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1.1cHe non può far d un cor chabbia suggetto
1.2questo crudele, e traditor Amore?
1.3poi che ad Orlando può levar del petto
1.4la tanta fe, che deve al suo signore
1.5già savio e pieno fu, d ogni rispetto
1.6e de la santa Chiesa difensore
1.7hor ne Carlo, ne se, ne cura Christo
1.8per far d una pagana un breve acquisto
2.1Ma lo scuso io pur troppo, e mi rallegro
2.2nel mio difetto haver compagno tale
2.3ch anchio son al mio ben, languido et egro
2.4sano e gagliardo, a seguitare il male
2.5quel si partì tutto vestito a negro
2.6ne a Carlo, ne agli amici, disse vale
2.7e passò dove d Africa e di Spagna
2.8la gente, era attendata alla campagna
3.1Anzi non attendata, perche sotto
3.2li alberi l ha fatta ritrar la pioggia
3.3a dieci, a venti, a quattro,a sette, ad otto,
3.4chi piu distante, e chi piu presso alloggia
3.5ciascuno dorme travagliato, e rotto,
3.6chi steso in terra, e chi sul braccio appoggia
3.7dormeno, e il conte uccider ponne assai
3.8ne perhò trasse Durindana mai
4.1Di tanto core, è il generoso Orlando,
4.2che non degna ferir gente che dorma
4.3hor questo, e quando quel luogo cercando,
4.4va, per spiar de la sua donna l orma
4.5se trova alcun che vegghi suspirando
4.6di lei dipinge l habito e la forma
4.7e poi lo prega, che per cortesia
4.8l insegni andar in parte, ove ella sia
5.1E poi che venne il dì chiaro, e lucente
5.2tutto cercò l exercito Moresco
5.3e questo puotè far sicuramente
5.4havendo in dosso l habito Arabesco
5.5et aiutollo in questo parimente
5.6che sapeva altro idioma chel Francesco
5.7e l Africano tanto havea expedito
5.8che parea nato a Tripoli, e notrito
6.1Quivi il tutto cercò, dove dimora
6.2fece tre giorni, e non per altro effetto
6.3poi dentro alle cittadi, e a borghi fuora
6.4non sol spiò per Francia, e suo distretto
6.5ma per Vuernia, e per Guascogna, anchora
6.6rivide insino allultimo borghetto
6.7e cercò da Provenza, alla Bertagna
6.8e dai Picardi, a termini di Spagna
7.1Tra il fin d Ottobre, e il capo di Novembre
7.2ne la stagion che la frondosa vesta,
7.3vede levarsi, e discoprir le membre
7.4trepida pianta in sin che nuda resta
7.5e van li augelli a strette schiere insembre
7.6si pose Orlando in l amorosa inchesta
7.7ne tutto il verno appresso, lasciò quella
7.8ne la lasció ne la stagion novella
8.1In questo mezo ben puotè far cose,
8.2che foran degne, da tenerne conto
8.3ma fur sin a quel tempo si nascose
8.4che non è colpa mia s hor non le conto
8.5perche Orlando a far l opre virtuose
8.6piu che narrarle poi, sempre era pronto
8.7ne mai fu alcun de li suoi fatti expresso
8.8se non quando hebbe i testimoni apresso
9.1Quella invernata trappassò si cheto
9.2che di lui non si seppe cosa vera
9.3ma poi chel sol, ne l animal discreto
9.4che portò Phryxo, illuminò la sphera,
9.5e Zephyro tornò suave, e lieto
9.6a rimenar la dolce primavera
9.7d Orlando usciron le mirabil prove
9.8coi vaghi fiori, e con l herbette nove
10.1Di piano in monte, e di campagna in lido
10.2pien di travaglio, e di dolor ne gia
10.3quando allintrar d un bosco, un lungo grido
10.4un alto duol, l orecchie gli feria
10.5spinge il cavallo, e piglia il brando fido
10.6e donde vene il suon, ratto sinvia
10.7non molto va, che sopra un gran destriero
10.8trottar si vede inanzi un cavalliero
11.1Che porta in braccio, e su l arcion dinante
11.2per forza una mestissima donzella
11.3piange ella, e se dibatte, e fa sembiante
11.4di gran dolore, e di soccorso appella
11.5il valoroso Principe di Anglante
11.6che come mira alla giovane bella
11.7gli pare esser colei, che molti giorni
11.8havea cercato in van per quei contorni
12.1Non dico ch ella fusse, ma parea
12.2Angelica gentil, ch egli tanto ama
12.3egli che la sua donna, e la sua dea
12.4vede portar si dolorosa e grama
12.5spinto da l ira, e da la furia rea
12.6con voce horrenda il cavallier richiama
12.7richiama il cavalliero, et lo minaccia
12.8e Brigliadoro a tutta briglia caccia
13.1Non resta quel fellon, ne gli risponde,
13.2all alta preda, al gran guadagno intento
13.3e si ratto ne va per quelle fronde
13.4che saria tardi a seguitarlo il vento
13.5lun fugge, e laltro caccia, e in le profonde
13.6selve risuona il feminil lamento
13.7correndo usciron in un gran prato, e quello
