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Canto settimo

1.1cHi và lontan da la sua patria, vede
1.2cose, da quel che già credea, lontane
1.3che narrandole poi non se gli crede,
1.4et stimato bugiardo ne rimane
1.5chel sciocco vulgo non vuol mai dar fede
1.6a cose che non veggia, et habbia in mane
1.7per questo io sò che l inexperienza,
1.8farà al mio canto dar poca credenza
2.1Poca o molta, ch io v abbia, non bisogna
2.2ch io ponga mente al vulgo sciocco e ignaro
2.3basta ch a voi, non parera menzogna
2.4che l lume del discorso havete chiaro
2.5et a voi soli, ogni mio intento agogna
2.6che l frutto sia di mie fatiche caro
2.7io vi lasciai ch el ponte et la rivera
2.8vider, ch in guardia havea Eriphilla altiera
3.1Quell era armata del più fin metallo,
3.2et quel di varie gemme havea distinto
3.3di rubin rosso, e chrysolitho giallo
3.4verde smeraldo, et di flavo hiacyntho
3.5era montata, ma non a cavallo
3.6e n vece di cavallo ella havea spinto
3.7un lupo al ponte, ove si passa il fiume
3.8chavea la sella fuor d ogni costume
4.1Non credo ch un si grande Apulia n habbia
4.2egli era grosso, et alto più d un bue
4.3non gli facea spiumar con freno labbia
4.4ne sò come lo tegna a voglie sue
4.5la sopravesta di color di sabbia
4.6sú l arme havea la maledetta lue
4.7fuor chel color, quasi era de la sorte,
4.8ch usan prelati in la Romana corte
5.1Et portava nel scudo, et sul cimero,
5.2una gonfiata et venenosa botta
5.3le donne la monstraro, al cavalliero
5.4che già di quà dal ponte era ridotta
5.5per far lor onta, e rompere il sentiero
5.6come ad alcuni usata era tal hotta
5.7ella a Ruggier che torni adietro, grida
5.8quel piglia un hasta et la minaccia, et sfida
6.1La Gigantessa a speronar è presta
6.2l horribil Lupo, et ne l arcion si serra
6.3da laltra parte, con la lancia in resta
6.4ne vien Ruggier, et fà tremar la terra
6.5la lancia di Eriphilla in pezzi resta
6.6il buon Ruggier lei sotto l elmo afferra
6.7e de l arcion con tal furor la caccia
6.8che la riporta indietro oltra sei braccia
7.1Et già (tratta la spada chavea cinta)
7.2venia a levarne la testa superba
7.3et ben lo potea far che come estinta
7.4Eriphilla giacea tra fiori e l herba
7.5ma le donne gridar, basti sia vinta
7.6senza pigliarne altra vendetta acerba
7.7ripon cortese cavallier la spada
7.8passiamo il ponte et seguitiam la strada
8.1Alquanto malagevole et aspretta
8.2per mezo un bosco, presero la via
8.3che oltra che sassosa fusse, et stretta
8.4non poco ratta alla collina gia
8.5ma poi che furò ascesi in su la vetta
8.6usciro in spatiosa prateria
8.7dove il piú bel palazzo, e l più giocondo
8.8vider che mai fusse veduto al mondo
9.1La bella Alcina venne un pezzo inante
9.2verso Ruggier fuor de le prime porte
9.3et lo raccolse in signoril sembiante,
9.4in mezo bella et honorata corte
9.5da tutti li altri tanto honore, et tante
9.6reverentie fur fatte al guerrier forte
9.7che non ne potrian far piú se tra loro
9.8fusse Dio sceso, dal superno choro
10.1Non tanto il bel palazzo era excellente
10.2perche vincesse ogn altro di ricchezza
10.3quanto che richiudea piacevol gente
10.4dotata di costumi, et gentilezza
10.5poco era lun da laltro differente
10.6de la fiorita età, de la bellezza
10.7sola di tutti Alcina assai più bella
