about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1qUantunque debil freno a mezo il corso
1.2animoso caval spesso raccolga,
1.3raro è perhò che di ragione il morso
1.4libidinosa furia a dietro volga
1.5quando il piacere ha impronto, a guisa d Orso
1.6che dal mel non di facile si tolga
1.7poi che gli nè venuto odore al naso
1.8o qualche stilla ne gustò sul vaso
2.1Qual ragion fia chel bon Ruggier raffrene
2.2si che non voglia hora pigliar diletto
2.3d Angelica gentil, che nuda tiene
2.4nel solitario e commodo boschetto
2.5di Bradamante piu non gli soviene
2.6che tanto haver solea fissa nel petto
2.7e se gli ne sovien, pur come prima
2.8pazzo è se questa anchor non prezza e stima
3.1Con lei non fuora l ostinato e crudo
3.2Zenocrate di lui piu continente
3.3gittato havea Ruggier la lancia, e il scudo
3.4e si trahea l altre arme, impatiente
3.5quando abbassando pel bel corpo ignudo
3.6la donna gli occhi vergognosamente,
3.7si vide in dito il pretioso annello
3.8che già le tolse ad Albraca Brunello
4.1Questo è l annel che ella portò già in Francia
4.2la prima volta che fe quel camino
4.3col fratel suo, che v arrecò la lancia
4.4la qual fu poi d Astolfo paladino
4.5con questo fe l incanti uscire in ciancia
4.6di Malagigi al petron di Merlino
4.7con questo Orlando, et altri, una matina
4.8tolse di servitù di Dragontina
5.1Con questo uscì invisibil de la torre
5.2dove l havea richiusa un vecchio rio
5.3a che voglio io tutte sue prove acorre,
5.4se le sapete voi, così come io?
5.5Brunel sin nel giron lel venne a torre
5.6che Agramante di haverlo hebbe disio
5.7da indi in qua tutte le cose averse
5.8furo a costei, tanto chel Regno perse
6.1Hor che sel vide, come ho detto, in mano
6.2fu di stupore, et allegrezza piena
6.3é quasi dubbia di sognarsi in vano
6.4agliocchi alla man sua credette a pena
6.5del dito se lo trasse, e amano amano,
6.6sel chiuse in bocca e in men che non balena
6.7così dagliocchi di Ruggier si cela
6.8come fa il sol quando la nube il vela
7.1Ruggier pur dognintorno riguardava
7.2e s aggirava a cerco, come un matto
7.3ma poi che de l annel si ricordava
7.4scornato vi rimase e stupefatto
7.5e la sua inadvertenza biastemmiava
7.6e la donna accusava di quello atto
7.7dunque questa mercè mi serà resa
7.8d haverti dal marin Mostro diffesa?
8.1Ingrata damigella, è questo quello
8.2guiderdone (dicea) che tu mi rendi?
8.3che piu presto involar vogli l annello
8.4che haverlo in don, perche di me nol prendi?
8.5che non pur quel, mail scudo e il destrier snello
8.6e me ti dono, e come vuoi mi spendi
8.7sol chel bel viso tuo non mi nascondi
8.8io sò crudel che m odi e non rispondi
9.1Così dicendo, intorno alla fontana
9.2brancolando n andava come cieco
9.3o quante volte abbracciò l aria vana
9.4sperando la donzella abbracciar sieco
9.5quella che s era già fatta lontana,
9.6mai non cessò d andar, che giunse a un speco
9.7che sotto un monte era capace, e grande
9.8dove al bisogno suo trovò vivande
10.1Quivi un vecchio pastor, che di cavalle
10.2un grande armento havea, facea soggiorno
10.3le iumente pascean, giu per la valle,
10.4le tener herbe, a freschi rivi intorno
10.5di qua di la da l antro erano stalle,
10.6dove fuggiano il sol del mezo giorno
10.7Angelica quel dì, lunga dimora
10.8la dentro fe, ne fu veduta anchora
11.1E circa il vespro, poi che rinfrescossi,
11.2e le fu a viso esser posata assai
11.3in certi drappi rozi aviluppossi
11.4dissimil troppo a portamenti gai
11.5che verdi, gialli, persi, azurri, e rossi
11.6hebbe, e di quante foggie furon mai
11.7non le può tor perhò tanto humil gonna,
11.8che bella non rassembri e nobil donna
12.1Taccia chi loda Phyllide o Neera
12.2o Amarylli, o Galatea fugace
12.3che d esse alcuna si bella non era
12.4Tityro e Melibeo con vostra pace
12.5la bella donna tol fuor de la schiera
12.6de le iumente, una che piu le piace
12.7allhora allhora se le fece inante,
12.8un pensier di tornarsene in Levante
13.1Ruggiero in tanto, poi chebbe gran pezzo
13.2indarno atteso se la si scopriva,
