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Canto ventitreesimo

1.1è Gran contrasto in giovenil pensiero
1.2desir di laude, et impeto d amore,
1.3ne chi piu vaglia anchor si truova il vero
1.4che resta hor questo hor quel superiore
1.5quivi hebbe in l uno e in l altro cavalliero
1.6molta possanza il debito e l honore
1.7che l amorosa lite s intermesse
1.8fin che soccorso il campo lor s havesse
2.1Ma piu ve l hebbe Amor, che se non era
2.2che così commando la donna loro
2.3seria durata la battaglia fera
2.4fin ch un n havesse il triumphale alloro
2.5et Agramante in van con la sua schiera
2.6atteso havria l aiuto di costoro
2.7dunque Amor sempre rio non se ritrova
2.8se spesso nuoce, ancho talvolta giova
3.1Hor l uno e l altro cavallier pagano
3.2cha differito altrove i suoi litigi
3.3va per salvar l exercito Aphricano
3.4con la donna gentil verso Parigi
3.5e va con essi anchora il piccol Nano
3.6che Rodomonte havea per li vestigi
3.7del orgoglioso Re di Tartaria
3.8molti giorni condotto e molta via
4.1Capitaro in un prato, ove a diletto
4.2erano cavallieri ad una fonte
4.3dui disarmati, e dui chavean l elmetto
4.4con una donna di serena fronte
4.5chi fusser quelli, altrove vi fia detto
4.6ma prima é convenevol ch io racconte
4.7del buon Ruggier, di cui vi fu narrato
4.8chavea summerso il bel scudo incantato
5.1Quindi seguendo il camin preso, venne
5.2(già declinando il Sole) ad una terra
5.3chel Re Marsiglio in mezo Francia tenne
5.4di man di Carlo tolta in quella gurra
5.5ne al ponte ne alla porta si ritenne
5.6che non gli niega alcuno il passo o serra
5.7ben ch intorno al castello e in su le fosse
5.8gran quantità d huomini e d arme fosse
6.1Per ch era connosciuta da la gente
6.2quella donzella chavea in compagnia
6.3fu lasciato passar liberamente
6.4ne dimandato pur donde venia
6.5giunse alla piazza, e la trovò lucente
6.6del fuoco acceso, e fra la gente ria
6.7vede legato star con viso smorto
6.8un giovene dannato ad esser morto
7.1Ruggier come gli alzò gli occhi nel viso
7.2che chino a terra e lachrymoso stava
7.3di veder Bradamante gli fu aviso
7.4tanto il giovane a lei rassimigliava
7.5piu dessa gli parea quanto piu fiso
7.6al volto e alla persona il riguardava
7.7e fra se disse o questa è Bradamante
7.8o ch io non son Ruggier come ero inante
8.1Per troppo ardir si deveva esser messa
8.2del garzon condennato, alla difesa
8.3e poi che mal la cosa le è successa
8.4ne sará stata (come io veggio) presa
8.5deh perche tanta fretta, che con essa
8.6non potessi trovarmi a questa impresa
8.7ma Dio ringratio, che ci son venuto
8.8che a tempo anchora, io potrò darle aiuto
9.1E sanza piu indugiar la spada stringe
9.2(chavea al altro castel rotta la lancia)
9.3e adosso il volgo inerme il caval spinge
9.4su pei fianchi pel petto, e per la pancia
9.5mena la spada acerco, et a chi cinge
9.6la fronte, a chi la gola, a chi la guancia
9.7fugge il popul gridando, e la gran frotta
9.8resta, o sciancata, o con la testa rotta
10.1Come stormo d augel ch in ripa a un stagno
10.2vola sicuro, e a sua pastura attende
10.3s improviso dal ciel falcon grifagno
10.4gli da nel mezo, et un ne batte o prende
10.5si sparge in fuga, ognun lascia il compagno
10.6e sol dil scampo suo cura si prende
10.7così veduto havreste far costoro
10.8tosto chel buon Ruggier diede fra loro
11.1A quattro o sei dal collo i capi netti
11.2levò Ruggier. ch indi a fuggir fur lenti
11.3altritanti partinne in sino a i petti
11.4sin a gli occhi infiniti e sin a denti
11.5conciedo ben che non trovasse elmetti
11.6ma ben di ferro assai cuffie lucenti
11.7e s elmi fini ancho vi fusser stati
11.8son certo che non men li havria tagliati
12.1La forza di Ruggier non era quale
12.2hor si ritrovi in cavallier moderno
12.3ne in orso, ne in leon, ne in animale
12.4altro piu fiero, o nostrano, o d esterno
12.5seriale forse il terremoto uguale
12.6o il gran diavol, non quel de lo inferno
12.7ma quel del mio signor, che va col fuoco
12.8che a cielo e terra e mar dar si fa luoco
13.1D ogni suo colpo mai non cadea manco
13.2d un huom in terra, e le piu volte un paio
13.3e quattro a un colpo e cinque n uccise ancho
13.4siche si venne presto al centinaio
13.5tagliava il brando che trasse dal fianco
13.6come un tenero latte il duro acciaio
13.7Falerina per dar morte ad Orlando
13.8fe nel giardin d Orgagna il crudel brando
14.1Haverlo fatto poi ben le n increbbe
14.2ch el suo giardin disfar vide con esso
14.3che stratio dunque, che ruina debbe
14.4far hor, ch in man di tal guerrier è messo?