13.8havea nel mezo un grande e ricco hostello
14.1Di vari marmi con sottil lavoro
14.2edificato era il palagio altiero
14.3corse dentro alla porta, messa d oro
14.4con la donzella in braccio, il cavalliero
14.5dopo, non molto, giunse Brigliadoro
14.6che Orlando porta disdegnoso e fiero
14.7Orlando come è dentro, gliocchi aggira
14.8ne piu guerrier, ne la donzella mira,
15.1Subito smonta, e fulminando passa
15.2dove piu adentro il bel tetto s alloggia
15.3di qua e di la gir e tornar non lassa
15.4che rivede ogni camera e ogni loggia
15.5poi che i secreti d ogni stanza bassa
15.6ha cerco in van, su per le scale poggia
15.7e non men perde a ricercar di sopra
15.8che perdesse di sotto e il tempo e l opra
16.1D oro e di seta i letti ornati vede
16.2nulla de muri appar ne de pareti
16.3che quelle, e il suolo ove si pone il piede
16.4son da coltrine ascose, e da tapeti
16.5di su e di giu va il conte Orlando e riede
16.6ne può per questo far mai gliocchi lieti
16.7che riveggiano Angelica, o quel ladro
16.8che n ha portato il bel viso liggiadro
17.1E mentre hor quinci hor quindi in vano il passo
17.2movea pien di travaglio e di pensieri
17.3Ferraù, Brandimarte, il Re Gradasso
17.4Re Sacripante, et altri cavallieri
17.5vi ritrovò ch andavan d alto a basso
17.6ne men facean di lui vani sentieri
17.7e si ramaricavon del malvagio
17.8invisibil signor di quel palagio
18.1Tutti cercando il van, tutti li danno
18.2colpa di furto alcun, che lor fatto habbia
18.3del caval che gli ha tolto, altri è in affanno
18.4che perduta habbia altri la donna arrabbia
18.5altri d altro l accusa, e così stanno
18.6che non si san partir di quella gabbia
18.7evi son molti a questo inganno presi
18.8che giá stati vi son piu di tre mesi
19.1Orlando poi che quattro volte, e sei
19.2tutto cercato hebbe il palazzo istrano
19.3disse fra se, qui dimorar potrei
19.4gettare il tempo, e la fatica in vano
19.5e questo ladro haver tratta costei
19.6da unaltra uscita, e molto esser lontano
19.7con tal pensiero uscì nel verde prato
19.8da cui tutto il palazzo era aggirato
20.1Mentre circonda la casa silvestra
20.2tenendo pur a terra il viso chino
20.3per veder s orma appare, o da man destra
20.4o da sinistra, di nuovo camino
20.5si sente richiamar da una finestra
20.6e leva gli oocchi, e quel parlar divino
20.7gli pare udir, e par che miri il viso
20.8che lha da quel che fu, tanto diviso
21.1Pargli Angelica udir, che supplicando
21.2e piangendo gli dica, aita, aita
21.3la mia virginità ti raccomando
21.4piu che l anima mia, piu che la vita
21.5dunque in presenza del mio caro Orlando
21.6da questo ladro mi serà rapita?
21.7piu presto di tua man dammi la morte
21.8che venir lasci a si infelice sorte
22.1Queste parole, un altra, e un altra volta
22.2tornar Orlando fan, per ogni stanza
22.3con passione, e con fatica molta
22.4ma temperata pur d alta speranza
22.5talhor si ferma, e chetamente ascolta
22.6la voce che di Angelica ha sembianza
22.7e segli è da una partè suona altronde
22.8che chieggia aiuto e non sa trovar donde
23.1Restisi Orlando qui mentre io ritorno
23.2per voler di Ruggier pur dicere ancho
23.3che nel piu intenso ardor del mezo giorno
23.4cavalca il lito affaticato e stanco
23.5percuote il sol nel colle, e fà ritorno
23.6bolle di sotto il sabbion trito e bianco
23.7mancava all arme chavea in dosso poco
23.8ad esser qual fur già, tratte del foco
24.1Mentre la seta, e de l andar fatica
24.2per l alta sabbia, e la solinga via
24.3facea a Ruggier, lungo la spiaggia aprica,
24.4noiosa e dispiacevol compagnia
24.5trovò, che all ombra d una torre antica
24.6che fuor de londe appresso il lito uscia
24.7de la corte d Alcina, eran tre donne
24.8che le connobbe a gesti, et alle gonne
25.1Corcate su tapeti Alessandrini
25.2godeansi il fresco rezo in gran diletto
25.3fra molti vasi di diversi vini
25.4et ogni buona sorte di confetto
25.5presso alla spiaggia con flutti marini
25.6scherzando attendea lor un suo legnetto
25.7fin che la vela impiesse agevol ora
25.8ch un fiato pur, non ne spirava allhora
26.1Queste che andar per la non ferma sabbia
26.2vider Ruggiero, al suo viaggio dritto
26.3che sculta havea la sete in su le labbia
26.4sudorosa la fronte, e il viso afflitto
26.5gli cominciaro a dir, che si non habbia
26.6il cor volontaroso, e al camin fitto
