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Canto tredicesimo

1.1fU il vincer sempre mai laudabil cosa
1.2vincasi o per fortuna o per ingegno
1.3è ver che la vittoria sanguinosa
1.4spesso far suole il capitan men degno
1.5e quella eternamente è gloriosa
1.6e de divini honori arriva al segno
1.7quando servando i suoi senza alcun danno
1.8si fa che li nemici in rotta vanno
2.1La vostra signor mio, fu degna loda
2.2quando al leon in mar tanto feroce
2.3che havea occupata l una e l altra proda
2.4del Pò da Francolin sino alla foce
2.5faceste sí, ch anchor che ruggir loda
2.6s io vedrò voi non tremarò alla voce
2.7come vincer si dè ne dimostraste
2.8ch uccideste i nemici, e noi salvaste
3.1Questo il Pagan, troppo in suo danno audace
3.2non seppe far, che i suoi nel fosso spinse
3.3dove la fiamma subita e vorace
3.4non perdonò ad alcun, ma tutti estinse
3.5a tanti non seria stato capace
3.6tutto il gran fosso, ma il fuoco restrinse
3.7la carne e l ossa, e in polve la ridusse
3.8acciò chabile a tutti, il luoco fusse
4.1Undice mila, et otto sopra venti
4.2si ritrovaro in l affocata buca
4.3che vi erano discesi mal contenti
4.4ma così volle il poco saggio duca
4.5quivi fra tanto lume hor restan spenti
4.6e la vorace fiamma li manuca
4.7e Rodomonte causa del mal loro
4.8se ne va exente da tanto martoro
5.1Che tra nemici in la ripa piu interna
5.2era passato d un mirabil salto
5.3se con li altri scendea ne la caverna
5.4questo era ben il fin d ogni suo assalto
5.5rivolse gliocchi a quella valle inferna
5.6e quando vide il fuoco andar tanto alto
5.7e di sua gente udì l horribil strido
5.8biastemmiò il ciel con spaventoso grido
6.1In tanto il Re Agramante mosso havea
6.2impetuoso assalto ad una porta
6.3che mentre la crudel battaglia ardea
6.4qui dove è tanta turba afflitta e morta
6.5quella sprovista forse esser credea
6.6di gente che bastasse alla sua scorta
6.7seco era il Re d Arzilla Bambirago
6.8e Baliverzo d ogni vitio vago
7.1E Corineo di Mulga e Prusione
7.2e l ricco Re de l Isole beate
7.3Malabuferso, che la regione
7.4tien di Fizan, sotto continua estate
7.5altri signori, et altre assai persone
7.6experte ne la guerra e bene armate
7.7e molti anchor senza valore e nudi
7.8ch el cor non se armarian con mille scudi
8.1Trovò tutto il contrario al suo pensiero
8.2in questa parte il Re de saracini
8.3perche in persona il capo de l Impero
8.4eravi Carlo, e de suoi paladini
8.5Re Salamone, et il Danese Ugiero
8.6ambo li Guidi, et ambo li Angelini
8.7el duca di Bavera, e Ganelone
8.8e Berlengiero, Avorio, Avino, e Othone
9.1Gente infinita poi di minor conto
9.2de franchi de thedeschi e de lombardi
9.3presente il suo signor, ciascuno pronto
9.4a farsi noverar fra li gagliardi
9.5di questo altrove io vuo rendervi conto
9.6ch ad un gran Duca è forza ch io riguardi
9.7il qual mi grida, e di lontano accenna
9.8e priega ch io nol lasci ne la penna
10.1Signor è tempo di ridursi hormai
10.2dove rimase il Duca d Inghilterra
10.3che stato absente, et in exilio, assai
10.4disia di ritornare alla sua terra
10.5del partir in procinto lo lasciai
10.6e colei chavea rotta Alcina in guerra
10.7mandarlo in Francia s havea preso cura
10.8per la via piu espedita e piu sicura
11.1E così una Galea fu apparecchiata
11.2di che miglior mai non solco marina
11.3et perche dubbio s hà tutta fiata
11.4che non gli turbi il suo viaggio Alcina
11.5vuol Logistilla che con forte armata
11.6Andronica ne vada e Sofrosina
11.7tanto che nel mar d Arabi, o nel golfo
11.8de Peri, giunga a salvamento Astolfo
