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Canto dodicesimo

1.1nEi molti assalti e nei spessi conflitti
1.2chavuti havea con Francia Africa e Spagna
1.3morti erano infiniti, e derelitti
1.4al Lupo al Corvo all Aquila griphagna
1.5e ben che i Franchi fussero piu afflitti
1.6che tutta havean perduta la campagna
1.7piu si doleano i saracin, per molti
1.8principi e gran baron ch eran lor tolti
2.1Hebbon vittorie cosi sanguinose
2.2che lor poco avanzò di che allegrarse
2.3e s alle antique le moderne cose
2.4invitto Alphonso, denno assimigliarse
2.5la gran vittoria, onde alle virtuose
2.6opere vostre, puo la gloria darse
2.7di che haver sempre lachrymose ciglia
2.8Ravenna debbe, a questa s assimiglia
3.1Quando cedendo Morini e Picardi
3.2l exercito Normando e l Aquitano
3.3voi nel mezo assalite li stendardi
3.4del quasi vincitor nemico Hispano
3.5seguendo voi li gioveni gagliardi
3.6che meritar con valorosa mano
3.7quel dì da voi per honorati doni
3.8cinger le spade e li dorati sproni
4.1Con sì animosi petti che vi foro
4.2vicini, o poco lungi al gran periglio
4.3crollaste sì le ricche Giande d oro
4.4si rompeste il baston giallo e vermiglio
4.5ch a voi si deve il triomphal alloro
4.6che non fu guasto ne adhuggiato il Giglio
4.7d un altra fronde v orna ancho la chioma
4.8l haver servato il suo Fabricio a Roma
5.1La gran Colonna del nome Romano
5.2che voi prendeste e che servaste intiera
5.3vi da piu honor, che se di vostra mano
5.4havesse uccisa la milita fiera
5.5quanta ne ingrassa il campo Ravegnano
5.6e quanta se n andò senza bandiera
5.7d Aragon di Castiglia e di Navarra
5.8veduto non giovar spiedi ne carra
6.1Quella vittoria fu piu di conforto
6.2che di allegrezza, perche troppo pesa
6.3contra la gioia nostra, il veder morto
6.4il capitan di Francia, e de l impresa
6.5e seco haver una procella absorto
6.6tanti principi illustri, che a difesa
6.7de suoi confini, e suoi confederati
6.8di qua da le fredde alpi eran passati
7.1Nostra salute nostra vita, in questa
7.2vittoria, suscitata si connoscie
7.3che difende chel verno, e la tempesta
7.4di Giove irato, sopra noi non croscie
7.5ma ne goder potemo ne far festa
7.6sentendo li ramarichi e l angoscie
7.7ch in veste bruna e lachrimosa guancia
7.8le vedovelle fan per tutta Francia
8.1Bisogna che proveggia il Re Luigi
8.2di nuovi capitani alle sue squadre
8.3che per honor de l aurea Fiordiligi
8.4castighino le man rapaci e ladre
8.5che sore, e frati, e bianchi, neri, e bigi
8.6violati hanno, e sposa, e figlia, e madre
8.7gettato in terra Christo in sacramento
8.8per torgli il tabernaculo d ariento
9.1O misera Ravenna t era meglio
9.2che al vincitor non fessi resistenza
9.3far che ti fusse inanzi Brescia speglio
9.4che tu lo fussi a Arimino e a Faenza
9.5manda Luigi il buon Traulcio veglio
9.6ch insegni a questi tuoi piu continenza
9.7e conti lor dil sangue che fu spanto
9.8al vespro ch intonò l horribil canto
10.1Come di capitani bisogna hora
10.2chel Re di francia al campo suo proveggia
10.3così Marsilio et Agramante allhora
10.4per dar buon reggimento alla sua greggia
10.5da i luochi dove il verno fe dimora
10.6vuol ch in campagna all ordine si veggia
10.7perche vedendo ove bisogno sia
10.8guida e governo ad ogni schiera dia
11.1Marsilio prima, e poi fece Agramante
11.2passar la gente sua schiera per schiera
11.3li Cathalani a tutti gli altri inante
11.4di Doriphebo van con la bandiera
11.5dopo vien senza il suo Re Folvirante
11.6(che per man di Rinaldo già morto era)
11.7la gente di Navarra, et il Re Hispano
11.8halle dato Isolier per capitano
12.1Balugante dil popul di Leone
12.2Grandonio cura de li Algarbi piglia
12.3el fratel di Marsilio Falsirone
12.4ha seco armata la minor Castiglia
12.5seguon di Madarasso il gonfalone
12.6quei che lasciato han Malaga e Siviglia
12.7dal mar di Gade a Cordova feconda
12.8le verdi ripe ovunque il Bethy inonda
13.1Stordilano e Tesira e Baricondo
13.2lun dopo l altro mostra la sua gente
13.3Granata al primo Ulispona al secondo
13.4è Maiorica al terzo ubidiente
13.5fe Portugal, tolto Larbin dal mondo,
13.6suo Re Tesira di Larbin parente
13.7poi vien Gallitia che sua guida in vece
13.8di Maricoldo, Serpentino fece
14.1Quei di Tolledo e quei di Calatrava
14.2di chebbe Sinagon già la bandiera
14.3con tutta quella gente che si lava
14.4in Guadiana e bee de la riviera
14.5l audace Matalista governava
14.6lui seguia Bianzardino, e in una schiera
14.7da Avila havea le genti e di Piagenza
14.8di Salamanca e Zamora e Palenza
15.1Di quei di Saragosa e de la corte
15.2del Re Marsilio ha Ferraù il governo
15.3tutta la gente è ben armata e forte
15.4in questi é Malgarino e Balinverno
15.5Malzarise e Morgante ch una sorte
15.6havea fatto habitar paese externo
15.7che poi che i regni lor, lor furon tolti
15.8Marsilio in Spagna havea tutti raccolti
16.1In questa è di Marsiglio il gran Bastardo
16.2Follicon d Almeria con Doriconte
16.3Bavarte e Largalifa et Analardo
16.4et Archidante il Sagontino conte
16.5e Lamirante e Langhiran gagliardo
16.6e Malagur chavea l astutie pronte
16.7piu che le forze, et altri ch ove
16.8tempo serà, vi mostrarò alle prove
17.1Poi che passò lo exercito di Spagna
17.2con bella mostra inanzi il Re Agramante
17.3con la sua squadra apparve alla campagna
17.4il Re d Oran che quasi era gigante
17.5l altra che vien per Martasin si lagna
17.6il qual morto le fu da Bradamante
17.7e le duol ch una femina si vanti
17.8d haverle ucciso il Re de Garamanti
18.1Seguia la terza schiera di Marmonda
18.2che Argosto morto abbandonò in Guascogna