26.7ch alla fresca, e dolce ombra non si pieghi
26.8e ristorare il stanco corpo nieghi
27.1E di loro una, s accostò al cavallo
27.2per la staffa tener, che ne scendesse
27.3l altra con una coppa di crystallo
27.4di vin spumante, piu sete gli messe
27.5ma Ruggiero a quel suon non intrò in ballo
27.6perche dogni tardar che fatto havesse
27.7tempo di giunger dato haria ad Alcina
27.8che venia dietro, et era homai vicina
28.1Non così fin salnitrio, e solfo puro
28.2tocco dal fuoco subito s avampa
28.3ne così freme il mar quando l oscuro
28.4turbo discende, e in mezo lui s accampa
28.5come vedendo che Ruggier sicuro
28.6al suo dritto camin, l arena stampa
28.7e sprezza lor, che se teneano belle
28.8d ira arse, et di furor la terza d elle
29.1Tu non sei gentil, ne cavalliero
29.2(dice gridando quanto può piu forte)
29.3et hai rubate l arme, e quel destriero
29.4non seria tuo per verun altra sorte
29.5e così come ben m appongo il vero
29.6ti vedessi punir di degna morte
29.7che fussi fatto in quarti, arso, o impiccato
29.8brutto ladron, villan, superbo, ingrato
30.1Oltra queste, e molt altre ingiuriose
30.2parole, che gli usò la donna altiera
30.3anchor che mai Ruggier non le rispose
30.4che di si vil tenzon poco honor spera
30.5con le sorelle, presto ella si pose
30.6sul legno in mar ch al lor servigio v era
30.7et affrettando i remi, lo seguiva
30.8vedendol tuttavia drieto alla riva
31.1Minaccia sempre, maledice, e incarca
31.2(che lonte sa trovar per ogni punto)
31.3in tanto al piccol fiume, onde si varca
31.4alla fata piu bella e Ruggier giunto
31.5allaltra ripa una commoda barca
31.6ad uso di portar nel lito sgiunto
31.7vede, e grida, e fa cenno, et il nocchiero
31.8presto si scioglie, e vien dritto a Ruggiero
32.1Scioglie il nocchier come venir lo vede
32.2di trasportarlo a miglior ripa, lieto
32.3che se la faccia può del cor dar fede
32.4tutto benigno, e tutto era discreto
32.5pose Ruggier sopra il naviglio il piede
32.6dio ringratiando, e per lo mar quieto
32.7ragionando venia col Galeotto
32.8saggio, e di lunga esperienza dotto
33.1Quel lodava Ruggier, che si s havesse
33.2saputo a tempo tor d Alcina e inanti
33.3chel calice incantato, ella gli desse
33.4che havea al fin dato a tutti li altri amanti
33.5e poi che a Logistilla si trahesse
33.6dove veder potria costumi santi
33.7bellezza eterna, et infinita gratia
33.8chel cor notrisce, e pasce, e mai non satia
34.1Costei (dicea) stupore, e riverenza
34.2induce all alma ove si scopre prima
34.3contempla meglio poi l alta presenza
34.4ogn altro ben ti par di poca stima
34.5el suo amor ha da li altri differenza
34.6speme o timore in li altri il cor ti lima
34.7in questo il desiderio piu non chiede
34.8e contento riman come la vede
35.1Ella t insegnarà studii piu grati
35.2che suoni, o danze, odori, bagni, o cibi,
35.3ma come ispirti tuoi, meglio formati,
35.4poggin piu ad alto, che per l aria i Nibi
35.5e come de la gloria de beati,
35.6nel mortal corpo parte se delibi
35.7così parlando il marinar veniva
35.8lontano anchora alla sicura riva
36.1Quando vide scoprire alla marina
36.2molti navigli, e tutti alla sua volta
36.3con quei ne vien l ingiuriata Alcina
36.4e di sua gente molto v ha raccolta
36.5per porre il stato, e se stessa in ruina
36.6o racquistar la cara cosa tolta
36.7e bene è Amor di cio cagion non leve
36.8ma l ingiuria assai piu , che ne riceve
37.1Quindi contra Ruggier tal rabbia nacque,
37.2ch anchor da lunge, è chi sel straccia, e rode
37.3tanto de remi, è laffrettar per lacque
37.4che la spuma ne sparge ambe le prode
37.5al gran rumor ne mar ne ripa tacque
37.6et Ecchò risonar per tutto s ode
37.7scopri el scudo Ruggier, chel te bisogna
37.8se non sei morto o preso con vergogna
38.1Così disse il nocchier di Logistilla
38.2et oltra il detto, egli medesmo prese
38.3la coperta del scudo, e dipartilla
38.4e fe il lume di quel chiaro e palese
38.5il mirabil splendor che ne sfavilla
38.6gliocchi de li aversari così offese
38.7che li fe restar ciechi allhora allhora
38.8e cader chi da poppa e chi da prora
39.1Un ch era alla vedetta in su la rocca
39.2de l armata d Alcina si fu accorto
39.3e la campana martellando tocca
39.4onde il soccorso vien subito al porto
39.5lartigliaria (come tempesta) fiocca
