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Canto ventottesimo

1.1dEh come invan si piange e si suspira
1.2drieto all error e non gli vale emenda
1.3se avien ch el sdegno e l impeto de l ira
1.4a cacciar d alto la ragione ascenda
1.5quando con forza irreparabil tira
1.6o lingua o man siche li amici offenda
1.7lasso io mi doglio e affligo in van, di quanto
1.8dissi per ira al fin de l altro canto
2.1Ma simile son fatto ad uno infermo
2.2che dopo molta patientia e molta
2.3quando contra il dolor non hà piu schermo
2.4cede a la rabbia, e bestemmiar si volta
2.5manca il dolor nel impeto stà fermo
2.6che la lingua al dir mal facea sì sciolta
2.7l huom si ravede, e pente, et stassi cheto
2.8ma non può il detto ritornar piu a drieto
3.1Ben spero donne (vostra cortesia)
3.2haver da voi perdon, poi ch io vel chieggio
3.3voi scusarete che per frenesia
3.4vinto da l aspra passion vaneggio
3.5data la colpa alla nemica mia
3.6che mi fa star ch io non potrei star peggio
3.7e mi fa dir quel, di ch io son poi gramo
3.8sallo Idio s ella hà il torto essa s io l amo
4.1Non men son fuor di me che fusse Orlando
4.2non manco son di lui di scusa degno
4.3chor per li monti, hor per le spiagge errando
4.4scorse in gran parte di Marsiglio il regno
4.5molti dí la cavalla strassinando
4.6morta come era senza alcun ritegno
4.7ma giunto ove un gran fiume entra nel mare
4.8gli fu forza il cadavero lasciare
5.1E perche sa nuotar come una lontra
5.2entra nel fiume, et surge all altra riva
5.3ecco un pastor sopra un cavallo incontra
5.4che per a beverarlo al fiume arriva
5.5colui ben che gli vada Orlando contra
5.6perche egli è solo e nudo non lo schiva
5.7vorrei del tuo caval (gli disse il matto)
5.8con la giumenta mia far un baratto
6.1Io te la mostrerò di quei se vuoi
6.2che morta là su l altra ripa giace
6.3tu la potrai far medicar dapoi
6.4altro diffetto in lei non mi dispiace
6.5senza altra giunta il caval dar mi puoi
6.6smontane in cortesia perche mi piace
6.7el pastor ride, e senza altra risposta
6.8va verso il guado, e dal pazzo si scosta
7.1Io voglio il tuo cavallo oh là non odi
7.2suggiunse Orlando, e con furore si mosse
7.3havea un baston con nodi spessi e sodi
7.4quel pastor seco, e il Paladin percosse
7.5la rabbia e il sdegno passò tutti i modi
7.6del Conte, e parve fier piu che mai fosse
7.7sul capo del pastor un pugno serra
7.8che spezza l osso, e morto il lascia in terra
8.1Salta a cavallo e per diversa strada
8.2va discorrendo, e molti pone a sacco
8.3non gusta il caval mai fieno ne biada
8.4tanto ch in pochi dì ne riman fiacco
8.5ma non perhò ch Orlando a piedi vada
8.6che di vetture vuol vivere a macco
8.7e quante ne trovò tante ne mise
8.8in uso, poi che lor patroni uccise
9.1Capitò al fin a Malega, e piu danno
9.2vi fece, ch egli havesse altrove fatto
9.3che oltra che ponesse a saccomanno
9.4il popul, sì che ne restò disfatto
9.5ne si puotè rifar quel ne l altro anno
9.6tanti n uccise il periglioso matto
9.7vi spianò tante case e tante accese
9.8che disfé piu ch el terzo del paese
10.1Quindi partito venne ad una terra
10.2Zizera detta, che siede sul stretto
10.3di Zibeltarro, o vuoi di Zibilterra
10.4che l uno e l altro nome gli vien detto
10.5dove una barca che sciogliea da terra
10.6vide piena di gente da diletto
10.7che solazzando al aura matutina
10.8gia per la tranquilissima marina
11.1Cominciò il pazzo a gridar forte, aspetta
11.2che gli venne disio d andare in barca
11.3ma vanamente e gridi et urli getta
11.4che volentier tal merce non si carca
11.5per l acqua il legno va con quella fretta
11.6che va per l aria hirondine che varca
11.7Orlando per la briglia il caval stringe
11.8e con un mazzafrusto all acqua el spinge
12.1Forza è ch al fin ne l acqua il cavallo entre
12.2ch in van contrasta e spende in vano ogni opra
12.3bagna i genocchi e poi la groppa e il ventre
12.4indi la testa, e apena appar di sopra
12.5tornare a dietro non si speri mentre
12.6la verga tra l orecchie se gli adopra
12.7misero, o si convien tra via affogare
