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1.1mOlti consigli de le donne sono
1.2meglio improviso che a pensarvi usciti
1.3che questo è spetiale e proprio dono
1.4fra tanti e tanti lor dal ciel largiti
1.5ma può mal quel de li huomini esser buono
1.6che maturo discorso non aiti
1.7e non vi s habbia a ruminarvi sopra
1.8speso alcun tempo e molto studio et opra
2.1Parve, e non fu perhò, buono il consiglio
2.2di Malagigi, anchor che come ho detto
2.3per questo di grandissimo periglio
2.4liberassi il cugin suo Ricciardetto
2.5a levare indi Rodomonte e il figlio
2.6del Re Agrican, il spirto havea constretto
2.7non avertendo, che serebbon tratti
2.8dove i Christian ne rimarrian disfatti
3.1Ma se spatio a pensarvi havesse havuto
3.2creder si può, che dato similmente
3.3al suo Cugino havria debito aiuto
3.4ne fatto danno alla Christiana gente
3.5commandare a quel spirto havria potuto
3.6ch alla via di Levante, o di Ponente
3.7sì dilungata havesse la donzella
3.8che non ne udisse Francia piu novella
4.1Così li amanti l havrian seguita
4.2come a Parigi, ancho in ogn altro luoco
4.3ma fu questa avertenza inavertita
4.4da Malagigi, per pensarvi poco
4.5e la malignitá dal ciel bandita
4.6di sangue avida sempre e ferro e fuoco
4.7prese la via, donde piu Carlo afflisse
4.8poi ch el Mastro nessuna gli prescrisse
5.1El palafren chavea il demonio al fianco
5.2portò la spaventata Doralice
5.3che non la puote arrestar fiume, e manco
5.4fossa, boscho, palude, erta, o pendice,
5.5fin che per mezo il campo Inglese e il Franco
5.6e l altra moltitudine fautrice
5.7de l insegne di Christo, rassegnata
5.8non l hebbe al padre suo Re di Granata
6.1Rodomonte, e il figliuol del Re Agricane
6.2el primo dì la seguitaro un pezzo
6.3che le vedean le spalle, ma lontane
6.4poi di vista la persero da sezzo
6.5e venner per la traccia come il cane
6.6a ritrovar la lepre o l caprio avezzo
6.7ne si fermar, che furo in parte, dove
6.8di lei (ch era col padre) hebbono nuove
7.1Guardati Carlo, chel ti viene adosso
7.2tanto furor, che non ti veggio scampo
7.3e non pur questi, ma Gradasso é mosso
7.4con Sacripante, a danno del tuo campo
7.5Fortuna per toccarti sin all osso
7.6ti tolle a un tempo l uno e l altro lampo
7.7di forza, e di saper, che vivea teco
7.8e tu rimaso in tenebre sei cieco
8.1Io ti dico d Orlando e di Rinaldo
8.2che l uno al tutto furioso e folle
8.3al sereno, alla pioggia, al freddo, al caldo
8.4nudo va discorrendo il piano e il colle
8.5l altro con senno non troppo piu saldo
8.6d appresso al gran bisogno ti si tolle
8.7che non trovando Angelica in Parigi
8.8si parte, e va cercandone vestigi
9.1Un fraudolento vecchio incantatore
9.2fatto gli havea (come a principio dissi)
9.3creder per un fantastico suo errore
9.4che con Orlando Angelica venissi
9.5onde di gelosia tocco nel core
9.6de la maggior ch amante mai sentissi
9.7venne a Parigi, e come apparve in corte
9.8d ire in Bertagna gli toccó per sorte
10.1Hor fatta la battaglia, onde portonne
10.2egli l honor d haver chiuso Agramante
10.3tornò a Parigi, e monastier di donne
10.4e case, e rocche, cercò tutte quante
10.5se non era murata in le colonne
10.6l havria trovata il curioso amante
10.7vedendo al fin ch ella non vè ne Orlando
10.8ambi li và con gran disio cercando
11.1Pensò che nel suo Anglante, o in la sua Brava
11.2se la godesse Orlando in festa e in giuoco
11.3e qua e la per ritrovarla andava
11.4ne la trovò ne in l un ne in l altro luoco
11.5a Parigi di nuovo ritornava
11.6fra se dicendo, Orlando devria poco
11.7tardar homai di capitare al varco
11.8ch absente esser non può senza suo incarco
12.1Un giorno o dui ne la città soggiorna
12.2Rinaldo, e poi che Orlando non arriva
12.3hor verso Anglante, hor verso Brava torna
12.4spiando se di lui novella udiva
12.5cavalca, e quando annotta, e quando aggiorna,
12.6in la fredda alba, in l ardente hora estiva
12.7e fa a lume hor del sole, hor de la luna
12.8ducento volte questa via, non che una
13.1Quel antiquo Aversario che fece Eva
13.2al divietato pomo alzar la mano
13.3a Carlo un giorno i lividi occhi lieva
13.4chel buon Rinaldo era da lui lontano
13.5e vedendo la rotta, che poteva
13.6darsi in quel punto al populo Christiano
13.7quanta excellentia d arme al mondo fusse
13.8fra tutti i Saracini ivi condusse
14.1Al Re Gradasso e al buon Re Sacripante
14.2ch eran fatti compagni all uscir fuore
14.3de la piena d error casa d Atlante,
14.4di venire in soccorso messe in core
14.5alle genti assediate d Agramante
14.6e destruttion di Carlo imperatore
14.7et egli per l incognite contrade
14.8fe lor la scorta, e agevolò le strade
15.1E diede a un altro de li suoi, negotio
15.2d affrettar Rodomonte e Mandricardo
15.3per le vestigie, donde l altro sotio
15.4a trar non era Doralice tardo
15.5mandonne anchora un altro, perche in otio
15.6non stia Marphisa ne Ruggier gagliardo
15.7ma chi guidò l ulima coppia, tenne
15.8la briglia piu, ne quando li altri venne
16.1La coppia di Marphisa e di Ruggiero
16.2di meza hora piu tarda si condusse
16.3perhò che astutamente l angel nero
16.4volendo alli Christian dar de le busse
16.5provide che la lite del destriero
16.6per impedire il suo desir non fusse
16.7che rinovata si faria, se giunto
16.8fusse Ruggiero, e Rodomonte a un punto
17.1Li quattro primi si trovaro insieme
17.2onde potean veder li alloggiamenti
17.3de lexercito oppresso, e di chi l preme
17.4e le bandiere in che feriano i venti
17.5si consigliaro alquanto, e fur l estreme
17.6conclusion de lor ragionamenti
17.7di dare aiuto, mal grado di Carlo,
17.8al Re Agramante, e de l assedio trarlo
18.1Stringonsi insieme, e prendono la via