14.5se mai Ruggier furor, se mai forza hebbe
14.6se mai fu l alto suo valor expresso
14.7qui l hebbe, il pose qui, qui fu veduto
14.8sperando dar alla sua donna aiuto
15.1Qual fa la lepre contra i cani sciolti
15.2facea la turba contra lui riparo
15.3quei che restaro uccisi furon molti
15.4furon infiniti quei ch in fuga andaro
15.5la donna chavea in tanto i lacci tolti
15.6al giovene, de l arme che lasciaro
15.7quei che fuggiano, come seppe armollo
15.8e in man gli dié una spada, e un scudo al collo
16.1Et egli ch era offeso piu che puote
16.2si vendicò de la misera gente
16.3e quivi fur sì le sue forze note
16.4che lo feron stimar ch era valente
16.5già havea attuffato le dorate ruote
16.6il sol ne la marina d Occidente
16.7quando Ruggier vittorioso, e quello
16.8giovene seco, uscir fuor del castello
17.1Quando il garzon sicuro de la vita
17.2con Ruggier si trovò fuor de le porte
17.3molta gratia gli rese et infinita
17.4con gentil modi e con parole accorte
17.5che non lo connoscendo a dargli aita
17.6si fusse messo a rischo de la morte
17.7e pregò che per nome gli dicesse
17.8a chi in eterno haverne obligo havesse
18.1Veggio dicea Ruggier la faccia bella
18.2e le belle fattezze, e il bel sembiante
18.3ma la suavità de la favella
18.4non parmi udir de la mia Bradamante
18.5ne la relation di gratie, è quella
18.6ch ella usar debbia al suo fedel amante
18.7ma se pur questa è Bradamante, hor come
18.8ha sì presto in oblio messo il mio nome
19.1Per ben spiarne il certo, accortamente
19.2Ruggier gli disse, t ho veduto altrove
19.3et hò pensato, e penso, e finalmente
19.4non sò ne posso racordarmi dove
19.5dimmelo tu per dio se l hai a mente
19.6e dimmi ancho il tuo nome acciò mi giove
19.7poter narrare ad altri chi tu sei
19.8chò di man tolto a questi huomini rei
20.1Rispose il cavallier esser potria
20.2che visto m hai, dove non sò ne quando
20.3ben vò pel mondo anch io la parte mia
20.4strane aventure hor qua hor la cercando
20.5veduto hai forse una sorella mia
20.6che veste l arme, e porta al lato il brando
20.7che nacque meco, e tanto mi somiglia
20.8che non ne può discerner la famiglia
21.1Ne primo ne secondo ne sei quarto
21.2de li huomini, ch errato habbiano in questo
21.3la donna ch ambe dui produsse a un parto
21.4l un da l altro non scorge così presto
21.5è vero, chel mio crin raccorcio e sparto
21.6secondo il militar costume honesto
21.7et il suo lungo, e in treccia al capo avolta
21.8ci solea far già differentia molta
22.1Ma poi ch un giorno ella ferita fu
22.2nel capo (lungo saria a dirti come)
22.3e per sanarla un servo di Iesu
22.4a meza orecchia le tagliò le chiome
22.5alcun segno tra nui non restò piu
22.6di differentia, fuor chel sesso e il nome
22.7Ricciardetto son io, Bradamante ella
22.8io fratello a Rinaldo, essa sorella
23.1E se non t increscesse l ascoltare
23.2cosa direi che ti faria stupire
23.3occorsa per l un l altro assimigliare
23.4che fu al principio gioia, al fin martire
23.5Ruggier che non volea d altro parlare
23.6ne d altra historia gli piacea piu udire
23.7di quella, in che ricordo intervenisse
23.8de la sua donna, il pregò sì, che disse
24.1Accadde a questi dì, che pei vicini
24.2boschi passando la sorella mia
24.3ferita fu da un stuol de saracini
24.4che la trovò senza elmo in su la via
24.5e le fu forza di scorciarse i crini
24.6se volse risanar la piaga ria
24.7che havea con gran periglio ne la testa
24.8e così scorcia errò per la foresta
25.1Giunse vagando ad una ombrosa fonte
25.2e perche afflitta e stanca ritrovosse
25.3da caval scese, e disarmò la fronte
25.4e su le tenere herbe addormentosse
25.5io non credo che fabula si conte
25.6che piu di questa historia bella fosse
25.7Fiordispina di Spagna soprarriva