13.3e che s avide del suo error da sezzo,
13.4che non era vicina, e non l udiva
13.5dove lasciato havea il cavallo avezzo
13.6in cielo e in terra, arimontar veniva
13.7e ritrovò che s havea tratto il morso
13.8e già per l aria a piu libero corso
14.1Fu grave, e mala giunta all altro danno
14.2vederse ancho restar senza l augello
14.3questo, non men chel feminil inganno
14.4gli preme al cor, ma piu che questo, e quello
14.5gli preme e fa sentir noioso affanno,
14.6l haver perduto il pretioso annello
14.7per le virtù non tanto che vi sono
14.8quanto che fu de la sua donna dono
15.1Oltramodo dolente, se ripose
15.2indosso l arme, e col scudo alle spalle,
15.3dal mar slungosse, e per le piaggie herbose
15.4prese el camin verso una larga valle
15.5dove per mezo all alte selve ombrose
15.6vide il piu lato e piu segnato calle
15.7non molto va, ch a destra ove piu folta
15.8è quella selva, un gran strepito ascolta
16.1Strepito ascolta e spaventevol suono
16.2d arme percosse insieme, onde s affretta
16.3tra pianta e pianta, e trova dui, che sono
16.4a gran battaglia, in poca piazza e stretta
16.5non s hanno alcun riguardo, ne perdono
16.6per far (non sò di che) dura vendetta
16.7luno e gigante alla sembianza fiero
16.8e l'altro è ardito e franco cavalliero
17.1Il cavallier, col scudo e cola spada,
17.2saltando e quinci, e quindi, si difende
17.3perche la mazza sopra non gli cada,
17.4con che il Gigante a duo man sempre offende,
17.5giace del cavallier in su la strada
17.6morto il caval, Ruggier ch al fatto attende
17.7subito inchina l animo, e disia
17.8che vincitor il cavallier ne sia
18.1Non che per questo gli dia alcuno aiuto
18.2ma se tira da parte, e sta a vedere
18.3ecco col baston grave, il piu membruto
18.4sopra l elmo a duo man del minor fere
18.5de la percossa è il cavallier caduto
18.6l altro chel vide attonito giacere
18.7per darli morte, l elmo gli dislaccia,
18.8e fa si che Ruggier lo vede in faccia
19.1Vede Ruggier, de la sua dolce e bella
19.2e carissima donna Bradamante
19.3scoperto il viso, e lei vede esser quella
19.4a chi dar morte vuol l empio Gigante
19.5si che a battaglia subito l appella
19.6e con la spada nuda si fa inante
19.7ma quel che nuova pugna non attende
19.8la donna tramortita in braccio prende
20.1E se l arreca in spalla, e via la porta
20.2come lupo talhor piccolo agnello
20.3o l Aquila portar ne l ugna torta
20.4suole o Colombo, o simile altro augello
20.5vede Ruggier quanto il suo aiuto importa
20.6e vien correndo a piu poter, ma quello
20.7con tanta fretta i lugnhi passi mena
20.8che con gliocchi Ruggier lo segue a pena
21.1Così correndo luno, e seguitando
21.2l altro, per un sentier ombroso e fosco
21.3che sempre si venia piu dilatando
21.4in un gran prato uscir fuor di quel bosco
21.5verso un palazzo, quel proprio ove Orlando
21.6dianzi arrivò, se ben lo riconnosco
21.7dentro alla porta il gran Gigante passa
21.8dopo arriva Ruggier ne seguir lassa
22.1Tosto che pon dentro alla soglia il piede
22.2per la gran corte, e per le loggie mira
22.3ne piu il gigante, o piu la donna vede
22.4e gliocchi indarno hor quinci hor quindi aggira
22.5di su di giu va molte volte, e riede
22.6ne gli succede mai quel che disira
22.7ne si sa imaginar dove si tosto
22.8con la donna il fellon si sia nascosto
23.1Poi che cercato ha quattro volte e cinque
23.2di su e di giu camere e loggie e sale
23.3pur di nuovo ritorna, e non relinque
23.4cercar dal tetto fin sotto le scale
23.5uscia al fin per veder, se in le propinque
23.6selve la trovi, ma una voce, quale
23.7richiamò Orlando, lui chiamò non manco
23.8e nel palazzo il fe ritornare ancho
24.1Una voce medesma, una persona
24.2ch al buon Orlando Angelica era parsa
24.3parve a Ruggier la donna di Dordona
24.4che gli ha d amor l anima accesa et arsa
24.5se con Gradasso, o con altrui ragiona
24.6di quei signor di che la stanza è sparsa
24.7a tutti par che quella cosa sia
24.8che piu ciascun per se brama e disia
25.1Questo era un nuovo e disusato incanto
25.2chavea composto Atlante di Carena
25.3perche Ruggier fusse occupato tanto