39.6contra chi vuole al buon Ruggier far torto
39.7si che gli venne e quinci e quindi alta,
39.8tal che salvò la libertà e la vita,
40.1Giunte son quattro donne, in su la spiaggia
40.2che subito ha mandato Logistilla
40.3la valorosa Andronica, e la saggia
40.4Phronesia, e l honestissima Dicilla
40.5e Sophrosina casta, che come haggia
40.6quivi a far piu che laltre arde e sfavilla
40.7l exercito, ch al mondo è senza pare
40.8del castello esce, e sì distende al mare
41.1Sotto le mura, in la tranquilla foce,
41.2di molti e grossi legni era una armata
41.3ad un botto di squilla, ad una voce
41.4giorno e notte, a battaglia apparecchiata
41.5e così fu la pugna, aspra et atroce,
41.6e per acqua, e per terra, incomminciata
41.7per cui fu il stato sottosopra volto
41.8chavea giá Alcina alla sorella tolto
42.1Odi quante battaglie il fin successe
42.2diverso a quel che si credette inante
42.3non sol che Alcina allhor non rihavesse
42.4(come stimossi) il fuggitivo amante
42.5ma de sue navi che pur dianzi spesse
42.6fur sì che a pena il mar ne capia tante
42.7fuor de la fiamma, che tuttaltre avampa
42.8con un legnetto sol misera scampa
43.1Fuggesi Alcina, e sua misera gente
43.2arsa, e presa riman, rotta e sommersa,
43.3d haver Ruggier perduto ella si sente
43.4via più doler che d altra cosa adversa
43.5notte e dí per lui geme amaramente
43.6e lachryme per lui da gliocchi versa
43.7e per dar fine a tanto aspro martire
43.8spesso si duol di non poter morire
44.1Morir non puote alcuna fata mai
44.2fin chel sol gira, o il ciel non muta stilo
44.3se ciò non fosse, era il dolore assai
44.4per mover Cloto ad inasparle il filo
44.5o qual Didon finia col ferro i guai
44.6o la Regina splendida del Nilo
44.7havria imitata, con mortifer sonno
44.8ma le fate morir sempre non ponno
45.1Torniamo a quel d eterna gloria degno
45.2Ruggiero, e stiasi Alcina in la sua pena
45.3dico di lui che poi che fuor del legno
45.4si fù condutto in più sicura arena
45.5Dio ringratiando, che tutto il disegno
45.6gli era successo, al mar voltò la schiena
45.7et affrettando per lasciutto il piede
45.8alla rocca n andò che quivi siede
46.1Ne la più forte mai, ne la più bella
46.2veder puote occhio human, prima, ne dopo
46.3son di più prezzo le mura di quella
46.4che di Rubin Diamante o di Piropo
46.5di tai gemme quá giù non si favella
46.6et a chi vuol notitia haverne, è uopo
46.7che vada quivi, che non credo altrove
46.8(se non forse sù al ciel) se ne ritrove
47.1Quel che più fà, che se l inclina e cede
47.2ogn altra gemma, è che mirando in esse
47.3l huom sin in mezo all anima si vede,
47.4vede suoi vitii, e sue virtudi expresse
47.5si che a lusinghe poi di se non crede
47.6n achi a torto dar biasmo gli volesse
47.7fassi mirando in quel specchio lucente
47.8se stesso connoscendose prudente
48.1Il chiaro lume lor ch imita il sole
48.2splendor fiammeggia, in tanta copia intorno
48.3che chi lhá ovunque sia, sempre che vuole,
48.4Phebo (mal grado tuo) si può far giorno
48.5ne quì mirabil son le pietre sole,
48.6ma la materia, e lartificio adorno
48.7contendon sì, che mal giudicar possi
48.8qual de le due excellenze maggior fossi
49.1Sù li altissimi volti, che puntelli
49.2parrean, che del ciel fussero avederli
49.3eran giardin sì spatiosi, e belli,
49.4che fora al basso ancho fatica haverli
49.5verdeggiar li odoriferi arbuscelli
49.6si puon veder fra iluminosi merli
49.7che adorni son l estate, e il verno tutti
49.8di vaghi fiori, e di maturi frutti
50.1Di così nobili arbori, non suole
50.2produrse fuor di questi bei giardini
50.3ne di tai Rose, o di simil Viole,
50.4di Gigli, di Amaranti, o di Gesmini
50.5altrove appar, come a un medesmo Sole
50.6e nasca, e viva, e morto il capo inchini
50.7e come lasci vedovo il suo stelo,
50.8el fior suggetto al variar del cielo
51.1Ma quivi era perpetua la verdura,
51.2perpetua la beltà de fiori eterni
51.3non che benignità de la natura
51.4si temperatamente li governi
51.5ma Logistilla con gran studio e cura,
51.6senza bisogno de moti superni
51.7(quel che a glialtri impossibile parea)
51.8sua primavera ogn hor ferma tenea
52.1Logistilla mostrò molto haver grato
52.2ch alei venisse un si gentil signore
52.3e commandó che fusse accarezzato
52.4e che studiasse ognun di fargli honore
52.5gran pezzo inanzi Astolfo era arrivato
