SCENA VI.
Rime
PoeTree.it
1.1 | Egli è mal sicuro con tutte le persone, e massime |
1.2 | Con donne tali dire interamente il disegno suo; |
1.3 | Scuopre il consiglio di altrui, onde sovente assai scandoli |
1.4 | Nascer ne possono; e meglio è lasciarsi spesso vincere |
1.5 | Nelle dispute, che allegar ragioni, che possan nuocere. |
1.6 | Questa buona vecchia ne va all'antica, e seco immaginasi |
1.7 | Che tutte sciocche sien quelle, che fuori il mostrano, |
1.8 | E che le giovani non sappiano i lor casi; e ingannasi, |
1.9 | E le pare ch'io faccia male a trattenere Attilio, |
1.10 | Perché non è molto ricco; e la sciocca non considera, |
1.11 | Che quel che non mi può dare egli, fa ch'un altro mel dona; |
1.12 | Non perch'ei procacci per me, ma perché fuor sapendosi |
1.13 | Ch'io l'amo, e che agli altri son divenuta un poco fantastica, |
1.14 | Vien di me voglia a mille, che chi io fussi non sapevano; |
1.15 | Et io mi fo pregare, e poi quando ben non mi trattano, |
1.16 | Fo vista di tornare a lui, e per mio sprone lo adopero: |
1.17 | Tal che egli è la civetta mia, e gli altri gli uccelli sono, |
1.18 | Che mi empion la pentola; e nelle cose necessarie |
1.19 | Non mi abbandona anch'egli, ma più di consiglio e di opera |
1.20 | Mi servo di lui, che d'altro, e mel trova assai più utile |
1.21 | Che quei che spendon molto; et anco, per confessare il vero, |
1.22 | Con gran diletto più che tutti gli altri il veggio, et amo il suo bene, |
1.23 | Quanto d'un mio fratel farei, e quant'il mio medesimo. |
1.24 | Or lasciami andare a casa, ov'io so che aspettata sono |
1.25 | Da certo vecchio, che non vuole esser visto, e promettemi |
1.26 | Tanto, ch'io meriterò di esser lodata dall'Agata. |