12.1Piu presto vuol che volteggiando rada
12.2i Scythi, e l Indi, e i regni Nabathei
12.3e torni poi per così lunga strada
12.4a ritrovar i Persi e l Herrythrei
12.5che per lo Boreal pelago vada
12.6che turban sempre iniqui venti e rei
12.7et si, quella stagion, pover di sole
12.8che starne senza alcuni mesi suole
13.1La fata poi che vide acconcio il tutto
13.2diede licentia al Duca di partire
13.3havendol prima ammaestrato e instrutto
13.4di cose assai che fora lungo a dire
13.5e per schivar che non sia piu ridutto
13.6per arte maga onde non possa uscire
13.7un bello et util libro gli havea dato
13.8che per suo amore havesse ogn hora allato
14.1Come lhuom riparar debba allincanti
14.2mostra il libretto che costei gli diede
14.3dove ne tratta e piu drieto e piu inanti
14.4per rubrica e per indice si vede
14.5unaltro don gli fece anchor, che quanti
14.6doni fur mai, di gran vantaggio excede
14.7e questo fu d horribil suono un corno
14.8che fa fuggire ogn un che l ode intorno
15.1Dico chel corno e di si horribil suono
15.2ch ovunque s oda fa fuggir la gente
15.3non può trovarsi al mondo un cor si buono
15.4che possa non fuggir come lo sente
15.5rumor di vento di termuoto e tuono
15.6a par del suo di questo, era niente
15.7con molto riferir di gratia, prese
15.8da la fata congedo il buono Inglese
16.1Lasciando il porto e l onde piu tranquille
16.2con felice aura che in la poppa spira
16.3sopra le ricche e populose ville
16.4de l odorifera India il Duca gira
16.5scoprendo a destra et a sinistra mille
16.6isole sparse, e tanto va che mira
16.7la terra di Thomasso, onde il nocchiero
16.8piu a Tramontana poi prende il sentiero
17.1Quasi radendo l aurea Chersonesso
17.2la bella armata il gran pelago frange
17.3e costeggiando i ricchi liti spesso
17.4vede come nel mar biancheggi il Gange
17.5vede le piaggie l una e l altra appresso
17.6di Traprobane e Cori, ove il mar s ange
17.7dopo gran via furo a Cochino, e quindi
17.8usciron fuor de termini de l Indi
18.1Da stretta fauce il mar veggon de Persi
18.2come in si largo spatio se dilaghi
18.3dopo non molti dì, vicini fersi
18.4al golfo che nomar li antiqui Maghi
18.5quivi pigliaro il porto, e fur conversi
18.6con la poppa alla ripa, i legni vaghi
18.7quindi sicur d Alcina e di sua guerra
18.8Astolfo il suo camin prese per terra
19.1Passò per piu d un campo, e piu d un bosco
19.2per piu d un monte, e per piu d una valle
19.3dove hebbe spesso all aer chiaro e al fosco
19.4li ladroni e dinanzi et alle spalle
19.5vide leoni e draghi pien di tosco
19.6et altre fere attraversarsi il calle
19.7ma non si presto havea la bocca al corno
19.8che spaventati gli fuggian d intorno
20.1Vien per l Arabia ch è detta felice
20.2ricca di Myrra, Cinnamo, et Incenso
20.3che per suo albergo l unica Fenice
20.4eletto s hà, di tutto il mondo immenso
20.5sin che l onda trovò vendicatrice
20.6d Israhel, che per divin consenso
20.7Pharaone summerse e tutti i suoi
20.8e poi venne alla terra de li Heroi
21.1Lungo el fiume Traiano egli cavalca
21.2su quel destrier ch al mondo è senza pare
21.3che tanto liggiermente e corre e valca
21.4che ne la arena l orma non ne appare
21.5l herba non pur, non pur la neve calca
21.6coi piedi asciutti andar potria sul mare
21.7e sì nel corso si stende et affretta
21.8che passa e vento, e folgore, e saetta
22.1Questo é il caval che fu de l Argalia
22.2che di fiamma e di vento era concetto
22.3e senza fieno e biada, si nutria
22.4de l aria pura, e Rabican fu detto
22.5venne seguendo il Duca la sua via