18.3a questa un capo come alla seconda
18.4e come ancho alla quarta dar bisogna
18.5quantunque il Re Agramante non abonda
18.6di capitani, pur ne finge e sogna
18.7dunque Buraldo, Ormida, Arganio elesse
18.8e capo e guida ad ogni stuol ne messe
19.1Diede ad Arganio quei di Libycana
19.2che piangean morto il negro Dudrinasso
19.3guida Brunello i suoi di Tingitana
19.4con viso nubiloso e ciglio basso
19.5che poi che ne la selva non lontana
19.6dal castel chebbe Atlante in cima al sasso
19.7gli fu tolto l annel da Bradamante
19.8caduta era indisgratia al Re Agramante
20.1E sel fratel di Ferraù Isoliero
20.2ch al arbore legato ritrovollo
20.3non facea fede inanzi il Re del vero
20.4harebbe dato in su le forche un crollo
20.5mutò a prieghi di molti il Re pensiero
20.6già havendo fatto porgli il laccio al collo
20.7gli lo fece levar, ma riserbarlo
20.8per primo error, che poi giuró impiccarlo
21.1Si che havea causa di venir Brunello
21.2col viso mesto e con la testa china
21.3seguia poi Farurante, e drieto a quello
21.4eran cavalli e fanti di Maurina
21.5venia Libanio appresso il Re Novello
21.6la gente era con lui di Constantina
21.7perhò che la condutta e il scettro d oro
21.8gli ha dato il Re, che fu di Pinadoro
22.1Con la gente d Hesperia Soridano
22.2e Dorilon ne vien con quei di Setta
22.3ne vien coi Nasamoni Puliano
22.4quelli d Amonia il Re Agricalte affretta
22.5Malabuferso quelli di Fizano
22.6da Finadurro e l altra squadra retta
22.7che di Canaria viene e di Marocco
22.8Balastro ha quei che fur del Re Tardocco
23.1Duo squadre una di Mulga una d Arzilla
23.2seguono, e questa ha l suo signor antico
23.3quella n è priva, e perhó il Re Sortilla
23.4e diella a Corineo suo fido amico
23.5e così de la gente d Almansilla
23.6chavea Tanfirione fe Re Caico
23.7diè quella di Getulia a Rimedonte
23.8poi vien con quei di Cosca Balinfronte
24.1Quella altra schiera è la gente di Bolga
24.2suo Re è Clarindo, e già fu Mirabaldo
24.3vien Baliverzo, il qual vuò che tu tolga
24.4di tutto l gregge pel maggior ribaldo
24.5non credo in tutto l campo si disciolga
24.6bandiera chabbia exercito piu saldo
24.7de l altra con che segue il Re Sobrino
24.8ne piu di lui prudente saracino
25.1Quei di Bella marina che Gualciotto
25.2solea guidare hor guida il Re d Algieri
25.3Rodomonte e di Sarza, che condotto
25.4di nuovo havea pedoni e cavallieri
25.5che mentre il sol fu nubiloso sotto
25.6el gran Centauro, e i corni horridi e fieri
25.7fu in Africa mandato da Agramante
25.8onde venuto era tre giorni inante
26.1Non havea il campo d Africa piu forte
26.2ne saracin piu audace di costui
26.3e piu temean le Parigine porte
26.4et havean piu cagion di temer lui
26.5che Marsilio Agramante e la gran corte
26.6chavea seguito in Francia questi dui
26.7e piu d ogni altro che facesse mostra
26.8era nemico de la fede nostra
27.1Vien Prusione il Re de l Alvaracchie
27.2poi quel de la zumara Dardinello
27.3non so s habbiano o nottule o cornacchie
27.4o altro manco et importuno augello
27.5che da li tetti o da li arbori gracchie
27.6futuro mal, predetto è a questo e a quello
27.7che fissa in ciel nel di seguente è l hora
27.8che luno e l altro in la battaglia mora
28.1In campo non haveano altri a venire
28.2che quei di Tremisenne e di Noritia
28.3ne si vedea alla mostra comparire
28.4il segno lor, ne dar di se notitia
28.5stava Agramante e non sapea che dire
28.6ne che pensar, di questa lor pigritia
28.7fin che del Re di Tremisen condutto
28.8gli fu scudiero, ilqual gli narrò l tutto
29.1E del Re Alzirdo e del Re Manilardo
29.2che con molti de suoi giaceano al campo
29.3signor (dissegli) il cavallier gagliardo
29.4ch ucciso ha i nostri, ucciso haria il tuo campo
29.5se fosse stato a torsi via piu tardo
29.6di me che a pena anchor così ne scampo
29.7fa quel di cavallieri e di pedoni
29.8chel lupo fa di capre e di montoni
30.1Era venuto pochi giorni inante
30.2nel campo del Re d Africa un signore
30.3ne in Ponente era, ne in tutto Levante
30.4di piu forza di lui, ne di piu core
30.5gli facea grande honor il Re Agramante
30.6per esser costui figlio e successore
30.7in Tartaria del Re Agrican gagliardo
30.8suo nome era il feroce Mandricardo
31.1Per molti chiari gesti era famoso
31.2e di sua fama tutto il mondo empia
31.3ma lo facea piu d altro glorioso
31.4ch al castel de la fata di Soria
31.5l usbergo havea acquistato luminoso
31.6ch Hettor Troian portò mille anni pria
31.7per strana e formidabile aventura
31.8chel ragionarne pur mettea paura
32.1Trovandosi costui dunque presente
32.2a quel parlar, alzó l ardita faccia
32.3e se dispose andare immantinente
32.4per trovar quel guerrier dietro alla traccia
32.5ritenne occulto il suo pensier in mente
32.6o sia perche d alcun stima non faccia
32.7o perche tema sel pensier palesa
32.8ch unaltro inanzi a lui pigli l impresa
33.1A quel scudier fe dimandar come era
33.2la sopravesta di quel cavalliero
33.3colui rispose quella è tutta nera
33.4e nero il scudo, e non ha alcun cimiero
33.5e fu signor la sua risposta vera
33.6perche lasciato Orlando havea il quartiero
33.7che come dentro l animo era in doglia
33.8così imbrunir di fuor volse la spoglia
34.1Marsilio a Mandricardo havea donato
34.2un destrier baio a scorza di castagna
34.3con gambe e chiome nere, et era nato
34.4di Frisa matre, e di caval di Spagna
34.5sopra vi salta Mandricardo armato
34.6e galoppando va per la campagna
34.7e giura non tornare a quelle schiere
34.8se non trova il campion da l arme nere
35.1Molti scontró de la paurosa gente