10.8splendea, come più il sol fà d ogni stella
11.1Di persona era tanto ben formata
11.2quanto me pinger san pittori industri
11.3con bionda chioma lunga, et annodata
11.4oro non é che piú risplenda, et lustri
11.5spargeasi per la guancia delicata
11.6misto color di rose et di ligustri
11.7di terso Avorio, era la fronte lieta
11.8che finia il spatio suo, con giusta meta
12.1Sotto duo negri, et sottilissimi archi
12.2son duo negri occhi, anzi duo chiari soli
12.3pietosi a riguardar a muover parchi
12.4intorno cui par ch Amor scherzi et voli
12.5et ch indi tutta la pharetra scarchi
12.6et che visibilmente i cori involi
12.7quindi il naso per mezo il viso scende
12.8che non ritrova Invidia ove l emende
13.1Sotto quel stà, quasi fra due vallette
13.2la bocca sparsa di natio ginabro
13.3quivi duo filze son di perle elette
13.4che chiude, et apre, un bello et dolce labro
13.5quindi escon le cortesi parolette
13.6da render molle, ogni cor rozo et scabro
13.7quivi si forma quel suave riso
13.8ch apre a sua posta in terra il paradiso
14.1Bianca neve è l bel collo, el petto latte
14.2il collo è tondo, il petto colmo et largo
14.3duo pome acerbe, et pur d avorio fatte
14.4vengono et van, come onda al primo margo
14.5quando piacevol aura il mar combatte
14.6non potria l altre parti veder Argo
14.7non che di fuor perhò, il giudicio manchi
14.8ch in mezo è stretta, et rilevata a fianchi
15.1Come le braccia habbian lunghezza giusta
15.2et la candida man, spesso si vede
15.3lunghetta alquanto, et di larghezza angusta
15.4dove ne nodo appar, ne vena excede
15.5si vede al fin de la persona augusta
15.6il piccolino, et ritondetto piede
15.7li angelici sembianti nati in cielo
15.8non si ponno celar sotto alcun velo
16.1Havea in ogni sua parte un laccio teso
16.2o parli, o rida, o canti, o passo muova
16.3ne maraviglia è se Ruggier n è preso
16.4che tanto a se benigna la ritrova
16.5quel che di lei già havea dal Mirto inteso
16.6quant é perfida, et ria, poco gli giova
16.7ch inganno o tradimento non gli è aviso
16.8che possa star con si suave riso
17.1Anzi pur creder vuol, che da costei
17.2fusse converso Astolfo in sù l arena,
17.3per suoi deportamenti ingrati, e rei,
17.4et sia degno di questa, et di più pena
17.5et tutto quel ch udito havea di lei
17.6stima esser falso, et che vendetta mena
17.7et mena astio et invidia lo dolente
17.8a biasmar lei, di quel che tutto mente
18.1La bella donna che cotanto amava
18.2novellamente gl è dal cor partita
18.3che per incanto Alcina gli lo lava
18.4d ogni antica amorosa sua ferita
18.5et di lei sola, et del suo amor lo grava
18.6in quello essa riman sola sculpita
18.7siche scusar il buon Ruggier si deve,
18.8se si mostrò qui mal constante, et leve
19.1Nanzi alla mensa Cithare, arpe, et Lyre,
19.2et diversi altri dilettevol suoni
19.3faceano intorno l aria tintinire,
19.4d harmonia dolce, et di concenti buoni,
19.5non vi mancava chi cantando dire
19.6d Amor sapesse, gaudi, et passioni,
19.7o con inventioni, et poesie,
19.8rappresentasse grate fantasie
20.1Qual mensa trionphante, et suntuosa,
20.2di qual si voglia successor di Nino
20.3o qual mai tanto celebre, et famosa,
20.4di Cleopatra, al vincitor latino
20.5si potrebbe uguagliare in ogni cosa
20.6a questa, ove s honora il paladino
20.7tal non cred io che s apparecchi, dove