52.6che visto da Ruggier fu di buon core
52.7fra pochi giorni venner li altri tutti
52.8ch a l esser lor Melissa havea ridutti
53.1Poi che si fur posati, un giorno, e dui
53.2venne Ruggiero alla fata prudente
53.3col duca Astolfo, che non men di lui
53.4havea desire tornarsene in Ponente
53.5Melissa le parló per amendui
53.6e pregò quella, e supplicò humilmente
53.7che per sua crtesia desse favore
53.8di tornar luno e laltro al suo signore
54.1Disse la fata torsene pensiero
54.2e che serian per l altro dì espediti
54.3discorre poi tra se come Ruggiero
54.4e dopo lui come quel Duca aiti
54.5conchiude in fin, chel volator destriero
54.6ritorni il primo in li Aquitani liti,
54.7ma prima vuol che se gli faccia un morso
54.8con che lo volga, et gli raffreni il corso
55.1E mostra a lui come habbia a far, se vuole
55.2che poggi in alto, e come a far che cali
55.3e come se vorrà che in giro vole
55.4o vada presto, o che se stia su lali
55.5e quali effetti il cavallier far suole
55.6di buon destrier in piana terra, tali
55.7facea Ruggier, che mastro ne divenne
55.8per l aria del destrier chavea le penne
56.1Poi che Ruggier fu d ogni cosa in punto
56.2(havendo gia debite gratie rese
56.3a quelle donne, accui sempre congiunto
56.4col cor rimase) uscì di quel paese
56.5prima di lui che se n andò in buon punto
56.6e poi dirò come il guerriero Inglese
56.7tornasse con piu tempo, e piu fatica
56.8al magno Carlo et alla corte amica
57.1Quindi partì Ruggier, ma non rivenne
57.2per quella via che fe gia suo mal grado
57.3ch el sfrenato destrier sempre lo tenne
57.4sopra il grna mare, e vide terra rado
57.5ma potendoli hor far batter le penne
57.6di qua e di la dove piu andar fu agrado
57.7volse al ritorno far nuovo sentiero
57.8come schivando Herode i Magi fero
58.1Al venir quivi, era lasciando Spagna
58.2venuto India a trovar, per dritta riga
58.3la dove il mar oriental la bagna
58.4dove una fata havea con l altra briga
58.5hor veder si dispose altra campagna
58.6che quella ove li venti Eolo instiga
58.7e finir tutto il comminciato tondo,
58.8per haver (come il sol) girato il mondo
59.1Quinci il Chataio, e quindi Mangiana
59.2sopra il gran Quinsaì vide, passando
59.3voló sopra l Imavo, e Sericana
59.4lasciò a man destra, e sempre declinando
59.5da l Hyperborei Scyti, a londa Hircana
59.6giunse il l ulterior Sarmatia e quando
59.7fu dove Asia da Europa si divide,
59.8Rossi e Pruteni e la Pomeria vide
60.1Ben che havesse Ruggier prima disire
60.2di ritornarsi a Bradamante presto
60.3pur veduto il piacer, ch era di gire
60.4cercando il mondo, non restò per questo
60.5ch alli Pollacchi, e all Ungari venire
60.6non volesse ancho, e alli Germani, e al resto
60.7di quella boreal horrida terra
60.8e venne al fine in lultima Inghilterra
61.1Non crediate signor che perhò stia
61.2per si lungo camin, sempre su lale
61.3ogni sera all albergo se ne gia
61.4schivando a suo poter d alloggiar male
61.5e spese giorni e mesi in questa via
61.6si di veder la terra, e il mar gli cale
61.7hor presso a Londra giunto una matina
61.8sopra Tamigi il volator declina
62.1Dove nei prati, alla cittá vicini
62.2vide adunati huomini d arme, e fanti
62.3ch altri di trombe, altri di tamburini
62.4condutti al suon, veniano a squadre inanti
62.5quivi e Rinaldo honor de paladini
62.6del qual se vi racorda, io dissi inanti
62.7che mandato da Carlo era venuto
62.8in queste parti, a ricercare aiuto
63.1Giunse apunto Ruggier, che si facea
63.2la bella mostra fuor di quella terra
63.3e per saper il tutto ne chiedea
63.4un cavallier, ma scese prima in terra
63.5e quel ch affabil era, gli dicea
63.6che di Scotia e di Irlanda e d Inghilterra
63.7e de l Isole intorno eran le schiere
63.8che quivi alzate havean tante bandiere
64.1E finita la mostra che faceano
64.2alla marina se distenderanno
64.3dove aspettati per solcar l Oceano
64.4son dai navigli che nel porto stanno
64.5li Franceschi assediati si recreano
64.6sperando in questi che a salvar li vanno
64.7e perche pienamente io te ne informe
64.8ti mostrerò (dicea) tutte le torme
65.1Tu vedi ben quella bandiera grande
65.2che con la Fiordeligi ha giunto i Pardi
65.3quella il gran capitano all aria spande,
65.4e ne da segno a tutti altri stendardi
65.5il suo nome famoso in queste bande