18.2per mezzo le trabacche di Christiani
18.3gridando Aphrica e Spagna tuttavia
18.4e si scopriro in tutto esser pagani
18.5pel campo arme arme risonar s udia
18.6ma menar si sentir prima le mani
18.7e già del retroguardo una gran frotta
18.8non che assalita sia, ma fugge in rotta
19.1L exercito Christian mosso a tumulto
19.2sozopra va senza sapere il fatto
19.3extima alcun che sia uno usato insulto
19.4che Suizari e Vasconi habbiano fatto
19.5ma perche alla piu parte è il caso occulto
19.6s aduna insieme ogni nation di fatto
19.7altri a suon di tamburo, altri di tromba
19.8grande è il rumore e sino al ciel ribomba
20.1El magno Imperator fuor che la testa
20.2è tutto armato, e i paladini ha presso
20.3e dimandando vien, che cosa è questa
20.4che le squadre in disordine gli ha messo
20.5e minacciando, hor questi hor quelli arresta
20.6e vede a molti il viso o l petto fesso
20.7ad altri insanguinare o l capo o l gozzo
20.8alcun tornar con mano o braccio mozzo
21.1Giunge piu inanzi, e ne ritrova molti
21.2giacer in terra in spaventoso lago
21.3nel proprio sangue horribilmente involti
21.4ch uopo non han di medico o di mago
21.5vede da spalle e busti i capi sciolti
21.6e l altre membra con crudele imago
21.7e si trovan per tutto huomini spenti
21.8da li primi alli estremi alloggiamenti
22.1Dove passato era il piccol drapello
22.2di chiara fama eternamente degno
22.3per lunga riga era rimaso quello
22.4al mondo sempre memorabil segno
22.5Carlo mirando va il crudel macello
22.6maraviglioso, e pien d ira e di sdegno
22.7come alcuno in cui danno il fulgor venne
22.8cerca per casa ogni sentier che tenne
23.1Non era alli ripari ancho arrivato
23.2del Re Aphrican questo primiero aiuto
23.3che con Marphisa fu da un altro lato
23.4l animoso Ruggier sopravenuto
23.5poi ch una volta o due l occhio aggirato
23.6hebbe la degna coppia, e ben veduto
23.7qual via piu breve per soccorrer fosse
23.8l assediato signor, ratta si mosse
24.1Come, quando si da fuoco alla Mina
24.2pel lungo solco de la negra polve
24.3licentiosa fiamma arde e camina
24.4siche occhio drieto a pena se le volve
24.5e qual si sente poi l alta ruina
24.6chel duro sasso o l grosso muro solve
24.7così Ruggiero e Marphisa veniro
24.8e tali in la battaglia si sentiro
25.1Per lungo e per traverso a fender teste
25.2incominciaro, e tagliar braccia e spalle
25.3de le turbe, che mal erano preste
25.4ad expedire, e lor sgombrare il calle
25.5chà notato il passar de le tempeste
25.6ch una parte d un monte, o d una valle
25.7offende, e l altra lascia, s appresenti
25.8la via di questi dui fra quelle genti
26.1Molti che dal furor di Rodomonte
26.2e di quell altri primi eran fuggiti
26.3Dio ringratiando chavea lor sì pronte
26.4gambe concesse, e piedi sì expediti
26.5vennero a dar del petto e de la fronte
26.6in Marphisa e in Ruggiero, onde scherniti
26.7vider, che ne per star ne per fuggire
26.8alcuno al suo destin puó contradire
27.1Da l un fugge la turba, e cade in mane
27.2de l altro, e paga il fio d ossa, e di polpe
27.3così cader co i figli in bocca al cane
27.4suol, sperando fuggir, timida volpe
27.5poi che la caccia de l antique tane
27.6il suo vicin, che lè da mille colpe
27.7e cautamente con fumo e con fuoco
27.8turbata l hà da non temuto luoco
28.1Ne li ripari intrò de saracini
28.2Marphisa con Ruggiero a salvamento
28.3quivi tutti con gli occhi al ciel supini
28.4Dio ringratiar di sì opportuno avento
28.5hor non v è piu timor de paladini
28.6el piu tristo pagan ne sfida cento
28.7et è concluso che senza riposo
28.8si torni a fare il campo sanguinoso
29.1Corni, bussoni, timpani moreschi
29.2empieno il ciel di formidabil suoni
29.3ne l aria tremolare a venti freschi
29.4si veggono le bandiere e i gonfaloni
29.5da l altra parte i capitan Carleschi
29.6stringono insieme Alemanni e Britoni
29.7Lombardi, Franchi e quelli d Inghilterra
29.8e si mesce aspra e sanguinosa guerra
30.1La forza del terribil Rodomonte
30.2e del Tartaro audace e furibondo
30.3e di Marphisa l intrepida fronte
30.4del Re Gradasso sí famoso al mondo
30.5di Ruggier di virtú d ogni ben fonte
30.6di Sacripante a pochi altri, secondo
30.7feron chiamar san Gianni, e san Dionygi
30.8al Re di Francia, e ritrovar Parigi
31.1Di questi cavallieri, e di Marphisa
31.2l ardire invitto e la mirabil possa
31.3non fu signor di sorte, non fu in guisa
31.4ch imaginar, non che descriver possa
31.5quindi si può stimar che gente uccisa
31.6fusse quel giorno, e che crudel percossa
31.7havesse Carlo, arroge poi con loro
31.8di Spagna e Lybia, alcun famoso Moro
32.1Molti per fretta s affogaro in Senna
32.2ch el ponte non potea supplire a tanti
32.3e desiar come l caro la penna
32.4perche la morte havean drieto e dinanti
32.5excetto Ugieri, e il Marchese di Vienna
32.6li paladin fur presi tutti quanti
32.7Olivier ritornò ferito sotto
32.8la spalla destra, Ugier col capo rotto
33.1E se, come Rinaldo e come Orlando,
33.2lasciato Brandimarte havesse il giuoco
33.3Carlo n andava di Parigi in bando
33.4se potea vivo uscir di sí gran fuoco
33.5fe Brandimarte ció che puote, e quando
33.6non puote piu, diede alla furia luoco
33.7così Fortuna ad Agramante arrise
33.8ch unaltra volta a Carlo assedio mise
34.1De vedovelle i gridi e le querele
34.2e d orphani fanciulli, e di vecchi orbi
34.3nel eterno seren nanzi a Michele
34.4saliron fuor di questi aeri torbi
34.5e lo fecer mirar dove il fedele
34.6populo, in preda era de lupi e corbi
34.7di Francia, d Inghilterra, e di Lamagna
34.8che tutta havea coperta la campagna
35.1Nel viso s arroscì l Angel beato
35.2parendogli che mal fusse ubidito
