse, o signor mio
30.6qual fortuna a combatter mi conduce
30.7con voi, che lungamente hò amato et amo
30.8e sopra tutto l mondo honorar bramo
31.1Io son Guidon, che ne le ripe estreme
31.2del freddo Euxino partorì Gostanza
31.3del medesmo onde usciste inclyto seme
31.4che per quanto il sol scopre hà nominanza
31.5per voi veder e li altri nostri insieme
31.6io mi partì da la materna stanza
31.7et dove il mio desir fu d honorarvi
31.8mi veggio esser venuto a ingiuriarvi
32.1Ma scusimi apo voi d un error tanto
32.2ch io non hò voi ne li altri connosciuto
32.3et se emendar si può ditemi quanto
32.4far debbio, ch in ciò far nulla rifiuto
32.5poi che si fu da l un et l altro canto
32.6de complessi iterati al fin venuto
32.7rispose a lui Rinaldo, non vi caglia
32.8meco scusarvi piu de la battaglia
33.1Che per certificarne che voi sete
33.2di nostra antiqua stirpe un vero ramo
33.3dar miglior testimonio non potete
33.4del gran valor ch in voi chiaro proviamo
33.5se havesse piu pacifiche et quiete
33.6altre maniere, mal vi credevamo
33.7che la damma non genera il leone
33.8ne le colombe, l aquila, o l falcone
34.1Non per andar di ragionar lasciando
34.2non di seguir per ragionar lor via
34.3vennero a i padiglioni, ove narrando
34.4il buon Rinaldo alla sua compagnia
34.5che questo era Guidon, che disiando
34.6vedere, havea molt anni atteso pria
34.7molto gaudio apportò ne le sue squadre
34.8e parve a tutti assimigliarsi al padre
35.1Non dirò l accoglienze che gli fero
35.2Alardo, Ricciardetto, e li altri dui
35.3figli d Amon, Viviano et Aldigiero
35.4et Malagigi, frati, e cugin sui
35.5ogni signor in summa e cavalliero,
35.6ciò che egli disse a loro, eglino a lui,
35.7da parenti, d amici, e finalmente
35.8fu ben veduto da tutta la gente
36.1Caro Guidone alli fratelli stato
36.2credo serebbe in ogni tempo assai
36.3ma lor fu a sí grande uopo hora piu grato
36.4pel suo valor, ch esser potesse mai
36.5poscia che l altro sole incoronato
36.6del mar uscì di luminosi rai
36.7Guidon co i frati, et con parenti in schiera
36.8se ne tornò sotto la lor bandiera
37.1Tanto un giorno, et unaltro se n andaro
37.2che alla famosa villa Parigina
37.3a men di diece miglia s accostaro
37.4la dove in ripa Senna una matina
37.5Griphon et Aquilante ritrovaro
37.6li dui guerrier da l armatura fina
37.7Griphon il bianco, et Aquilante il nero
37.8che partorì Gismonda d Oliviero
38.1Con essi ragionava una donzella
38.2non già di vil condition in vista
38.3che di samito bianco la gonnella
38.4fregiata intorno havea d aurata lista
38.5molto liggiadra in apparenza, e bella
38.6fusse quantunque lachrymosa et trista
38.7e mostrava ne gesti, e nel sembiante
38.8di cosa ragionar molto importante
39.1Connobbe i cavallier come essi lui
39.2Guidon, che fu con lor pochi dì inanzi
39.3et a Rinaldo disse, eccovi dui
39.4a cui van pochi di valor inanzi
39.5e se per Carlo veniran con nui
39.6non ne staranno i saracini inanzi
39.7Rinaldo di Guidon conferma il detto
39.8che l uno e l altro era guerrier perfetto
40.1Perche li riconnobbe egli non manco
40.2perhò che quelli sempre erano usati
40.3l un tutto nero e l altro tutto bianco