25.8che per cacciar nel bosco ne veniva
26.1E quando ritrovò la mia sirocchia
26.2tutta coperta d arme excetto il viso
26.3chavea la spada in luoco di connocchia
26.4le fu veder un cavallier aviso
26.5la faccia, e le viril fattezze adocchia
26.6tanto chel cor se ne sentì conquiso
26.7l invita a caccia, e tra le ombrose fronde
26.8lunge da li altri al fin seco s asconde
27.1Poi che l ha seco in solitario luoco
27.2dove non teme d esser sopraggiunta
27.3con cenni e con parole a poco apoco
27.4le scopre il fisso cor di grave punta
27.5et hor con sguardi, hor con suspir di fuoco
27.6le mostra l alma di disio consunta
27.7hor si scolora in viso, hor si raccende
27.8tanto s arrischia ch un bacio ne prende
28.1La mia sorella havea ben connosciuto
28.2che questa donna in cambio l havea tolta
28.3ne dar poteale a quel bisogno aiuto
28.4e si trovava in grande impaccio avolta
28.5le parve piu honorevole, e piu tuto
28.6dar di se connoscenza a quella volta
28.7e dimostrarsi femina gentile
28.8ch esser tenuta un huom da poco e vile
29.1Viltade e dapocaggine era expressa
29.2conveniente ad huom di legno o stucco
29.3con cui si bella donna fusse messa
29.4piena di dolce e di nectareo succo
29.5e tuttavia stesse a parlar con essa
29.6tenendo basse l ale come il cucco
29.7con modo accorto il suo parlar ridusse
29.8che venne a dir come donzella fusse
30.1Che gloria, come Hippolyta e Camilla
30.2cercava in l arme, e in Aphrica era nata
30.3sul lito estremo in la terra d Arzilla
30.4a scudo e lancia da fanciulla usata
30.5per questo non si smorza una scintilla
30.6del fuoco ne la donna inamorata
30.7questo rimedio al alta piaga è tardo
30.8tanto havea Amor cacciato inanzi il dardo
31.1Per questo non le par men bello il viso
31.2men belli i sguardi, e men belli costumi
31.3per ciò non torna il cor che già diviso
31.4da lei godea dentro li amati lumi
31.5vedendola in quel habito l è aviso
31.6che può far chel desir non la consumi
31.7e quando che è pur femina ella pensa
31.8lachryma e geme, e mostra doglia immensa
32.1Chavesse il suo ramarico e il suo pianto
32.2quel giorno udito havria pianto con lei
32.3quai tormenti dicea furon mai tanto
32.4crudel, che piu non sian crudeli i miei
32.5d ognaltro amor, o scelerato, o santo
32.6il desiato fin sperar potrei
32.7saprei partir la rosa da le spine
32.8solo il mio desiderio è senza fine
33.1Se pur volevi Amor darmi tormento
33.2che t increscesse il mio felice stato
33.3d alcun martir devevi star contento
33.4che fusse anchor ne li altri amanti usato
33.5tra li huomini, tra fiere, e tra l armento
33.6femina mai non ha femina amato
33.7non par la donna a l altra donna bella
33.8ne a cerva cerva, ne alla agnella agnella
34.1In terra, in aria, in mar, sola son io
34.2che patisco da te si duro scempio
34.3e questo hai fatto acciò che l error mio
34.4sia nel imperio tuo l ultimo exempio
34.5la moglie del Re Nino hebbe disio
34.6amando il figlio, scelerato et empio
34.7e Myrrha il padre, e la Cretense il Toro
34.8ma gliè piu folle il mio ch alcun di loro
35.1La femina nel maschio hebbe disegno
35.2speronne il fine, et hebbil come io odo
35.3altra si chiuse in la vaccha di legno
35.4altre per varii mezi, e vario modo
35.5ma se volasse a me con ogni ingegno
35.6Dedalo, non potria scioglier quel nodo
35.7che fece il mastro troppo diligente
35.8Natura d ogni cosa piu possente
36.1Così si duole e si consuma e rode
36.2la bella donna, e non s accheta in fretta
36.3maledice Natura, e se, e le frode
36.4d Amore, e l aspro giogo a chi é suggetta
36.5da pietá vinta mia sorella ch ode
36.6é con lei spesso a suspirar constretta
36.7e del folle disio si studia trarla
36.8ne vi fa alcun profitto, e in vano parla
37.1Ella ch aiuto cerca e non conforto