25.4in quel travaglio. in quella dolce pena
25.5chel mal influsso n andasse da canto
25.6l influsso che a morir giovene il mena
25.7dopo il castel d acciar che nulla giova
25.8e dopo Alcina, Atlante anchor fa prova
26.1Non pur costui, ma tutti li altri anchora
26.2che di valor in Francia han maggior fama
26.3acciò che di lor man Ruggier non mora
26.4condurre Atlante in questo incanto trama
26.5e mentre fa lor far quivi dimora
26.6perche di cibo, e nutrimento, brama
26.7non habbiano a patire, havea il palagio
26.8fornito sì, che vi si sta con agio
27.1Ma torniamo ad Angelica che seco
27.2havendo quello annel mirabil tanto
27.3che quando è chiuso in bocca ognun fa cieco
27.4in veder lei, nel dito tol l incanto
27.5e ritrovato nel montano speco
27.6cibo havendo, e cavalla, e veste, e quanto
27.7le fu bisogno, havea fatto disegno
27.8in India ritornarsene al suo regno
28.1Orlando volentier o Sacripante
28.2voluto havrebbe in compagnia, non ch ella
28.3piu caro havesse lun, che l altro amante,
28.4anzi di par fu allhor disii ribella
28.5ma devendo per girsene in Levante
28.6passar tante città, tante castella
28.7di compagnia l era bisogno, e guida
28.8ne potea haver con altri la piu fida
29.1Hor luno, hor l altro andò molto cercando
29.2prima che indicio, ne trovasse o spia
29.3quando in cittadi, e quando in ville, e quando
29.4in alti boschi, e quando in altra via
29.5fortuna al fin la dove il conte Orlando Ferraú e Sacripante era l invia
29.6con Ruggier con Gradasso, et altri molto
29.7che ve havea Atlante in trano intrico avolti
30.1Quivi ella intrò che non la vide il Mago
30.2e cercò il tutto (ascosa dal suo annello)
30.3e vide Orlando e Sacripante vago
30.4di lei cercare in van per quello hostello,
30.5e s accorse che Atlante con l imago
30.6d essa, gran fraude usava a questo e a quello
30.7di questi dua vuole un per guida torsi
30.8ma qual piu presto, non sapea risciorsi
31.1Non sa per scorta sua qual sia migliore
31.2o il conte Orlando, o il Re de li Circassi
31.3Orlando la potrà con piu valore
31.4meglio salvar nei perigliosi passi
31.5ma se sua guida il fa, lo fa signore
31.6ne sa veder da poi come l abbassi
31.7qualunque volta di lui satia, farlo
31.8voglia minor, o in Francia rimandarlo
32.1Ma il Circasso depor quando le piaccia
32.2potrà, se ben l havesse posto in cielo
32.3questa sola ragion vuol ch ella il faccia
32.4sua scorta, e mostri havergli fede e zelo
32.5l annel trasse di bocca, e di sua faccia
32.6levó dagliocchi a Sacripante il velo
32.7credette a lui sol dimostrarsi, e avenne
32.8ch Orlando e Ferraù le sopravenne
33.1Le sopravenne Ferraù et Orlando,
33.2che luno e l'altro parimente giva
33.3di su di giu dentro e di fuor cercando
33.4del gran palazzo, lei, ch era lor diva
33.5corser di par tutti alla donna, quando
33.6nessuno incantamento l impediva
33.7perche l annel ch ella si pose in mano
33.8fece d Atlante ogni disegno vano
34.1L usbergo indosso haveano, e l elmo in testa
34.2dui di questi guerrier di chi vi canto
34.3ne notte o dì, dopo ch intraro in questa
34.4stanza, l haveano mai messo da canto
34.5che facile a portar come la vesta
34.6era lor, perche in uso l havean tanto
34.7Ferraù il terzo era ancho armato, excetto
34.8che non havea ne volea haver elmetto
35.1Fin che quel non havea, chel paladino
35.2tolse Orlando al fratel del Re Troiano
35.3ch allora lo giurò che l elmo fino
35.4cercò de l Argalia nel fiume in vano
35.5e se ben quivi Orlando hebbe vicino
35.6ne fu perhò con lui di ciò alle mano
35.7avenne che connoscersi tra loro
35.8non si poter, mentre la dentro foro
36.1Era così incantato quello albergo
36.2ch insieme riconnoscer non poteansi
36.3ne notte mai, ne dí, spada ne usbergo
36.4ne scudo pur, dal braccio rimoveansi
36.5li lor cavalli con la sella al tergo
36.6pendendo i morsi dal arcion, pasceansi
36.7in una stanza, che presso all uscita
36.8d orzo e di paglia sempre era fornita
37.1Non seppe Atlante riparar, ne puote
37.2che non montasser quei tre cavallieri
37.3per correr dietro alle vermiglie gote