22.6dove a quel fiume il Nil dona ricetto
22.7e vide come giunse in su la foce
22.8venire una barchetta a se veloce
23.1Naviga su la poppa uno Eremita
23.2con bianca barba e lunga a mezo il petto
23.3che sopra il legno il Paladino invita
23.4dicendogli, figliuol mio benedetto
23.5se non tè in odio la tua propria vita
23.6se non hai di morire hoggi diletto
23.7venir ti piaccia su questaltra arena
23.8ch a morir quella via dritto ti mena
24.1Tu non andrai piu che sei miglia inante
24.2che troverai la sanguinosa stanza
24.3dove s alberga un horribil Gigante
24.4che d otto piedi ogni statura avanza
24.5non habbia o cavalliero o viandante
24.6potersi indi partir vivo, speranza
24.7chel Gigante crudel gli tra la buccia
24.8sel mangia crudo, e sorbe il sangue e succia
25.1Piacer fra tanta crudeltà si prende
25.2d una rete ch egli ha molto ben fatta
25.3poco lontana al tetto suo la tende
25.4e ne trita polve tutta appiatta
25.5chi prima non lo sa non la comprende
25.6tanto è sottil, tanto egli ben l adatta
25.7quivi con fiere grida e con minaccia
25.8li spaventosi peregrini caccia
26.1E con gran risa aviluppati in quella
26.2se li strasina sotto il suo coperto
26.3ne cavallier riguarda ne donzella
26.4o sia di grande o sia di piccol merto
26.5o lo scanna o li schiaccia le cervella
26.6sel mangia, e l ossa restano al deserto
26.7e de l humane pelli intorno intorno
26.8fa il suo palazzo horribilmente adorno
27.1Prendi quest altra via prendila figlio
27.2che ti fia sin al mar tutta sicura
27.3io ti rengratio padre del consiglio
27.4rispose il Cavallier senza paura
27.5ma non estimo, per l honor periglio
27.6di che assai piu, che de la vita hò cura
27.7per far chio passi, in van tu parli meco
27.8anzi vò al dritto a ritrovar quel speco
28.1Fuggendo posso con disnhor salvarmi
28.2ma tal salute, ho più che morte a schivo
28.3si vado, al peggio che potria incontrarmi
28.4fra molti io resterò di vita privo
28.5ma quando Dio si mi drizzasse l armi
28.6che colui morto, et io restassi vivo
28.7a mille renderei la via sicura
28.8si che il guadagno è più che la iattura
29.1Metto all incontro la morte d un solo
29.2alla salute di gente infinita
29.3vattene in pace (rispose) figliuolo
29.4Dio mandi in defension de la tua vita
29.5l archangelo Michel dal summo polo
29.6e benedillo il semplice Eremita
29.7Astolfo lungo il Nil tenne la strada
29.8sperando piu nel suon che ne la spada
30.1Giace tra il fiume e la acquosa palude
30.2una via stretta in l arenosa riva
30.3la solitaria casa la richiude
30.4d humanitade e d amicitia priva
30.5son fisse intorno teste, e membra nude
30.6de la infelice gente che v arriva
30.7non v è finestra, non v è merlo alcuno
30.8onde penderne almen non si veggia uno
31.1Come in l alpine ville o ne castelli
31.2suol cacciator che gran perigli ha scorsi
31.3su le porte attaccar l hirsute pelli
31.4l horride zampe, e i grossi capi d orsi
31.5così dimostra il fier Gigante, quelli
31.6che di maggior virtù gli erano occorsi
31.7d altri infiniti, sparse apparon l ossa
31.8e d human sangue è pien piu d una fossa
32.1Stava Caligorante in su la porta
32.2(così havea nome il dispietato mostro)
32.3ch ornava sua magion di gente morta
32.4come altri d oro o sete tinte in ostro
32.5costui per gaudio a pena si comporta
32.6come il Duca lontan se gli è dimostro
32.7ch eran duo mesi e il terzo ne venia
32.8che non fu cavallier per quella via
33.1Ver la palude ch era scura e folta
33.2di verdi canne, in gran fretta ne viene
33.3che disegnato havea correre in volta
33.4e uscir al paladin drieto le schiene