35.2che da le man d Orlando era fuggita
35.3chi del figliuol chi del fratel dolente
35.4che nanzi a gliocchi suoi perse la vita
35.5anchora la codarda e trista mente
35.6ne la pallida faccia era sculpita
35.7anchor per la paura che havuto hanno
35.8pallidi muti, et insensati vanno
36.1Sprezzando lor, giunse l altiero, dove
36.2crudel spettaculo hebbe, et inhumano
36.3ma testimonio alle mirabil prove
36.4che fur raconte inanzi al Re Africano
36.5hor mira questi hor quelli morti, e move
36.6e vuol le piaghe misurar con mano
36.7mosso da strana invidia che egli porta
36.8al cavallier chavea la gente morta
37.1Come il mastin che tardo al pasto giugne
37.2dal bue lasciato morto da villani
37.3che trova sol le corna l ossa e l ugne
37.4del resto son sfamati augelli e cani
37.5riguarda in vano il teschio che non ugne
37.6così fa il crudel Barbaro in que piani
37.7per duol biastemmia e mostra invidia immensa
37.8che tardi è giunto a così lauta mensa
38.1Quel giorno e mezo l altro segue incerto
38.2il cavallier dal negro, e ne dimanda
38.3ecco vede un pratel d ombre coperto
38.4che sì d un alto fiume si ghirlanda
38.5che lascia a pena un breve spatio aperto
38.6dove l acqua si torce ad altra banda
38.7un simil luoco con girevole onda
38.8sotto Ocricoli il Tevere circonda
39.1Dove intrar si potea coll arme indosso
39.2stavano molti cavallieri armati
39.3chiede il pagan chi li havea in stuol si grosso
39.4et a che effetto insieme ragunati
39.5gli fe risposta il Capitano mosso
39.6dal signoril sembiante, e da fregiati
39.7d oro e di gemme arnesi di gran pregio
39.8che lo mostravan cavalliero egregio
40.1Dal nostro Re siam (disse) di Granata
40.2chiamati in compagnia de la figliuola
40.3laquale al Re di Sarza ha maritata
40.4ben che di ciò la fama anchor non vola
40.5come appresso alla sera racchetata
40.6la cicaletta sia, chor s ode sola
40.7dinanzi al padre fra l Hispane torme
40.8la condurremo, intanto ella si dorme
41.1Colui che tutto il mondo vilipende
41.2disegna di veder presto la prova
41.3se quella gente bene, o mal difende
41.4la donna alla cui guardia si ritrova
41.5disse, costei per quanto se ne intende
41.6è bella, e di saperlo hora mi giova
41.7allei mi mena, o falla qui venire
41.8ch altrove mi convien subito gire
42.1Esser per certo dei pazzo solenne
42.2rispose il Granatin, ne piu gli disse
42.3ma il Tartaro a ferir tosto lo venne
42.4con lhasta bassa, e il petto gli traffisse
42.5che la corazza il colpo non sostenne
42.6e forza fu che morto in terra gisse
42.7lhasta ricovra il figlio d Agricane
42.8perche altro da ferir non gli rimane
43.1Non porta spada ne baston, che quando
43.2l arme acquistò che fur d Hettor Troiano
43.3perche trovò che lor mancava il brando
43.4gli convenne giurar (ne giurò in vano)
43.5che sin che non togliea quella d Orlando
43.6mai non porrebbe ad altra spada mano
43.7Durindana che Aimonte hebbe in gran stima
43.8e Orlando hor porta, Hettor portava prima
44.1Grande è l ardir del Tartaro che vada
44.2con disvantaggio tal, contra coloro
44.3gridando chi mi vuol vietar la strada?
44.4e con la lancia si cacciò tra loro
44.5chi lhasta abbassa, e chi tra fuor la spada
44.6chi tira l arco, e d ognintorno foro
44.7egli ne fece morire una frotta
44.8prima che la sua lancia fusse rotta
45.1Rotta che se la vide, il gran troncone
45.2che resta intiero, ad ambe mano afferra,
45.3e fa morir con quel tante persone
45.4che non fu vista mai piu crudel guerra
45.5come tra Philistei l hebreo Sansone
45.6con la mascella che levò di terra
45.7scudi spezza, elmi schiaccia, e un colpo spesso
45.8spenge i cavalli ai cavallieri appresso
46.1Correno a morte que miseri a gara
46.2ne perche cada l un, l altro andar cessa
46.3che la maniera del morire, amara
46.4lor par piu assai, che non è morte istessa
46.5patir non ponno che la vita cara
46.6tolta lor sia da un pezzo d hasta fessa
46.7e siano sotto le picchiate strane
46.8a morir giunti, come biscie o rane
47.1Ma poi che, a spese lor, si furo accorti
47.2che male in ogni guisa era morire
47.3essendo già presso ai duo terzi morti
47.4tutto lo avanzo comminciò a fuggire
47.5come del proprio haver via se gli porti
47.6il Saracin crudel non puó patire
47.7che alcun di quella turba sbigottita
47.8da lui partir si debbia colla vita
48.1Come in palude asciutta dura poco
48.2stridula canna, o in campo arrida stoppia
48.3contra il soffio di Borea e contra il fuoco
48.4chel cauto agricultor insieme accoppia
48.5quando la vaga fiamma occupa il luoco
48.6e scorre per li solchi, e stride e scoppia
48.7così costor contra la furia accesa
48.8di Mandricardo, fan poca difesa
49.1Poscia ch egli restar vide l intrata
49.2che mal guardata fu, senza custode
49.3per la via che di nuovo era segnata
49.4ne l herba, e al suon de li ramarchi ch ode
49.5viene a veder la Donna di Granata
49.6se di bellezza è pare alle sue lode
49.7passa tra i corpi de la gente morta
49.8dove gli da, torcendo il fiume, porta
50.1E Doralice in mezo l prato vede
50.2(che così nome la donzella havea)
50.3laqual suffolta da l antico piede
50.4d un frassino silvestre, si dolea
50.5il pianto come un rivo che succede
50.6di viva vena, nel bel sen cadea
50.7e nel bel viso si vedea ch insieme
50.8de l altrui mal si duole, e del suo teme
51.1Crebbe il timor come venir lo vide
51.2di sangue brutto e con faccia empia e oscura
51.3el grido sin al ciel l aria divide
51.4di se e de la sua gente per paura
51.5che oltra i cavallieri v erano guide
51.6che de la bella Infante haveano cura
51.7maturi vecchi, e assai donne e donzelle
