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1.1Gentil donna ed Amor nel cor mi stanno,
1.2facendo di me solo un lor volere;
1.3conducendomi a morte a poco a poco,
1.4ora dolente, ora lieto mi fanno,
1.5mutando in me pensieri a lor piacere,
1.6menandomi ora in questo ora in quel loco.
1.7Sempre mi trovo in amoroso foco
1.8dovunque o in qual parte Amor mi mena;
1.9e in questo modo è piena
1.10la voglia di colei che dentro incende.
1.11In tal modo me offende;
1.12ché, se quanto a biltà fusse pietosa,
1.13l'anima staria in pace, onde non posa.
2.1Amor, che nella serva mente giace,
2.2parla alla bella e gentilesca immage
2.3di quella donna, che possiede il core:
2.4«Meniam costui, meniamo ove a noi piace».
2.5Io, che m'aveggio ben delle malvage
2.6parole dette a lei in me da Amore,
2.7dico tra me: «Se vai, la vita more.
2.8Deh, non andare a raddoppiar tue pene».
2.9Ma ubidir mi convene
2.10ciò che m'è comandato da tal sire;
2.11onde Amor mi fa gire,
2.12e veggio il viso bel, che sempre ride,
2.13il qual, quanto più il miro, più m'ancide.
3.1Poi che Amor m'ha condotto in quella parte
3.2dov'io veggio mia donna e gli occhi belli,
3.3che dove ella gli volge fa risplendere,
3.4miro le membra, ch'è sì ben compatte,
3.5li orati crespi e micanti capelli,
3.6che ferza ne fa Amor per me riprendere.
3.7L'avanzo che la mente può comprendere
3.8sì proprio dentro al cor lo raffiguro,
3.9che quel pensieri oscuro
3.10sol mi rimane, e ogni altro postergo.
3.11Fuggo volgendo il tergo,
3.12per non mostrare il petto, che si face
3.13molle da gli occhi che adomandan pace.
4.1Se io mi parto più che prima stanco,
4.2dicalo Amore, il quale è dentro e sallo,
4.3ché io non posso, sì m'abbonda il pianto.
4.4Così parlo ver lui mentre ch'io manco:
4.5«Dimmi per quale offesa o per qual fallo
4.6m'hai date pene e dai tormento tanto.
4.7Perché non poni in lei pietade alquanto?
4.8Vedi quanta virtù mostra sua altezza,
4.9onestà e gentilezza;
4.10vedi li grati modi e i bei costumi:
4.11par chi ella mira allumi.
4.12Se con la sua biltà piatà s'accoppia,
4.13più ch'altra donna fia di virtù doppia».
5.1Piccioletta canzon, tu m'imprometti
5.2ben di gire e trovar mia donna bella,
5.3a cui dirai novella
5.4di me, come per lei lo mio cor père.
5.5Pregoti quanto puoi l'andare affretta,
5.6e mei ch'io non t'insegno a lei favella,
5.7sì che insieme tu ed ella
5.8compagne siate in ogni bel piacere.
5.9Se non la conoscessi per vedere,
5.10perché ha cangiato il suo gentil vestire,
5.11che mi dà tal martire,
5.12non rosso e perso più, ma veste verde,
5.13non te la lascera' però smarrire.
5.14Bellezza, quale è sempre mai con seco,
5.15né il color del bel viso mai non perde.
5.16Amor non troverai, ché 'l lasci meco.
5.17Deh, fagli ogni bel preco,
5.18raccomandandomi a' suoi bei costumi
5.19nel castello in Valdelsa, tra i due fiumi.
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