65.6e Leonetto, il fior de li gagliardi
65.7di consiglio e d ardire in guerra mastro
65.8del Re nipote e duca di Lincastro
66.1La prima appresso il gonfalon reale
66.2ch el vento tremolar fa verso il monte
66.3e tien nel campo verde, tre bianche ale
66.4porta Ricardo di Varuecia conte
66.5del duca di Glocestra e quel segnale
66.6ch a duo corna di Cervio e meza fronte
66.7del duca di Chiarenza è quella face
66.8quel arbore è del duca d Eborace
67.1Vedi in tre pezzi una spezzata lancia
67.2è l gonfalon del Duca di Northfocia
67.3la fulgure è del buon conte di Cancia
67.4il Gryphone è del conte di Pembrocia
67.5il duca di Sulfocia hà la bilancia
67.6vedi quel giogo che due Serpi associa
67.7è del conte d Exenia, e la ghirlanda
67.8in campo azzurro, ha quel di Norbelanda
68.1El conte d Arindelia è quel, cha messo
68.2in mar quella barchetta, che s affonda
68.3vedi il marchese di Barchlei, e apresso
68.4di Marchia il conte, e il conte di Rithmonda
68.5il primo porta in bianco un monte fesso
68.6l altro la palma, il terzo un giunco in l onda
68.7quel di Dorsetia e conte, e quel d Antona
68.8che luno ha il carro, e l altro la corona
69.1El Falcon che sul nido i vanni inchina
69.2porta Raimondo, il conte di Devonia
69.3il giallo e negro, ha quel di Vigorina
69.4il can quel di Erbia un Orso quel d Oxonia
69.5la croce che la vedi crystallina
69.6e del ricco prelato di Battonia
69.7vedi nel bigio, una spezzata sedia
69.8e del duca Ariman da Sormosedia
70.1Li huomini d arme, e li arcieri a cavallo,
70.2di quarantadua mila, numer fanno
70.3sono duo tanti, e di cento non fallo
70.4quelli ch a piedi in la battaglia vanno
70.5mira que segni, un nero, un verde, un giallo
70.6e di bigio, e morel, listato un panno
70.7Gaufredo, Henrigo, Ermante, et Odoardo
70.8guidan pedoni, ogn un col suo stendardo
71.1Duca di Bocchingamia e quel dinante
71.2Henrigo ha la contea di Sarisberia
71.3signoreggia Burgenia, il vecchio Ermante
71.4quel Odoardo e conte di Croisberia
71.5questi alloggiati piu verso Levante
71.6sono l Inglesi, hor volgeti alla Hesperia
71.7dove si veggon trenta mila Scotti,
71.8da Zerbin figlio del lor Re condotti
72.1Vedi, tra duo unicorni, il gran Leone
72.2che la spada dariento ha ne la zampa
72.3quel e del Re di Scotia il gonfalone
72.4il suo figliol Zerbino ivi s accampa
72.5non e un si bello in tante altre persone
72.6natura il fece, e poi ruppe la stampa
72.7non e in cui tal virtu, tal gratia luca
72.8o tal possanza, et e di Roscia duca
73.1Vedi in azurro una dorata sbarra
73.2del conte d Ottonlei quel e il stendardo
73.3l altra bandiera e del duca di Marra
73.4che nel travaglio porta il Leopardo
73.5di color tanti, e tanti augei bizarra
73.6mira linsegna d Alcabrun gagliardo
73.7che non e duca conte ne marchese
73.8ma primo, nel salvatico paese
74.1Del duca di Traffordia e quella insegna
74.2dove e l augel ch al sol tien gli occhi franchi
74.3Lurcanio conte, ch in Angoscia regna
74.4porta quel Tauro cha duo veltri a ifianchi
74.5vede la il duca d Albania, che segna
74.6il campo di colori azurri e bianchi
74.7quel Avoltor ch un drago verde lania
74.8è linsegna del conte di Boccania
75.1Signoreggia Forbesse il forte Armano
75.2che di bianco, e di nero ha la bandiera
75.3et ha il conte d Erelia a destra mano
75.4che porta in campo verde una lumiera
75.5hor guarda lHibernesi, appresso il piano
75.6sono duo squadre, e il conte di Childera
75.7mena la prima, e il conte di Desmonda
75.8da feri monti, ha tratta la seconda
76.1El primo ha nel stendardo un pino ardente
76.2l altro nel bianco una vermiglia banda
76.3non da soccorso a Carlo solamente
76.4la terra Inglese, e la Scotia, e la Irlanda
76.5ma vien di Svetia, e di Norvega gente
76.6da Tile, e sin da la remota Islanda
76.7da ogni terra in somma, che la giace
76.8nimica naturalmente di pace
77.1Sedice mila sono, o poco manco
77.2de le spelonche usciti, e de le selve
77.3hanno piloso il viso, il petto, e il fianco
77.4e dossi, e braccia, e gambe, come belve
77.5intorno a quel stendardo tutto bianco
77.6par che quel pian di lor lance s inselve
77.7così Moratto il porta, il capo loro
77.8che vuol pingerlo poi, col sangue Moro
78.1Mentre Ruggier di quella gente bella
78.2che per soccorrer Francia si prepara
78.3mira le varie insegne, e ne favella