12.8o nel lito Aphrican passare il mare
13.1Non vede Orlando piu poppe ne sponde
13.2del legno che l ha in mar tratto dal sciutto
13.3perch é troppo lontano e lo nasconde
13.4a gli occhi bassi, l alto e mobil flutto
13.5e tuttavia il destrier caccia tra l onde
13.6ch andar di la dal mar dispone intutto
13.7el destrier d acqua pieno e d alma vuoto
13.8finalmente finì la vita e il nuoto
14.1Andò nel fondo e vi trahea la salma
14.2se non si tenea il stolto in su le braccia
14.3mena le gambe, e l una e l altra palma
14.4soffia l onda e respinge da la faccia
14.5era l aria suave, e il mare in calma
14.6e ben vi bisognò piu che bonaccia
14.7che ogni poco ch el mar fusse piu sorto
14.8restava il Paladin ne l acqua morto
15.1Ma la Fortuna che de pazzi ha cura
15.2del mar lo trasse nel lito di Setta
15.3in una spiaggia, lungi da le mura
15.4quanto serian dui tratti di saetta
15.5lungo il mar molti giorni alla ventura
15.6verso Levante andó correndo in fretta
15.7fin che trovò dove tendea sul lito
15.8di nera gente exercito infinito
16.1Lascian ch el pazzo errando se ne vada
16.2ben di parlar di lui tornerà tempo
16.3quanto signor ad Angelica accada
16.4dopo ch uscì di man d Orlando a tempo
16.5e come a ritornare in sua contrada
16.6trovasse e buon naviglio e miglior tempo
16.7e de l India Medoro havesse il settro
16.8forse altri canterà con miglior plettro
17.1Io sono a dir tante altre cose intento
17.2che di seguir piu questa non mi cale
17.3volger conviemmi il bel ragionamento
17.4al Tartaro, che spinto il suo rivale
17.5quella bellezza si godea contento
17.6a cui non resta in quei contorni uguale
17.7poi che d Europa Angelica è partita
17.8e la casta Issabella al ciel salita
18.1De la sententia Mandricardo altiero
18.2ch in suo favor la bella donna diede
18.3non può fruir tutto il diletto intiero
18.4che contra lui son nuove liti in piede
18.5l una gli muove il giovene Ruggiero
18.6perche l aquila bianca non gli cede
18.7l altra il famoso Re di Sericana
18.8che da lui vuol la spada Durindana
19.1E non potea il Re d Aphrica accordarli
19.2de la querela principal non dico
19.3channo li dui col Tartaro, per trarli
19.4a buona pace, e l un sia a l altro amico
19.5ma che tra lor si diano luoco, e parli
19.6questo e poi quello, e nel steccato aprico
19.7l uno lasci intrar l altro, e fuore aspetti
19.8tanto che l una lite si rassetti
20.1Ruggier non vuol che Mandricardo vada
20.2col scudo suo, ne il Re Gradasso vuole
20.3che porti piu la gloriosa spada
20.4e di non esser primo ognun si duole
20.5al fin veggiamo in chi la sorte cada
20.6disse Agramante, e non sian piu parole
20.7preposto sia quel ch el destin prepone
20.8l altro stia cheto a quel ch el ciel dispone
21.1Se compiacere a punto mi volete
21.2siche io ve n habbia obligo ognhora
21.3chi dè di voi combatter sortirete
21.4con patto a quel che prima uscirà fuora
21.5ch amendue le querele in man porrete
21.6siche per se vincendo, vinca anchora
21.7pel compagno, e perdendo l un di vui
21.8così perduto habbia per ambidui
22.1Tra Gradasso e Ruggier credo che sia
22.2di valor nulla, o poca differenza
22.3siche venga qual vuol d essi fuor pria
22.4so ch in arme farà per excellenza
22.5poi la vittoria da quel canto stia
22.6che vorrà la divina providenza
22.7el cavallier non havrà colpa ignuna
22.8ma il tutto imputerassi alla fortuna
23.1Stero taciti al detto d Agramante
23.2li dui guerrieri, e fero insieme liga
23.3che quel di lor che sorte porria inante
23.4havesse a torsi l una e l altra briga
23.5così in dui brevi pari, e simigliante
23.6l uno con l altro, il nome lor si riga
23.7e dentro una orna poi li hanno rinchiusi
23.8versati molto, e sozopra confusi
24.1Un semplice fanciul pose ne l orna
24.2la sortilega mano, e venne a caso
24.3che fuor col nome di Ruggier ritorna
24.4e quel del Re Gradasso entro è rimaso
24.5quindi Ruggiero alla pugna s adorna
24.6poi ch el suo nome è primo a uscir del vaso
24.7riman Gradasso pien d ira e di doglia
24.8ma quel che gli dá il ciel forza è che toglia