20.8ministra Ganymede inanzi a Giove
21.1Tolte che fur le mense, et le vivande
21.2facean (sedendo in cerchio) un giuoco lieto
21.3che ne l orecchio lun, laltro dimande,
21.4(come gli piace più) qualche secreto
21.5il che a gli amanti fù commodo grande,
21.6ragionar del suo amor senza divieto
21.7e furon lor conclusioni estreme
21.8di ritrovarsi quella notte insieme
22.1Finir quel giuoco presto, et molto inanzi
22.2che non solea la dentro esser costume
22.3con torchi. allhora i paggi entrati inanzi
22.4le tenebre cacciar con molto lume
22.5tra bella compagnia dietro e dinanzi
22.6andò Ruggiero a ritrovar le piume
22.7in una adorna, et frescha cameretta,
22.8per la miglior di tutte laltre eletta
23.1Et poi che di confetti, et di buon vini
23.2di nuovo fatti fur debiti inviti,
23.3et partir li altri riverenti, et chini
23.4et alle stanze lor tutti son iti
23.5Ruggier entrò ne profumati lini,
23.6che pareano di man d Arachne usciti
23.7tenendo tuttavia l orecchie attente,
23.8s anchor venir la bella donna sente
24.1Ad ogni piccol moto ch egli udiva
24.2(sperando che fusse ella) il capo alzava
24.3sentir credeasi, e spesso non sentiva
24.4poi del suo errore accorto sospirava
24.5tal volta uscia dal letto, e luscio apriva,
24.6guatava fuori, et nulla vi trovava
24.7et maledì ben mille volte lhora
24.8che facea al trappassar tanta dimora
25.1Tra se dicea sovente, hor si parte ella
25.2et cominciava a noverar i passi
25.3ch esser potean da la sua stanza, a quella
25.4donde aspettando stà che Alcina passi
25.5e questi, et altri (prima che la bella
25.6donna vi sia) vani disegni fassi
25.7teme di qualche impedimento spesso,
25.8che tra l frutto et la man, non gli sia messo,
26.1Alcina, poi ch a pretiosi odori,
26.2dopo gran spatio pose alcuna meta
26.3venuto l tempo, che più non dimori,
26.4hormai ch in casa era ogni cosa cheta
26.5de la camera sua sola uscì fuori
26.6et tacita n andò per via secreta
26.7dove Ruggier, con palpitante core
26.8aspettata l havea forse quattro hore
27.1Come se vide il successor d Astolfo
27.2sopra apparir quelle ridenti stelle
27.3come habbia ne le vene acceso solfo
27.4non par che capir possa ne la pelle
27.5hor sin agliocchi ben nuota nel golfo
27.6de le delitie, et de le cose belle
27.7salta del letto e n braccio la raccoglie
27.8ne può tanto aspettar ch ella si spoglie
28.1Benche ne gonna ne faldiglia havesse
28.2che venne avolta in un liggier zondado
28.3che sopra una camicia, ella si messe
28.4suttilissima, et bianca, al summo grado
28.5come Ruggier abbracciò lei, gli cesse
28.6il manto, et restò l vel suttile et rado
28.7che più non la copria dinanzi e dietro
28.8che rosa, o giglio, un bel vaso di vetro
29.1Ne così strettamente Hedera preme
29.2pianta ove intorno abbarbicata s habbia
29.3come si stringon li duo amanti insieme,
29.4cogliendo il fior del spirto, su le labbia
29.5che più suave non esce di seme
29.6ch India nutrisca in l odorata sabbia
29.7del gran piacer chavean, lor dicer tocca
29.8che spesso havean piu d una lingua in bocca
30.1Queste cose la dentro eran secrete,
30.2o se pur non secrete, almen tacciute
30.3che raro fù tener le labbia chete
30.4biasmo ad alcun, ma ben spesso virtute
30.5tutte proferte et accoglienze liete
30.6fanno a Ruggier, quelle persone astute