78.4con quel. da cui per ordine l impara
78.5uno et un altro a lui, per mirar quella
78.6bestia, sopra cui sede unica o rara
78.7maraviglioso corre e stupefatto
78.8e presto un cerchio intorno gli fu fatto
79.1Si che per dar anchor piu maraviglia
79.2et per pigliarne il buon Ruggier piu giuoco
79.3al volante Corsier scuote la briglia
79.4e con li sproni ai fianchi il tocca un poco
79.5quel verso il ciel per l aria il camin piglia
79.6e lascia ogn uno attonito in quel luoco
79.7quindi Ruggier (poi che di banda in banda
79.8vide l Inglesi) andò verso l Irlanda
80.1E vide Hibernia fabulosa, dove
80.2il santo vecchiarel fece la cava
80.3in che tanta mercé par che si trove
80.4che l huom vi purga ogni sua colpa prava
80.5quindi poi sopra il mar, il destrier move
80.6la dove la minor Bertagna lava
80.7e nel passar vide mirando a basso
80.8Angelica legata al nudo sasso
81.1Al nudo sasso, in l Isola del piantò
81.2che l Isola del pianto era nomata
81.3quella che da crudele e fera tanto
81.4et inhumana gente era habitata
81.5che (come io vi dicea sopra nel canto)
81.6per varii liti sparsa, iva in armata
81.7tutte le belle donne depredando
81.8per farne a un Mostro poi, cibo nefando
82.1Vi fu legata pur quella matina
82.2dove venia per trangugiarla viva
82.3quel smisurato Mostro Orca marina
82.4che d abhorrevole esca si nutriva
82.5dissi di sopra, come fu rapina
82.6di quei, che la trovaro in su la riva
82.7dormire al vecchio incantatore a canto
82.8ch ivi l havea tirata per incanto
83.1La fiera gente in hopitale e cruda
83.2alla bestia crudel nel lito expose
83.3la bellissima donna, così ignuda
83.4come natura prima la compose
83.5un velo non ha pur, in che richiuda
83.6i bianchi gigli, e le vermigle rose
83.7da non cader per Luglio o per Decembre
83.8di che son sparse le polite membre
84.1Creduto havria che fusse statua finta
84.2o d Alabastro, o marmori piu illustri
84.3Ruggiero, e su quel scoglio così avinta
84.4per artificio di Scultori industri
84.5se non vedea la lachrima distinta
84.6tra fresche rose, e candidi ligustri
84.7far rugiadose le crudette poma
84.8e l aura sventilar l aurata chioma
85.1E come ne belgliocchi, gliocchi affisse
85.2de la sua Bradamante gli sovenne
85.3pietade e amor a un tempo lo traffisse,
85.4e di pianger a pena si ritenne
85.5e dolcemente alla donzella disse
85.6(poi che del suo caval frenò le penne)
85.7o donna degna sol de la catena
85.8con chi i suoi servi Amor legati mena
86.1E ben di questa, e d ogni mal indegna
86.2chi è quel crudel, che con voler perverso
86.3d importuno livor stringendo segna
86.4di queste belle man l avorio terso?
86.5forza è ch a quel parlar ella divegna
86.6quel di molto ostro un bianco avorio asperso
86.7di se vedendo quelle parti ignude
86.8ch anchor che belle sian, vergogna chiude
87.1E coperto con man, s harebbe il volto
87.2se non eran legate al nudo sasso
87.3ma del pianto, ch al men non l era tolto
87.4lo sparse, e piu che puote il tenne basso
87.5e dopo alcun signiozzi il parlar sciolto
87.6incominciò con fioco suono e lasso
87.7ma non seguì che dentro il fe restare
87.8il gran rumor che si sentì nel mare
88.1Ecco apparire il smisurato Mostro
88.2mezo ascoso nel onda e mezo sorto
88.3come sospinto suol, da Borea od Ostro
88.4venir lungo naviglio a pigliar porto
88.5così ne viene al cibo che le mostro
88.6la bestia horrenda, e l intervallo è corto
88.7la donna è meza morta di paura
88.8ne per conforto altrui si rassicura
89.1Tenea Ruggier la lancia non in resta
89.2ma sopramano, e percuoteva l Orca
89.3altro non sò, che s assimigli a questa
89.4ch una gran massa che s aggiri, e torca
89.5ne forma ha d animal fuor che la testa
89.6cha gliocchi e identi fuor, come di porca
89.7Ruggier in fronte la fere, tra gliocchi
89.8ma par che un ferro o un duro sasso tocchi,
90.1Poi che la prima bottà poco vale
90.2ritorna per far meglio la seconda
90.3l Orca che vede sotto le grandi ale
90.4l ombra di qua e di la correr su l onda
90.5lascia la preda certa litorale,
90.6e quella vana segue furibonda
90.7drieto quella si volve, e si raggira
90.8Ruggier giu cala, e spessi colpi tira
91.1Come d alto venendo, Aquila suole
91.2chabbia veduto in l herbe errar la biscia
91.3o starsi sopra un nudo sasso al sole
91.4dove le spoglie d oro abbella e liscia