25.1Ogni suo studio intentione et opra
25.2a favorire ad aiutar converte
25.3Ruggier, per farlo rimaner di sopra
25.4e le cose in suo prò chavea già experte
25.5come hor di spada, hor di scudo si copra
25.6qual sien botte fallaci, e quali certe
25.7quando tentar, quando schivar fortuna
25.8si dè, tutte l insegna ad una ad una
26.1El resto di quel dì che da l accordo
26.2e dal trar de le sorti sopravanza
26.3e speso da li amici a dar ricordo
26.4chi a l un guerrier chi a l altro come è usanza
26.5el popul di veder la pugna ingordo
26.6s affretta a gara d occupar la stanza
26.7ne basta a molti inanzi giorno andarvi
26.8che voglion tutta notte ancho vegghiarvi
27.1La sciocca turba disiosa attende
27.2che li dui cavallier vengano in prova
27.3che non mira piu lungi, o piu comprende
27.4di quel ch inanzi a li occhi si ritrova
27.5ma Sobrino e Marsiglio, e chi piu intende
27.6e vede ciò che nuoce, e ciò che giova
27.7biasma questa battaglia, et Agramante
27.8che voglia comportar che vada inante
28.1Ne cessan racordargli il grave danno
28.2che n ha d haver il popul saracino
28.3mora Ruggier o l Tartaro tyranno
28.4quel d essi cha prefisso il suo destino
28.5d un sol di lor via piu bisogno havranno
28.6per contrastare al figlio di Pipino
28.7che di dieci altri mila che ci sono
28.8tra quai fatica è ritrovar un buono
29.1Connosce il Re Aphrican, che dicon vero
29.2ma non puó piu negar ciò cha promesso
29.3ben prega Mandricardo, e il buon Ruggiero
29.4che gli ridonin quel cha lor concesso
29.5et tanto piu, che il lor litigio è un Zero
29.6ne degno in prova d arme esser rimesso
29.7e s in ciò pur non l vogliono ubidire
29.8vogliano almen la pugna differire
30.1Cinque o sei mesi il singular certame
30.2o meno o piu si differisca, tanto
30.3che cacciato habbian Carlo del Reame
30.4toltogli il scettro la corona e l manto
30.5ma l un e l altro anchor che voglia, et brame
30.6il Re ubedir, pur sta duro da canto
30.7che tal accordo obbrobrioso stima
30.8a chi l consenso suo vi darà prima
31.1Ma piu del Re, ma piu d ognun che in vano
31.2spenda a piegar il Tartaro parole
31.3la bella figlia del Re Stordilano
31.4supplice il prega, si lamenta et duole
31.5lo prega, che consenta al Re Aphricano
31.6et voglia quel che tutto il campo vuole
31.7si lamenta et si duol, che per lui sia
31.8timida sempre, et piena d agonia
32.1Lassa (dicea) che ritrovar poss io
32.2rimedio mai ch a riposar mi vaglia
32.3s hor contra questo hor quel, nuovo disio
32.4vi trarrà sempre a vestir piastra e maglia
32.5cha potuto giovare al petto mio
32.6il gaudio, che sia spenta la battaglia
32.7che contra Rodomonte havate presa
32.8s un altra non minor se n é già accesa
33.1Ohime che in vano io me n andavo altiera
33.2ch un Re sì degno un cavallier sì forte
33.3per me si fusse in perigliosa et fiera
33.4battaglia, posto al risco de la morte
33.5chor veggio per cagion tanto liggiera
33.6anchor exporvi alla medesma sorte
33.7fu natural ferocità di core
33.8che combatter vi fe, piu chel mio amore
34.1Ma se gli è ver ch el vostro amor sia quello
34.2che vi sforzate persuadermi ognhora
34.3per lui vi prego, et per quel gran flagello
34.4che mi traffige l alma et che m accora
34.5che non vi caglia se l candido augello
34.6nel scudo azurro ha quel Ruggiero anchora
34.7utile o danno a voi non so ch importi
34.8che lasci quella insegna, o che la porti
35.1Poco guadagno e perdita uscir molta
35.2de la battaglia può, che per far sete
35.3quando habbiate a Ruggier l aquila tolta
35.4poca mercè d un gran travaglio havrete
35.5ma se fortuna le spalle vi volta
35.6che non perhò nel crin presa tenete
35.7causate un danno ch a pensarvi solo
35.8mi sento il petto già sparrar di duolo
36.1Quando la vita a voi per voi non sia
36.2cara, e piu amate una aquila dipinta
36.3vi sia almen cara per la vita mia
36.4non serà l una senza l altra extinta
36.5non già morir con voi grave mi fia
36.6son di seguirvi in vita e in morte accinta
36.7ma non vorrei morir sì mal contenta
36.8come io seró se dopo voi son spenta