40.4vestir su l arme, e molto andare ornati
40.5et essi il Paladin connobber ancho
40.6e si son quivi insieme accarezzati
40.7quelle ire havendo e quelli sdegni obliti
40.8che già tra lor poser discordie e liti
41.1Tosto che la donzella piu vicino
41.2vide Rinaldo e connosciuto l hebbe
41.3che havea notitia d ogni paladino
41.4gli disse una novella che glincrebbe
41.5e cominciò, signore il tuo cugino
41.6a cui la Chiesa e l alto Imperio debbe
41.7quel già sí saggio et sì honorato Orlando
41.8è fatto stolto, e và pel mondo errando
42.1Onde causato così strano e rio
42.2accidente gli sia, non sò narrarte
42.3la sua spada et l altre arme hò vedute io
42.4che per li campi havea gettate e sparte
42.5e vidi un cavallier cortese e pio
42.6che l andò raccogliendo d ogni parte
42.7e poi di tutte quelle uno arbuscello
42.8fe, a guisa di tropheo, pomposo e bello
43.1Ma la spada ne fu presto levata
43.2dal superbo figliuol del Re Agricane
43.3ben poi considerar quanto sia stata
43.4grave e dannosa perdita, che in mane
43.5a gli nemici nostri è ritornata
43.6e piu fia, se gran tempo vi rimane
43.7e così Brigliador, che errava sciolto
43.8intorno a l arme, dal pagan fu tolto
44.1Ne sono molti giorni che lui vidi
44.2senza alcuna vergogna correr nudo
44.3con urli spaventevoli e con gridi
44.4ch Orlando è fatto pazzo io ti conchiudo
44.5e non havrei fuor che a questi occhi fidi
44.6creduto mai sì acerbo caso e crudo
44.7e seguitò come lo vide al ponte
44.8che seco trasse in l acqua Rodomonte
45.1A qualunque io non creda esser nemico
45.2d Orlando (suggiungea) di ciò favello
45.3ne per dargli dolor questo gli dico
45.4ma perche palesando il caso fello
45.5molti per l orme di sì degno amico
45.6porransi, e cercheran di sanar quello
45.7sò ben che Brandimarte, come questa
45.8novella intenda, si porrà in l inchiesta
46.1Era costei la bella Fiordiligi
46.2da Brandimarte unicamente amata
46.3che per lui ritrovar venia a Parigi
46.4suggiunse anchor, che Durindana stata
46.5causa era di discordie e di litigi
46.6e sicome ella ben n era informata
46.7narrò, che poi che Mandricardo casso
46.8di vita fu, la spada hebbe Gradasso
47.1Di così strano e misero accidente
47.2Rinaldo senza fin si lagna e duole
47.3ne il cor intenerir men se ne sente
47.4che soglia intenerirsi il giaccio al sole
47.5e con disposta et immutabil mente
47.6ovunque sia cercando andar lo vuole
47.7con speme, poi che ritrovato l habbia
47.8di farlo risanar di quella rabbia
48.1Ma vedendo chavea qui fatto unire
48.2sia volonta del ciel, o sia aventura
48.3quei cavallier, vuol prima far fuggire
48.4li saracini, e liberar le mura
48.5e consiglia l assalto differire
48.6per suo vantaggio sino a notte scura
48.7in la seconda, o in la terza vigiglia
48.8l hora ch el sonno piu grava le ciglia
49.1Tutta la gente alloggiar fece al bosco
49.2e quivi la posò per tutto il giorno
49.3ma poi ch el sol lasciando il mondo fosco
49.4alla nutrice sua fece ritorno
49.5et orse, e capre, e serpe senza tosco
49.6e l altre fere onde è sì il ciel adorno
49.7si videro apparir con chiaro lampo
49.8mosse Rinaldo il taciturno campo
50.1Et venne con Griphon con Aquilante
50.2con Vivian, con Alardo, e con Guidone
