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SCENA I.

Rime

PoeTree.it

1.1Io ho tutto fatto quel che per oggi far poteasi:
1.2Ché doppo avuta la vittoria, ho messo il mio esercito
1.3In luogo salvo, ove i soldati ristorar si possino,
1.4E pigliar delle fatiche riposo. Al nostro Ippolito
1.5Ho dato Flora in preda, e fatto che insieme si godino.
1.6A Scarabone ho dati i suoi danari, e con l'industria,
1.7E col mostrar di più non averne, et ei credendoselo,
1.8Ho fatto tanto che venti scudi restati mi sono,
1.9Ché n'ha avuti solo ottanta di quelli cento promessigli:
1.10Ma per pagarli al dì del giudizio, n'ho fatto cedola,
1.11Perché la bestia gridava all'arme. E ho cercato poi
1.12Di dugento libracci vecchi, ma coperti assai bene,
1.13Che costano trenta scudi, et al cartolaio per arra diedi
1.14Quindici solo, e li ho mandati subito a la camera,
1.15Che Simon disse, con cinque facchini, e ne son carichi
1.16Tanto, che non ci è pericolo che guastar si possino
1.17L'onorate nostre fazioni; e sol mi restano
1.18A scompartir fra noi quest'altre paghe che ci avanzano.
1.19Ei son ben novanta o più: quaranta almen ne bisognano
1.20Per intrattener Flora qualche dì ch'è ragionevole;
1.21Dieci ne voglio spendere oggi ancor per rivestirmi,
1.22E parer galante; tre ne vo' dare a la Girolama,
1.23Che m'imbianca le camicie, e fammi di buon servizii:
1.24Altri tanti poi co' buon compagni ne voglio spendere
1.25Per le taverne; il resto che vi sarà serberommegli
1.26A mill'altri bisogni. Ma ecco Simon che ne viene
1.27Per esaminarmi, et io mi acconcio a dirglielo.
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