91.5non assalir da quel lato la vuole
91.6onde la velenosa, e soffia, e striscia
91.7ma da tergo la adugna, e batte i vanni
91.8onde essa non si volga, e non la azanni
92.1Così Ruggier con l hasta, e con la spada
92.2non dove era de denti armato il muso,
92.3ma vuol chel colpo hor tra l orecchie cada
92.4hor su le schiene, hor ne la coda giuso
92.5se la fera si volta, ei muta strada
92.6et a tempo giu cala, e poggia in suso
92.7ma come sempre giunga in un diaspro
92.8non può tagliar il scoglio, duro et aspro
93.1Simil battaglia fa la mosca audace
93.2contra il mastin, nel polveroso Agosto
93.3o nel mese dinanzi, o nel seguace,
93.4l uno di spiche, e l altro pien di mosto
93.5lo punge in gli occhi, o nel grifo mordace
93.6volagli intorno, e gli sta sempre accosto
93.7e quel suonar fa spesso identi a sciutto
93.8ma un tratto che l arrivi appaga il tutto
94.1Si forte ella nel mar batte la coda,
94.2che fa vicino al ciel l acqua inalzare
94.3tal che non sa se l ale in aria snoda
94.4il suo cavallo, o pur nuota nel mare
94.5è spesso che disia, trovarsi a proda
94.6chavendo il sprazzo in tal modo a durare
94.7teme sì l ale inaffi al Hippogrypho
94.8che brami in vano haver la ciucca o il schifo
95.1Prese nuovo consiglio, e fu il migliore
95.2di vincer con altr arme il mostro crudo
95.3dabbarbagliarlo col mortal splendore
95.4ch era incantato nel coperto scudo
95.5vola nel lito, e per non fare errore
95.6alla donna legata al scoglio nudo,
95.7lascia nel minor dito de la mano
95.8l annel che solea far l incanto vano
96.1Dico l annel che Bradamante havea
96.2per liberar Ruggier tolto a Brunello
96.3poi per trarlo di man d Alcina rea
96.4mandato in India per Melissa a quello
96.5Melissa (come dianzi io vi dicea)
96.6in ben di molti adoperò l annello
96.7ma poi l havea a Ruggier restituito
96.8che sempre poi l havea portato in dito
97.1Lo da ad Angelica hora, perche teme
97.2che del suo scudo il folgorar non viete
97.3e perche alei ne sian diffesi insieme
97.4gliocchi, che già l havean preso alla rete
97.5hor viene al lito e sotto il ventre preme
97.6ben mezo l mar la smisurata Cete
97.7sta Ruggiero alla posta e lieva il velo
97.8e par che giunga un altro sol al cielo
98.1Ferì ne gliocchi, l incantato lume
98.2di quella fera e fece al modo usato
98.3come Trota boccheggia in piccol fiume
98.4chabbia con calce, il montanar turbato
98.5così vedeasi in le marine schiume
98.6el Mostro horribilmente riversciato
98.7di qua di la Ruggier percuote assai
98.8ma di ferirlo via non trova mai
99.1La bella Donna tuttavolta prega
99.2ch in van la dura squamma oltra non pesti
99.3torna, per dio, Signor prima mi slega
99.4(dicea piangendo) che l Orca si desti
99.5portami teco, e in mezo l mar me annega
99.6non far ch in ventre al brutto pesce io resti
99.7Ruggier commosso dunque al giusto grido,
99.8slegò la Donna, e la levò dal lido
100.1Il destrier punto, ponta i piè in l arena
100.2e sbalza in aria, e per il ciel galoppa
100.3e porta il cavalliero, in su la schiena
100.4e la donzella drieto in su la groppa
100.5così privò la fiera de la cena
100.6per lei suave e delicata troppa
100.7Ruggier si va volgendo, e mille baci
100.8figge nel petto, e ne gli occhi vivaci
101.1Non piu tenne la via, come propose
101.2prima tra se, di circundar la Spagna
101.3ma nel propinquo lito il caval pose
101.4dove entra in mar piu la minor Bertagna
101.5sul lito un bosco era di querce ombrose
101.6dove ogn hor par che Philomena piagna
101.7chavea in mezo un pratel, con una fonte
101.8e quinci e quindi un solitario monte
102.1Giunto qui sopra il cavallier ritenne
102.2l audace corso, e nel pratel discese
102.3e fe racorre al suo destrier le penne
102.4ma non a tal che piu l havea distese
102.5del caval sceso a pena se ritenne
102.6di salir altri, ma tennel l arnese
102.7l arnese el tenne, che bisognò trarre
102.8e contra il suo disir messe le sbarre
103.1Frettoloso hor da questo hor da quel canto
103.2confusamente l arme si levava
103.3non gli parve altra volta mai star tanto
103.4che s un laccio scioglea, duo ne annodava
103.5ma troppo è lungo hormai signore il canto
103.6e forse ben che l ascoltar vi grava
103.7si ch io differirò l historia mia
103.8a una altra volta, che piu grata sia
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