35.3al Creatore, e sì chiamò ingannato
35.4da la Discordia perfida, e tradito
35.5di poner liti intra pagani, dato
35.6l havea l assunto, e mal era exequito
35.7anzi tutto il contrario al suo disegno
35.8parea haver fatto, a chi guardava al segno
36.1Come servo fedel, che piu d amore
36.2che di memoria abondi, e che s aveggia
36.3haver messo in oblio cosa che a core
36.4quanto la vita e l anima haver deggia
36.5studia con fretta d emendar l errore
36.6ne vuol che prima il suo signor lo veggia
36.7così l Angelo a Dio salir non volse
36.8se de l obligo prima non si sciolse
37.1Al monastier, dove altre volte havea
37.2la Discordia veduta, drizzò l ali
37.3trovolla che in capitulo sedea
37.4a nuova elettion de li ufficiali
37.5e di veder, diletto si prendea,
37.6volar pel capo a frati i breviali
37.7la man le pose l Angelo nel crine
37.8e pugna e calci le diè senza fine
38.1Indi le ruppe un manico di croce
38.2per la testa, pel dosso, e per le braccia,
38.3mercè grida la misera a gran voce
38.4e le genocchia al divin nontio abbraccia
38.5Michel non l abbandona, che veloce
38.6nel campo del Re d Aphrica la caccia
38.7e poi le dice, aspettati haver peggio
38.8se fuor di questo campo piu ti veggio
39.1Come che la Discordia havesse rotto
39.2tutto il dosso e le braccia, pur temendo
39.3un altra volta ritrovarsi sotto
39.4a que gran colpi, a quel furor tremendo,
39.5corse a pigliare i mantici dibotto
39.6et alli accesi fuochi esca aggiungendo
39.7et accendendone altri, fe salire
39.8da molti cori un alto incendio d ire
40.1Questo fuoco arde Rodomonte, e insieme
40.2Mandricardo, e Ruggiero, e al signor Moro
40.3li fa venire inanzi, hor che non preme
40.4Carlo i pagani, anzi il vantaggio è il loro
40.5e quivi de le ingiurie e liti estreme
40.6dette le cause pienamente foro
40.7e tutti si rimettono al parere
40.8del Re chi prima il campo debbia havere
41.1Marphisa del suo caso ancho favella
41.2e dice che la pugna vuol finire
41.3che cominciò col Tartaro, per ch ella
41.4provocata da lui vi fu a venire
41.5ne vuol per dar all altre luoco, quella
41.6di piu tre giorni o quattro differire
41.7ma d esser prima fa l instantia grande
41.8che nel steccato il Tartaro dimande
42.1Non men vuol Rodomonte il primo campo
42.2da terminar col suo rival l impresa
42.3che per soccorrer l Aphricano campo
42.4ha già interrotta e sin a qui suspesa
42.5mette Ruggier le sue parole a campo
42.6e dice, che patir troppo gli pesa
42.7che Rodomonte il caval suo gli tegna
42.8e ch a pugna con lui prima non vegna
43.1Per piu intricarla il Tartaro viene anche
43.2e nega che Ruggiero ad alcun patto
43.3debbia l Aquila haver da l ale bianche
43.4e d ira e di furor è così matto
43.5che vuol (quando da gli altri tre non manche)
43.6tutte combatter le querele a un tratto
43.7ne piu da gli altri anchor saria mancato
43.8sel consenso del Re vi fusse stato
44.1Con preghi il Re Agramante e buon ricordi
44.2fa quanto può perche la pace segua,
44.3e quando al fin tutti li vede sordi
44.4e non voler udir di pace o tregua
44.5si pensa come a cedersi li accordi
44.6ch el primo campo alcun d essi consegua
44.7e pel miglior partito al fin gli occorre
44.8ch ognuno a sorte il campo s habbia a torre
45.1Fe poner quattro brevi, un Mandricardo
45.2e Rodomonte insieme scritto havea
45.3ne l altro era Ruggiero e Mandricardo,
45.4Rodomonte e Ruggier l altro dicea
45.5dice l altro Marphisa e Mandricardo,
45.6indi all arbitrio de la instabil dea
45.7li fece trar, nel primo fu il signore
45.8di Sarza e Mandricardo ch uscì fuore
46.1Mandricardo e Ruggier fu nel secondo,
46.2nel terzo fu Ruggiero e Rodomonte,
46.3restò Marphisa e Mandricardo in fondo,
46.4diche la donna hebbe turbata fronte
46.5ne Ruggier piu di lei parve giocondo
46.6che di dui primi connoscea sì pronte
46.7le forze, che potrá poco avanzare
46.8siche egli haver con lor possa piu a fare
47.1Giacea non lungi da Parigi un luoco
47.2che volgea un miglio, o poco meno intorno
47.3lo cingea tutto un argine non poco
47.4sublime, e quasi era un theatro adorno
47.5un castel già vi fu, ma a ferro e a fuoco
47.6le mura e i tetti, et a ruina andorno
47.7un simil può vederne in su la strada
47.8qual volta a Borgo il Parmigiano vada
48.1In questo luoco fu la lizza fatta
48.2di brevi legni d ogni intorno chiusa
48.3per giusto spatio quadra, al bisogno atta
48.4con due capaci porte come s usa
48.5giunto il dì ch al Re par che si combatta
48.6tra li guerrier che non ricercan scusa
48.7presso alle sbarre fur d amendui i lati
48.8contra i rastelli i padiglion tirati
49.1Nel padiglion che è piu verso Ponente
49.2stà il Re d Algier cha membra di gigante
49.3gli pone in dosso il scoglio del serpente
49.4l ardito Ferraù con Sacripante
49.5el Re Gradasso e Falsiron possente
49.6sono in quell altro al lato di Levante
49.7e metton di sua man l arme Troiane
49.8in dosso al successor del Re Agricane
50.1Sedeva in tribunale amplo e sublime
50.2il Re d Aphrica e seco era l Hispano
50.3poi Stordilano e l altre genti prime
50.4che riveria l exercito Pagano
50.5beato a chi pon dare argini, e cime
50.6d arbori stanza, che l alzi dal piano
50.7grande è la calca del populo armato
50.8ch ondeggia intorno al martial steccato
51.1Eran con la Reina di Castiglia
51.2reine, e principesse, e nobil donne
51.3d Aragon, di Granata, e di Siviglia
51.4e fin di presso al Atlantee colonne
51.5tra quali si sedea la bella figlia
51.6di Stordilano, et al pensier le gonne
51.7convenienti havea quel giorno in dosso
51.8giungea col verde un scolorito rosso
52.1In habito succinta era Marphisa
52.2qual si convenne a donna, et a guerriera