51.8del regno di Granata, e le piu belle
52.1Come il Tartaro vede quel bel viso
52.2che non ha paragone in tutta Spagna
52.3e cha nel pianto (hor ch esser d è nel riso)
52.4tesa d amor l inestricabil ragna
52.5non sa se vive o in terra o in paradiso
52.6ne de la sua vittoria altro guadagna
52.7se non che in man de la sua prigioniera
52.8si da prigione, e non sa in qual maniera
53.1Allei perhò non si concede tanto
53.2che del travaglio suo le doni il frutto
53.3benche piangendo ella dimostri, quanto
53.4possa donna mostrar dolore e lutto
53.5egli sperando volgerli quel pianto
53.6in summo gaudio, era disposto al tutto
53.7menarla seco, e sopra un bianco ubino
53.8montar la fece, e tornò al suo camino
54.1Donne e donzelle e vecchi e l altra gente
54.2ch eran con lei venuti di Granata
54.3tutti licentiò benignamente
54.4dicendo, assai di me fia accompagnata
54.5io mastro, io balia, io le serò sergente
54.6in tutti i suoi bisogni, a dio brigata
54.7così non gli possendo far riparo
54.8piangendo e suspirando se ne andaro
55.1Tra lor dicendo, quanto doloroso
55.2ne serà il patre come il caso intenda
55.3quanta ira, quanto duol, ne havrà il suo sposo
55.4o come ne farà vendetta horrenda
55.5deh perche a tempo tanto bisognoso
55.6non è qui presso, a far che costui renda
55.7il sangue illustre del Re Stordilano
55.8prima che se lo porti piu lontano
56.1De la gran preda il Tartaro contento
56.2che fortuna e valor gli ha posta inanzi
56.3di trovar quel dal negro vestimento
56.4non par chabbia la fretta chavea dianzi
56.5correva dianzi, hor vien adagio e lento
56.6e pensa tutta via dove si stanzi
56.7dove ritrovi alcun commodo luoco
56.8per exhalar tanto amoroso fuoco
57.1Tuttavolta conforta Doralice
57.2chavea di pianto e gliocchi e il viso molle
57.3compone e finge molte cose e dice
57.4che per fama gran tempo ben le volle
57.5e che la patria e il suo regno felice
57.6chel nome di grandezza aglialtri tolle
57.7lasciò non per veder Spagna ne Francia
57.8ma sol per contemplar sua bella guancia
58.1Se per amar lhuom debbe essere amato
58.2merito il vostro amor, che v ho amato io
58.3se per stirpe, di me chi é meglio nato?
58.4chel possente Agrican fu il padre mio
58.5se per ricchezza, quale ha maggior stato?
58.6che di dominio io cedo a pena a Idio
58.7se per valor, credo hoggi haver experto
58.8ch essere amato per valore io merto
59.1Queste parole et altre assai, che Amore
59.2a Mandricardo di sua bocca ditta
59.3van dolcemente a consolare il core
59.4de la Donzella di paura afflitta
59.5il timor cessa, e poi cessa il dolore
59.6che le havea quasi l anima trafitta
59.7ella commincia con piu patienza
59.8a dar piu grata al suo amator udienza
60.1Poi con risposte piu benigne molto
60.2a mostrarglise affabile e cortese
60.3e non negargli di fermar nel volto
60.4talhor le luci di pietade accese
60.5onde l amante che dal stral fu colto
60.6altre volte d Amor, certeza prese
60.7non che speranza, che la donna bella
60.8non gli seria sempre ai disir ribella
61.1Con questa compagnia lieto e gioioso
61.2che si gli satisfà si gli diletta
61.3essendo presso allhora ch a riposso
61.4la fredda notte ogni animal alletta
61.5vedendo il sol già basso e mezo ascoso
61.6comminciò a cavalcar con maggior fretta
61.7tanto che udì sonar zuffoli e canne
61.8e vide poi fumar ville e capanne
62.1Erano pastorali alloggiamenti
62.2miglior stanza e piu commoda che bella
62.3quivi el guardian cortese de li armenti
62.4honorò il Cavalliero e la Donzella
62.5tanto che si chiamar da lui contenti
62.6che pur le cittadi e le castella
62.7ma li tugurii anchora e li fenili
62.8han qualche volta li huomini gentili
63.1Che si facesse poi la notte al scuro
63.2tra Doralice e il figlio d Agricane
63.3io non l ardisco a dir troppo sicuro
63.4ch io non li vidi e non vi havea le mane
63.5ma v era indicio che d accordo furo
63.6che con ridente faccia la dimane
63.7si levò Doralice, e gratie rese
63.8al pastor che le fu tanto cortese
64.1Indi d uno in un altro luogo errando
64.2si ritrovaro al fin sopra un bel fiume
64.3che con silentio al mar va declinando
64.4che se vada o si stia mal si presume
64.5limpido e chiaro si, che in lui mirando
64.6senza contesa al fondo porta il lume
64.7e n ripa quello a una fresca ombra e bella
64.8trovar dui cavallieri e una donzella
65.1Hor l alta fantasia, che un sentier solo
65.2non vuol chi segua ogn hor, quindi mi guida
65.3e mi ritorna ove il Moresco stuolo
65.4assorda Francia di rumor e grida
65.5d intorno il padiglione in che il figliuolo
65.6del Re Troiano il santo Imperio sfida
65.7e Rodomonte audace se gli vanta
65.8arder Parigi, e spianar Roma santa
66.1Venuto ad Agramante era all orecchio
66.2che giá l Inglesi havean passato il mare
66.3perhò Marsilio e il Re del Garbo vecchio
66.4e li altri capitan fece chiamare
66.5consiglian tutti a far grande apparecchio
66.6si che Parigi possino expugnare
66.7ponno esser certi che piu non se expugna
66.8se nol fa prima che lo aiuto giugna
67.1Già scale innumerabili per questo
67.2da luoghi intorno havea fatto raccorre
67.3e crate assai di vimine contesto
67.4che le poteano a diversi usi porre
67.5e navi e ponti e piu facea chel resto
67.6il primo e secondo ordine disporre
67.7a dar l assalto, et egli vuol venire
67.8tra quei che la città denno assalire
68.1L Imperatore, il dì chel dì precesse
68.2de la battaglia, fe dentro a Parigi
68.3per tutto celebrare uffici e messe
68.4a preti, a frati, e bianchi, neri, e bigi
68.5e le genti che dianzi eran confesse