37.1Con tal parole et simili altre assai
37.2che lachryme accompagnano et suspiri
37.3pregar non cessa tutta notte mai
37.4perche alla pace il suo amator ritiri
37.5e quel suggendo da li humidi rai
37.6quel dolce pianto, et quei dolci martiri
37.7da le vermiglie labra piu che rose
37.8lachrymando egli anchor così rispose
38.1Deh vita mia non vi mettete affanno
38.2deh non per dio di così lieve cosa
38.3che se Carlo, e il Re d Aphrica, e ciò channo
38.4qui di gente Moresca, et di Franciosa
38.5spiegasse le bandiere in mio sol danno
38.6pur non ne devereste esser pensosa
38.7ben mi mostrate in poco conto havere
38.8se per me un Ruggier sol vi fa temere
39.1Et vi devria pur ramentar che solo
39.2(et spada io non havea ne scimitarra)
39.3con un troncon di lancia a un grosso stuolo
39.4d armati cavallier tolsi la sbarra
39.5Gradasso, anchor che con vergogna et duolo
39.6lo dica, pur a chil dimanda narra
39.7che fu in Soria a un castel mio prigioniero
39.8et è pur d altra fama che Ruggiero
40.1Non niega similmente il Re Gradasso
40.2et sallo Isolier vostro, et Sacripante
40.3io dico Sacripante il Re Circasso
40.4e il famoso Griphone et Aquilante
40.5cent altri et piu, che pur a questo passo
40.6stati eran presi alcuni giorni inante
40.7macomettami, et gente di batesmo
40.8che tutti liberai quel dì medesmo
41.1Non cessa anchor la maraviglia loro
41.2de la gran prova ch io feci quel giorno
41.3maggior che se l exercito del Moro
41.4et del Franco inimici havessi intorno
41.5et hor potrà Ruggier giovene soro
41.6farmi da solo a solo, o danno, o scorno
41.7et hor cho Durindana et l armatura
41.8d Hettor, vi dé Ruggier metter paura?
42.1Perche con Rodomonte non venni io
42.2a far di voi con l arme in mano, acquisto?
42.3so che v havrei si aperto il valor mio
42.4che havreste il fin già di Ruggier previsto
42.5sciugate queste lachryme, et per dio
42.6non mi fate un augurio così tristo
42.7et siate certa ch el mio honor m ha spinto
42.8et non l augel che è nel scudo dipinto
43.1Cosí disse egli, et molto ben risposto
43.2gli fu da la mestissima sua donna
43.3che non pur lui murato di proposto
43.4ma di luoco havria mossa una colonna
43.5ella era per dever vincer lui tosto
43.6anchor ch armato, e ch ella fusse in gonna
43.7e l havea indutto a dir, che sel Re parla
43.8d accordo piu, che volea contentarla
44.1Et lo facea, se non che come al Sole
44.2la vaga Aurora fe l usata scorta
44.3l animoso Ruggier, che mostrar vuole
44.4che con ragion la bella Aquila porta
44.5per non udir piu d atti e di parole
44.6dilation, ma far la lite corta
44.7sonando il corno s appresenta armato
44.8dove circonda il populo il steccato
45.1Hor come sente il Tartaro superbo
45.2l altiero suon ch alla battaglia il sfida
45.3non vuol piu de l accordo intender verbo
45.4ma si lancia del letto, et arme grida
45.5et si dimostra sì nel viso acerbo
45.6che Doralice istessa non si fida
45.7dirgli, ne piu di pace ne di tregua
45.8et forza è n fin che la battaglia segua
46.1Subito s arma, et a fatica aspetta
46.2da suoi scudieri i debiti servigi
46.3poi monta sopra quel cavallo infretta
46.4che del buon difensor fu di Parigi
46.5et vien correndo inver la piazza eletta
46.6per terminar con l arme i gran litigi
46.7vi giunse il Re et la corte allhora allhora
46.8siche all assalto fu poca dimora
47.1Posti lor furo et allacciati in testa
47.2li lucidi elmi, et dato lor le lancie
47.3segue la tromba a dar il segno presta
47.4che fece a mille impallidir le guancie
47.5posero l haste i Cavallieri in resta
47.6e corridori punsero alle pancie
47.7e venner con tal impeto a ferirsi
47.8che parve il ciel cader la terra aprirsi
48.1Quinci et quindi venir si vede il bianco
48.2augel che Giove per l aria sostenne
48.3come ne la Thessalia si vide ancho
48.4venir piu volte, ma con altre penne
48.5quanto sia l uno et l altro guerrier franco
48.6mostra l portar de le massiccie antenne
48.7et piu al ferir, et piu ch al scontro duro
48.8qual torri a venti, o scogli a l onde furo
49.1Li tronchi sin al ciel ne sono ascesi