52.3Thermoodonte forse a quella guisa
52.4vide Hippolyta ornarsi e la sua schiera
52.5già con la cotta d arme alla divisa
52.6del Re Agramante, in campo venuto era
52.7l Araldo, a divietar con dure leggi
52.8che non sia in fatto o in detto che parteggi
53.1La densa turba aspetta disiando
53.2la pugna, e spesso incolpa il venir tardo
53.3di dui famosi cavallieri, quando
53.4s ode dal padiglion di Mandricardo
53.5alto rumor, che vien moltiplicando
53.6hor sappiate signor ch el Re gagliardo
53.7di Sericana, e il Tartaro possente
53.8fanno il tumulto, e il grido che si sente
54.1Havendo armato il Re di Sericana
54.2di sua man tutto il Re di Tartaria
54.3per porgli al fianco la spada soprana
54.4che già d Orlando fu, se ne venia
54.5quando nel pome scritto Durindana
54.6vide, e il quartier di smalto, che solia
54.7esser l insegna di quel fiero Aimonte
54.8a cui la tolse Orlando in Aspramonte
55.1Vedendola fu certo ch era quella
55.2tanto famosa del signor d Anglante
55.3per cui con grande armata, e la piu bella
55.4che giá mai si partisse di Levante
55.5soggiogato havea il regno di Castella
55.6e Francia vinta esso pochanni inante
55.7ma non può imaginarsi, come avegna
55.8chor Mandricardo in suo poter la tegna
56.1E dimandogli se per forza o patto
56.2l havesse tolta al Conte, e dove e quando
56.3e Mandricardo disse, chavea fatto
56.4gran battaglia per essa con Orlando
56.5e come finto quel s era poi matto
56.6sol per paura di morir, cercando
56.7idonea scusa per gettar in terra
56.8Durindana, cagion di far lui guerra
57.1E che imitato in questo havea il Castore
57.2il qual si srappa i genitali sui
57.3vedendose alle spalle il cacciatore
57.4che sa che non ricerca altro da lui
57.5Gradasso non udì tutto l tenore
57.6che disse, non darolla a te ne altrui
57.7tanto oro, tanto affanno, e tanta gente,
57.8ci hò speso che è ben mia debitamente
58.1Cercati pur fornir d un altra spada
58.2ch io voglio questa, e non ti paia nuovo
58.3pazzo o saggio che Orlando se ne vada
58.4haverla intendo, ovunque io la ritrovo
58.5tu senza testimoni in su la strada
58.6te l usurpasti, io qui lite ne muovo
58.7la mia ragion dirà mia semitarra
58.8e faremo il giudicio ne la sbarra
59.1Prima di guadagnarla t apparecchia
59.2che tu l adopri contra Rodomonte
59.3comperar prima l arme, è usanza vecchia
59.4ch in la battaglia il cavallier s affronte
59.5piu dolce suon non mi viene all orecchia
59.6rispose alzando il Tartaro la fronte,
59.7di quel, ch alla battaglia mi richieda
59.8ma per dio fa ch el Re d Algier ti ceda
60.1Fa che ceder la prima si contente
60.2e per se tolga la pugna seconda
60.3e non ti dubitar, ch immantinente
60.4a te con tutto il mondo i non risponda
60.5grida Ruggier, che è appresso, e che li sente,
60.6non vuó che piu la sorte si confonda
60.7o il primo, o il terzo Rodomonte sia
60.8la seconda battaglia ha d esser mia
61.1Se di Gradasso la ragion prevale
61.2prima acquistar che porre in opra l armi
61.3ne tu l Aquila mia da le bianche ale
61.4prima usar dei, che non me ne disarmi
61.5ma poi ch è stato il mio voler già tale
61.6di mia sententia non voglio appellarmi
61.7che sia seconda la battaglia mia
61.8quando del Re d Algeria la prima sia
62.1Se turbarete voi l ordine in parte
62.2io totalmente turbarollo anchora
62.3io non intendo il mio scudo lasciarte
62.4se contra me non lo combatti horhora
62.5se l uno e l altro di voi fosse Marte
62.6(rispose Mandricardo irato allhora)
62.7non seria l un ne l altro atto a vietarmi
62.8la buona spada, o quelle nobili armi
63.1E tratto da la cholera, aventosse
63.2col pugno chiuso al Re di Sericana
63.3e la man destra in modo gli percosse
63.4ch abbandonar gli fece Durindana
63.5Gradasso, non credendo ch egli fosse
63.6di così folle audacia e poco sana
63.7colto improviso fu che stava abada
63.8e tolta si trovò la buona spada
64.1Così scornato di vergogna e d ira
64.2nel viso avampa e par che getti fuoco
64.3e piu l afflige il caso e lo martira
64.4poi che l accade in sì palese luoco
64.5bramoso di vendetta, si ritira
64.6a trar la simitarra a drieto un poco
64.7Mandricardo in sè tanto si confida
64.8che Ruggier ancho alla battaglia sfida
65.1Venite pur inanzi ambedui insieme
65.2e vengane pel terzo Rodomonte
65.3Aphrica e Spagna, e tutto l human seme
65.4ch io son per sempre mai volger la fronte
65.5così dicendo che nulla teme
65.6mena d intorno la spada d Aimonte
65.7e il scudo imbraccia disdegnoso e fiero
65.8contra Gradasso e contra il buon Ruggiero
66.1Lascia la cura a me (dicea Gradasso)
66.2ch io guarisca costui de la pazzia
66.3per dio (dicea Ruggier) non te la lasso
66.4ch esser convien questa battaglia mia
66.5va indrieto tu, vagli pur tu, ne passo
66.6perhó tornando, gridan tutta via
66.7et attaccossi la battaglia in terzo
66.8et era per uscirne un strano scherzo
67.1Se molti non si fussero interposti
67.2a quel furor, con non troppo consiglio,
67.3ch a spese lor quasi imparar, che costi
67.4voler altri salvar con suo periglio
67.5ne tutto il mondo mai li havria composti
67.6se non venia il Re d Aphrica e Marsiglio
67.7al cui verendo signoril conspetto
67.8hebbero molto i cavallier rispetto
68.1Fecese tutta il Re Agramante exporre
68.2de famosi guerrier la lite ardente
68.3e molto affaticosse, per disporre
68.4che per quella giornata solamente
68.5a Mandricardo la spada d Hettorre
68.6concedesse Gradasso humanamente
68.7tanto chavesse fin l aspra contesa
68.8chavea giá contra Rodomonte presa
69.1E mentre quivi studia il Re Agramante
69.2se mezo può trovar che li compona
69.3da l altro padiglion tra Sacripante
69.4e Rodomonte, un altra lite suona