68.6e di man tolte all inimici stygi
68.7tutti communicar non altrimente
68.8chavessero a morire il dì seguente
69.1Et egli tra baroni e paladini
69.2principi et oratori, al maggior tempio
69.3con gran religione alli divini
69.4atti intervenne, e ne diè a li altri exempio
69.5con le man giunte, e gli occhi al ciel supini
69.6disse, signor ben che io sia iniquo et empio
69.7non voglia tua bontà pel mio fallire
69.8chel tuo popul fedele habbia a patire
70.1E se gli è tuo voler ch egli patisca
70.2e chabbia il nostro error degni supplici
70.3almen la punition si differisca
70.4si che per man non sia de tuoi nemici
70.5che quando lor d uccider noi sortisca
70.6che nome havemo pur d esser tuoi amici
70.7li pagani diran che nulla puoi
70.8che perir lasci i partigiani tuoi
71.1E per un che ti sia fatto ribelle
71.2cento ti si faran per tutto il mondo
71.3tal che la legge falsa di Babelle
71.4cacciarà la tua fede e porrà al fondo
71.5difende queste genti che son quelle
71.6chel tuo sepulchro hanno purgato e mondo
71.7da brutti cani, e la tua santa Chiesa
71.8con li vicarii tuoi spesso difesa
72.1So che i meriti nostri atti non sono
72.2a satisfare il debito d una oncia
72.3ne devemo sperar da te perdono
72.4se riguardamo a nostra vita sconcia
72.5ma se vi giungi di tua gratia il dono
72.6nostra ragion fia ragguagliata e concia
72.7ne il tuo soccorso disperar possiamo
72.8qualhor di tua pietà ci ricordiamo
73.1Cosi dicea l Imperator devoto
73.2con humiltade e contrition di core
73.3giunse altri prieghi e convenevol voto
73.4a si grande uopo all alto suo splendore
73.5non fu l caldo pregar d effetto vuoto
73.6perhò chel Genio suo l Angel migliore
73.7tolse li prieghi e spiegó al ciel le penne
73.8et a narrarli al Salvator li venne
74.1E furon altri infiniti in quello instante
74.2da tali messaggier portati a Dio
74.3che come l ascoltar l anime sante
74.4dipinte di pietà nel viso pio
74.5tutti mirano il sempiterno amante
74.6e gli mostraro il commun lor disio
74.7che la giusta oration fusse exaudita
74.8del populo christian che chiedea aita
75.1E la bontà ineffabile, ch in vano
75.2non fu pregata mai da cor fedele
75.3leva gli occhi pietosi, e fa con mano
75.4cenno, che vegna a se l angel Michele
75.5va (gli disse) all exercito Christiano
75.6che dianzi in Picardia calò le vele
75.7et al mur di Parigi l appresenta
75.8ch el campo saracin non se ne senta
76.1Trova prima il Silentio, e da mia parte
76.2gli di, che teco a questa impresa vegna
76.3ch egli ben vi saprà con ottima arte
76.4proveder ciò che proveder convegna
76.5fornito questo, subito va in parte
76.6dove il suo seggio la Discordia regna
76.7dille che l esca e il fucil seco prenda
76.8e nel campo de Mori il fuoco accenda
77.1E tra quei che vi son detti piu forti
77.2sparga tante zizanie e tante liti
77.3che combattono insieme, et altri morti
77.4altri ne siano presi, altri feriti
77.5e fuor del campo alcuni il sdegno porti
77.6si che il suo Re poco al bisogno aiti
77.7non replica a tal detto altra parola
77.8el benedetto Augel, ma dal ciel vola
78.1Dovunque drizza Michel angel l ale
78.2fuggon le nubi e torna il ciel sereno
78.3gli gira intorno un aureo cerchio, quale
78.4veggian di notte lampeggiar baleno
78.5seco pensa tra via dove si cale
78.6el celeste Corrier per fallir meno
78.7a trovar quel nemico di parole
78.8a cui la prima commission far vuole
79.1Vien scorrendo ov egli habiti ove egli usi
79.2e s accordaro in fin tutti i pensieri
79.3che de frati e de monachi rinchiusi
79.4lo può trovare in chiese e monasteri
79.5dove sono i parlari in modo exclusi
79.6chel Silentio, ove cantano i salteri
79.7ove dormono, ove hanno la piatanza
79.8e finalmente è scritto in ogni stanza
80.1Credendo quivi ritrovarlo, mosse
80.2con maggior fretta le dorate penne
80.3e di veder ch anchor Pace vi fosse
80.4Quiete e Charità sicuro tenne
80.5ma da la opinion sua ritrovosse
80.6tosto ingannato, che nel chiostro venne
80.7non è Silentio quivi, e gli fu ditto
80.8che habitar non vi suol se non in scritto
81.1Ne Pietà, ne Quiete, ne Humiltade
81.2ne quivi Amor, ne quivi Pace mira
81.3ben vi fur già, ma ne l antiqua etade
81.4che le cacciar, Gola, Avaritia, et Ira
81.5Superbia, Invidia, Inertia, e Crudeltade
81.6di tanta novità l Angel s ammira
81.7nel volersi partir, guardò in la schiera
81.8e vide ch ancho la Discordia v era
82.1Quella che gli havea detta il Patre eterno
82.2dopo il Silentio, che trovar devesse
82.3pensato havea di far la via d Averno
82.4che si credea che tra dannati stesse
82.5e ritrovolla in questo nuovo inferno
82.6(chil crederia?) tra santi ufficii e messe
82.7non piace già a Michel ch ella vi sia
82.8se ben gli tol di cercar lei gran via
83.1La connobbe al vestir di color cento
83.2fatto a liste inequali et infinite
83.3chor la coprono hor non, che i passi e il vento
83.4qua le volgono e la, ch eran sdruscite
83.5li crini havea chi d oro e chi d ariento
83.6chi negro, e insieme haver pareano lite
83.7e ch in treccia ch in nastro havea raccolti
83.8altri alle spalle, altri nel petto sciolti
84.1Havea di citationi e di libelli
84.2piene le mani e, di rescritti, quali
84.3dianzi con disfattion de poverelli
84.4mandava un capo torto a tribunali
84.5che credo se nasciuto fusse a quelli
84.6tempi, come poi fece a nostri mali
84.7stato seria tra li compagni brutti
84.8de la Discordia, et il peggior di tutti
85.1La chiama a se Michele, e le commanda
85.2che tra i piu forti saracini Scenda
85.3trovi cagion, che lor con memoranda
85.4strage, e ruina, insieme a lite accenda