37.2sempre piu si lamenta e piu si duole
37.3era del giorno il termin homai corto
37.4che rosseggiava in Occidente il Sole
37.5hora opportuna da ritrarsi in porto
37.6a chi la notte al bosco star non vuole
37.7quando la donna invitò Bradamante
37.8a questa terra sua poco distante
38.1Non le seppe negar la mia sorella
38.2e così insieme ne vennero al luoco
38.3dove la turba scelerata e fella
38.4posto m havria (se tu non v eri) al fuoco
38.5fece la dentro Fiordispina bella
38.6la mia sirocchia accarezzar non poco
38.7e rivestita di feminil gonna
38.8connoscer fe a ciascun ch ella era donna
39.1Perhò che connoscendo che nessuno
39.2util le dava del virile aspetto
39.3non volse che le desse obbrobrio alcuno
39.4e tanto men che fora senza effetto
39.5fello ancho, acciò chel mal chavea da luno
39.6virile habito errando già concetto
39.7con l altro feminil, scoprendo il vero
39.8provassi di cacciar fuor del pensiero
40.1Commune il letto hebbon la notte insieme
40.2ma molto differente hebbon riposo
40.3che l una dorme, e l altra piagne e geme
40.4del suo desir che sempre è piu focoso
40.5e sel sonno talhor gli occhi le preme
40.6quel breve sonno è tutto imaginoso
40.7le par veder chel ciel l habbia concesso
40.8Bradamante cangiata in miglior sesso
41.1Quale all infermo acceso di gran sete
41.2se in quella ingorda voglia s addormenta
41.3nel interrotta e turbida quiete
41.4ogni chiaro ruscel se gli ramenta
41.5tale a costei di far sue voglie liete
41.6l imagine nel sonno r appresenta
41.7si desta, e nel destar mette la mano
41.8e sempre mai truova l insogno vano
42.1Quanti preghi la notte, quanti voti,
42.2offerse al suo Machon, e a tutti i dei
42.3che con miracoli apparenti e noti
42.4immutassero il sesso di costei
42.5ma tutti vede andar d effetto vuoti
42.6e forse anchor ch el ciel ridea di lei
42.7passa la notte, e Phebo il capo biondo
42.8trahea del mar e dava luce al mondo
43.1Poi ch el dì venne e che lasciaro il letto
43.2a Fiordispina s augumenta doglia
43.3che Bradamante hà del partir già detto
43.4ch uscir di questo impaccio havea gran voglia
43.5la gentil donna un ottimo ginetto
43.6in don da lei vuol che partendo toglia
43.7guarnito d oro, et una sopravesta
43.8che riccamente ha di sua man contesta
44.1Accompagnolla un pezzo Fiordispina
44.2poi lachrymando a suoi fece ritorno
44.3la mia sorella sí ratto camina
44.4che venne a Montalbano ancho quel giorno
44.5noi suoi fratelli, è la madre meschina
44.6tutti le semo festeggiando intorno
44.7che, di lei non sentendo, havammo forte
44.8dubbio havuto e timor de la sua morte
45.1Mirammo al trar del elmo il mozzo crine
45.2ch intorno al capo prima s avolgeva
45.3così le sopraveste peregrine
45.4ne fer maravigliar ch indosso haveva
45.5et ella il tutto dal principio al fine
45.6narronne (come dianzi io vi diceva)
45.7come ferita fusse al bosco, e come
45.8lasciasse per guarir le belle chiome
46.1E come poi dormendo in ripa al acque
46.2la bella cacciatrice sopraggiunse
46.3a cui la falsa sua sembianza piacque
46.4e come da la schiera la disgiunse
46.5poi del lamento d essa non ne tacque
46.6che di pietade l anima le punse
46.7e come alloggiò seco e tutto quello
46.8che fece sin che ritornó al castello
47.1Di Fiordispina gran notita hebbi io
47.2in Siragoza, e già la vidi in Francia
47.3e piacquer molto allo appetito mio
47.4li suo begli occhi, e la polita guancia
47.5ma non lasciai fermarvisi il disio
47.6che l amar senza speme, è sogno e ciancia
47.7hor quando in tal ampiezza mi si porge
47.8l antiqua fiamma subito risorge
48.1Di questa speme Amor ordisce il nodo
48.2che d altre fila ordir non lo potea
48.3onde mi piglia e mostra insieme il modo
48.4che da la donna havrei quel ch io chiedea
48.5a succeder serà facile il frodo