69.5il Re Circasso (come è detto inante)
69.6con Ferraù si stava alla persona
69.7di Rodomonte e gli havea l arme indotte
69.8che fur del suo progenitor Nembrotte
70.1Et eran poi venuti, ove il destriero
70.2facea mordendo il ricco fren spumoso
70.3i dico il buon Frontin, per cui Ruggiero
70.4stava iracondo, e piu che mai sdegnoso,
70.5Sacripante che a por tal cavalliero
70.6in campo havea mirava curioso
70.7se ben ferrato, e ben guarnito, e in punto
70.8era il caval, come deveasi a punto
71.1E venendo a guardargli piu a minuto
71.2li segni le fattezze isnelle et atte
71.3hebbe, fuor d ogni error, riconnosciuto
71.4che questo era il destrier suo Frontalatte
71.5che tanto caro già s havea tenuto
71.6che poi che gli fu tolto, oltra le fatte
71.7querele, durò un tempo che andar volse
71.8a piedi sempre, in modo gli ne dolse
72.1Dinanzi Albracca gli l havea Brunello
72.2tolto di sotto, quel medesmo giorno
72.3ch ad Angelica poi tolse l annello
72.4al Conte Orlando Balisarda e il corno,
72.5e la spada a Marphisa, et havea quello
72.6dopo che fece in Aphrica ritorno
72.7con Balisarda insieme a Ruggier dato
72.8il qual l havea Frontin poi nominato
73.1Quando connobbe non s apporre in fallo
73.2disse il Circasso al Re d Algier rivolto
73.3sappi signor, che questo è mio cavallo
73.4ch ad Albracca per furto mi fu tolto
73.5ben havrei testimoni da provallo
73.6ma perche son da noi lontani molto
73.7s alcun lo niega i gli vuò sostenere
73.8con l arme in man le mie parole vere
74.1Ben son contento per la compagnia
74.2in questi pochi dì stata tra noi
74.3che prestato il cavallo hoggi ti sia
74.4che veggio ben che senza far non puoi
74.5perhò con patto, se per cosa mia
74.6e prestata da me connoscer vuoi
74.7altrimente d haverlo non far stima
74.8o se non lo combatti meco prima
75.1Rodomonte di cui ne il piu orgoglioso
75.2cavallier venne mai, ne il piu iracondo,
75.3da indi in qua ch el fiero e coraggioso
75.4Nino, prima insegnò militia al mondo
75.5rispose, qualunqualtro che fusse oso
75.6(ma con un viso altiero e furibondo)
75.7dirmi così, giá si seria aveduto
75.8che meglio era per lui di nascer muto
76.1Ma per la compagnia che (come hai detto)
76.2novellamente insieme havemo presa
76.3ti son contento haver tanto rispetto
76.4ch io t ammonisca a tardar questa impresa
76.5fin che de la battaglia veggi effetto
76.6che fra il Tartaro e me presto fia accesa
76.7dove, porti uno exempio inanzi, spero
76.8chavrai di gratia dirmi habbi il destriero
77.1È teco cortesia, l esser villano
77.2disse il Circasso pien d ira e di sdegno,
77.3ma piu chiaro ti dico hora e piu piano
77.4che tu non faccia in quel caval disegno
77.5che te lo defendo io, tanto ch in mano
77.6questa vindice mia spada sostegno
77.7e metterovi in sin a l ugna e il dente
77.8se non potrò difenderlo altrimente
78.1Venner da le parole alle contese,
78.2ai gridi, alle minaccie, alla battaglia,
78.3che per molt ira in piu fretta s accese
78.4che s accendesse mai per fuoco paglia
78.5Rodomonte ha l usbergo et ogni arnese
78.6Sacripante non ha piastra ne maglia
78.7ma pare (in modo col schermir s adopra)
78.8che tutto con la spada si ricopra
79.1Non era la possanza e la fierezza
79.2di Rodomonte (anchor ch era infinita)
79.3piu che la providenza e la destrezza
79.4con che sue forze Sacripante aita
79.5non voltó ruota mai con piu prestezza
79.6il macigno sovran ch el grano trita
79.7che faccia Sacripante, hor mano hor piede
79.8di qua e di la dove il bisogno vede
80.1Ma Ferraù, ma Serpentino arditi
80.2trasson le spade, e si cacciar tra loro
80.3dal Re Grandonio, da Isolier seguiti
80.4et altri cavallier del popul Moro
80.5questi erano i rumor che furo uditi
80.6nel altro padiglione da costoro
80.7ch eran per accordar venuti in vano
80.8col Tartaro e Ruggiero e il Sericano
81.1Venne chi la novella al Re Agramante
81.2riportò certa, come pel destriero
81.3havea con Rodomonte Sacripante
81.4incomminciato un aspro assalto e fiero
81.5il Re confuso di discordie tante
81.6disse a Marsiglio, habbi tu qui pensiero
81.7che fra questi guerrier non segua peggio
81.8mentre al altro disordine io proveggio
82.1El Re d Algier ch el suo signor rimira
82.2frena l orgoglio, e torna indrieto il passo
82.3ne con minor rispetto se ritira
82.4al venir d Agramante il Re Circasso
82.5quel dimanda la causa di tanta ira
82.6con real viso e parlar grave e basso
82.7e cerca, poi che n hà compreso il tutto,
82.8porli d accordo, e non vi fa alcun frutto
83.1El Re Circasso al Re d Algier non vuole
83.2ch el suo destrier piu lungamente resti
83.3se non s humilia tanto di parole
83.4che lo venga a pregar che gli lo presti
83.5Rodomonte superbo come suole
83.6gli risponde, ne tu ne il ciel faresti
83.7che cosa che per forza haver potessi
83.8da altri che da me mai connoscessi
84.1El Re chiede al Circasso, che ragione
84.2ha nel cavallo, e come gli fu tolto
84.3e quel di parte in parte il tutto expone
84.4et exponendo s arrossisce in volto
84.5quando gli narra ch el suttil ladrone
84.6ch in un alto pensier l haveva colto
84.7la sella su quattro haste gli suffolse
84.8e di sotto il caval nudo gli tolse
85.1Marphisa che tra li altri al grido venne
85.2tosto ch el furto del cavallo udì
85.3in viso si turbò, che le sovenne
85.4che la sua spada perse ella quel dì
85.5e quel caval, che parve haver le penne
85.6a fuggir nanzi a lei, connobbe quì
85.7e connobbe ancho il buon Re Sacripante
85.8che connosciuto anchor non havea inante
86.1Li altri ch eran intorno, e che vantarsi
86.2Brunel di questo haveano udito spesso
86.3verso lui comminciaro a rivoltarsi
86.4e far palesi cenni che egli era esso