49.2scrive Turpin verace in questo luoco
49.3che dui o tre giu ne tornaro accesi
49.4ch eran saliti alla spera del fuoco
49.5li Cavallieri i brandi haveano presi
49.6et come quei che si temeano poco
49.7si ritornaro in contra, e a prima giunta
49.8ambi alla vista si ferir di punta
50.1Ferirsi alla visera al primo tratto
50.2et non miraron per mettersi in terra
50.3dar a cavalli morte, ch è mal atto
50.4per ch essi non han colpa de la guerra
50.5chi pensa che tra lor fusse tal patto
50.6non sa l usanza antiqua, et di molto erra
50.7senz altro patto era vergogna et fallo
50.8et biasmo eterno a chi feria il cavallo
51.1Ferirsi alla visera ch era doppia
51.2et a pena ancho a tanta furia resse
51.3l un colpo appresso l altro si radoppia
51.4le botte piu che grandine son spesse
51.5grandine che lo gran strugga et la stoppia
51.6et fraudi altrui de la sperata messe
51.7sapete ben se Durindana è fina
51.8e quanto il brando può di Falerina
52.1Ma degno di se colpo anchor non fanno
52.2sì l un et l altro ben sta su l aviso
52.3uscì da Mandricardo il primo danno
52.4per cui fu quasi il buon Ruggier ucciso
52.5d uno de quei gran colpi che far sanno
52.6gli fu per mezo il bel scudo diviso
52.7et la corazza apertagli di sotto
52.8et fin sul vivo il crudel brando ha rotto
53.1L aspra percossa a giacciò l cor nel petto
53.2per dubbio di Ruggier a i circonstanti
53.3nel cui favore inclinava l affetto
53.4ben de li piu, se non di tutti quanti
53.5et se fortuna ponesse ad effetto
53.6quel che la maggior parte vorria inanti
53.7già Mandricardo seria morto o preso
53.8sich el suo colpo ha tutto il campo offeso
54.1Io credo che qualche angel s interpose
54.2per salvar da quel colpo il Cavalliero
54.3ma ben senza piu indugia gli rispose
54.4terribil piu che mai fusse Ruggiero
54.5la spada in capo a Mandricardo pose
54.6ma tanto il sdegno fu subito et fiero
54.7et tal fretta gli fe, ch io men l incolpo
54.8se non venne a ferir di taglio il colpo
55.1Se Balisarda lo giungea pel dritto
55.2l elmo d Hettore era incantato in vano
55.3fu sì del colpo Mandricardo afflitto
55.4che si lasciò la briglia uscir di mano
55.5et per andar tre volte a capo fitto
55.6in terra fu, mentre scorreva il piano
55.7quel Brigliador che connoscete al nome
55.8dolente anchor de le mutate some
56.1Calcata serpe mai tanto non hebbe
56.2ne ferito leon sdegno et furore
56.3quanto il Tartaro poi che si rihebbe
56.4del spasmo che di se lo trasse fuore
56.5et quanto l ira et la superbia crebbe
56.6tanta, et piu crebbe in lui forza e valore
56.7fece spiccar a Brigliadoro un salto
56.8verso Ruggiero, e alzò la spada in alto
57.1Levossi in su le staffe, et a l elmetto
57.2segnolli, et se credette veramente
57.3partirlo a quella volta sin al petto
57.4ma fu di lui Ruggier piu diligente
57.5che pria ch el braccio scenda al duro effetto
57.6gli caccia sotto la spada pungente
57.7et gli fa ne la maglia ampla finestra
57.8ch era a difesa de l ascella destra
58.1Et Balisarda al suo ritorno trasse
58.2di fuor il sangue tepido et vermiglio
58.3e vietò a Durindana che calasse
58.4impetuosa con tanto periglio
58.5ben che fin su la groppa si piegasse
58.6Ruggier, et per dolor strignese il ciglio
58.7et s elmo in capo havea di peggior tempre
58.8gli era quel colpo memorabil sempre
59.1Ruggier non cessa, et spigne il suo cavallo
59.2e Mandricardo al destro fianco truova
59.3quivi scelta finezza di metallo
59.4e ben condutta tempra poco giova
59.5contra la spada che non scende in fallo
59.6che fu incantata e solo a cotal prova
59.7da Fallerina, perche piastra e maglia
59.8che sia incantata contra lei non vaglia
60.1Taglionne quanto ella ne prese, e insieme
60.2lasciò ferito il Tartaro nel fianco
60.3ch el ciel bestemmia, et di tanta ira freme
60.4ch el tempestoso mare è horribil manco
60.5hor s apparecchia a por le forze estreme
60.6il scudo ove in azurro è l augel bianco
60.7dal sdegno vinto si gettò lontano
60.8e messe al brando e l una e l altra mano
61.1Ah (disse lui Ruggier) senza piu basti
