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1.1Come ambo l'emisperi tra dì e notte
1.2ricerca il sol, che porta seco il giorno,
1.3via men di lui soggiorno
1.4fa un pensieri in me, che 'l cor trasporta.
1.5Lasso, quanto son spesse quelle dotte!
1.6ch'io volo e in un momento fo ritorno
1.7a quel bel viso adorno,
1.8che par dell'Impireo m'apra la porta.
1.9E se in quel picciol spazio Amor conforta
1.10il cor, stando con quella
1.11vista lucente e bella,
1.12nol domandi qualunque amor non prova.
1.13Così, come rinova
1.14la amara passïon che mi flagella,
1.15com'io lascio la stella,
1.16la qual m'aspetta al glorïoso porto,
1.17rimango ognora assai peggio che morto.
2.1Tra 'l sì e 'l no e 'l presso e 'l lungi passa
2.2l'alma smarrita e nimica di pace
2.3il tempo, e ognor si sface,
2.4ché del suo immaginar si truova fuori,
2.5a pena che a me stesso creder lassa
2.6lo incredibil tormento ove il cor giace,
2.7ma la prova verace
2.8m'accerta il duolo e spegne gli altri errori;
2.9e per quel trappassar, tra rose e fiori
2.10m'affiguro e dicerno,
2.11mentre che è più di verno,
2.12in verdi prati col mio car desio,
2.13quivi soli ella ed io
2.14al sol, talor che Acquario c'è al governo.
2.15E così piango e sverno
2.16nove canzoni e i lamenti passati
2.17tra noi più volte, gli odî e gli atti grati.
3.1Caccia la notte e, sia quanto vuol grande,
3.2da sé il debito sonno la mia vista;
3.3e, lacrimosa e trista,
3.4fin che Febo si scuopre, in pianto dura.
3.5Di lagrime nel letto un fiume spande,
3.6e così il dì, se già non mi racquista
3.7la fantasia, ch'è mista
3.8di dubbio e speme, d'ardire e paura.
3.9Sopragiugne talor chi m'assicura:
3.10e questa è il mio signore,
3.11che in spirito d'amore
3.12m'appar, turbata della doglia mia,
3.13e dice: «Ecco follia;
3.14perché da tanto affanno e da dolore
3.15non togli alquanto il core?
3.16Vedi ch'io sono in cielo e porto pena
3.17del tuo martir: dunque il pianto raffrena!»
4.1Con questo imaginar, diverse cose
4.2sospirando mi volgo per la mente,
4.3e parmi esser presente
4.4alla mia donna, allor ch'io son più a lunge;
4.5e veder parmi due branche focose,
4.6raggianti fuor d'una nube lucente,
4.7e rapir prestamente
4.8quest'angelica imago, che 'l cor punge.
4.9Apresi il ciel a un tratto, e dentro giunge
4.10con tutti i cori nove
4.11delli angeli con Iove,
4.12cantando osanna, e mia donna fra loro,
4.13sopra una sedia d'oro;
4.14ed io rimango sconsolato altrove.
4.15Così al desir mi move
4.16privarmi io stesso d'esta vita grama,
4.17pur che l'alma credesse ir dove brama.
4.18— Canzon, se senti aver forza nell'ali,
4.19che basti a sì gran volo,
4.20vanne, ché Amor ti scorgerà la via.
4.21Come afflitto mi lasci, intra i mortali
4.22sconsolato e solo,
4.23pietosamente di' alla donna mia
4.24e che spera e desia
4.25l'anima mia trovarla in quella spera
4.26dov'è del giusto amor l'imprenta vera.
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