37.4all auree chiome, et a belli occhi neri
37.5de la donzella, ch in fuga percuote
37.6la sua iumenta, perche volentieri
37.7non vide li tre amanti in compagnia
37.8che forse tolti un dopo l altro havria
38.1E poi che dilungati dal palagio
38.2li hebbe sì, che temer piu non devea
38.3che contra lor l Incantator malvagio
38.4potesse oprar la sua fallacia rea
38.5l annel che le schivó piu d un disagio
38.6tra le rosate labra si chiudea
38.7donde lor sparve subito da gliocchi
38.8e li lasciò come insensati e sciocchi
39.1Tutto che havesse già fatto disegno
39.2di voler seco Orlando o Sacripante
39.3ch a ritornar l havessero nel regno
39.4di Galaphrone in l ultimo Levante
39.5le vennero amendua subito a sdegno
39.6e si mutò di voglia in uno instante
39.7e senza piu ubligarsi o a questo, o a quello
39.8pensò bastar per amendua el suo annello
40.1Volgon pel bosco hor quinci, hor quindi in fretta
40.2quelli scherniti la stupida faccia
40.3come il cane talhor se gli è intercetta
40.4Lepore o volpe, a cui dava la caccia
40.5che d improviso in qualche tana stretta
40.6o in densa macchia, o in un fosso si caccia
40.7di lor si ride Angelica proterva
40.8che non è vista e lor progresso osserva
41.1Per mezo il bosco appar sola una strada
41.2credeno i cavallier, che la donzella
41.3inanzi allor per quella se ne vada
41.4che non se ne può andar se non per quella
41.5Orlando corre e Ferraù non bada
41.6ne Sacripante men sprona e puntella
41.7Angelica la briglia piu ritene
41.8e dietro lor con minor fretta vene
42.1Giunti che fur, correndo, ove isentieri
42.2a perder si venian ne la foresta
42.3e cominciar per l herba icavallieri
42.4a riguardar se vi trovavan pesta
42.5Ferraù che potea fra quanti altieri
42.6mai fusser gir con la corona in testa
42.7si volse con mal viso agli altri dui
42.8e gridò lor dove venite vui?
43.1Tornate a dietro, o pigliate altra via
43.2se non volete rimaner qui morti
43.3ne in amar, ne in seguir la donna mia
43.4si creda alcun che compagnia comporti
43.5disse Orlando al Circasso, che potria
43.6piu dir costui, s ambi n havesse scorti
43.7per due piu vili, e timide puttane
43.8che da connocchie mai trahesser lane?
44.1Poi volto a Ferraù disse, huom bestiale
44.2s io non guardassi che senza elmo sei
44.3di quel chai detto s hai ben detto, o male
44.4senza altra indugia accorger ti farei
44.5disse il Spagnol, di quel ch ame non cale
44.6perche pigliarne tu cura ti dei?
44.7io sol contra ambedui per far son buono
44.8quel che detto ho, senz elmo, come sono
45.1Deh (disse Orlando al Re di Circasia)
45.2in mio servigio a costui l elmo presta
45.3tanto ch io gli habbia tratta la pazzia
45.4ch altra non vidi mai simile a questa
45.5rispose il Re, chi piu pazzo saria?
45.6ma se ti par pur la dimanda honesta
45.7prestagli il tuo, chio non serò men atto
45.8che tu sia forse, a castigare un matto
46.1Suggiunse Ferraù sciocchi voi, quasi
46.2che se mi fusse il portar elmo aggrado
46.3voi senza non ne fuste giá rimasi
46.4che tolti i vostri harei vostro mal grado
46.5ma per narrarvi in parte li miei casi
46.6per voto così senza me ne vado
46.7et anderò fin ch io non ho quel fino
46.8che porta in capo Orlando paladino
47.1Dunque rispose sorridendo il Conte
47.2ti pensi a capo nudo esser bastante
47.3far ad Orlando, quel che in Aspramonte
47.4egli già fece al figlio d Agolante?
47.5anzi credo io se tel vedessi a fronte
47.6che tremaresti dal capo alle piante
47.7non che volessi l elmo, ma daresti
47.8l altre arme a lui di patto che tu vesti
48.1El vantator Spagnol disse, giá molte
48.2fiate e molte ho così Orlando astretto
48.3che facilmente l arme gli harei tolte
48.4quante indosso n havea non che l elmetto
48.5e s io nol feci, occorrono alle volte
48.6pensier, che prima non s haveano in petto
48.7non n hebbi già su, voglia, hor l haggio, e spero
48.8che mi potrà succeder di liggiero
49.1Non puote haver piu patientia Orlando
49.2e gridò mentitor brutto Marano
49.3in che paese ti trovasti? e quando
49.4con vantaggio cotal meco alle mano?