30.7ogn un lo reverisce, et se gl inchina
30.8che così vuol l innamorata Alcina
31.1Non è diletto alcun che di fuor reste,
31.2anzi son tutti in l amorosa stanza
31.3e due e tre volte il dì mutano veste
31.4fatte hor ad una, hora ad un altra usanza
31.5spesso in conviti, et sempre stanno in feste
31.6in giostre lotte scene in bagno in danza
31.7hor presso ai fonti, all ombre de poggetti
31.8leggon d antiqui, l amorosi detti
32.1Hor per l ombrose valli, et lieti colli,
32.2vanno cacciando le paurose lepri
32.3hor con sagaci cani, i fagian folli
32.4con strepito, uscir fan di stoppie e vepri
32.5hor a tordi lacciuoli, hor veschi molli,
32.6tendon tra li odoriferi ginepri
32.7hor con hami inescati, et hor con reti,
32.8turbano a pesci i grati lor secreti
33.1Stava Ruggier in tanta gioia et festa
33.2mentre Carlo in travaglio et Agramante
33.3di cui l historia, io non vorrei per questa
33.4porre in oblio, ne lasciar Bradamante
33.5che con travaglio, e con pena molesta
33.6pianse più giorni, il disiato amante
33.7chavea per strade disusate et nuove
33.8veduto portar via, ne sapea dove
34.1Di costei prima, che de l altri dico
34.2che molti giorni andò cercando in vano
34.3pei boschi ombrosi, et per lo campo aprico,
34.4per ville per città, per monte e piano
34.5ne mai puotè saper del caro amico
34.6che di tanto intervallo era lontano
34.7ne l hoste saracin spesso venia,
34.8ne mai del suo Ruggier puotè haver spia
35.1Ogni dì ne dimanda a più di cento
35.2ne trova alcun che mai ne le ragioni
35.3d alloggiamento, và in alloggiamento
35.4cercandone e trabacche, et padiglioni
35.5et lo può far, che senza impedimento
35.6passa tra cavallieri, et tra pedoni
35.7mercè all annel che fuor d ogni human uso
35.8la fà sparir quando l è in bocca chiuso
36.1Ne può ne creder vuol, che morto sia
36.2perche di si grande huom, l alta ruina
36.3da l onde Idaspe udita si saria
36.4fin dove il sol a riposar declina
36.5non sà s é in cielo o n terra, ne che via
36.6possa tener, et pur sera, et matina,
36.7lo và cercando, et per compagni mena
36.8suspiri, et pianti et ogni acerba pena
37.1Pensossi al fin, tornar alla spelonca
37.2dove eran l ossa di Merlin propheta
37.3et gridar tanto intorno alla sua conca
37.4chel freddo marmo si movesse a pieta
37.5che se vivea Ruggiero, o gli havea tronca
37.6l alta necessità la vita lieta
37.7si sapria quindi, et poi si appigliarebbe
37.8a quel miglior consiglio che n harebbe
38.1Con questa intention, prese il camino
38.2verso li monti prossimi a Pontiero
38.3dove la vocal tomba di Merlino
38.4era nascosta in luoco alpestro et fiero
38.5ma quella Maga che sempre vicino
38.6tenuta a Bradamante havea l pensiero
38.7quella vi dico, che in la bella grotta,
38.8l havea de la sua stirpe instrutta e dotta
39.1Quella benigna et saggia incantatrice
39.2che sempre tenea cura di costei
39.3sapendo che devea progenitrice
39.4esser, di gran signori, et semidei
39.5ciascun dì vuol saper che fà che dice
39.6et getta ciascun dí sorte per lei
39.7di Ruggier liberato, e poi perduto,
39.8e dove in India andò tutto hà saputo
40.1Veduto l havea ben sù quel cavallo
40.2che regger non potea, ch era sfrenato
40.3scostarse di lunghissimo intervallo
40.4per sentier periglioso e non usato
40.5e ben sapea che stava in giuoco e n ballo
