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CANZONE OTTAVA.

Rime

PoeTree.it

1.1Occhi vaghi lucenti
1.2Che mi stringeste il nodo
1.3Del qual mai per fuggir non mossi il piede,
1.4E quei vaghi e pungenti
1.5Raggi temprate in modo
1.6Che mi fate sprezzar quanto il Sol vede,
1.7A portar ferma fede
1.8Ch'avea smarrita d'ogni onor la strada,
1.9Quanto per voi m'aggrada
1.10Aver del viver mio cangiato stile!
1.11Che a dir il vero, io era
1.12Quasi un'alpestre fera
1.13Ad altrui grave, a me noiosa e vile.
1.14Or veggio, e mi diletta,
1.15Che senza voi non è cosa perfetta.
1.16Ché avea l'alma gravata
1.17D'una nebbia d'errore
1.18Sì ch'io non potea mai giunger al vero,
1.19Poi che da voi piagata
1.20Fece loco ad amore
1.21Che dolce in lei creò di voi pensiero,
1.22Del mio stato primiero
1.23Vergognando mi dolsi, e sonmi accorto
1.24Che vivendo ero morto.
1.25Perché come il gradito aer cortese
1.26Saggio animal dispoglia
1.27Dall'antica sua spoglia,
1.28Così poi che nel cor raggio discese
1.29Del bel lume soave,
1.30Sgombrò da me l'incarco ond'era grave.
1.31Allor conobbi espresso
1.32Onde si trae la guerra
1.33Che dal ciel ne disgiunge e da virtute,
1.34E che si brama spesso
1.35Quel che il passo ci serra
1.36Al sentier d'onestate e di salute.
1.37Ond'io perché si mute
1.38Stato nel cor, e chi dentro governa
1.39Sempre il ver non discerna,
1.40Dal mio saldo voler già non mi muovo;
1.41Ché da voi, oneste luci,
1.42Fide al mio viver duci,
1.43Muove un piacer pur al membrar sì nuovo,
1.44Che di lui più m'accendo
1.45Quanto più nel pensar di voi m'estendo.
1.46E se il grave mio velo
1.47Il conoscer più avante
1.48Del vostro aer gentil non mi vietasse,
1.49Né Amor, credo, né il cielo
1.50Fôra di grazie tante
1.51Mai sì cortese a chi nel mondo entrasse,
1.52E di par non andasse
1.53Col suo bel stato l'alta mia ventura.
1.54Ma la luce ch'oscura
1.55E men degna d'onor fa parer quale
1.56Fra noi prima si tiene,
1.57Mia virtù non sostiene
1.58Perché voi santa, ed io cosa mortale.
1.59Pur quel poco ch'io veggio
1.60Sì contenta il desio ch'io più non chieggio
1.61Perch'io non abbi un'intera allegrezza,
1.62Interrompe il timor tanta mia gioia.
1.63Ma se il mio cor non sdegna
1.64Vostra nobile altezza,
1.65Né se oscura fortuna unqua la noia,
1.66Forse innanzi ch'io muoia
1.67Vedrò ancor voi dolce pietate aprire,
1.68La qual mi porga ardire
1.69A pregar sol poi che il desir mi sprona,
1.70Che non abbiate a schivo
1.71Se di voi parlo o scrivo
1.72Per quel che dentro Amor meco ragiona,
1.73Che mi diletta e piace;
1.74Con l'altro non poss'io aver mai pace.
1.75Gir potrei lieto, e tu, o Canzon, più adorna,
1.76S'a' begli occhi pietate
1.77Crescesse, come ognor cresce beltate.
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