49.5quel paladin di che ti vai vantando
49.6sono io, che ti pensavi esser lontano
49.7hor vedi se tu poi l elmo levarme
49.8o s io son buon per torre a te l altre arme
50.1Ne da te voglio un minimo vantaggio
50.2così dicendo l elmo si disciolse
50.3e lo suspese a un ramuscel di faggio
50.4e quasi a un tempo Durindana tolse
50.5di ciò non perse Ferraù il coraggio
50.6trasse la spada e in atto si raccolse
50.7onde con essa e col levato scudo
50.8potesse ricoprirsi in capo nudo
51.1Così li duo guerrier incominciaro
51.2lor cavalli aggirando, a volteggiarsi
51.3e dove l arme si giungeano, e raro
51.4era piu il ferro, col ferro tentarsi
51.5non era in tutto il mondo un altro paro
51.6che piu di questo havessi ad accoppiarsi
51.7pari eran di vigor, pari d ardire
51.8ne l un ne l altro si potea ferire
52.1Chabbiate signor mio già inteso estimo
52.2che Ferraú per tutto era fatato,
52.3fuor che la dove, l alimento primo
52.4piglia il fanciul nel ventre anchor serrato
52.5e fin che del sepolchro il tetro limo
52.6la faccia gli coprì, quel luogo armato
52.7usò portar, dov era il dubbio sempre
52.8di sette piastre fatte a buone tempre
53.1Era ugualmente il principe d Anglante
53.2tutto fatato fuor che in una parte
53.3ferito esser potea sotto le piante
53.4ma le guardò con ogni studio et arte
53.5duro era il resto lor piu di diamante
53.6(se la fama dal ver non si dipparte)
53.7e l uno e l altro gía piu per ornato,
53.8che per bisogno in le sue imprese armato
54.1S incrudelisce e inaspra la battaglia
54.2d horrore in vista, e di spavento piena
54.3Ferraù quando punge, e quando taglia
54.4ne mena botta che non vada piena
54.5ogni colpo d Orlando, o piastra, o maglia
54.6dischioda, rompe, et apre, et astraccio mena
54.7Angelica invisibil lor pon mente
54.8che sola a tal spettacolo è presente
55.1Intanto il Re di Circasia, stimando
55.2che Angelica dinanzi gli corresse
55.3poi che attaccati Ferraù et Orlando
55.4vide restar, per quella via si messe
55.5che si credea, che la donzella, quando
55.6da lor disparve, seguitata havesse
55.7si che a quella battaglia, la figliuola
55.8di Galafron, fu testimonia sola
56.1Poi che horribil come era e spaventosa
56.2l hebbe da parte ella mirata alquanto
56.3e che le parve assai pericolosa
56.4così d al un come da l altro canto
56.5di veder novità volontarosa
56.6disegnó l elmo tor, per mirar quanto
56.7fariano i duo guerrier, vistosel tolto
56.8ben con pensier di non tenerlo molto
57.1Havea di darlo al Conte intentione
57.2ma di lui pria volea torse giuoco
57.3viene, e tol l elmo, e in gremio se lo pone
57.4e sta a mirar i cavallieri un poco
57.5indi si parte, e non fa lor sermone
57.6e lontana era un pezzo da quel luoco
57.7prima che i cavallier v havesser mente
57.8sì l uno e l altro era ne l ira ardente
58.1Ma Ferraù che prima v hebbe gliocchi
58.2si ritrasse da Orlando e disse a lui
58.3deh come n ha da male accorti e sciocchi
58.4trattati il cavallier che era con nui
58.5che premio fia ch al vincitor piu tocchi
58.6sel bel elmo involato n ha costui
58.7ritrassi Orlando, e gliocchi al ramo gira
58.8non vede l elmo, e tutto avampa in ira
59.1E nel parer di Ferraú concorse
59.2chel cavallier che dianzi era con loro
59.3se lo portasse, onde la briglia torse
59.4e fe sentire i sproni a Brigliadoro
59.5Ferraù che del campo il vide torse
59.6gli venne dietro, e poi che giunti foro
59.7dove in l herba apparea l orma novella
59.8chavea fatto il Circasso, e la donzella
60.1El sentier prese alla sinistra il Conte
60.2verso una valle, ove il Circasso era ito
60.3si tenne Ferraù piu presso al monte
60.4dove il sentiero Angelica havea trito
60.5Angelica in quel mezo ad una fonte
60.6giunt era, ombrosa e di giocondo sito
60.7ch ognun che passa alle fresche ombre invita
60.8ne senza ber mai lascia far partita
61.1Angelica si ferma alle chiare onde
61.2non pensando ch alcun le sopravegna
61.3e per il sacro annel che la nasconde
61.4non può temer che caso rio le avegna
61.5a prima giunta in su l herbose sponde
61.6del rivo, l elmo a un ramuscel consegna
61.7poi cerca ove nel bosco è miglior frasca