48.6che come spesso altri ingannato havea
48.7questo, che a mia sorella mi assimiglio,
48.8così farà la figlia di Marsiglio
49.1Faccio o non faccio in summa i mi dispono
49.2provar la mia aventura, o buona, o ria
49.3del mio pensier con altri non ragiono
49.4tanto aspettai ch in casa si dormia
49.5tacito vò la dove larme sono
49.6e sopraveste de la sora mia
49.7tolgole col destriero, e via camino
49.8ne sto aspettar che luca il matutino
50.1Io me ne vò la notte, Amore è duce
50.2a ritrovar la bella Fiordispina
50.3e v arrivai che non era la luce
50.4del sole al tutto ascosa in la marina
50.5beato è chi correndo si conduce
50.6prima de li altri a dirlo alla Reina
50.7da lei sperando per lo annoncio buono
50.8acquistar gratia, e riportar gran dono
51.1Tutti m haveano tolto così in fallo
51.2come hai fatto tu anchor, per Bradamante
51.3tanto piu che le vesti hebbi e il cavallo
51.4con che partita era ella il giorno inante
51.5vien Fiordispina di poco intervallo
51.6con feste incontra, e con carezze tante
51.7e con sì allegro viso e sì giocondo
51.8che farne piu non si potrebbe al mondo
52.1Le belle braccia al collo indi mi getta
52.2e dolcemente stringe e bacia in bocca
52.3tu poi pensar allhor se la saetta
52.4dirizzi Amor, sen mezo il cor mi tocca
52.5per man mi piglia, e in camera con fretta
52.6mi mena, e non ad altri ch a lei tocca
52.7che da l elmetto in sino al spron mi slacci
52.8che nessuno ella vuol che se ne impacci
53.1Poi fattasi arrecare una sua veste
53.2adorna e ricca, di sua man la spiega
53.3e come io fussi femina mi veste
53.4e in reticella d oro il crin mi lega
53.5io fingea i sguardi e le maniere honeste
53.6che donna io sia nessun mio gesto niega
53.7la voce ch accusar mi potea forse
53.8sì bene usai ch alcun non se ne accorse
54.1Uscimmo poi la dove erano molte
54.2persone in sala cavallieri e donne
54.3da quali fummo con l honor raccolte
54.4ch alle regine fassi, e gran madonne
54.5quivi d alcuni mi risi io piu volte
54.6che non sapendo ciò che sotto gonne
54.7si nascondesse valido e gagliardo
54.8mi vagheggiavan con lascivo sguardo
55.1Poi che si fece la notte piu grande
55.2essendo di gran pezzo già levata
55.3la mensa, che fu d ottime vivande
55.4qual la stagion dar puote, apparecchiata
55.5non aspetta la donna ch io dimande
55.6quel che m era cagion del venir stata
55.7ella m invita per sua cortesia
55.8che quella notte a giacer seco io stia
56.1Poi che levati camerieri e paggi
56.2si furo e tutti i testimoni intorno
56.3io cominciai, madonna acciò non haggi
56.4haver ammiration del mio ritorno
56.5e giudicare i modi miei non saggi
56.6ch essendomi da te partito un giorno
56.7con volontà di starne molto absente
56.8io sia tornatò poi l altro seguente
57.1La cagion dirò prima del partire
57.2acciò intendi l del ritorno anchora
57.3s io havessi connosciuto al tuo desire
57.4di poter satisfar con mia dimora
57.5in tuo servigio vivere e morire
57.6voluto havrei, ne starti absente un hora
57.7ma visto quanto il star mio ti nocessi
57.8per non poter piu inanzi, andare elessi
58.1Fortuna mi tirò fuor del camino
58.2in mezo un bosco d intricati rami
58.3dove odo un grido risonar vicino
58.4come di donna che soccorso chiami
58.5v accorro, e sopra un lago crystallino
58.6ritrovo un Fauno chavea preso alli hami
58.7in mezo l acqua una donzella nuda
58.8e mangiarse il crudel la volea cruda
59.1Colà mi trassi, e con la spada in mano
59.2perche aiutar non la potea altrimente
59.3tolsi di vita al pescator villano
59.4ella saltò nel acqua immantinente
59.5non m havrai (disse) dato aiuto in vano
59.6ben ne serai premiato, e riccamente
59.7quanto chieder saprai, perche son Nympha
59.8che vivo dentro a questa chiara lympha
60.1Et hò possanza far cose stupende