33.5che ne la rete che tenea sepolta
33.6sotto la polve, di cacciarlo ha spene
33.7come havea fatto li altri peregrini
33.8che quivi tratto havean lor rei destini
34.1Come venire il Paladin lo vede
34.2ferma il destrier, non senza gran sospetto
34.3d aviluparsi in quelli lacci il piede
34.4di che il buon Vecchiarel gli havea predetto
34.5quivi il soccorso del suo corno chiede
34.6e quel sonando fa l usato effetto
34.7nel cor fere il Gigante che l ascolta
34.8di tal timor che a drieto i passi volta
35.1Astolfo suona, e tuttavolta bada
35.2che gli par sempre che la rete scocchi
35.3fugge il fellon, ne vede ove si vada
35.4che come il cor, havea perduti gliocchi
35.5tanta è la tema che non sa far strada
35.6che ne li proprii aguati non trabbocchi
35.7va ne la rete e quella si disserra
35.8tutto l annoda e lo distende in terra
36.1Astolfo ch andar giu vede il gran peso
36.2già sicuro per se, v accorre in fretta
36.3e con la spada in man, da caval sceso
36.4va per far di mill anime vendetta
36.5poi gli par che s occide un che sia preso
36.6viltà piu che virtù ne serà detta
36.7che legate le braccia i piedi e il collo
36.8gli vede sì, che non puo dare un crollo
37.1Havea la rete già fatta Vulcano
37.2di sottil fil d acciar, ma con tal arte
37.3che seria stato ogni risforzo vano
37.4per ismagliarne la piu debil parte
37.5et era quella che già piedi e mano
37.6havea legati a Venere et a Marte
37.7la fe il geloso, e non ad altro effetto
37.8che per piglia quelli duo amanti in letto
38.1Mercurio al fabro poi la rete invola
38.2che Chloride pigliar con essa vuole
38.3Chloride bella che per l aria vola
38.4drieto all Aurora in l apparir del sole
38.5e dal raccolto lembo de la stola
38.6gigli spargendo va rose e viole
38.7Mercurio tanto questa nympha attese
38.8che con la rete in aria un dì la prese
39.1Dove entra in mare il gran fiume Ethiopo
39.2par che la Dea presa volando fosse
39.3poi nel tempio d Anubide a Canopo
39.4la rete lunghi seculi serbosse
39.5Caligorante tre milanni dopo
39.6di la dove era sacra, la rimosse
39.7se ne portò la rete il ladrone empio
39.8et arse a cittade, e rubò l tempio
40.1Quivi adattolla in modo in su l arena
40.2che tutti quei chavean da lui la caccia
40.3vi davan drento, et era tocca a pena
40.4che lor legava, e collo, e piedi, e braccia
40.5di questa levò Astolfo una catena
40.6e le man drieto a quel fellon n allaccia
40.7le braccia e il petto in guisa gli ne fascia
40.8che non può sciorsi, indi levar lo lascia
41.1Da l altri nodi havendol sciolto prima
41.2ch era tornato human piu che donzella
41.3di trarlo seco e mostrar fece stima
41.4per ville, e per cittadi, e per castella
41.5vuol la rete ancho haver, di che ne lima
41.6ne martel, fece mai cosa piu bella
41.7ne fa somer colui che alla catena
41.8con pompa triomphal drieto si mena
42.1E l elmo e il scudo anche a portar gli diede
42.2come a valletto e seguitó l camino
42.3di gaudio empiendo, ovunque metta l piede
42.4ch ir possa hormai sicuro il peregrino
42.5Astolfo se ne va tanto che vede
42.6ch ai sepolchri di Memphi era vicino
42.7Memphi per le Pyramidi famoso
42.8vede all incontro il Chairo populoso
43.1Tutto il popul correndo si trahea
43.2per vedere il Gigante smisurato
43.3com é possibil, l un l altro dicea
43.4che quel piccolo il grande habbia legato
43.5Astolfo a pena inanzi andar potea
43.6tanto la calca il preme d ogni lato
43.7e come a cavallier d alto valore
43.8ogn un l ammira e gli fa grande honore
44.1Non era grande il Chairo così allhora
44.2come se ne ragiona a nostra etade