61.8la iumenta legar, si che si pasca
62.1Il cavallier di Spagna, che venuto
62.2era per l orme, alla fontana giunge
62.3non lha si presto Angelica veduto
62.4che gli dispare, e la cavalla punge
62.5l elmo che sopra l herba era caduto,
62.6ritor non può che troppo resta lunge
62.7come il Pagan d Angelica s accorse,
62.8tolto ver lei pien di leticia corse
63.1Gli sparve (come io dico) ella di nante
63.2come fantasma al dipartir del sonno,
63.3cercando egli la va per quelle piante
63.4ne i miseri occhi piu veder la ponno
63.5biastemmiando Macone e Trivigante
63.6e di sua legge ogni maestro e donno
63.7ritornò Ferraù verso la fonte
63.8dove in l herba giacea l elmo del Conte
64.1Lo riconnobbe tosto che mirollo
64.2per letere che havea scritte nel orlo
64.3che dicean, dove Orlando guadagnollo
64.4e come, e quando, et a chi fe deporlo
64.5armossene il Pagano il capo, e il collo
64.6che non lasciò per duol chavea, di torlo
64.7pel duol chavea di quella che gli sparve
64.8come sparir soglion notturne larve
65.1Poi che allacciato s ha il buon elmo in testa
65.2aviso gli è che acontentarsi a pieno
65.3sol ritrovare Angelica gli resta
65.4che gli appare e dispar come baleno
65.5per lei tutta cercò l alta foresta
65.6e poi ch ogni speranza venne ameno
65.7di piu poterne ritrovar vestigi
65.8tornò al campo spagnol presso a Parigi
66.1Temperando il dolor che gli ardea il petto
66.2di non haver si gran disir sfogato
66.3col refrigerio di portar l elmetto
66.4che fu d Orlando, come havea giurato
66.5dal Conte (poi chel certo gli fu detto)
66.6fu lungamente Ferraù cercato
66.7ne fin quel dì dal capo gli lo sciolse
66.8che fra duo ponti la vita gli tolse
67.1Angelica invisibile e soletta
67.2via se ne va, ma con turbata fronte
67.3che de l elmo le dol, che troppa fretta
67.4le havea fatto lasciar presso alla fonte
67.5per voler far, quel cha me far non spetta
67.6(tra se dicea) levato ho l elmo al Conte
67.7questo pel primo merito, è assai buono
67.8di quanto a lui pur ubligata sono
68.1Con buona intentione (e sallo Idio)
68.2(ben che diverso e tristo effetto segua)
68.3io levai l elmo, e solo il pensier mio
68.4fu, di ridur quella battaglia a triegua
68.5e non che per mio mezo il suo disio
68.6questo brutto Spagnolo hoggi consegua
68.7così di se s andava lamentando
68.8d haver de l elmo suo privato Orlando
69.1Sdegnata e mal contenta, la via prese
69.2che le parea miglior verso Oriente
69.3piu volte ascosa andò, talhor palese
69.4secondo era opportuno in fra la gente
69.5dopo molto veder molto paese
69.6giunse in un bosco, dove iniquamente
69.7fra duo compagni morti, un giovinetto
69.8trovò, che era ferito in mezo l petto
70.1Ma non dirò d Angelica piu inante
70.2che molte cose ho da narrarvi prima
70.3ne sono a Ferraù ne a Sacripante
70.4sin a gran pezzo per donar piu rima
70.5mi tol da tutti il principe d Anglante
70.6che di se vuol che nanzi alli altri exprima
70.7le fatiche, è li affanni che sostenne
70.8nel gran disio di che a fin mai, non venne
71.1Alla prima città ch egli ritrova
71.2(perche dandare occulto havea gran cura)
71.3si pone in capo una barbuta nuova
71.4senza mirar s ha debil tempra, o dura
71.5sia qual si vol, poco gli nuoce o giova
71.6tanto in la fatagion si rassicura
71.7così coperto seguita l inchesta
71.8ne notte o dì, ne pioggia, o sol l arresta
72.1Era ne l hora che trahea i cavalli
72.2Phebo del mar con rugiadoso pelo
72.3e l Aurora di fior vermigli e gialli
72.4iva spargendo d ognintorno il cielo
72.5e lasciato le stelle haveano i balli
72.6e per celarsi postosi già il velo
72.7quando appresso a Parigi un di passando
72.8mostrò di sua virtù gran segno Orlando
73.1Vi s in contrò due squadre, e Manilardo
73.2ne reggea l una il saracin canuto
73.3Re di Noricia giá fero e gagliardo
73.4hor miglior di consiglio che d aiuto
73.5guidava l altra sotto il suo stendardo
73.6el Re di Tremisen ch era tenuto
73.7tra li Africani cavallier perfetto
73.8Alzirdo fu (da chil connobbe) detto
74.1Questi con l altro exercito pagano
74.2quella invernata havean fatto soggiorno
74.3chi presso alla città, chi piu lontano
