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CANZONE SETTIMA.

Rime

PoeTree.it

1.1Da poi che il mio terreno
1.2Vie più ch'ogn'altro asciutto
1.3Amor della sua grazia incende e bagna,
1.4Forza è che del sereno
1.5Sembiante e di quel tutto
1.6Che in voi risplende n'empia ogni campagna,
1.7Sì che il piacer che stagna
1.8Dentro gran tempo accolto,
1.9Come al desire aggrada,
1.10Risuoni ogni contrada,
1.11Ma più di voi, che il cor m'avete tolto
1.12Sovra gli altri concenti
1.13Dolci beati accenti.
1.14Dico che una sol voce,
1.15Uno interrotto spirto
1.16Fu in me, vostra mercede, ésca maggiore,
1.17Né a soggiogar veloce
1.18Fu tanto il vago ed irto
1.19Crine, né de' begli occhi il santo ardore
1.20Il mio debile core,
1.21Quanto il parlar soave
1.22E l'amorose note
1.23Onde Amor mi percote
1.24L'alma sì dolcemente, che non ave
1.25Dardi di più dolcezza
1.26Che ugualmente non sprezza.
1.27Qual miracolo è quando
1.28Pur un poco dappresso
1.29Movete a salutarmi il grato ciglio!
1.30Ogni tristezza in bando
1.31Ponete, e così espresso
1.32Portate alle mie voglie alto consiglio,
1.33Al cui senno mi appiglio,
1.34Siccome il disio fôra.
1.35Da me viene il difetto
1.36E non dal vostro obbietto,
1.37Che sol della memoria m'innamora,
1.38E in mezzo al cor m'adduce
1.39La via che al ciel conduce.
1.40E se fra' bei rubini
1.41Avorio schietto e puro
1.42Talor si scopre, mentre d'onestate
1.43Detti chiari e divini
1.44Formate, orrido e scuro
1.45È in tutto chi da tanta alma beltate
1.46Non prende qualitate,
1.47E parte non vi assembra.
1.48Così forbite eguali
1.49Mai perle orïentali
1.50Ornaro grazïose e rare membra
1.51Di vezzosa fanciulla,
1.52Che non foss'ombra o nulla?
1.53Qual di vago donzello
1.54In sul fiorir degli anni
1.55Mutasi in dolce sì la voce prima,
1.56Che con dir terso e bello
1.57I più gravosi affanni
1.58Rivolge in gioia da chi ben l'estima,
1.59È tal perché si esprima
1.60Il parlar dolce accorto
1.61Altamente nell'alma
1.62Che di sì dolce salma
1.63M'ingombri il cor, che ferma fede io porto
1.64Che a por qui questo velo
1.65Quasi mi sforza il cielo.
1.66Chi disia di sapere
1.67Del celeste parlare
1.68Ch'è del ben di lassù forma novella,
1.69Pruovi questo piacere,
1.70E venga ad ascoltare
1.71Riverente di voi, dolce mia stella,
1.72L'accorta umil favella.
1.73So ben che dirà poi,
1.74Da sé stesso diviso:
1.75È ver che in paradiso
1.76Si tace sempre, o che pur, come voi
1.77Con riverenza molta,
1.78Vi si parla ed ascolta.
1.79Canzon, tu puoi affermare in ciascun loco,
1.80Che tutto il mio gioire
1.81Ho posto nell'udire.
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