61.2a mostrar che non merti quella insegna
61.3chor tu la getti, e dianzi la tagliasti
61.4ne potrai dir mai piu, che ti convegna
61.5così dicendo forza è ch egli attasti
61.6con quanta furia Durindana vegna
61.7che sì gli grava, e sì gli pesa in fronte
61.8che piu liggier potea cadergli un monte
62.1Et per mezo gli aperse la visera
62.2buon fu che da la faccia era discosta
62.3poi caló su l arcion che ferrato era
62.4ne lo difese haverne doppia crosta
62.5giunse al fin su l arnese, et come cera
62.6l aperse con la falda sopraposta
62.7et ferì gravemente ne la coscia
62.8Ruggier, siche assai stette a guarir poscia
63.1De l un come de l altro fatte rosse
63.2il sangue l arme havea con doppia riga
63.3tal che diverso era il parer chi fosse
63.4de li dui sul vantaggio in quella briga
63.5ma Ruggier presto tal dubbio rimosse
63.6con la spada che tanti ne castiga
63.7mena di punta, et drizza il colpo crudo
63.8donde il Tartaro havea gettato il scudo
64.1Dal lato manco la corazza aperse
64.2e un palmo vi cacciò dentro la spada
64.3entró la punta fra l ossa traverse
64.4e il core andó a ferir per quella strada
64.5Mandricardo così l aquila perse
64.6et è forza ch insieme se ne vada
64.7la vita, che gli fu di piu iattura
64.8che spada e scudo e tutta l armatura
65.1Il miser non morì senza vendetta
65.2cha quel medesmo tempo che fu colto
65.3la spada poco sua menò di fretta
65.4et a Ruggier havria partito il volto
65.5se già Ruggier non gli havesse intercetta
65.6prima la forza, e assai del vigor tolto
65.7di forza e di vigor troppo gli tolse
65.8dianzi che sotto il destro braccio il colse
66.1Da Mandricardo fu Ruggier percosso
66.2nel punto ch egli a lui tolse la vita
66.3tal ch el cerchio di ferro anchor che grosso
66.4e la cuffia d acciar ne fu partita
66.5Durindana tagliò cotenna et osso
66.6e nel capo a Ruggier entro dua dita
66.7Ruggier stordito in terra si riversa
66.8e di sangue un ruscel dal capo versa
67.1Il primo fu Ruggier ch andò per terra
67.2e dapoi stette l altro a cader tanto
67.3che quasi crede ognun che de la guerra
67.4riporti Mandricardo il pregio e l vanto
67.5et Doralice sua che con li altri erra
67.6et che quel dì piu volte ha riso e pianto
67.7Dio ringratiò con mani al ciel supine
67.8chavesse havuta la pugna tal fine
68.1Ma poi ch appar a manifesti segni
68.2vivo chi vive, et senza vita il morto
68.3nel cor de li fautor mutano regni
68.4di là mestitia, e di qua vien conforto
68.5li Re li Duci, et Principi piu degni
68.6con Ruggier ch a fatica era risorto
68.7a rallegrarsi et abbracciar si vanno
68.8et senza fin gloria et honor gli danno
69.1Ognun s allegra con Ruggiero, et sente
69.2il medesmo nel cor cha ne la bocca
69.3sol Gradasso il pensiero ha differente
69.4tutto da quel che fuor la lingua scocca
69.5mostra gaudio nel viso, e occultamente
69.6del glorioso acquisto invidia il tocca
69.7e maledice, o sia destino, o caso
69.8che inanzi a se Ruggier trasse del vaso
70.1Che dirò del favor che de le tante
70.2carezze e tante affettuose et vere
70.3che fece a quel Ruggiero il Re Agramante
70.4senza il qual dar al vento le bandiere
70.5ne volse mover d Aphrica le piante
70.6ne senza lui si fidò in tante schiere
70.7hor che del Re Agricane ha spento il seme
70.8stima piu lui, che tutto il mondo insieme
71.1Ne di tal volontà li huomini soli
71.2eran verso Ruggier, ma le donne ancho
71.3che d Aphrica et di Spagna fra li stuoli
71.4eran venute al territorio Franco
71.5et Doralice istessa che con duoli
71.6piangea l amante suo pallido et bianco
71.7forse con l altre ita sarebbe in schiera
71.8se di vergogna un duro fren non era
72.1Io dico forse, non ch io ve l accerti
72.2ma potrebbe esser stato di liggiero
72.3tal la bellezza, e tal erano i merti
72.4i costumi e i sembianti di Ruggiero
72.5ella per quel che già ne semo experti
72.6sì facile era a variar pensiero
72.7che per non si veder priva d amore
72.8potuto havria porre in Ruggiero il core
73.1Per lei buono era vivo Mandricardo
73.2ma che ne volea far dopo la morte?