74.4tutti in le ville, o in le castella intorno
74.5chavendo speso il Re Agramante in vano
74.6(per expugnar Parigi) piu d un giorno
74.7volse tentar l assedio finalmente
74.8poi che pigliar non lo potea altrimente
75.1E per far questo, havea gente infinita
75.2che oltra quella che con lui giunta era
75.3e quella che di Spagna havea seguita
75.4del Re Marsilio la real bandiera
75.5molta di Francia n havea al soldo unita
75.6che da Parigi insino alla rivera
75.7d Arli, con parte di Guascogna )excetto
75.8alcune rocche) havea tutto suggetto
76.1Hor cominciando i trepidi ruscelli
76.2a sciorre il freddo giaccio in tepide onde
76.3e prati di nuove herbe, e li arbuscelli
76.4a rivestirsi di tenera fronde
76.5ragunò il Re Agramante tutti quelli
76.6che seguian le fortuna sue seconde
76.7per farse rassegnar tutta la torma
76.8indi alle cose sue dar miglior forma
77.1A questo effetto il Re di Tremisenne
77.2con quel de la Noritia ne venia
77.3per la giungere a tempo, ove si tenne
77.4poi conto d ogni squadra o buona o ria
77.5Orlando a caso ad incontrar si venne
77.6(come io v ho detto) in questa compagnia
77.7cercando pur colei come egli era uso
77.8ch in la prigion d Amor lo tenea chiuso
78.1Come Alzirdo appressar vide quel Conte
78.2che di valor non havea par al mondo
78.3in tal sembiante, in si superba fronte
78.4chel Dio de l arme a lui parea secondo
78.5restò stupito alle fattezze conte,
78.6al fiero sguardo, al viso furibondo,
78.7e lo stimò guerrier d alta prodezza
78.8ma hebbe del provar troppa vaghezza
79.1Era giovene Alzirdo, et arrogante
79.2per molta forza, e per gran cor pregiato
79.3per giostrar spinse il suo cavallo inante,
79.4meglio per lui se fusse in schiera stato
79.5perche nel scontro, il principe d Anglante
79.6lo fe cader, per mezo l cor passato
79.7giva in fuga il destrier, di timor pieno
79.8che su non v era chi reggesse il freno
80.1Levasi un grido subito et horrendo
80.2che d ognintorno n ha l aria ripiena
80.3come si vede il giovene cadendo
80.4spicciar il sangue di si larga vena
80.5la turba verso il Conte vien fremendo
80.6disordinata, e tagli e punte mena
80.7ma quella è piu, che con pennuti dardi
80.8da lungi infesta il fior de li gagliardi
81.1Con quel rumor che la setosa frotta
81.2correr da monti suole, o da campagne
81.3s el Lupo uscito di nascosa grotta
81.4o l Orso sceso alle minor montagne
81.5un tener porco preso habbia talhotta
81.6che con alto grugnir molto si lagne
81.7il barbarico stuolo erasi mosso,
81.8verso il Conte, gridando adosso adosso
82.1Saette lance e mazze hebbe in l usbergo
82.2mille ad un tempo e nel scudo altre tante
82.3chi gli percuote con la spada il tergo
82.4chi minaccia da lato e chi davante
82.5ma quel ch al timor mai non diede albergo
82.6estima la vil turba, e l arme tante,
82.7quel ch in la grassa mandra, a l aer cupo
82.8il numer de l agnelle faccia il Lupo
83.1Nuda havea in man quella fulminea spada
83.2che posti ha tanti saracini a morte,
83.3dunque chi vuol di quanta turba cada
83.4tenere il conto, ha impresa dura e forte
83.5rossa di sangue già correa la strada
83.6capace a pena a tante genti morte
83.7perche ne targa ne capel difende
83.8la fatal Durindana, ove discende
84.1Ne vesta piena di cottone, o tele
84.2che circondino il capo in mille volti
84.3non pur per l aria, gemiti, e querele
84.4ma volan braccia e spalle e capi sciolti
84.5pel campo errando va morte crudele
84.6in molti varii, e tutti horribil volti
84.7e tra se dice in man d Orlando valci
84.8Durindana per cento de mie falci
85.1Una percossa, a pena l altra aspetta
85.2al fin gli cominciar nanzi a fuggire
85.3e quando prima ne veniano in fretta
85.4perche era sol, credeanselo ingiottire
85.5non è chi per levarsi de la stretta
85.6l amico attenda, e cerchi insieme gire
85.7chi fugge a piedi qua, chi colà sprona
85.8nessun dimanda se la strada e buona
86.1Virtude andava intorno con un speglio,
86.2che fa veder nel anima ogni ruga
86.3nessun vi si mirò, se non un veglio
86.4a cui l sangue l età non l ardir sciuga
86.5vide costui, quanto il morir sia meglio
