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ELEGIA.

Rime

PoeTree.it

1.1Sian lieti i cor gentil, sia lieto Amore,
1.2Ch'oggi è quel dì, che ne produsse in terra
1.3Bellezza, leggiadria, senno e valore.
1.4Oggi chi il terzo ciel chiude e disserra
1.5Mandò quaggiù per Flora all'alme chiare
1.6Servitù desiata e dolce guerra.
1.7Quante ha dintorno ov'è sanguigno il mare
1.8Erbe, radici, odor, quante Orïente
1.9Vide ancor gemme prezïose e rare,
1.10Or vengan tutte ove sì dolcemente
1.11Porge onor lieto al suo bel dì natale
1.12Il fior, l'aura di cui fin qui si sente.
1.13E se aggiunge infra voi prego mortale,
1.14Vien, ch'oggi chiama te, Venere bella;
1.15Vien, se in donna gentil bellezza vale.
1.16Sia dolce e chiara l'amorosa stella
1.17A quanto ella d'aver fra noi desia,
1.18Né più la senta a' suoi pensier rubella.
1.19Or più che fosse mai cortese e pia
1.20Giunta è Ciprigna già; narrate omai
1.21Quanto il cor brama, o vaga donna mia.
1.22Sforza più che il desir vergogna assai:
1.23Dirò dunque io per voi quanto talora
1.24Posso ritrar dai vostri amici rai.
1.25Per la mia lingua umìl ti prega Flora,
1.26Benigna Dea, che il suo bel t¢sco lido
1.27Dalle fere unghie altrui sia tratto fuora.
1.28E il fido servo, onde spera anco il grido
1.29Sentir morta di sé mille e mill'anni
1.30Torni lung'Arno, al suo fiorito nido.
1.31E narrando con lui gli antichi affanni,
1.32Libertade ed amor cantando, viva
1.33Schernendo il mondo e suoi fallaci inganni.
1.34Né mai per tempo alcun si veggia priva
1.35Com'or di lui, finché vecchiezza e morte
1.36Non riporti ambedue sull'altra riva.
1.37E senza ivi cangiar novella sorte,
1.38Solo un sepolcro le due salme chiuda;
1.39Lieta poi monti alla celeste corte
1.40L'una e l'altr'alma del suo velo ignuda.
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