60.2e sforzar le elementi e la natura
60.3chiedi tu, e in quanto il mio valor sestende
60.4poi lascia a me di satisfarti cura
60.5dal ciel la Luna al mio cantar discende
60.6s aggiaccia il fuoco e l aria si fa dura
60.7et hò talhor con semplici parole
60.8mossa la terra, et hò fermato il Sole
61.1A questa offerta io non dimando unire
61.2thesor, ne dominar populi e terre
61.3ne in piu virtù ne in piu vigor salire
61.4ne vincer con honor tutte le guerre
61.5ma sol che qualche via, donde al disire
61.6tuo sodisfaccia, mi schiuda e diserre
61.7ne questa ne quell altra le propono
61.8ma mi rimetto al suo giudicio buono
62.1Hebbile a pena mia dimanda exposta
62.2ch unaltra volta la vidi attuffata
62.3ne fece al mio parlare altra risposta
62.4che di spruzzar ver me l acqua incantata
62.5quel liquor non si presto mi s accosta
62.6chio (non sò come) son tutta mutata
62.7io l veggio, io l sento, e parmi a pena vero
62.8maschio son fatto di femina ch ero
63.1E se non fusse che la prova è appresso
63.2io son ben certo che nol crederesti
63.3come hebbi in l altro hò così in questo sesso
63.4tutti i miei sensi in ubidirti presti
63.5tu lor commanda, e trovaralli adesso
63.6e sempre mai, per te vigili e desti
63.7così le dissi, e feci ch ella istessa
63.8trovò con man la veritade expressa
64.1Come interviene a chi già fuor di speme
64.2di cosa sia che nel pensier molto habbia
64.3che mentre piu d esserne privo geme
64.4piu se n afflige, e se ne strugge e arrabbia
64.5poi la ritrovi, anchor tanto gli preme
64.6l haver gran tempo seminato in sabbia
64.7e la disperation l hà sì mal uso
64.8che non crede a se stesso, e stà confuso
65.1Così la donna, poi che tocca e vede
65.2quel di che havuto havea tanto disire
65.3a gli occhi, al tatto, a se stessa, non crede
65.4e stà dubbiosa anchor di non dormire
65.5e buona prova bisognò a far fede
65.6che sentia quel che le parea sentire
65.7fa Dio (disse ella) se son sogni questi
65.8chio dorma sempre e mai piu non mi desti
66.1Non rumor di tamburi, o suon di trombe
66.2furon principio all amoroso assalto
66.3ma baci ch imitavan le colombe
66.4davan segno hor di gire hor di far alto
66.5usammo altre arme che saette o frombe
66.6io senza scale in su la rocca salto
66.7et il stendardo piantovi di botto
66.8e la nemica fo restar di sotto
67.1Se fu quel letto la notte dinanti
67.2pien di suspiri, e di querele gravi
67.3non stette l altra poi senza altro tanti
67.4risi, feste, gioir, giuochi suavi
67.5non con piu nodi i flessuosi acanthi
67.6pingonsi intorno alle colonne e i travi
67.7di quelli con che noi legamo stretti
67.8e colli, e fianchi, e braccia, e gambe, e petti
68.1La cosa stava tacita fra noi
68.2siche durò il piacer per alcun mese
68.3pur si trovò chi se n accorse poi
68.4tanto che con mio danno il Re l intese
68.5tu che me liberasti da li suoi
68.6e da la fiamma che per me s accese
68.7comprendere hoggi mai poi tutto il resto
68.8ma Dio sà ben con che dolor ne resto
69.1Così a Ruggier narrava Ricciardetto
69.2e la notturna via facea men grave
69.3salendo tuttavia verso un poggietto
69.4cinto d aspre pendici e ripe cave
69.5un erto calle, e pien di sassi e stretto
69.6apria il camin con faticosa chiave
69.7sedea al summo un castel detto Agrismonte
69.8ch in guardia havea Aldigier di Chiaramonte
70.1Di Bovo era costui figlio bastardo
70.2fratel di Malagigi ed di Viviano
70.3chi legittimo dice di Gerrardo
70.4è testimonio temerario e vano
70.5fusse come si voglia, era gagliardo
70.6prudente, liberal, cortese, humano
70.7e de fratelli suoi facea le mura
70.8la notte e il dì guardar con buona cura
71.1Raccolse el cavallier cortesemente
71.2(come devea) il cugin suo Ricciardetto
71.3ch amò come fratello, e parimente