50.3a tutti li altri piu d un miglio inante
50.4a cheti passi, e senza alcun sermone
50.5fin che trovò l ascolta d Agramante
50.6e la trovò dormir e fe prigione
50.7indi arrivò tra quella gente Mora
50.8con tutti i suoi, che non fu udito anchora
51.1Del campo d infedeli a prima giunta
51.2la guardia che fu colta all improviso
51.3lasciò Rinaldo sí rotta e consunta
51.4ch un sol non fu che non restasse ucciso
51.5spezzata che lor fu la prima punta
51.6li saracin non l havean piu da riso
51.7che sonnolenti, timidi, et inermi
51.8poteano a tal guerrier far pochi schermi
52.1Fece Rinaldo per maggior spavento
52.2de saracini, al mover de lo assalto
52.3a trombe e corni dar subito vento
52.4et gridando il suo nome alzar in alto
52.5spinse Baiardo, et quel non parve lento
52.6che dentro all alte sbarre entrò d un salto
52.7e versò cavallier, pestò pedoni
52.8et atterrò trabacche e padiglioni
53.1Non fu sì ardito tra l popul pagano
53.2a cui non s arricciassero le chiome
53.3come sentì Rinaldo e Montalbano
53.4suonar per l aria il formidato nome
53.5fugge col campo d Aphrica l Hispano
53.6ne perde tempo a caricar le some
53.7che quella furia attender piu non vuole
53.8chaver provata anchor si piagne e duole
54.1Guidon lo segue e non fa men di lui
54.2ne fanno men li figli d Oliviero
54.3Alardo, et Ricciardetto e li altri dui
54.4col brando nudo s apreno il sentiero
54.5fa l audace Vivian provar altrui
54.6quanto nel arme è vigoroso e fiero
54.7così ciascun che segue il bel stendardo
54.8di Montalban fa da guerrier gagliardo
55.1Settecento con lui tenea Rinaldo
55.2in Montalbano e intorno a quelle ville
55.3usati a portar l arme al freddo e al caldo
55.4non già piu rei de i Myrmidon d Achille
55.5ciascun d essi al bisogno era sì saldo
55.6che cento insieme non fuggian per mille
55.7e se ne potean sceglier fuori
55.8che d alcun piu famosi eran migliori
56.1Et se Rinaldo ben non era molto
56.2ricco ne di cittá ne di thesoro
56.3facea sì con parole e con buon volto
56.4et ciò chavea partendo ognhor con loro
56.5ch un di quel numer mai non gli fu tolto
56.6per offerir ch altri gli facesse oro
56.7questi da Montalban mai non rimuove
56.8se non lo stringe un gran bisogno altrove
57.1Et hor perche habbia il magno Carlo aiuto
57.2lasciò con poca guardia il suo castello
57.3tra li Aphrican questo drapel venuto
57.4questo drapel del cui valor favello
57.5ne fece quel che del gregge lanuto
57.6sul Phalanteo Galeso il lupo fello
57.7o quel che suol de lo barbuto appresso
57.8il barbaro Cinyphio il leon spesso
58.1Carlo ch aviso da Rinaldo havuto
58.2havea, che presso era a Parigi giunto
58.3e che la notte il campo sproveduto
58.4volea assalir, stato era in arme e in punto
58.5e quando bisognò venne in aiuto
58.6co i paladini, e a i paladini aggiunto
58.7havea il figliuol del ricco Monodante
58.8di Fiordiligi il fido e saggio amante
59.1Ch ella piu giorni per sì lunga via
59.2cercato havea per tutta Francia in vano
59.3quivi all insegne che portar solia
59.4fu da lei connosciuto di lontano
59.5come lei Brandimarte vide pria
59.6lasció la guerra, et tornò tutto humano
59.7e corse ad abbracciarla, et d amor pieno