44.3chel populo capir che ve dimora
44.4non pon diciotto mila gran contrade
44.5e che le case hanno tre palchi, e anchora
44.6ne dormono infiniti in su le strade
44.7e chel soldano v habita un castello
44.8mirabil di grandezza e ricco e bello
45.1E che quindice mila suoi vasalli
45.2che son christiani rinegati tutti
45.3con moglie con famigli e con cavalli
45.4ha sotto un tetto sol quivi ridutti
45.5Astolfo veder vuole, ove s avalli
45.6e quanto il Nilo entri in li amari flutti
45.7a Damiata, chavea quivi inteso
45.8qualunque passa restar morto e preso
46.1Perhò ch in ripa al Nilo in su la foce
46.2si ripara un ladron dentro una torre
46.3ch a paesani e peregrini nuoce
46.4e sin al Chairo ogn un rubando scorre
46.5ne se gli può resistere, et ha voce
46.6che non se gli può mai la vita torre
46.7cento mila ferite egli ha giá havuto
46.8ne ucciderlo perhò mai s ha potuto
47.1Per veder se può far rompere il filo
47.2alla Parca di lui, sì che non viva
47.3Astolfo viene a ritrovare Horrilo
47.4(così havea nome) e a Damiata arriva
47.5et indi passa ove entra in mare il Nilo
47.6e vede la gran torre in su la riva
47.7dove s alberga l anima incantata
47.8che d un folletto nacque, e d una fata
48.1Quivi ritruova che crudel battaglia
48.2era tra Horrilo, e dui guerrieri accesa
48.3egli era solo, et ambi sì travaglia
48.4ch a gran fatica gli pon far difesa
48.5e quanto in arme l uno e l altro vaglia
48.6la Fama a tutto il mondo lo palesa
48.7questi erano i dui figli d Olivero
48.8Griphone il bianco, et Aquilante il nero
49.1Glié ver chel Negromante venuto era
49.2alla battaglia con vantaggio grande
49.3che seco tratto in campo havea una fera
49.4laqual si trova solo in quelle bande
49.5vive sul lito, e dentro alla rivera
49.6e i corpi humani son le sue vivande
49.7de le persone misere et incaute
49.8de viandanti, e peregrini naute
50.1La bestia ne l arena appresso il porto
50.2per man de i duo fratei morta giacea
50.3e per questo ad Horril non si fa torto
50.4s a un tempo l uno e l altro gli nocea
50.5piu volte l han smembrato, e non mai morto
50.6ne per smembrarlo uccider si potea
50.7che se tagliato, o mano, o gamba gli era
50.8la rapiccava che parea di cera
51.1Hor sin a denti il capo gli divide
51.2Griphone, hor Aquilante, sin al petto
51.3egli de colpi lor sempre si ride
51.4s adirano essi che non hanno effetto
51.5chi mai d alto cadendo il metal vide
51.6che li Alchimisti hanno Mercurio detto
51.7sparger e poi raccor tutti i suoi membri
51.8sentendo di costui se ne rimembri
52.1Se gli spiccano il capo, Horrilo scende
52.2ne cessa brancolar fin che lo truovi
52.3o per le chiome, o pel naso lo prende
52.4lo salda al collo, e non so con che chiovi
52.5piglial talhor Griphon, e l braccio stende
52.6nel fiume il getta, e non par ch ancho giovi
52.7che nuota Horrilo al fondo come un pesce
52.8e col suo capo salvo alla ripa esce
53.1Due belle donne honestamente ornate
53.2l una vestita a bianco, e l altra a nero
53.3che de la pugna causa erano state
53.4stavano a riguardar l assalto fiero
53.5queste eran quelle due benigne fate
53.6che havean notriti i figli d Oliviero
53.7poi che trassero lor ch eran citelli
53.8da i curvi artigli di duo grandi augelli
54.1Che rapiti li havevano a Gismonda
54.2e portati lontan dal suo paese
54.3ma non bisogna in ciò ch io mi diffonda
54.4ch a tutto il mondo è l historia palese
54.5ben che il scrittor nel padre si confonda
54.6ch un per un altro (io non sò come) prese
54.7hor la battaglia i duo gioveni fanno
54.8che le due donne ambi pregati n hanno