85.5poi del Silentio, nuova le dimanda
85.6facilmente esser può ch essa ne intenda
85.7si come quella che accendendo fuochi
85.8di qua e di la va per diversi luochi
86.1Rispose la Discordia io non ho a mente
86.2in alcun luoco haverlo mai veduto
86.3udito l hò ben nominar sovente
86.4e molto commendarlo per astuto
86.5ma la Fraude una qui di nostra gente
86.6che compagnia tal volta gli ha tenuto
86.7penso che dir te ne saprà novella
86.8e verso una alzò il dito, e disse è quella
87.1Havea piacevol viso, habito honesto
87.2un humil volger d occhi, un andar grave
87.3un parlar si benigno e si modesto
87.4che parea Gabriel che dicesse ave
87.5era brutta e deforme in tutto il resto
87.6ma nascondea queste fattezze prave
87.7con lungo habito, e largo, e sotto quello
87.8attosicato havea sempre il coltello
88.1Dimanda a costei l Angelo, che via
88.2debbia tener, chel Silentio trove
88.3disse la Fraude, già costui solia
88.4fra virtudi habitare e non altrove
88.5con quei di Benedetto e quei d Helia
88.6ne le abbadie quando erano anchor nuove
88.7fece in le scole assai de la sua vita
88.8al tempo di Pythagora e d Archyta
89.1Mancati quei philosophi e quei santi
89.2che lo solean tener pel camin ritto
89.3da li buoni costumi chavea inanti
89.4fece alle sceleraggini traghitto
89.5comminciò andar la notte con li amanti
89.6indi coi ladri, e fare ogni delitto
89.7molto col Tradimento egli dimora
89.8veduto l hò con l Homicidio anchora
90.1Con quei che falsan le monete ha usanza
90.2di ripararsi in qualche buca scura
90.3muta si spesso egli compagni e stanza
90.4chel ritrovarlo ti seria ventura
90.5ma pur ho d insegnartelo speranza
90.6se di arrivare a meza notte hai cura
90.7alla casa del Sonno, senza fallo
90.8potrai (che quivi dorme) ritrovallo
91.1Ben che soglia la Fraude esser bugiarda
91.2pur è tanto il suo dir simil al vero
91.3che l Angelo le crede, indi non tarda
91.4a volarsene fuor del monastero
91.5tempra il batter de l ale, e studia e guarda
91.6giungere in tempo al fin del suo sentiero
91.7ch alla casa del Sonno (che ben dove
91.8era sapea) questo Silentio trove
92.1Giace in Arabia una valletta amena
92.2lontana da cittadi e da villaggi
92.3chall ombra di duo monti è tutta piena
92.4d antiqui Abeti, e di robusti Faggi
92.5il Sole indarno il chiaro dì vi mena
92.6che non vi può mai penetrar coi raggi
92.7sì gli è la via da spessi rami tronca
92.8e quivi entra sotterra una spelonca
93.1Sotto la negra selva una capace
93.2e spatiosa grotta entra nel sasso
93.3di cui la fronte l Hedera seguace
93.4tutta aggirando va con storto passo
93.5in questo albergo il grave Sonno giace
93.6l Ocio da un canto corpulento e grasso
93.7da l altro la Pigritia in terra siede
93.8che non puó andare, e mal reggersi in piede
94.1El smemorato Oblio sta su la porta
94.2non lascia intrar, ne riconnosce alcuno
94.3non ascolta ambasciata, ne riporta
94.4e parimente tien cacciato ognuno
94.5el Silentio va intorno, e fa la scorta
94.6ha le scarpe di feltro, il mantel bruno
94.7et a quanti n incontra di lontano
94.8che non debbia venir cenna con mano
95.1Se gli accosta all orecchio e pianamente
95.2l Angel gli disse, Dio vuol che tu guidi
95.3a Parigi Rinaldo con la gente
95.4che per dar mena al suo signor sussidi
95.5ma che lo facci tanto chetamente
95.6ch alcun de saracin non oda i gridi
95.7si che piu presto che ritrovi il calle
95.8la fama d avisar, l habbia alle spalle
96.1Altrimente il Silentio non rispose
96.2che del capo, accennando che faria
96.3e drieto ubidiente se gli pose
96.4e furo al primo volo in Picardia
96.5Michel mosse le squadre coraggiose
96.6e fe lor breve un gran tratto di via
96.7si che in un dì a Parigi le condusse
96.8ne alcun s avide che miracol fusse
97.1Discorreva il Silentio tutta volta
97.2e dinanzi alle squadre e d ognintorno
97.3facea girare un alta nebbia in volta
97.4et era bello in l altre parti il giorno
97.5e non lasciava questa nebbia folta
97.6che s udisse di fuor tromba ne corno
97.7poi n andò tra pagani e meno seco
97.8un non sò che, ch ognun fe sordo e cieco
98.1Mentre Rinaldo in tal fretta venia
98.2che ben parea da l Angelo condotto
98.3e con silentio tal, che non s udia
98.4nel campo saracin farsene motto
98.5el Re Agramante havea la fantaria
98.6messe ne borghi di Parigi, sotto
98.7le minacciate mura in su la fossa
98.8per far quel dì l estremo di sua possa
99.1Chi può contar l exercito che mosso
99.2questo dì contra Carlo ha il Re Agramante
99.3conterà anchora in su l ombroso dosso
99.4del silvoso Apennin tutte le piante
99.5dirà quante onde quando è il mar piu grosso
99.6bagnano i piedi al mauritano Atlante
99.7e per quant occhi il ciel le furtive opre
99.8de li amatori a meza notte scopre
100.1Dentro la terra suonano a martello
100.2con spaventevol fretta le campane
100.3nanzi alli altari in questo tempio e in quello
100.4donne e fanciulli alzano al ciel le mane
100.5sel thesoro paresse a Dio si bello
100.6come lo stiman le sciocchezze humane
100.7questo era il dì chel santo Consistoro
100.8fatto havria in terra ogni sua statua d oro
101.1S odon ramaricare i vecchi giusti
101.2che s erano serbati in quelli affanni
101.3e nominar felici i sacri busti
101.4composti in terra già molti e molt anni
101.5ma li animosi gioveni robusti
101.6che miran poco i lor propinqui danni
101.7sprezzando le ragion de piu maturi
101.8di qua e di la vanno correndo a muri
102.1Quivi erano baroni e paladini
102.2Re, duci, cavallier, marchesi, e conti
102.3soldati forestieri e cittadini
102.4per Christo e pel suo honor, a morir pronti