40.6e in cibo e in otio, molle e delicato
40.7ne piu memoria havea del suo signore
40.8ne de la donna sua, ne del suo honore
41.1E così il fior de li belli anni suoi
41.2in lunga inertia haver potria consunto
41.3sì gentil cavallier, per dever poi
41.4perdere il corpo e l anima in un punto
41.5e quel odor, che sol riman di noi,
41.6poscia ch el resto fragile è defunto
41.7che trà l huom di sepolchro e n vita serba
41.8gli seria stato o tronco o svelto in herba
42.1Ma quella gentil Maga che piu cura
42.2n havea, ch egli medesmo di se stesso
42.3pensò di trarlo per via alpestre e dura
42.4alla vera virtú mal grado d esso
42.5come excellente medico, che cura
42.6con ferro e fuoco, e con veneno spesso
42.7che se ben molto da principio offende,
42.8poi giova al fine, e gratia se gli rende
43.1Ella non gli era facile e indulgente
43.2ne fattone orba di superchio amore
43.3si come Atlante, a cui tollea la mente
43.4l esserne troppo tenero di core
43.5piu presto egli volea che lungamente
43.6vivesse, e senza fama, e senza honore,
43.7che con tutta la laude che sia al mondo,
43.8mancasse un anno al suo viver giocondo,
44.1L havea mandato all isola d Alcina,
44.2perche obliasse l arme in quella corte
44.3e come Mago di summa dottrina
44.4ch usar sapea l incanti in ogni sorte
44.5havea il cor stretto di quella Regina
44.6ne l amor d esso d un laccio sì forte
44.7ch ella nol serà mai, per poter sciorre
44.8s invecchiasse Ruggier piu di Nestorre
45.1Hor tornando a colei ch era presaga
45.2di quanto dè avenir, dico che tenne
45.3la dritta via, dove in l errante et vaga
45.4figlia d Amone ad incontrar si venne
45.5che tosto che connobbe la sua Maga
45.6tutta la pena che prima sostenne
45.7mutò in speranza, e quella tutto il vero
45.8le disse, ove condotto era Ruggiero
46.1La Giovane rimase quasi morta,
46.2quando udì ch el suo amante era sì lunge
46.3e piu che nel suo amor periglio porta
46.4se gran rimedio, e subito non giunge
46.5ma la benigna Maga la conforta
46.6e presto pon l impiastro ove il duol punge
46.7e le promette, e giura, in pochi giorni
46.8far che Ruggiero a riveder lei torni
47.1Da che Donna (dicea) l annel hai teco
47.2che val contra ogni magica fattura,
47.3io non hò dubbio alcun, che s io l arreco
47.4là dove Alcina ogni tuo ben ti fura,
47.5ch io non le rompa il suo disegno, e meco
47.6non ti rimeni la tua dolce cura
47.7questa sera andarò ne la prima hora
47.8e serò in India, anchor nanzi alla aurora
48.1E seguitando, del modo narrolle
48.2che disegnato havea d adoperarlo
48.3per trar del regno effeminato e molle
48.4il suo amatore, e in Francia ritornarlo
48.5Bradamante l annel del dito tolle
48.6ne solamente havria voluto darlo
48.7ma dato il core, e dato havria la vita
48.8pur che n havesse il suo Ruggiero aita
49.1Le dà l annello, e se le raccomanda
49.2e piu le raccomanda il suo Ruggiero
49.3a cui per lei mille saluti manda
49.4poi prese ver Provenza altro sentiero
49.5andò l Incantatrice a unaltra banda
49.6e per porre in effetto il suo pensiero
49.7un palafren fece apparir la sera,
49.8chavea un piè rosso e l altra parte nera
50.1Credo fusse un Alchino o un Fanfarello
50.2che da l inferno, in quella forma trasse
50.3e scinta, e scalza, montó sopra quello
50.4a chiome sciolte, e horribilmente passe