59.8mille volte baciolla, o poco meno
60.1Gran fede ch in lor donne e lor donzelle
60.2haveano i cavallier di quella etade
60.3lasciano andar senza sua scorta quelle
60.4per piani e monti, e per strane contrade
60.5e come tornan l han per buone e belle
60.6ne mai tra lor suspitione accade
60.7Fiordiligi narrò quivi al suo amante
60.8che fatto stolto era il signor d Anglante
61.1Non hebbe in vita sua peggior novella
61.2Brandimarte di questa, ne potuto
61.3l havrebbe ad altri credere, ch a quella
61.4in che fede hà, si come sempre há havuto
61.5non pur d haverlo udito gli dice ella
61.6ma che con li occhi proprii l há veduto
61.7e quanto ogn altro ella connosce Orlando
61.8e gli disegna, et dove, et come, et quando
62.1Et gli narrò del ponte periglioso
62.2che Rodomonte a cavallier difende
62.3ove un sepolchro adorna, et fa pomposo
62.4di sopraveste et arme di chi prende
62.5narrò che vide Orlando furioso
62.6far quivi cose horribili e stupende
62.7ch in l acqua il Re d Algier mandò riverso
62.8con gran periglio di restar summerso
63.1Brandimarte ch el Conte amava quanto
63.2si può compagno amar fratello o figlio
63.3si dispose cercarlo, et poi far tanto
63.4non recusando affanno ne periglio
63.5che per opra di medico o d incanto
63.6gli ritrovassi al mal qualche consiglio
63.7così come trovossi armato in sella
63.8si misse in via con la sua donna bella
64.1Verso la parte, ove la donna il Conte
64.2havea veduto, il lor camin drizzaro
64.3poi che fur molto andati errando, al ponte
64.4che guarda il Re d Algier, si ritrovaro
64.5la guardia ne fe segno a Rodomonte
64.6e li scudier a un tempo gli recaro
64.7l arme e il cavallo, et quel si trovò in punto
64.8quando fu Brandimarte al passo giunto
65.1Con voce qual conviene al suo furore
65.2il Saracino a Brandimarte grida
65.3qualunque tu ti sia, che per errore
65.4di via o di mente quì tua sorte guida
65.5spogliati l arme e fanne a i marmi honore
65.6di quel sepolchro, inanzi ch io te uccida
65.7e che vittima all ombre tu sia offerto
65.8chio l farò poi, ne te n havrò alcun merto
66.1Non volse Brandimarte a quel altiero
66.2altra risposta dar, che de la lancia
66.3sprona Batoldo el suo gentil destriero
66.4e verso lui con tanto ardir si lancia
66.5che mostra che può star d animo fiero
66.6con qual si voglia al mondo alla bilancia
66.7el Saracin vien con la lancia in resta
66.8e il stretto ponte a tutta briglia pesta
67.1El suo caval chavea continuo uso
67.2corrervi sopra, e far di quel sovente
67.3quando uno e quando unaltro cader giuso
67.4alla giostra venia sicuramente
67.5l altro del corso insolito confuso
67.6venia dubbioso timido e tremente
67.7trema ancho il ponte, e par che cada in l onda
67.8oltra che stretto e privo sia di sponda
68.1Li cavallieri ch ambi eran maestri
68.2di giostra, et havean lancie come travi
68.3tali qual furo in lor ceppi silvestri
68.4si dieron colpi non troppo soavi
68.5a i lor cavalli esser possenti e destri
68.6poco giovò, che li aspri colpi e gravi
68.7fer che ugualmente si versar sul ponte
68.8e seco i signor lor tutti in un monte
69.1Nel volersi levar con quella fretta
69.2ch el gran spronar de fianchi insta e richiede