73.3proveder le convien d un che gagliardo
73.4sia notte e dì ne suoi bisogni, e forte
73.5non era stato intanto a venir tardo
73.6el piu perito medico di corte
73.7che di Ruggier veduta ogni ferita
73.8l haveva assicurato de la vita
74.1Con molta diligentia il Re Agramante
74.2fece colcar Ruggier ne le sue tende
74.3che notte e dì veder sel vuole inante
74.4sì l ama sì di lui cura si prende
74.5al letto il scudo e l arme tuttequante
74.6che fur di Mandricardo, il Re gli appende
74.7tutte le appende excetto Durindana
74.8che fu lascita al Re di Sericana
75.1Con l arme l altre spoglie a Ruggier sono
75.2date a Mandricardo, e insieme dato
75.3gli è Brigliador, quel destrier bello e buono
75.4che per furor Orlando havea lasciato
75.5poi quello al Re diede Ruggier in dono
75.6che s avide ch assai gli seria grato
75.7non piu di questo, che tornar bisogna
75.8a chi Ruggiero in van suspira e agogna
76.1L amorosi tormenti che sostenne
76.2Bradamante aspettando, io v hò da dire
76.3a Montalbano Hippalca a lei rivenne
76.4e nuova le arrecò del suo desire
76.5prima di quanto di Frontin le avenne
76.6con Rodomonte, l hebbe a referire
76.7poi di Ruggier che ritrovò alla fonte
76.8con Ricciardetto e frati da Agrismonte
77.1E che con essolei s era partito
77.2con speme di trovare il Saracino
77.3e punirlo di quanto havea fallito
77.4d haver tolto a una donna il suo Frontino
77.5e ch el disegno poi non gli era uscito
77.6perche diverso havea fatto il camino
77.7la cagione ancho perche non venisse
77.8a Montalban Ruggier, tutta le disse
78.1E riferille le parole a pieno
78.2ch in sua scusa Ruggier l havea commesse
78.3e si trasse la lettera di seno
78.4chebbe da lui perche a costei la desse
78.5con viso piu turbato che sereno
78.6prese la charta Bradamante e lesse
78.7che se non fusse la credenza stata
78.8già di veder Ruggier, fora piu grata
79.1L haver Ruggier ella aspettato, e in vece
79.2di lui vedersi hora appagar d un scritto
79.3del bel viso turbar l aria le fece
79.4di timor, di cordoglio, e di dispitto
79.5baciò la charta diece volte e diece
79.6havendo a chi la scrisse il cor diritto
79.7le lachryme vietar che su vi sparse
79.8che con suspiri ardenti ella non l arse
80.1Lesse la charta quattro volte e sei
80.2e volse ch altretante l ambasciata
80.3replicata le fusse da colei
80.4che l una e l altra havea quindi arrecata
80.5e piangea tuttavolta, e crederei
80.6che mai non si seria piu racchetata
80.7se non havesse havuto pur conforto
80.8di rivedere il suo Ruggier di corto
81.1Termine a ritornar quindici o venti
81.2giorni, havea Ruggier tolto, et affermato
81.3l havea ad Hippalca poi, con giuramenti
81.4da non temer che mai fusse mancato
81.5chi m assicura ohime de li accidenti
81.6(ella dicea) chan forza in ogni lato?
81.7ma ne le guerre piu, che non distorni
81.8alcun tanto Ruggier che piu non torni
82.1Ohime Ruggiero, ohime chavria creduto
82.2chavendote amato io piu di me stessa
82.3tu piu di me, non ch altri, ma potuto
82.4habbi amar gente tua inimica expressa
82.5a chi opprimer devresti doni aiuto
82.6chi tu devresti aitar, e da te oppressa
82.7non sò se biasmo o laude esser ti credi
82.8chal premiar e al punir sì poco vedi
83.1Fu morto da Troian (non so sel sai)
83.2el padre tuo, ma fin a sassi il sanno
83.3e tu del figlio di Troian cura hai
83.4che non riceva alcun disnhor ne danno
83.5e questa la vendetta che ne fai?