55.1Era in quel clima già sparito il giorno
55.2all Isole anchor alto di fortuna
55.3l ombre havean tolto ogni vedere atorno
55.4sotto l incerta e mal compresa luna
55.5quando in la rocca Horril fece ritorno
55.6poi che alla bianca, e alla sorella bruna
55.7piacque di differir l aspra battaglia
55.8fin che altro sol nel orizonte saglia
56.1Astolfo che Griphone, et Aquilante
56.2a sopraveste, et al ferir gagliardo
56.3riconnosciuto havea gran pezzo inante
56.4lor non fu altiero a salutar ne tardo
56.5essi vedendo, che quel chel Gigante
56.6trahea legato, era il baron dal Pardo
56.7(che così in corte, era quel duca detto)
56.8raccolser lui con non minor affetto
57.1Le donne a riposare i cavallieri
57.2menaro a un lor palagio indi vicino
57.3donzelle incontra venero e scudieri
57.4con torchi accesi a mezo del camino
57.5diero a chi n hebbe cura, i lor destrieri
57.6trarronsi l arme, e dentro un bel giardino
57.7trovar che apparecchiata era la cena
57.8ad una fonte limpida, et amena
58.1Fan legare il Gigante alla verdura
58.2con un altra catena molto grossa
58.3ad una quercia di molt anni dura
58.4che non si romperà per una scossa
58.5e da diece sergenti haverne cura
58.6che la notte discior non se ne possa
58.7et assalirli, e forse far lor danno
58.8mentre sicuri, e senza guardia stanno
59.1All abondante e sontuosa cena
59.2dove il manco piacer fur le vivande
59.3del ragionar gran parte si dispensa
59.4di quel Horrilo, e del miracol grande
59.5che quasi par un sogno a chi vi pensa
59.6chor capo hor braccio a terra se gli mande
59.7et egli raccoglia, e lo raggiugna
59.8e piu feroce ogn hor torni alla pugna
60.1Astolfo nel suo libro havea giá letto
60.2(quel ch allincanti riparar insegna)
60.3ch ad Horril non trarrà l alma del petto
60.4fin che un crine fatal nel capo tegna
60.5ma se lo svelle o tronca, fia constretto
60.6che suo mal grado il spirto fuor ne vegna
60.7questo ne dice il libro, ma non come
60.8connosca il crine in così folte chiome
61.1Cosí de la vittoria si godea
61.2come n havesse il paladin la palma
61.3che certa speme in pochi colpi havea
61.4svellere il crine al Negromante e l alma
61.5perhò di quella impresa promettea
61.6tor su li homeri suoi tutta la salma
61.7Horril farà morir quando non spiaccia
61.8a duo fratei ch esso l impresa faccia
62.1Essi gli danno volentier l impresa
62.2certi che debbia affaticarsi in vano
62.3era già l altra aurora in cielo ascesa
62.4quando calò da muri Horrilo al piano
62.5tra l Duca e lui fu la battaglia accesa
62.6la mazza l un, l altro ha la spada in mano
62.7di mille attende Astolfo un colpo trarne
62.8chel spirto al Mago scioglia da la carne
63.1Hor fa cadergli il pugno con la mazza
63.2hor questo et hor quel braccio con la mano
63.3quando taglia a traverso la corazza
63.4e quando il va troncando a brano a brano
63.5ma sempre Horril dismonta ne la piazza
63.6ritolsi il membro, e presto torna sano
63.7se n cento pezzi ben l havesse fatto
63.8redintegrarsi il vedea Astolfo a un tratto
64.1Al fin di mille colpi un gli ne colse
64.2sopra le spalle a termini del mento
64.3la testa e l elmo dal capo gli tolse
64.4ne fu d Horrilo a dismontar piu lento
64.5la sanguinosa chioma in man s avolse
64.6e risalse a cavallo in un momento
64.7e la portò correndo incontra il Nilo
64.8che rihaver non la potesse Horrilo
65.1Quel sciocco che del fatto non s accorse
65.2per la polve cercando iva la testa
65.3ma come intese il corridor via torse
65.4portare il capo suo per la foresta
65.5immantinente al suo caval ricorse