50.5ma ben di dito si levò l annello
50.6perche l incanti suoi non le vietasse
50.7poi con tal fretta andò che la matina
50.8se ritrovò ne l isola d Alcina
51.1Quivi mirabilmente trammutosse
51.2che quasi un palmo alzò la sua statura
51.3e fe le membra a proportion piu grosse
51.4e restò a punto di quella misura
51.5che si pensò ch el Negromante fosse
51.6quel che nutrì Ruggier con sì gran cura
51.7vestì di lunga barba le mascelle
51.8rugó la fronte, e s increspò la pelle
52.1Di faccia, di parole, e di sembiante
52.2si lo seppe imitar, che totalmente
52.3potea parer l incantator Atlante
52.4poi si nascose, e tanto pose mente
52.5che vide da Ruggier la vigilante
52.6e sollicita guardia farsi absente
52.7io dico Alcina, che di stare o gire
52.8senz esso un hora potea mal patire
53.1Soletto lo trovò come lo volle
53.2che si godea il matin fresco e sereno
53.3lungo un bel rio, che discorrea d un colle
53.4verso un laghetto limpido et ameno
53.5il suo vestir delitioso e molle
53.6tutto era d otio e di lascivia pieno
53.7che di sua man gli havea di seta e d oro
53.8tessuto Alcina, con sottil lavoro
54.1Di ricche gemme, un splendido monile
54.2gli discendea dal collo in mezo il petto
54.3in l un e in l altro già tanto virile
54.4braccio, girava un lucido cerchietto
54.5gli havea forato un fil d oro sottile
54.6ambe l orecchi, in forma d annelletto
54.7e due gran perle pendevano quindi
54.8qual mai non hebbon li Arabi ne l Indi
55.1Humide havea le ben nodate chiome
55.2de i piu suavi odor che sieno in prezzo
55.3tutto ne gesti era amoroso, come
55.4fusse in Valenza a servir donne avezzo
55.5non era in lui di sano, altro ch el nome
55.6corrotto tutto il resto, e piu che mezzo
55.7così Ruggier fu ritrovato, tanto
55.8da l esser suo mutato per incanto
56.1Ne la forma d Atlante se gli affaccia
56.2colei, che la sembianza ne tenea
56.3con quella grave e venerabil faccia,
56.4che Ruggier sempre reverir solea
56.5con quel sguardo pien d ira, e di minaccia,
56.6che spesso da fanciul temuto havea
56.7dicendo, è questo dunque il frutto ch io
56.8lungamente atteso hò del sudor mio?
57.1Di medolle di Tigri, e di Leoni,
57.2ti porsi io dunque li primi alimenti
57.3t hò per caverne et horridi buroni,
57.4fanciullo avezzo a strangolar serpenti
57.5e trovar l Orse entro le sue magioni
57.6et a vivi Cingial trar spesso e denti
57.7acciò che dopo tanta disciplina
57.8tu sii l Adone o l Atyde d Alcina?
58.1E´ questo quel, che l infallibil stelle,
58.2le sacre fibre, e li accoppiati punti
58.3responsi auguri sogni, e tutte quelle
58.4sorti ove troppo hò i studii miei consunti
58.5di te promesso, sin da le mammelle
58.6m havean? come quest anni fusser giunti?
58.7ch in arme l opre tue cosí preclare
58.8esser devean, che serian senza pare?
59.1Quest è ben veramente alto principio,
59.2onde si può sperar, che serai presto,
59.3un Pyrrho, un Alexandro un Iulio, un Scipio
59.4chi potea ohime di te mai creder questo?
59.5che ti facessi d Alcina mancipio?
59.6e perche ognun lo veggia manifesto,
59.7al collo, et alle braccia, hai la catena
59.8di ch ella a voglia sua preso ti mena
60.1Se non ti movon le tue proprie laudi
60.2e lopre excelse, a chi t há l cielo eletto,
60.3la tua succession perche defraudi
60.4del ben, che mille volte i t hó predetto?