69.3l asse del ponticel lor fu sì stretta
69.4che non trovaro ove fermar il piede
69.5siche una sorte ugual ambi li getta
69.6ne l acqua, et gran ribombo al ciel ne riede
69.7simile a quel ch uscì del nostro fiume
69.8quando ci cadde il mal rettor del lume
70.1Li dui cavalli andar con tutto il pondo
70.2de li signor, che steron fermi in sella
70.3a cercar la riviera sino al fondo
70.4se v era ascosa alcuna nympha bella
70.5questo non era il primo ne il secondo
70.6salto, che giu del ponte havesse in quella
70.7onda, spiccato il Saracino audace
70.8perhò sa ben come quel fondo giace
71.1Sa dove è saldo, e sa dove è piu molle
71.2sa dove è l acqua bassa, e dove è alta
71.3la spada e il scudo minacciando extolle
71.4et Brandimarte a gran vantaggio assalta
71.5Brandimarte il corrente in giro tolle
71.6e il destrier nel sabbion ch el fondo smalta
71.7tutto si ficca, e non può rihaversi
71.8e sono a rischio ambi restar summersi
72.1L onda si lieva e li fa andar sozopra
72.2e dove è piu profonda li trasporta
72.3va Brandimarte sotto e il caval sopra
72.4Fiordiligi dal ponte afflitta e smorta
72.5le lachryme e li voti e i preghi adopra
72.6ah Rodomonte, per colei che morta
72.7tu riverisci, non esser sì fiero
72.8che affogar lasci un tanto cavalliero
73.1Deh cortese signor s unque tu amasti
73.2di me ch amo costui, pietà ti vegna
73.3di farlo tuo prigion per dio ti basti
73.4che s orni il sasso tuo di quella insegna
73.5di quante spoglie mai tu gli arrecasti
73.6questa fia la piu bella è la piu degna
73.7così piegar pregando il Pagan puote
73.8a cui d amore eran le fiamme note
74.1E puote far ch el suo amator soccorse
74.2che sotto acqua il caval tenea sepolto
74.3e venuto era di sua vita inforse
74.4e senza sete havea bevuto molto
74.5ma l Saracin non prima aiuto porse
74.6che gli hebbe il brando e dopo l elmo tolto
74.7de l acqua mezo morto il trasse, e porre
74.8lo fece con molti altri in la sua torre
75.1Fu ne la donna ogni allegrezza spenta
75.2quando prigion vide il suo amante gire
75.3ma di questo pur meglio si contenta
75.4che di vederlo nel fiume perire
75.5di se stessa e non d altri si lamenta
75.6ch essa gli diè cagion quivi venire
75.7quando narrogli haver sopra quel ponte
75.8riconnosciuto il furioso Conte
76.1Quindi si parte e statuisce in petto
76.2di menarvi Rinaldo paladino
76.3o il selvaggio Guidone, o Sansonetto
76.4o d altri de la corte di Pipino
76.5alcun che in arme sia tanto perfetto
76.6che possa contrastar col Saracino
76.7e col favor di quel, far ogni prova
76.8perche il suo amante di prigion rimuova
77.1Và molti giorni prima che s abbatta
77.2in alcun cavallier chabbia sembiante
77.3d esser con ella el vuol, perche combatta
77.4col Saracino, e liberi il suo amante
77.5dopo molto cercar di persona atta
77.6al suo bisogno, un le vien pur inante
77.7che sopravesta havea ricca et ornata
77.8a tronchi di cypressi riccamata
78.1Chi costui fusse altrove hó da narrarvi
78.2che prima ritornar voglio a Parigi
78.3e la crudel sconfitta seguitarvi
78.4che a Mori diè Rinaldo e Malagigi
78.5quei che fuggiro io non saprei contarvi
78.6ne quei che fur cacciati ai fiumi stygi