83.6renditu questo premio a quei che l hanno
83.7poi vendicato? che del sangue loro
83.8me fai morir di stratio e di martoro
84.1Dicea la donna al suo Ruggiero absente
84.2queste parole et altre lachrymando
84.3non una sola volta, ma sovente
84.4Hippalca la venia pur confortando
84.5che Ruggier servarebbe intieramente
84.6sua fede, e ch ella l aspettasse, quando
84.7altro far non potea, sin a quel giorno
84.8chavea Ruggier prescritto al suo ritorno
85.1Li conforti d Hippalca e la speranza
85.2che de li amanti suole esser compagna
85.3alla tema e al dolor tolgon possanza
85.4di far che Bradamante ognhora piagna
85.5in Montalban senza mutar mai stanza
85.6voglion che fin al termine rimagna
85.7sin al promesso termine, e giurato
85.8che poi fu da Ruggier mal osservato
86.1Ma ch egli alla promessa sua mancasse
86.2non perhò debbe haver la colpa affatto
86.3ch una causa et unaltra sì lo trasse
86.4che gli fu forza preterire il patto
86.5convenne che nel letto si colcasse
86.6e piu d un mese si stesse di piatto
86.7in dubbio di morir, sì il dolor crebbe
86.8dopo la pugna che col Tartaro hebbe
87.1L innamorata giovane l attese
87.2tutto quel tempo e disiollo in vano
87.3ne mai ne seppe fuor quanto n intese
87.4hora da Hippalca, e poi dal suo germano
87.5che le narrò che Ruggier lui difese
87.6e Malagigi liberò, e Viviano
87.7questa novella anchor chavesse grata
87.8pur di qualche amarezza era turbata
88.1Che di Marphisa in quel discorso udito
88.2l alto valore e le bellezze havea
88.3udì come Ruggier s era partito
88.4con essolei, e che d andar dicea
88.5la dove con disagio in debil sito
88.6mal sicuro Agramante si tenea
88.7sí degna compagnia la donna lauda
88.8ma non che se n allegri o che ne applauda
89.1Ne piccolo è il sospetto che la preme
89.2che se Marphisa è bella come hà fama
89.3et che sin a quel dì siano iti insieme
89.4è maraviglia se Ruggier non l ama
89.5pur non vuol creder ancho, e spera, e teme
89.6e quel dì che la può far lieta et grama
89.7misera attende, e suspirando stassi
89.8da Montalban mai non movendo i passi
90.1Stando ella quivi, il principe, il signore
90.2del bel castello, il primo de suoi frati
90.3io non dico di etade, ma d honore
90.4che di lui prima dui n erano nati
90.5Rinaldo, che di gloria e di splendore
90.6li há, come il sol le stelle, illuminati
90.7giunse al castello un giorno in su la nona
90.8ne, fuor ch un servo, era con lui persona
91.1Del suo venir fu causa, che da Brava
91.2ritornandosi un dì verso Parigi
91.3come v hò detto che sovente andava
91.4per ritrovar d Angelica vestigi
91.5havea sentita la novella prava
91.6del suo Viviano, et del suo Malagigi
91.7ch eran per esser dati al Maganzese
91.8e per ciò ad Agrismonte la via prese
92.1Dove intendendo poi ch eran salvati
92.2e li aversarii lor morti e destrutti
92.3e Marphisa e Ruggier erano stati
92.4che li haveano a quei termini ridutti
92.5et suoi fratelli, et suoi cugin tornati
92.6a Montalbano insieme erano tutti
92.7gli parve un hora un anno di trovarsi
92.8con essolor la dentro ad abbracciarsi
93.1Venne Rinaldo a Montalbano, e quivi
93.2madre moglie abbracciò figli e fratelli
93.3e i cugini che dianzi eran captivi
93.4e parve quando egli arrivò tra quelli
93.5dopo gran fame hirondine che arrivi
93.6col cibo in bocca a pargoletti augelli
93.7e poi ch un giorno vi fu stato o dui
93.8partirse e fe partir altri con lui
94.1Ricciardo, Alardo, e Ricciardetto e d essi
94.2figli d Amone, il piu vecchio Guicciardo
94.3Malagigi et Vivian, si furon messi
94.4in arme, dietro al Paladin gagliardo
94.5Bradamante aspettando ch s appressi
94.6il tempo, ch al disio suo ne vien tardo
94.7inferma disse a gli fratelli ch era
94.8et non volse venir con loro in schiera
95.1Et ben lor disse l ver, ch ella era inferma
95.2ma non di febre o corporal dolore
95.3era l disio che l alma dentro inferma
95.4et fa alteration patir d amore
95.5Rinaldo in Montalban piu non si ferma
95.6et seco mena di sua gente il fiore
95.7come a Parigi ne venisse, e quanto
95.8Carlo aiutasse, io dirò in l altro canto
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