86.5Marphisa suspettando, ad informarsi
86.6da questo e da quel altro chavea appresso
86.7tanto che venne a ritrovar, che quello
86.8che le tolse la spada, era Brunello
87.1E seppe che pel furto, onde era degno
87.2che gli annodasse il collo un capestro unto
87.3dal Re Agramante al Tingitano regno
87.4fu con exempio inusitato, assunto
87.5Marphisa rifrescando il vecchio sdegno
87.6disegnò vendicarsene a quel punto
87.7e punir scherni e scorni, che per strada
87.8fatti le havea sopra la tolta spada
88.1Da un suo scudier l elmo allacciar si fece
88.2che del resto de l arme era guarnita
88.3senza usbergo io non truovo che mai diece
88.4volte, fusse veduta alla sua vita
88.5dal giorno ch a portarlo assuefece
88.6la sua persona, oltra il prescritto, ardita
88.7con l elmo in capo andò dove fra i primi
88.8Brunel sedea ne li argini sublimi
89.1Gli diede a prima giunta ella di piglio
89.2in mezo il petto, e da terra levollo
89.3come levar suol col falcato artiglio
89.4tal volta la rapace aquila il pollo
89.5e la, dove la lite inanzi il figlio
89.6era del Re Troian, così portollo
89.7Brunel che giunto in male man si vede
89.8pianger non cessa e dimandar mercede
90.1Sopra tutti i rumor strepiti e gridi
90.2di ch el campo era pien quasi ugualmente
90.3Brunel chora pietade, hora sussidi
90.4dimandando venia, così si sente
90.5che al suono de ramarichi e de stridi
90.6si fa intorno accor tutta la gente
90.7giunta inanzi al Re d Aphrica Marphisa
90.8con viso altier gli dice in questa guisa
91.1Io voglio questo ladro tuo vassallo
91.2con le mie mane impender per la gola
91.3perche il giorno medesmo, ch el cavallo
91.4a costui tolle, a me la spada invola
91.5ma se glié alcun che voglia dir ch io fallo
91.6facciasi inanzi e dica una parola
91.7ch in tua presentia gli vuò sostenere
91.8che se ne mente, e ch io fò il mio devere
92.1Ma perche si potria forse imputarme
92.2chò atteso a farlo in mezo a tante liti
92.3mentre che questi piu famosi in arme
92.4d altre querele son tutti impediti
92.5tre giorni ad impiccarlo i vuò indugiarmi
92.6intanto o vien o manda chi l aiti
92.7che dopo, se non fia chi me lo vieti
92.8farò di lui mille uccellacci lieti
93.1Di qui presso a tre leghe, a quella torre
93.2che siede inanzi a un piccolo boschetto
93.3senza piu compagnia mi vado a porre
93.4che d una mia donzella e d un valletto
93.5s alcuno ardisce di venirmi a torre
93.6questo ladron, la venga ch io l aspetto
93.7così disse ella, e dove disse prese
93.8tosto la via, ne piu risposta attese
94.1Sul collo inanzi del destrier, si pone
94.2Brunel, che tuttavia tien per le chiome
94.3piange il misero e grida, e le persone
94.4in che sperar solia, chiama per nome
94.5resta Agramante in tal confusione
94.6di questi intrichi, che non vede come
94.7poterli sciorre, e via gli par piu greve
94.8che Marphisa Brunel cosí gli lieve
95.1Non che l apprezzi, o che gli porti amore
95.2anzi piu giorni son che l odia molto
95.3e spesso ha d impiccarlo havuto in core
95.4dopo che gli era stato l annel tolto
95.5ma questo atto gli par contra il suo honore
95.6siche n avampa di vergogna in volto
95.7e si dispone di seguire in fretta
95.8esso Marphisa, e far di ciò vendetta
96.1Ma il Re Sobrino il quale era presente
96.2da questa impresa molto il dissuade
96.3dicendogli, che mal conveniente
96.4era all altezza di sua maestade,
96.5ch anchor chavesse d esserne vincente
96.6infallibil speranza e sicurtade,
96.7gli fia piu chonor biasmo, che si dica
96.8chabbia vinta una femina a fatica
97.1Poco l honore, e molto era il periglio
97.2d ogni battaglia che con lei pigliasse
97.3e che gli dava per miglior consiglio
97.4che Brunello alle forche haver lasciasse
97.5e se credesse, ch uno alzar di ciglio
97.6a torlo dal capestro gli bastasse
97.7non devea alzarlo, per non contradire
97.8che s habbia la giustitia ad exequire
98.1Mandar potrassi un che Marphisa preghi
98.2ch in questa causa giudice ti faccia
98.3con promission, che al ladroncel si leghi
98.4il laccio al collo, e a lei si sodisfaccia
98.5e quando ancho ostinata te lo nieghi
98.6se l habbia, e il suo disir tutto compiaccia
98.7pur che da tua amicitia non si spicchi
98.8Brunello e li altri ladri tutti impicchi
99.1El Re Agramante volentier s attenne
99.2al parer di Sobrin, sempre discreto
99.3e Marphisa lasciò, che non le venne
99.4me patì ch altri le venisse drieto
99.5ne mandarla a pregar ancho sostenne
99.6e volse in questo rimanersi cheto
99.7per poter acchetar liti maggiori
99.8e del suo campo tor tanti romori
100.1Di ció si ride la Discordia pazza
100.2che Pace o Tregua homai piu teme poco
100.3scorre di qua e di la tutta la piazza
100.4ne può trovar per allegrezza luoco
100.5la Superbia con lei salta e gavazza
100.6e legna et esca và aggiungendo al fuoco
100.7e gridò sì, che fin nel alto regno
100.8diede a Michel de la vittoria segno
101.1Tremò Parigi e turbidossi Senna
101.2alla terribil voce di quella ebra
101.3ribombò il suon fin alla selva Ardenna
101.4siche le fiere uscir d ogni latebra
101.5udiron l alpi, e il monte di Gebenna
101.6e il lago di Costanza e di Genebra
101.7Rodano e Sonna udì, Garonna e il Rheno
101.8si strinsero le madri i figli al seno
102.1Son cinque cavallier chan fisso il chiodo
102.2d essere i primi a terminar sua lite
102.3che l una e l altra era intricata in modo
102.4che non l havrebbe Apolline expedite
102.5commincia il Re Agramante a sciorre il nodo
102.6de le prime tenzon chaveva udite
102.7che per la figlia del Re Stordilano
102.8eran tra il Re di Scytia, e un suo Aphricano
103.1El Re Agramante andò per porre accordo
103.2di qua e di la piu volte a questo e a quello