71.4fu ben visto Ruggier per suo rispetto
71.5ma non gli uscì già incontra allegramente
71.6come era usato, anzi con tristo aspetto
71.7perche uno aviso il giorno havuto havea
71.8che nel viso e nel cor mesto il facea
72.1A Ricciardetto in cambio di saluto
72.2disse, fratello havem nuova non buona
72.3per certissimo messo hoggi hò saputo
72.4che Bertolagi iniquo di Baiona
72.5con Lanfusa crudel s è convenuto
72.6che pretiose spoglie esso a lei dona
72.7et essa a lui dà nostri frati in mano
72.8il tuo buon Malagigi, e il tuo Viviano
73.1Da indi in qua che Ferraù li prese
73.2sempre essa li ha tenuti a un suo castello
73.3fin chel brutto contratto e discortese
73.4n ha fatto col fellon di chi favello
73.5li dé mandar dimane al Maganzese
73.6ne li confini di Baiona, e quello
73.7verrà in persona a consegnar la mancia
73.8ch el miglior sangue compera di Francia
74.1Rinaldo nostro n hò avisato hor hora
74.2et hó cacciato il messo di galoppo
74.3ma non mi par che arrivar possa ad hora
74.4che non sia tarda, chel camino é troppo
74.5io non hò meco gente da uscir fuora
74.6l animo é pronto, ma l potere è zoppo
74.7se li ha quel traditor li fa morire
74.8siche non sò che far non sò che dire
75.1La dura nuova a Ricciardetto spiace
75.2e perche spiace a lui, spiace a Ruggiero
75.3che poi che questo e quel vede che tace
75.4ne trar profitto alcun del lor pensiero
75.5disse con grande ardir, datevi pace
75.6sopra me questa impresa tutta chero
75.7e la mia valerà per mille spade
75.8a tornarvi i fratelli in libertade
76.1Io non voglio altra gente altri sussidi
76.2che bastar solo credo a questo fatto
76.3io vi dimando solo un che me guidi
76.4al luoco, ove si dè far il baratto
76.5io vi farò sin qui sentir i gridi
76.6di chi serà presente al rio contratto
76.7così dicea, ne dicea cosa nuova
76.8all un di dui che n havea visto prova
77.1L altro non l ascoltava, se non quanto
77.2s ascolti un ch assai parli, e sappia poco
77.3ma Ricciardetto gli narró da canto
77.4come fu per costui tratto del fuoco
77.5e ch era certo che maggior del vanto
77.6faria veder l effetto a tempo e a luoco
77.7gli diede allhora udienza piu che prima
77.8e riverillo, e fe di lui gran stima
78.1Et alla mensa, ove la Copia fuse
78.2el corno, lhonorò come suo donno
78.3quivi senza altro aiuto si concluse
78.4che liberare i dui fratelli ponno
78.5in tanto sopravenne e gliocchi chiuse
78.6a signori e sergenti il pigro sonno
78.7fuor che a Ruggier, che lui per tener desto
78.8punse Amor sempre d un pensier molesto
79.1Che si deggia partir lo cuoce, e punge
79.2e che la donna sua prima non veggia
79.3e duolo a duolo, e pena a pena giunge
79.4ch andar ch ella nol sappia se ne deggia
79.5gli era l aviso reuscito lunge
79.6di trovarla al castello, ove l inveggia
79.7e l astio cortigian (come v hò detto)
79.8tratto havea sin al fuoco Ricciardetto
80.1Poi gli sovien, ch egli le havea promesso
80.2di seco a Valspinosa ritrovarsi
80.3pensa ch andar v habbia ella, e quivi d esso
80.4che non vi truovi poi, maravigliarsi
80.5potesse al men mandar lettera o messo
80.6si ch ella non havesse a lamentarsi
80.7che oltra ch egli mal le havea ubidito
80.8senza far motto anchor fusse partito
81.1Poi che piu cose imaginate s hebbe
81.2pensa scriverle al fin quanto gli accada
81.3e ben che egli non sappia come debbe
81.4la lettera inviar siche ben vada
81.5non perhò vuol restar, che ben potrebbe
81.6alcun messo fedel trovar per strada
81.7piu non s indugia, e salta de le piume
81.8si fa dar charta, inchiostro, penna, e lume
82.1Li camarier discreti et aveduti
82.2arrecano a Ruggier ciò che commanda
82.3egli comincia a scrivere, e i saluti
82.4(come si suol) nei primi versi manda
82.5poi narra de li avisi che venuti