60.5deh perch el ventre eternamente claudi
60.6di quella, in ch el ciel vuol, che sia concetto
60.7del seme tuo la gloriosa prole,
60.8chesser dé al mondo, piu chiara ch el Sole
61.1Non divietar, che le piu nobil alme
61.2che sian formate ne l eterne idee
61.3di tempo in tempo habbian corporee salme
61.4dal ceppo, che radice in te haver dee
61.5non divietar mille triomphi e palme
61.6con che dopo aspri danni e piaghe ree
61.7tuoi figli, tuoi nipoti, e successori
61.8Italia tornaran ne i primi honori
62.1Non ch a piegarti a questo tante e tante
62.2anime belle, haver devesson pondo
62.3che chiare illustri inclyte invitte e sante
62.4son per fiorir da l arbor tuo fecondo
62.5ma una sol coppia esser devria bastante
62.6Hippolyto, et il fratel, che pochi il mondo
62.7ha tali havuti anchor sin al dì d hoggi
62.8per tutti i gradi onde a virtù si poggi
63.1Io solea piu di questi dui narrarte
63.2chi non facea di tutti li altri insieme
63.3si perche essi terran soli piu parte
63.4che tutto il resto in le virtú supreme
63.5si perche a dir di lor mi vede a darte
63.6piu attention, che d altri del tuo seme
63.7vedea goderti che sí chiari heroi,
63.8esser devean de li nipoti tuoi
64.1Che hà costei che t hai fatto regina
64.2che non habbian millaltre meretrici?
64.3costei che di tantaltri è concubina
64.4ch al fin sai ben s ella suol far felici
64.5ma perche tu connosca chi sia Alcina
64.6levatone le fraudi e li artifici
64.7tien questo annello in dito, et torna ad ella
64.8ch aveder ti potrai, come sia bella
65.1Ruggier si stava vergognoso e muto,
65.2mirando in terra, e mal sapea che dire
65.3a cui la Maga nel dito minuto
65.4pose l annello, e lo fè risentire
65.5come Ruggier in se fú rivenuto
65.6di tanto scorno si vide assalire,
65.7ch esser vorria sotterra mille braccia
65.8ch alcun veder non lo potesse in faccia
66.1Ne la sua prima forma, in un instante
66.2cosí parlando la Maga rivenne
66.3ne bisognava piu quella d Atlante
66.4seguitone l effetto perche venne
66.5per dirvi quel, ch io non vi dissi inante,
66.6costei Melissa nominata venne
66.7chor diè a Ruggier di se notitia vera
66.8et dissegli a che effetto venuto era
67.1Mandata da colei che d amor piena
67.2non potea piu patir sì lunga absentia
67.3per liberarlo da quella catena,
67.4di che lo cinse magica violenza
67.5e preso havea d Atlante di Carena
67.6la forma, per trovar meglio credenza
67.7ma poi che a sanitá l hà homai ridutto
67.8gli vuol aprir e far che veggia il tutto
68.1Quella donna gentil che tama tanto
68.2quella che del tuo amor degna sarebbe
68.3a cui (se non ti scorda) tu sai quanto
68.4tua libertà da lei servata debbe
68.5questo annel che ripara ad ogni incanto
68.6ti manda, e così il cor mandato havrebbe
68.7s havesse havuto il cor cosí virtute,
68.8come l annello, atta alla tua salute
69.1E seguitò, narrandogli l amore
69.2che Bradamante gli hà portato e porta
69.3di quella insieme commendò il valore
69.4in quanto il vero, e affettion comporta
69.5et usó modo e termine migliore
69.6che si convegna a messaggiera accorta
69.7e in quel odio Alcina a Ruggier pose
69.8in che soglionse haver l horribil cose
70.1In odio gli la pose, anchor che tanto
70.2l amasse dianzi, e non vi paia strano
70.3quando l suo amor per forza era d incanto
70.4che essendovi l annel rimase vano
70.5fece l annel palese anchor, che quanto
70.6di beltà Alcina havea, tutto era extrano