78.7tolse a Turpin la notturna aria oscura
78.8poter contarli, e pur vi messe cura
79.1Nel primo sonno dentro al padiglione
79.2dormia Agramante, e un camarier lo desta
79.3dicendogli che fia fatto prigione
79.4se la fuga non è via piu che presta
79.5guarda il Re intorno, e la confusione
79.6vede de suoi, che van senza far testa
79.7chi qua chi la fuggendo inermi e nudi
79.8che non han tempo di pur torre i scudi
80.1Tutto confuso e privo di consiglio
80.2si facea porre indosso la corazza
80.3quando con Ferraù giunse Marsiglio
80.4Falsiron, Balugante, e quella razza
80.5che tutti d un parer dissero al figlio
80.6di Troian, che lasciar devea la piazza
80.7e che può dir salvando la persona
80.8che fortuna gli sia propitia e buona
81.1Così Re Stordilan, così Sobrino,
81.2e così dicon li altri ad una voce
81.3che a sua destruttion tanto è vicino
81.4quanto a Rinaldo, ilqual ne vien veloce
81.5che se sprovisto attende il paladino
81.6con tanta gente, e un huom tanto feroce
81.7esser può certo ch egli e li suo amici
81.8rimarran morti o in man de li nemici
82.1Ma dentro ad Arli, o sia dentro a Narbona
82.2si può ridur con questi che ha d intorno
82.3che l una el altra terra é forte e buona
82.4da mantener la guerra piu d un giorno
82.5e quando salva sia la sua persona
82.6si potrà vendicar di questo scorno
82.7che rifarà l exercito in un tratto
82.8onde al fin Carlo ne será disfatto
83.1Il Re Agramante allor parer s attenne
83.2ben ch el partito fusse acerbo e duro
83.3e notte e dì verso Acquamorta venne
83.4per quel camin che piu trovò sicuro
83.5oltra le guide l aiutò e sovenne
83.6che sua partita fu per l aer scuro
83.7ventimila tra d Aphrica e di Spagna
83.8fur che a Rinaldo uscir fuor de la ragna
84.1Quei ch egli uccise, e quei che li fratelli
84.2quelli che i figli del signor di Vienna
84.3quei che provaro empi nemici e felli
84.4li settecento, a cui Rinaldo accenna
84.5quelli che spense il buon Guidon, e quelli
84.6che ne la fuga s affogaro in Senna
84.7chi potesse contar, conteria anchora
84.8ciò che sparge d April Favonio e Flora
85.1Estima alcun che Malagigi parte
85.2havesse in la vittoria quella notte
85.3non che di sangue le campagne sparte
85.4fusser per lui, ne per lui teste rotte
85.5ma che li dannati angeli per arte
85.6facesse uscir da le tartaree grotte
85.7e con tante bandiere e tante lancie
85.8ch insieme piu non ne porrian due Francie
86.1E che facesse udir tanti metalli
86.2tanti tamburi, e tanti varii suoni
86.3tanti annitriri in voce de cavalli
86.4tanti gridi e tumulti di pedoni
86.5che risonare, e piani, e monti, e valli
86.6devessen di longinque regioni
86.7e che a Mori con questo un timor diede
86.8che li fece voltare in fuga il piede
87.1Non si scordò il Re d Aphrica Ruggiero
87.2ch era ferito e stava anchora grave
87.3e piu che puote acconcio s un destriero
87.4lo fece por, chavea l andar soave
87.5e poi che l hebbe tratto ove il sentiero
87.6fu piu sicuro, il fe posar in nave
87.7e verso Arlí portar commodamente
87.8dove s havea a raccor tutta la gente
88.1Quei che a Rinaldo e a Carlo dier le spalle
88.2fur credo centomila, o poco manco
88.3per campagne per boschi, e monte, e valle