86.6che con suo dishonor mettersi in fuga
86.7dico il re di Noricia, onde la lancia
86.8arrestò contra il paladin di Francia
87.1L hasta si ruppe alla penna del scudo
87.2del fiero Conte, che nulla si mosse
87.3egli che havea alla posta il brando nudo
87.4Re Manilardo al trappassar percosse
87.5fortuna l aiutó ch el ferro crudo
87.6in man d Orlando al venir giu voltosse
87.7tirar icolpi a filo ogn hor non lece
87.8ma pur di sella tramazzare il fece
88.1Stordito de l arcion quel Re tramazza
88.2non si rivolge Orlando a rivederlo
88.3che li altri, taglia, tronca, fende, ammazza,
88.4a tutti pare in su le spalle haverlo
88.5come stornelli in ariosa piazza
88.6fuggeno nanzi da Falcone o Smerlo
88.7così di quella squadra homai disfatta
88.8altri cade, altri fugge, altri s appiatta
89.1Non cessò pria la sanguinosa spada
89.2che fu di viva gente il campo vuoto
89.3Orlando è in dubbio a ripigliar la strada
89.4ben che gli sia tutto il paese noto
89.5o da man destra, o da sinistra, vada
89.6el pensier da l andar sempre è remoto
89.7teme che la sua donna in quella parte
89.8si resti, onde esso errando piu si parte
90.1El suo camin (di lei chiedendo spesso)
90.2hor per li campi, hor per le selve tenne
90.3e (si come era uscito di se stesso)
90.4uscì di strada, e a piè d un monte venne
90.5dove la notte, fuor d un sasso fesso
90.6vide un piccol splendor batter le penne
90.7el Conte presto a quel sasso s accosta
90.8sperando in esso Angelica reposta
91.1Come nel bosco del humil Ginepre
91.2o ne la stoppia alla campagna aperta
91.3quando si cerca la paurosa Lepre
91.4per traversati solchi e per via incerta
91.5vassi ad ogni cespuglio, ad ogni vepre
91.6se per ventura vi fusse coperta
91.7così cercava Orlando con gran pena
91.8la donna sua, dove speranza il mena
92.1Verso quel raggio andò con fretta il Conte
92.2e giunse onde in la selva se diffonde
92.3dal angusto spiraglio di quel monte
92.4ch una capace grotta in se n asconde
92.5e trova nanzi, ne la prima fronte
92.6spini e virgulti come mura e sponde
92.7per celar quei ch in la spelonca stanno
92.8da chi cercasse lor, per lor far danno
93.1Di giorno ritrovata non sarebbe
93.2ma la facea di notte il lume aperta
93.3Orlando pensa ben quel ch esser debbe
93.4pur vuol saper la cosa ancho piu certa
93.5poi che legato fuor Brigliadoro hebbe
93.6tacito viene alla grotta coperta
93.7e fra li spessi rami intra in la buca
93.8senza chiamar di fuor chi l introduca
94.1Scende la tomba molto gradi al basso
94.2in che la viva gente sta sepolta
94.3era non poco spatioso il sasso
94.4tagliato apunte di scarpelli involta
94.5ne di luce diurna in tutto casso,
94.6ben che l intrata non ne dava molta
94.7ma ve ne venia assai da una finestra
94.8che sporgea in un pertugio da man destra
95.1In mezo la spelonca presso a un fuoco
95.2era una donna di giocondo viso
95.3quindece anni passar devea di poco
95.4quanto fu al Conte al primo sguardo aviso
95.5et era bella sì, che facea il luoco
95.6salvatico, parere un paradiso
95.7ben che havea gli occhi di lachrime pregni
95.8del cor dolente, manifesti segni
96.1V era una vecchia e facean gran contese
96.2(come uso feminil spesso esser suole)
96.3ma come il Conte ne la grotta scese
96.4finiron le dispute e le parole
96.5Orlando a salutarle fu cortese
96.6(come con donne sempre esser si vuole)
96.7et elle si levaro immantinente
96.8e lui risalutar benignamente
97.1È ver che si smarriro in faccia alquanto
97.2come improviso udiron quella voce
97.3et ad un tempo armato tutto quanto
97.4videro intrar un huom tanto feroce
97.5Orlando dimandò qual fusse tanto
97.6scortese ingiusto barbaro et atroce
97.7ch in la caverna tenesse sepolto
97.8un sì gentile et amoroso volto
98.1La vergine a fatica gli rispose
98.2interrotta da fervidi signiozzi
98.3che da coralli e perle pretiose
98.4faceano i dolci accenti venir mozzi
98.5le lachrime scendean tra gigli e rose
98.6la dove avien ch alcuna se n ingozzi
98.7piacciave in l'altro canto udire il resto
98.8signor, ch é tempo homai di finir questo
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)