102.5che per uscire adosso ai Saracini
102.6pregan l Imperator ch abbassi i ponti
102.7gode egli di veder l animo audace
102.8ma di lasciarli uscir non li compiace
103.1E li dispone in opportuni luochi
103.2per divietare a i Barbari la via
103.3la si contenta che ne vadan pochi
103.4qua non basta una grossa compagnia
103.5alcuni han cura maneggiar li fuochi
103.6le machine altri, ove bisogno fia
103.7Carlo di qua e di la non sta mai fermo
103.8va soccorrendo, e fa per tutto schermo
104.1Siede Parigi in una gran pianura
104.2di Francia in l ombilico, anzi nel core
104.3da mezo giorno un fiume entra le mura
104.4e corre et esce a tramontana fuore
104.5ma fa una isola prima e v assicura
104.6de la città una parte, e la migliore
104.7l altre due (ch in tre parti é la gran terra)
104.8di fuor la fossa e dentro il fiume serra
105.1Alla città che molte miglia gira
105.2da molte parti si può dar battaglia
105.3ma sol da un canto il Re Agramante mira
105.4chel campo suo mal volentier sbarraglia
105.5tutto di la dal fiume lo ritira
105.6verso Ponente, e vuol che quindi assaglia
105.7perhò che ne cittade ne campagna
105.8ha dietro (se non sua) fin alla Spagna
106.1Dovunque intorno il gran muro circonda
106.2gran munitioni havea già Carlo fatte
106.3fortificato d argine ogni sponda
106.4con scannafossi dentro, e case matte
106.5onde entra ne la terra, onde esce l onda
106.6grossissime catene haveva tratte
106.7ma fece piu ch altrove provedere
106.8la dove havea piu causa di temere
107.1Con occhi d Argo il figlio di Pipino
107.2previde ove assalir devea Agramante
107.3e non fece dissegno il Saracino
107.4a cui non fusse riparato inante
107.5con Ferraù, Isoliero, e Serpentino
107.6con Falsiron, Grandonio, e Balugante
107.7e con ciò che di Spagna havea menato
107.8restò Marsiglio in la campagna armato
108.1Sobrin gli era a man manca in ripa a Senna
108.2con Pulian, con Dardinel d Aimonte
108.3col Re d Oran ch esser gigante accenna
108.4lungo sei braccia dai piedi alla fronte
108.5deh perche a mover men sono io la penna
108.6che quelle genti a mover l arme pronte
108.7chel Re di Sarza pien d ira e di sdegno
108.8grida e biastemmia, e non può star piu a segno
109.1Come assalire, o vasi pastorali
109.2o de le dolci reliquie de convivi
109.3soglion con rauco suon di stridule ali
109.4l audaci mosche a caldi giorni estivi
109.5o come vanno a rosseggianti pali
109.6di mature uve i storni, così quivi
109.7empiendo il ciel di grida e di rumori
109.8se ne veniano a dar l assalto i Mori
110.1L exercito Christian sopra le mura
110.2con spade, e lancie, e scure, e pietre, e fuoco
110.3difende la città senza paura
110.4e l Barbarico orgoglio estima poco
110.5e dove Morte uno et un altro fura
110.6non è chi per viltà ricusi il luoco
110.7tornano i saracin giu ne le fosse
110.8a furia di ferite e di percosse
111.1Non ferro solamente vi s adopra
111.2ma grossi massi, e merli integri e saldi
111.3e li muri spiccati con molt opra
111.4tetti di torre, e gran pezzi di spaldi
111.5l acque bollenti che vengon di sopra
111.6portano a Mori insupportabil caldi
111.7e male a questa pioggia si resiste
111.8ch entra per l elmi e fa acciecar le viste
112.1E questa piu nocea chel ferro quasi
112.2hor che dè far la nebbia de calcine
112.3hor che deveano far li ardenti vasi
112.4pieni di solfi, peci, e trementine
112.5li cerchi in munition non son rimasi
112.6che d ogni intorno hanno di fiamma il crine
112.7questi scagliati per diverse bande
112.8metteano a Saracini aspre ghirlande
113.1In tanto il Re di Sarza havea cacciato
113.2sotto le mura la schiera seconda
113.3da Buraldo da Ormida accompagnato
113.4quel Garamante, e questo da Marmonda
113.5Clarindo e Soridan gli sono allato
113.6ne par chel Re di Setta si nasconda
113.7segue il Re di Marocco, e quel di Cosca
113.8ciascun perche il valor suo si connosca
114.1Ne la bandiera ch è tutta vermiglia
114.2Rodomonte di Sarza il leon spiega
114.3che la feroce bocca ad una briglia
114.4che gli pon la sua donna, aprir non niega
114.5al leon se medesimo assimiglia
114.6e per la donna che lo frena e lega
114.7la bella Doralice ha figurata
114.8figlia di Stordilan Re di Granata
115.1Quella che tolto havea (come io narrava)
115.2Re Mandricardo (e dissi e dove e a cui)
115.3era costei che Rodomonte amava
115.4piu che il suo regno, e piu che gliocchi sui
115.5e cortesia e valor per lei mostrava
115.6non già sapendo ch era in forza altrui
115.7se saputo l havesse allhora allhora
115.8fatto haria quel, che fe quel giorno anchora
116.1Sono appoggiate a un tempo mille scale
116.2che non han men di dua per ogni grado
116.3spinge il secondo quel ch inanzi sale
116.4chel terzo lui montar fa suo mal grado
116.5chi per virtù chi per paura vale
116.6convien ch ognun per forza entri nel guado
116.7che qualunque s adagia, il Re d Algere
116.8Rodomonte crudele uccide o fere
117.1Ognun dunque si sforza di salire
117.2tra il fuoco e le ruine in su le mura
117.3ma tutti li altri guardano s aprire
117.4veggiano passo, ove sia poca cura
117.5sol Rodomonte sprezza di venire
117.6se non dove la via meno è sicura
117.7dove nel caso desperato e rio
117.8li altri fan voti, egli biestemmia Idio
118.1Armato era d un forte e duro usbergo
118.2che fu di drago una scagliosa pelle
118.3di questo già si cinse il petto e il tergo
118.4quello Avo suo che edificò Babelle
118.5e si pensò cacciar de l aureo albergo
118.6e torre a Dio l governo de le stelle
118.7la spada il scudo e fe l elmo perfetto
118.8far tutto a un tempo, e solo a questo effetto