88.4cercaro uscir di man del popul Franco
88.5ma la piu parte trovò chiuso il calle
88.6e fece rosso ove era verde e bianco
88.7così non fece il Re di Sericana
88.8ch avea da lor la tenda piu lontana
89.1Anzi come egli sente ch el signore
89.2di Montalbano è questo che li assalta
89.3gioisce di tal iubilo nel core
89.4che qua e la per allegrezza salta
89.5loda e ringratia il suo sommo Fattore
89.6che quella notte gli occorrea tanta alta
89.7e si rara aventura, d acquistare
89.8Baiardo quel destrier che non ha pare
90.1Havea quel Re gran tempo disiato
90.2(credo che altrove voi l habbiate letto)
90.3portar la buona Durindana a lato
90.4e cavalcar quel corridor perfetto
90.5e già con piu di centomila armato
90.6era venuto in Francia a questo effetto
90.7e con Rinaldo già sfidato s era
90.8per quel cavallo alla battaglia fiera
91.1E nel lito del mar s era condutto
91.2e vi devea la pugna diffinire
91.3ma Malagigi a turbar venne il tutto
91.4e fe il cugin (mal grado suo) partire
91.5havendol sopra un legno in mar ridutto
91.6lungo seria tutta l historia dire
91.7da indi in qua stimato ignavo e vile
91.8Gradasso havea quel Paladin gentile
92.1Hor che Gradasso esser Rinaldo intende
92.2costui che assale il campo, se n allegra
92.3vestesi l arme, e la sua alfana prende
92.4e cercando lo va per l aria negra
92.5e quanti ne riscontra a terra stende
92.6et inconfuso lascia afflitta et egra
92.7la gente, o sia di Lybia, o sia di Francia
92.8tutti li mena a un par la buona lancia
93.1Lo va di qua di la tanto cercando
93.2chiamandol spesso, et quanto puó piu forte
93.3e sempre a quella parte declinando
93.4dove piu spesse son le genti morte
93.5ch al fin s incontra in lui brando per brando
93.6poi che le lancie loro ad una sorte
93.7eran salite in mille scheggie rotte
93.8sin al carro stellato de la notte
94.1Come Gradasso il Paladin gagliardo
94.2connosce, e non perche ne veggia insegna
94.3ma per li horrendi colpi, e per Baiardo
94.4che par che sol tutto quel campo tegna
94.5non é (gridando) a improverarli tardo
94.6la prova che di lui fece non degna
94.7ch al dato campo il giorno non comparse
94.8che tra lor la battaglia devea farse
95.1Suggiunse poi, tu forse havevi speme
95.2se potevi nasconderti quel punto
95.3che non mai piu per raccozzarsi insieme
95.4fussimo al mondo, hor vedi ch io t ho giunto
95.5sie certo, anchor che s in le fosse estreme
95.6vai del inferno, o sie nel cielo assunto
95.7ti seguirò, quando habbi il caval teco
95.8nel splendor summo, et giu nel aer cieco
96.1Se d haver meco a far non ti da il core
96.2e vedi già non poter starmi a paro
96.3e piu stimi la vita che l honore
96.4senza periglio ci puoi far riparo
96.5quando mi lasci in pace il corridore
96.6e viver puoi se sì t è il viver caro
96.7ma vivi a piè, che non merti cavallo
96.8s alla cavalleria fai sì gran fallo
97.1A quel parlar si ritrovó presente
97.2con Ricciardetto il cavallier Selvaggio
97.3e le spade ambi trassero ugualmente
97.4per far parer il Serican mal saggio
97.5ma Rinaldo si oppose immantinente
97.6e non patì che se gli fesse oltraggio
97.7dicendo. senza voi dunque non sono
97.8a chi mi oltraggia per risponder buono?