103.3e a questo e a quel piu volte diè ricordo
103.4da signor giusto e da fedel fratello
103.5e quando parimente trova sordo
103.6l un come l altro indomito e rubello
103.7di voler esser quel che resti senza
103.8la donna, da cui vien lor differenza
104.1Tol finalmente per miglior partito
104.2di che amendui si contentar li amanti
104.3che de la bella donna sia marito
104.4l un d essi dui, quel che vuole essa inanti
104.5e da quanto per lei sia stabilito
104.6piu non si possa andar drieto ne inanti
104.7a l uno e a l altro piace il compromesso
104.8sperando ch esser debbia a favor d esso
105.1El Re di Sarza che gran tempo prima
105.2che Mandricardo amava Doralice
105.3et ella l havea posto in su la cima
105.4d ogni favor, che a donna casta lice
105.5che debbia in util suo venire extima
105.6la gran sententia ch el può far felice
105.7ne egli havea questa credenza solo
105.8ma con lui tutto il Barbaresco stuolo
106.1Ognun sapea ciò ch egli havea già fatto
106.2per essa in giostre, in torniamenti, in guerra
106.3e che stia Mandricardo a questo patto
106.4dicono tutti che vaneggia et erra
106.5ma quel che piu fiate e piu, di piatto
106.6con lei fu, mentre il Sol stava sotterra
106.7e sapea quanto havea di certo in mano
106.8ridea del popular giudicio vano
107.1Poi lor convention ratificaro
107.2in man del Re, li dui prochi famosi
107.3et indi alla donzella se n andaro
107.4et ella abbassò gli occhi vergognosi
107.5e disse, che piu il Tartaro havea caro
107.6di che tutti restar maravigliosi
107.7Rodomonte si attonito e smarrito
107.8che di levar non era il viso ardito
108.1Ma poi che l usata ira cacciò quella
108.2vergogna, che gli havea la faccia tinta
108.3ingiusta e falsa la sententia appella
108.4et impugnò la spada chavea cinta
108.5dicendo, che volea che gli desse ella
108.6perduta in campo questa causa o vinta
108.7e non l arbitrio di femina leve
108.8che sempre inchina a quel che men far deve
109.1Di nuovo Mandricardo era risorto
109.2dicendo, vada pur come ti pare
109.3siche prima ch el legno intrasse in porto
109.4v era a solcare un gran spatio di mare
109.5se non ch el Re Agramante diede torto
109.6a Rodomonte, che non può chiamare
109.7piu Mandricardo per quella querela
109.8e cader fece al suo furor la vela
110.1Hor Rodomonte che notar si vede
110.2nanzi a tanti signor di doppio scorno
110.3dal suo Re, a cui per reverentia cede
110.4e da la donna sua tutto in un giorno
110.5quivi non volse piu fermare il piede
110.6e de la molta turba chavea intorno
110.7seco non tolse piu che dui sergenti
110.8et uscì de Moreschi alloggiamenti
111.1Come partendo afflitto tauro suole
111.2che la giuvenca al vincitor cesso habbia
111.3cercar le selve, e le rive piu sole,
111.4lungi dai paschi, o qualche arrida sabbia
111.5dove muggir non cessa all ombra e al sole
111.6ne perhò scema l amorosa rabbia
111.7così sen và di gran dolore confuso
111.8il Re d Algier da la sua donna excluso
112.1Per rihavere il suo destrier si mosse
112.2Ruggier, che già per questo s era armato
112.3ma poi di Mandricardo ricordosse
112.4a cui de la battaglia era ubligato
112.5ne seguì Rodomonte, e ritornosse
112.6per intrar col Re Tartaro in steccato
112.7prima ch intrasse il Re di Sericana
112.8che l altra lite havea di Durindana
113.1Veder torsi Frontin troppo gli pesa
113.2dinanzi a gli occhi, e non poter vietarlo
113.3ma dato chabbia fine a questa impresa
113.4hà ferma intention di ricovrarlo
113.5ma Sacripante che non hà contesa
113.6come Ruggier, che possa distornarlo
113.7e che non hà da far altro che questo
113.8per l orme vien di Rodomonte presto
114.1E presto l havria giunto se non era
114.2un strano caso che trovò tra via
114.3che lo fe dimorar sino alla sera
114.4e perder le vestigie che seguia
114.5trovò una donna che ne la rivera
114.6di Senna, era caduta, e vi peria
114.7s a darle tosto aiuto non veniva
114.8saltò ne l acqua, e la ritrasse a riva
115.1Poi quando in sella volse risalire
115.2aspettato non fu dal suo destriero
115.3che fin a sera si fece seguire
115.4e non si lasciò prender di liggiero
115.5preselo al fin, ma non seppe venire
115.6piu donde s era tolto del sentiero
115.7ducento miglia erró tra piano e monte
115.8prima che ritrovasse Rodomonte
116.1Dove trovollo, e come fu conteso
116.2con disvantaggio assai di Sacripante
116.3come perse il cavallo, e restó preso,
116.4hor non dirò, chò da narrarvi inante
116.5di quanto sdegno, e di quant ira acceso
116.6contra la donna, e contra il Re Agramante
116.7del campo Rodomonte si partisse
116.8e ciò che contra l uno e l altro disse
117.1Di cocenti suspir l aria accendea
117.2dovunque andava il Saracin dolente
117.3Ecchò per la pietà che gli n havea
117.4da cavi sassi rispondea sovente
117.5o feminile ingegno (egli dicea)
117.6come ti volgi e muti facilmente
117.7contrario oggetto proprio de la fede
117.8o infelice, o miser chi ti crede
118.1Ne lunga servitù, ne grande amore
118.2che ti fu a mille prove manifesto
118.3hebbono forza di tenerti il core
118.4ch almen non si cangiasse così presto
118.5non, perche a Mandricardo inferiore
118.6io ti sia parso, di te privo resto
118.7ne sò trovar cagion ai casi miei
118.8fuor questa sola, che femina sei
119.1Credo che t habbia la Natura e Dio
119.2produtto o scelerato sesso al mondo
119.3per una soma per un grave fio
119.4del huom che senza te seria giocondo
119.5come hà produtto ancho il serpente rio
119.6e il lupo e l orso, e fa l aer fecondo
119.7e di mosche, e di vespe, e di tafani
119.8e mescie avena e loglio tra li grani
120.1Perche fatto non hà l alma Natura
120.2che senza te potesse nascer l huomo?