65.6sopra vi sale e di seguir non resta
65.7volea gridare, aspetta volta volta
65.8ma il Duca già gli havea la bocca tolta
66.1Ma pur che non gli ha tolto le calcagna
66.2si riconforta, e segue a tutta briglia
66.3drieto il lascia gran spatio di campagna
66.4quel Rabican che corre a maraviglia
66.5Astolfo in tanto per le cuticagna
66.6cercava, e drieto e sopra de le ciglia
66.7se connosceva quel crine fatale
66.8che forza Horrilo havea far immortale
67.1Fra tanti e innumerabili capelli
67.2un piu de l altro non si stende o torce
67.3qual dunque Astolfo sceglierà di quelli
67.4che per dar morte al rio ladron, racorce
67.5meglio è (disse) che tutti io tagli o svelli
67.6ne si trovando haver rasoi ne force
67.7ricorse immantinente alla sua spada
67.8che taglia sì, che si può dir che rada
68.1E tenendo quel capo per il naso
68.2drieto e dinanzi lo dischioma tutto
68.3troncò fra li altri quel fatale a caso
68.4si fece il viso allhor pallido e brutto
68.5travolse gli occhi, e dimostrò alloccaso
68.6per manifesti segni esser condutto
68.7el busto che seguía troncato al collo
68.8da cavalcade, e da l ultimo crollo
69.1Astolfo ove le donne e i cavallieri
69.2lasciato havea, tornó col capo in mano
69.3che tutti havea di morte i segni veri
69.4e mostrò il tronco, ove giacea lontano
69.5non sò ben se lo vider volentieri
69.6anchor che gli mostrasser viso humano
69.7che l intercetta lor vittoria, forse
69.8d invidia ai duo germani il petto morse
70.1Ne che tal fin quella battaglia havesse
70.2credo piu fusse alle due donne grato
70.3queste perche piu in lungo si trahesse
70.4de duo fratelli il doloroso fato
70.5ch in Francia par ch in breve esser devesse
70.6con essi Horrilo havean quivi acciuffato
70.7con speme di tenerlo tanto a bada
70.8che la trista influentia se ne vada
71.1Tosto chel castellan di Damiata
71.2certificossi ch era morto Horrilo
71.3la colomba lasciò chavea legata
71.4sotto l ala la lettera col filo
71.5quella andò al Chairo, et indi fu lasciata
71.6un altra altrove, come quivi è stilo
71.7si che in pochissime hore andò l aviso
71.8per tutto Egytto ch era Horrilo ucciso
72.1Il Duca come al fine trasse l impresa
72.2confortò molto i nobili Garzoni
72.3ben che da se v havean la voglia intesa
72.4ne bisognavan stimuli ne sproni
72.5che per difender de la santa Chiesa
72.6e del Romano Imperio le ragioni
72.7lasciasser le battaglie d Oriente
72.8cercando miglior fama in la lor gente
73.1Cosí Griphone et Aquilante tolse
73.2da le benigne sue donne licentia
73.3esse (quantunque lor ne ncrebbe è dolse)
73.4non perhò far lor seppon resistentia
73.5con essi Astolfo a man destra si volse
73.6che si deliberar far reverentia
73.7ai santi luochi, ove Dio in carne visse
73.8prima che verso Francia si venisse
74.1Potuto haria pigliar la via mancina
74.2ch era piu dilettevole, e piu piana
74.3e mai non si scostar da la marina
74.4ma per la destra andar horrida e strana
74.5perche l alta città di Palestina
74.6per questa, sei giornate è men lontana
74.7acqua si truova, et herba in questa via
74.8di tutti li altri ben s ha carastia
75.1Si che prima ch intrassero in viaggio
75.2ciò che lor bisognó fecion raccorre
75.3e cargar su l Gigante il carriaggio
75.4chavria portato in collo ancho una torre
75.5al finir del camino aspro e silvaggio
75.6da l alto monte alla lor vista occorre
75.7la santa terra, ove il superno amore
75.8lavò col proprio sangue il nostro errore
76.1Trovano in su l entrar de la cittade
76.2un giovene gentil lor connoscente
76.3Sansonetto da Mecca oltra l etade