98.1Poi se ne ritornò verso il Pagano
98.2e disse, odi Gradasso, io voglio farte
98.3se tu m ascolti manifesto e piano
98.4ch io venni alla marina a ritrovarte
98.5poi te sostenerò con l arme in mano
98.6che t havrò detto il vero in ogni parte
98.7e che menti ogni volta che dirai
98.8ch alla cavalleria mancassi mai
99.1Ma ben ti priego che prima che sia
99.2pugna tra noi, che pianamente intenda
99.3la giustissima et vera scusa mia
99.4acciò che a torto piu non mi riprenda
99.5e poi Baiardo al termine di pria
99.6tra noi vorrò che a piedi si contenda
99.7da solo a solo in solitario lato
99.8si come a punto fu da te ordinato
100.1Era cortese il Re di Sericana
100.2come ogni cor magnanimo esser suole
100.3et è contento udir la cosa piana
100.4che dir per scusa il paladin gli volve
100.5con lui ne viene in ripa alla fiumana
100.6dove Rinaldo in semplici parole
100.7alla sua vera historia trasse il velo
100.8e chiamò in testimonio tutto il cielo
101.1Fece chiamar poi lo figliuol di Bovo
101.2l huom che di questo era informato a pieno
101.3che a parte a parte replicò di nuovo
101.4l incanto suo, ne disse piu ne meno
101.5suggiunse poi Rinaldo, ciò ch io provo
101.6col testimonio, io vuó che l arme sieno
101.7che adesso e in ogni tempo che ti piace
101.8te n habbiano a far prova piu verace
102.1Il Re Gradasso che lasciar non volle
102.2per la seconda la querela prima
102.3le scuse di Rinaldo in pace tolle
102.4ma se son vere o false in dubbio stima
102.5non tolgon campo piu sul lito molle
102.6di Barcelona, ove lo tolser prima
102.7ma s accordaro per l altra matina
102.8trovarsi a una fontana indi vicina
103.1Dove Rinaldo seco habbia il cavallo
103.2che posto sia communamente in mezo
103.3se l Re uccide Rinaldo o fa vassallo
103.4se ne pigli il caval senza altro mezo
103.5ma se Gradasso è quel che faccia fallo
103.6che sia condutto al ultimo ribrezo
103.7o per piu non poter che gli si renda
103.8da lui Rinaldo Durindana prenda
104.1Con maraviglia molta, et piu dolore
104.2(come v hò detto) havea Rinaldo udito
104.3da Fiordiligi bella, ch era fuore
104.4del intelletto il suo cugino uscito
104.5havea de l arme inteso ancho il tenore
104.6e del litigio che n era seguito
104.7e che in summa Gradasso havea quel brando
104.8ch ornò di mille, e mille palme Orlando
105.1Poi che furon d accordo, ritornossi
105.2il Re Gradasso, a li sergenti sui
105.3ben che dal Paladin pregato fossi
105.4che ne venisse ad alloggiar con lui
105.5come fu giorno il Re pagano armossi
105.6così Rinaldo, e giunsero ambedui
105.7ove devea non lungi alla fontana
105.8combattersi Baiardo e Durindana
106.1De la battaglia che Rinaldo havere
106.2con Gradasso devea da solo a solo
106.3parean li amici suoi tutti temere
106.4e nanzi il caso ne faceano il duolo
106.5molto ardir, molta forza, et piu sapere
106.6havea Gradasso, et hor che del figliuolo
106.7del gran Milone havea la spada al fianco
106.8di timor per Rinaldo era ognun bianco
107.1E piu de li altri il frate di Viviano
107.2stava di questa pugna in dubbio e n tema
107.3e v havria posto volentieri mano
107.4per farla rimaner di effetto scema
107.5ma non vorria che quel da Montalbano
107.6seco venisse a inimicitia estrema
107.7ch ancho havea di quell altra seco sdegno
107.8che gli turbó quando il levò sul legno
108.1Ma stiano li altri in dubbio in tema in doglia
108.2Rinaldo và sicuro ardito e lieto
108.3sperando chor il biasmo se gli toglia
108.4ch al partir che fe giá gli venne drieto
108.5siche quei da Pontier e d altafoglia
108.6et ogni Maganzese habbia a star cheto
108.7va con baldanza et sicurtà di core
108.8di riportarne il triomphal honore
109.1Poi che l un quinci e l altro quindi giunto
109.2fu quasi a un tempo in su la chiara fonte
109.3si accarezzaro, et si fecero a punto
109.4così serena et amichevol fronte
109.5come di sangue et amistà congiunto
109.6fusse Gradasso a quel di Chiaramonte
109.7ma come poi s andassero a ferire
109.8vi voglio a unaltra volta differire
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