120.3come s inesta per humana cura
120.4l un sopra l altro il pero, il sorbo, e il pomo
120.5ma quella non può far sempre a misura
120.6anzi sio vuó guardar come io la nomo
120.7veggio che non può far cosa perfetta
120.8poi che Natura e femina vien detta
121.1Non siate perhò tumide e fastose
121.2donne, per dir che l huom sia vostro figlio
121.3che de le spine anchor nascon le rose
121.4e d una fetida herba nasce il giglio
121.5importune superbe dispettose
121.6prive d amor di fede e di consiglio
121.7temerarie, crudeli, inique, ingrate
121.8per pestilentia eterna al mondo nate
122.1Con queste et altre et infinite appresso
122.2querele, il Re di Sarza se ne giva
122.3hor ragionando in un parlar summesso
122.4quando in un suon che di lontan s udiva
122.5in onta e in biasmo del femineo sesso
122.6e certo da ragion si dippartiva
122.7che per una o per due che sono ree
122.8che cento buone sien creder si dee
123.1E se ben di quantunque io n habbia amate
123.2mai non ne ritrovassi una fedele
123.3perfide tutte io non vuò dir ne ingrate
123.4ma darne colpa al mio destin crudele
123.5molte hor ne sono, e piu già ne son state
123.6che non dan causa ad huom che si querele
123.7ma mia fortuna vuol, che s una ria
123.8ne sia tra cento, io di lei preda sia
124.1El Saracino havea non minor sdegno
124.2contra il suo Re, che contra la donzella
124.3e così di ragion passava il segno
124.4biasmando lui, come biasmando quella
124.5desidera veder che sopra il regno
124.6gli cada tanto mal tanta procella
124.7ch in Aphrica ogni casa se funesti
124.8ne pietra salda sopra pietra resti
125.1E che spinto del Regno in duolo e in lutto
125.2viva Agramante, misero e mendico
125.3e che esso sia, che poi gli renda il tutto
125.4e lo riponga in l alto seggio antico
125.5e de la fede sua produca il frutto
125.6e gli faccia veder, ch un vero amico
125.7a dritto e a torto esser devea preposto
125.8se tutto il mondo se gli fusse opposto
126.1E così quando al Re, quando alla donna
126.2volgendo il cor turbato il Saracino
126.3cavalca a gran giornate e non assonna
126.4e puoco riposar lascia Frontino
126.5el dì seguente o l altro in su la Sonna
126.6si ritrovò chavea dritto il camino
126.7verso il mar di Provenza, con disegno
126.8di navigare in Aphrica al suo regno
127.1Era di barche e sottil legni tutto
127.2fra l una ripa e l altra il fiume pieno
127.3ch ad uso del exercito condutto
127.4d Aphrica e Spagna vittuaglie havieno
127.5perche in poter de Mori era ridutto
127.6venendo da Parigi al lito ameno
127.7d Acqua morta, e voltando in ver la Spagna
127.8ciò che v è da man destra di campagna
128.1Le vittuaglie in carra et in iumenti
128.2tolse fuor de le navi, erano carche
128.3e tratte con la scorta de le genti
128.4ove venir non si potea con barche
128.5havean piene le ripe i grassi armenti
128.6quivi condotti da diverse marche
128.7e conduttori intorno alla rivera
128.8per varii tetti albergo havean la sera
129.1El Re d Algier perche gli sopravenne
129.2quivi la notte, e l aer nero e cieco
129.3d un hostier paesan l invito tenne
129.4che lo pregò che rimanese seco
129.5adagiato il destrier, la mensa venne
129.6di varii cibi, e con buon Corso e Greco
129.7ch el Saracin nel resto alla Moresca
129.8ma volse far nel bere alla Francesca
130.1L hoste con buona mensa e miglior viso
130.2studiò di fare a Rodomonte honore
130.3che la presentia gli diè certo aviso
130.4ch era homo illustre e pien d alto valore
130.5ma quel che da se stesso era diviso
130.6ne quella sera havea ben seco il core
130.7(che mal suo grado s era ricondotto
130.8alla donna già sua) non facea motto
131.1El buono hostier che fu de diligenti
131.2che mai si sian per Francia ricordati
131.3quando tra le nemiche e strane genti
131.4l albergo e beni suoi s havea salvati
131.5per servir quivi alcuni suoi parenti
131.6a tal servigio pronti, havea chiamati
131.7di quai non era alcun di parlar oso
131.8vedendo il Saracin muto e pensoso
132.1Di pensier in pensier andò vagando
132.2da se stesso lontano il Pagan molto
132.3col viso a terra chino, ne levando
132.4sì gli occhi mai, ch alcun guardasse in volto
132.5dopo un lungo star cheto, suspirando
132.6si come d un gran sonno allhora sciolto
132.7tutto si scosse, e insieme alzò le ciglia
132.8e voltò gli occhi allhoste e alla famiglia
133.1Indi ruppe il silentio, e con sembianti
133.2piu dolci un poco, e viso men turbato
133.3dimandò lhoste e li altri circonstanti
133.4se d essi alcuno havea femina a lato
133.5che lhoste, e che quelli altri tutti quanti
133.6l haveano, per risposta gli fu dato
133.7dimanda lor quel che ciascun si crede
133.8de la sua donna nel servargli fede
134.1Excetto lhoste, fer tutti risposta
134.2che si credeano haverle caste e buone
134.3disse lhoste, credete a vostra posta
134.4ch io so chavete falsa opinione
134.5el vostro sciocco credere vi costa
134.6ch io stimi ognun di voi senza ragione
134.7e così far questo signor deve ancho
134.8se non vi vuol mostrar nero per bianco
135.1Perche si come è sola la Phenice
135.2ne mai piu d una in tutto l mondo vive
135.3così ne mai piu d uno esser si dice
135.4che da la moglie i tradimenti schive
135.5ognun si crede d esser quel felice
135.6d esser quel sol, ch a questa palma arrive
135.7come è possibil che v arrivi ognuno
135.8se non ne puó nel mondo esser piu d uno?
136.1Io fui già nel error che sete voi
136.2che donna casta ancho piu d una fusse
136.3un gentilhuomo di Vinegia poi
136.4che qui mia buona sorte già condusse
136.5seppe far sì, con veri exempi suoi
136.6che fuor del ignoranza mi ridusse
136.7Gianfrancesco Valerio era nomato
136.8ch el nome suo non mi s è mai scordato
137.1Le fraudi che le mogli e che l amiche
137.2sogliano usar, sapea tutte per conto
137.3e sopra ciò moderne historie e antiche
137.4e proprie experienze havea sì in pronto
137.5che mi mostró, che mai donne pudiche
137.6non si trovaro, o povere o di conto
137.7e s una parea casta piu de l altra
137.8venia, perche a celarsi era piu scaltra
138.1E fra l altre, che tante me ne disse
138.2che non ne posso il terzo ricordarmi
138.3sì nel capo una historia mi si scrisse
138.4che non si scrisse mai piu saldo in marmi
138.5e ben parria a ciascuno che l udisse
138.6di queste rie, quel ch a me parve e parmi
138.7e se Signor a voi non spiace udire
138.8a lor confusion la vi vuò dire
139.1Rispose il Saracin che puoi tu farmi
139.2che piu al presente mi diletti e piaccia?
139.3che dirmi historia, e qualche exempio darmi
139.4che con l opinion mia si confaccia
139.5perche i possa udir meglio, e tu narrarmi
139.6siedemi in contra, ch io ti veggia in faccia
139.7ma nel canto che segue io vhò da dire
139.8quel che fe l hoste a Rodomonte udire
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