76.4(ch era nel primo fior) molto prudente
76.5d alta cavalleria d alta bontade
76.6famoso, e reverito fra la gente
76.7Orlando lo converse a nostra fede
76.8e di sua man battesmo ancho gli diede
77.1Quivi lo trovan che disegna, a fronte
77.2del Soldano d Egytto una fortezza
77.3e circondar vuol il Calvario monte
77.4di muro di duo miglia di lunghezza
77.5da lui raccolti fur con quella fronte
77.6che puó d interno amor dar piu chiarezza
77.7e dentro accompagnati, e con grande agio
77.8fatti alloggiar nel suo real palagio
78.1Havea in governo egli la terra, e in vece
78.2di Carlo, vi reggea l imperio giusto
78.3a costui dono il duca Astolfo fece
78.4del prigionier dal smisurato busto
78.5ch a portar pesi, gli varrà per diece
78.6asini o muli, tanto era robusto
78.7diegli Astolfo il Gigante, e diegli appresso
78.8la rete ch in sua forza l havea messo
79.1Sansonetto all incontro al Duca diede
79.2per la spada una cinta ricca e bella
79.3e diede spron per l uno e l altro piede
79.4che d oro havean la fibbia e la girella
79.5ch esser del Cavallier stati si crede
79.6che liberò dal Drago la Donzella
79.7al Zaffo havuti con moltaltro arnese
79.8Sansonetto li havea quando lo prese
80.1Purgati de lor colpe a un monasterio
80.2che dava di se odor di buoni exempi
80.3la passion di Christo e ogni mysterio
80.4contemplando n andar per tutti i tempi
80.5chor con eterno obbrobrio e vituperio
80.6a Christiani usurpano i Mori empi
80.7l Europa è in arme e di far guerra agogna
80.8in ogni parte, fuor ch ove bisogna
81.1Mentre havean quivi l animo devoto
81.2a perdonanze e cerimonie intenti
81.3un peregrin di Grecia a Griphon noto
81.4gli arrecò del suo amor nuove recenti
81.5dal suo fermo disegno, e lungo voto
81.6troppo diverse, e troppo differenti
81.7e quelle il petto glinfiammaron tanto
81.8che gli scacciar l oration da canto
82.1Amava il cavallier per sua sciagura
82.2una donna chavea nome Horrigille
82.3di piu bel volto e di miglior statura
82.4non se ne sceglierebbe una fra mille
82.5ma disleale, e di si rea natura
82.6che potresti cercar cittadi e ville
82.7la terra ferma, e l isole del mare
82.8ne credo ch una le trovassi pare
83.1Ne la città di Constantin lasciata
83.2grave l havea di febre acuta e fiera
83.3hor quando rivederla alla tornata
83.4piu che mai bella, e di goderla spera
83.5ode il mischin ch in Antiochia andata
83.6drieto un nuovo amator perfida n era
83.7non le parendo hormai di piu patire
83.8chabbia in si fresca etá sola a dormire
84.1Da indi in qua chebbe la trista nuova
84.2suspirvava Griphon, notte e dì sempre
84.3ogni piacer ch aglialtri aggrada e giova
84.4par che a costui piu l animo distempre
84.5pensil colui ne li cui danni prova
84.6Amor, se li suoi strali han buone tempre
84.7et era grave sopra ogni martire
84.8chel mal chavea si vergognava a dire
85.1Questo perche mille fiate inante
85.2già ripreso l havea di quello amore
85.3di lui piu saggio il fratello Aquilante
85.4e cercato Horrigil trargli del core
85.5come colei che connoscea, di quante
85.6femine ree si truovino, peggiore
85.7Griphon l excusa, el fratel la danna
85.8e le piu volte il parer proprio inganna
86.1Perhò fece pensier senza parlarne
86.2con Aquilante, girsene soletto
86.3sin dentro d Antiochia, e quindi trarne
86.4colei, che tratto l cor gli havea del petto
86.5trovar colui che gli l hà tolta, e farne
86.6vendetta tal, che ne sia sempre detto
86.7dirò come ad effetto il pensier messe
86.8nell altro canto e ciò che ne successe
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