82.6son dal suo Re, ch aiuto gli dimanda
82.7e se l andata sua non è ben presta
82.8o morto o in man de li nemici resta
83.1Poi seguitò ch essendo a tal partito
83.2e ch alui per aiuto si volgea
83.3vedesse ella chel biasmo era infinito
83.4s a tanto uopo negar gli lo volea
83.5e ch esso a lei devendo esser marito
83.6guardarsi d ogni macchia si devea
83.7che non si convenía con lei, che tutta
83.8era sincera, alcuna cosa brutta
84.1E se mai per a dietro, un nome chiaro
84.2per ben oprar cercò che se gli desse
84.3e se tenuto mai se l havea caro
84.4ne voluto lasciar poi che l havesse
84.5hor lo cercava e gli facea riparo
84.6maggior per conservar, chunque facesse
84.7devendone ella haver (che seria in dui
84.8corpi, seco un voler) parte con lui
85.1E si come già a bocca le havea detto
85.2le ridicea per questa charta anchora
85.3finito il tempo in che per fede astretto
85.4era al suo Re, quando non prima mora
85.5che si faria christian così d effetto
85.6come egli fu di volontade ognhora
85.7e che a Rinaldo e agli altri frati suoi
85.8per moglie dimandar la faria poi
86.1Vorrei (le soggiungea) quando vi piaccia
86.2levar al mio signor l assedio intorno
86.3acciò che l ignorante volgo taccia
86.4ilqual direbbe a mia vergogna e scorno
86.5Ruggier mentre Agramante hebbe bonaccia
86.6mai non l abbandonò notte ne giorno
86.7hor che fortuna per Carlo si piega
86.8egli col vincitor l insegna spiega
87.1Voglio quindici dì termine, o venti
87.2tanto che comparir possa una volta
87.3siche de li Aphricani alloggiamenti
87.4la grave ossedion per me sia tolta
87.5in tanto cercherò convenienti
87.6cagion, che parran giuste di dar volta
87.7io vi dimando per mio honor sol questo
87.8tutto è poi vostro di mia vita il resto
88.1In simili parole se diffuse
88.2Ruggier, che tutte non sò dirvi appieno
88.3e seguì con molt altre, e non concluse
88.4finche non vide tutto il foglio pieno
88.5e poi piegò la lettera, e la chiuse
88.6e suggellata la si pose in seno
88.7con speme che gli occorra il dì seguente
88.8ch alla donna la dia secretamente
89.1Chiusa chebbe la lettera, chiuse ancho
89.2gli occhi sul letto, e ritrovò quiete
89.3ch el Sonno venne, e sparse il corpo stanco
89.4col ramo intinto nel liquor di lethe
89.5e riposollo in sin ch un rosso e bianco
89.6nembo di fiori in le contrade liete
89.7del lucido Oriente, inanzi il giorno
89.8a sparger venne il bel sereno intorno
90.1E poi che a salutar la nuova luce
90.2per verdi rami incominciar li augelli
90.3Aldigier che devea la guida e il duce
90.4esser de li compagni, e far con quelli
90.5che non fussero in man del fero e truce
90.6Bertolagi condotti i dui fratelli
90.7fu l primo in piede, e quando sentir lui
90.8del letto usciro ancho quell altri dui
91.1Poi che vestiti furo e bene armati
91.2co i dui cugin Ruggier si mette in via
91.3già molto indarno havendoli pregati
91.4che questa impresa a lui tutta sia dia
91.5ma essi pel disir chan di lor frati
91.6e per non si lasciar di cortesia
91.7vincer cotanto, piu duri che sassi
91.8negando fur che senza loro andassi
92.1Sul luoco fur quel dì, che si devea
92.2Malagigi mutar ne carriaggi
92.3era un ampla campagna che sedea
92.4tutta scoperta alli celesti raggi
92.5ne quivi allor ne mirto si vedea
92.6ne cypressi ne frassini ne faggi
92.7ma nuda giara, e qualche humil virgulto
92.8non mai de marra, o mai da vomer culto
93.1Fermaronsi i campioni in un sentiero
93.2che segnava per mezo la pianura
93.3et ecco apparir loro un cavalliero
93.4chavea d oro fregiata l armatura
93.5ritratto havea nel scudo, e sul cimiero
93.6l unico Augel che piu d un secol dura
93.7signor non piu, che giunto al fin mi veggio
93.8del canto, e spatio a riposarmi chieggio
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