119.1Rodomonte non giá men di Nembrotte
119.2indomito superbo e furibondo
119.3che d ire al ciel non tardarebbe a notte
119.4quando la strada si trovasse al mondo
119.5quivi non mira dove intiere o rotte
119.6siano le mura, o s habbia l acqua fondo
119.7passa la fossa anzi la corre e vola
119.8nel acqua e nel pantan sin alla gola
120.1Di fango brutto e molle d acqua, vanne
120.2tra l fuoco e i sassi e li archi e le balestre
120.3come andar suol tra le palustri canne
120.4de la acquosa Mallea porco silvestre
120.5che col petto col ceffo e con le zanne
120.6fa dovunque si volga ample finestre
120.7col scudo in capo il Saracin sicuro
120.8ne vien sprezzando il ciel, non che quel muro
121.1Non fu si presto al sciutto Rodomonte
121.2che giunto si senti su le baltresche
121.3che dentro alla muraglia facean ponte
121.4capace e largo alle squadre Francesche
121.5hor si vede spezzar piu d una fronte
121.6e far chierce maggior de le fratesche
121.7braccia e capi volare, e ne la fossa
121.8cader da muri una fiumana rossa
122.1Getta il Pagano il scudo, e a duo man prende
122.2la crudel spada, e giunge il duca Arnolfo
122.3costui venia di la, dove discende
122.4l acqua del Rheno nel salato golfo
122.5quel miser contra lui non se difende
122.6meglio, che faccia contra il fuoco il solfo
122.7e cade in terra, e da l ultimo crollo
122.8dal capo fesso, un palmo sotto il collo
123.1Uccise di roverso in una volta
123.2Anselmo, Oldrado, Spineloccio e Prando
123.3il luoco stretto e la gran turba folta
123.4fece girar si pienamente il brando
123.5fu la prima metade a Fiandra tolta
123.6l altra scemata al popul Normando
123.7divise appresso da la fronte al petto
123.8et indi al ventre, il Maganzese Orghetto
124.1Getta da merli Andropono e Moschino
124.2giu ne la fossa, il primo è sacerdote
124.3non adora il secondo altro ch el vino
124.4e le bigonce a un sorso ha spesso vuote
124.5come arsenico o sangue viperino
124.6vivendo, fuggì l acque piu che puote
124.7more in la fossa, e quel che piu l annoia
124.8è di veder che in l acqua se ne muoia
125.1Taglió in due parti il provenzal Luigi
125.2e passò l petto al Tolosano Arnaldo
125.3di Torse Oberto, Claudio, Ugo e Dionigi
125.4mandaro il spirto fuor col sangue caldo
125.5e presso a questi, quattro da Parigi
125.6Gualtiero, Satallone, Odo, et Ambaldo
125.7et altri molti, et io non saprei come
125.8di tutti nominar la patria e il nome
126.1La turba dietro a Rodomonte presta
126.2le scale appoggia, e monta in piu d un luoco
126.3quivi non fanno i Parigin piu testa
126.4che la prima difesa lor val poco
126.5san ben che alli nemici assai piu resta
126.6dentro da fare, e non l havran da giuoco
126.7perche tra il muro e l argine secondo
126.8discende il fosso horribile e profondo
127.1Oltra che i nostri facciano difesa
127.2dal basso all alto, e mostrino valore
127.3nuova gente succede alla contesa
127.4sopra l erta pendice interiore
127.5che fa con lancie e con saette offesa
127.6alla gran moltitudine di fuore
127.7che credo ben che seria stata manco
127.8se non le fusse il Re di Sarza al fianco
128.1Egli questi conforta, e quei riprende
128.2e con voce, e con man nanzi li caccia
128.3ad altri il petto, ad altri il capo fende
128.4che per fuggir veggia voltar la faccia
128.5molti ne spinge, et urta, alcuni prende
128.6pe capelli, pel collo, e per le braccia
128.7e sosopra la giu tanti ne getta
128.8che quella fossa a capir tutti è stretta
129.1Mentre il stuolo de Barbari se cala
129.2anzi trabbocca al periglioso fondo
129.3et indi cerca per diversa scala
129.4di salir sopra l argine secondo
129.5il Re di Sarza (come havesse una ala
129.6per ciascun de suoi membri) levò il pondo
129.7di si gran corpo, e con tante arme in dosso
129.8e netto si lanciò di la dal fosso
130.1Poco era men di trenta piedi, o tanto
130.2et egli il passò destro come un veltro
130.3e fece nel cader strepito, quanto
130.4sotto li piedi havesse havuto il feltro
130.5et a questo, et a quello affrappa il manto
130.6come sian l arme di tenero peltro
130.7e non di ferro, anzi pur sian di scorza
130.8tal la sua spada e tanta é la sua forza
131.1In questo tempo i nostri da chi tese
131.2sono l insidie in la cava profonda
131.3che v hanno secche vimini distese
131.4intorno cui di molta pece abonda
131.5ne perhò alcuna si vede palese
131.6ben che n è piena l una e l altra sponda
131.7dal fondo cupo insino al orlo quasi
131.8e senza fin v hanno appiattati vasi
132.1Qual con salnitrio, qual con oglio, quale
132.2con solfo, qual con altra simile esca
132.3i nostri in questo tempo perche male
132.4a Saracini il folle ardir riesca
132.5ch eran nel fosso, e per diverse scale
132.6credean montar su l ultima baltresca
132.7udito l segno da opportuni luochi
132.8di qua e di la fenno avampare i fuochi
133.1Tornò la fiamma sparsa tutta in una
133.2che tra una ripa e l altra ha il fosso pieno
133.3e tanto ascende in alto, che alla Luna
133.4da presso puo sciugar l humido seno
133.5sopra si volve oscura nebbia e bruna
133.6chel Sole adombra, e spegne ogni sereno
133.7sentesi un scoppio in un perpetuo suono
133.8simile a un grande e spaventoso tuono
134.1Aspro concento horribile harmonia
134.2d alte querele d ululi e de strida
134.3de la misera gente che peria
134.4nel fondo, per cagion de la sua guida
134.5e stranamente concordar s udia
134.6col fiero suon de la fiamma homicida
134.7non piu signor non piu di questo canto
134.8ch io son già rauco e vuò posarmi alquanto
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