70.7extrano havea e non suo dal piè alla treccia
70.8el bel ne sparve, e le restò la feccia
71.1Come fanciul che corruttibil frutto
71.2ripone, e poi si scorda u l hà riposto
71.3e dopo molti giorni è ricondutto
71.4là dove truova a caso il suo deposto
71.5si maraviglia a rivederlo tutto
71.6putrido e guasto, e non come fu posto
71.7e dove amarlo, e caro haver solia
71.8l odia sprezza, n hà schivo e getta via
72.1Così Ruggier, poi che Melissa fece
72.2ch a riveder se ne tornò la fata
72.3con quel annello, inanzi a cui non lece
72.4(quando s hà indito) usar opra incantata
72.5ritrova, contra ogni sua stima, in vece
72.6de la bella, che dianzi havea lasciata
72.7donna si laida, che la terra tutta
72.8ne la più vecchia havea, ne la più brutta,
73.1Pallido, crespo, et macilente havea
73.2Alcina il viso, el crin raro, et canuto
73.3sua statura a sei palmi non giungea
73.4ogni dente di bocca era caduto
73.5che più di Hecuba, et più de la Cumea
73.6et havea più d ogn altra mai vivuto
73.7ma si usò l arti al nostro tempo ignote
73.8che bella et giovinetta parer puote
74.1Giovane et bella si facea con arte
74.2si che molti ingannò come Ruggiero
74.3ma l annel venne a interpetrar le charte
74.4che già molti anni havean celato il vero
74.5miracol non é dunque se si parte
74.6de l animo a Ruggier ogni pensiero
74.7chavea d amar Alcina, hor che la trova
74.8in guisa, che sua fraude non le giova
75.1Ma (come l avisó Melissa) stette
75.2senza mutar il solito sembiante
75.3fin che de l arme sue (più di neglette)
75.4si fù vestito dal capo alle piante
75.5et per non farle ad Alcina suspette,
75.6finse provar s in esse era aiutante
75.7finse provar se gli era fatto grosso,
75.8dopo alcun di che non l hà havute indosso
76.1Et Balisarda poi si messe al fianco
76.2(che così nome la sua spada havea)
76.3et quel scudo mirabile tolse ancho
76.4che non pur gliocchi abbarbagliar solea
76.5ma lanima facea sì venir manco,
76.6che del corpo exhalata esser parea
76.7lo tolse et col zondado in che trovollo
76.8che tutto lo copria, sel misse al collo
77.1Venne alla stalla, e fece briglia e sella
77.2porre a un caval più che la pece nero
77.3così Melissa l havea instrutto, ch ella
77.4sapea quanto nel corso era liggiero
77.5chi lo connosce, Rabican l appella
77.6Et è quel proprio, che col cavalliero
77.7di cui li venti hor presso al mar fan giuoco
77.8portò già la Balena in questo luoco
78.1Potea haver l Hippogrypho similmente
78.2che presso a Rabicano era legato
78.3ma gli havea detto la Maga, habbi mente
78.4che gli è (come tu sai) troppo sfrenato
78.5e gli diede intention, chel dì seguente
78.6lo condurebbe allui fuor di quel stato
78.7la dove adagio poi sarebe instrutto,
78.8come frenarlo, e farlo gir per tutto
79.1Ne suspetto darà se non lo tolle
79.2de la tacita fuga ch apparecchia
79.3fece Ruggier, come Melissa volle
79.4ch invisibil ogn hor gli era all orecchia
79.5così fingendo, del lascivo e molle
79.6Palazzo uscì, de la puttana vecchia,
79.7e si venne accostando ad una porta
79.8donde é la via ch a Logistilla porta
80.1Assaltò li guardiani all improviso,
80.2e si cacciò tra lor col ferro in mano
80.3e qual lasciò ferito, et qual ucciso
80.4e corse fuor del ponte amano amano
80.5e prima che n havesse Alcina aviso,
80.6di molto spatio, fù Ruggier lontano
80.7diró nel altro canto, che via tenne
80.8poi come a Logistilla, se ne venne
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