about
people
how to cite
dataset
versions
json schema
resources
browse
search
authors
books
1.1Da poi che Carlo tuo, bella Clemenza,
1.2m'ebbe chiarito, mi narrò li 'nganni
1.3che ricever dovea la sua semenza;
2.1ma disse: "Taci e lascia muover li anni";
2.2sì ch'io non posso dir se non che pianto
2.3giusto verrà di retro ai vostri danni.
3.1E già la vita di quel lume santo
3.2rivolta s'era al Sol che la rïempie
3.3come quel ben ch'a ogne cosa è tanto.
4.1Ahi anime ingannate e fatture empie,
4.2che da sì fatto ben torcete i cuori,
4.3drizzando in vanità le vostre tempie!
5.1Ed ecco un altro di quelli splendori
5.2ver' me si fece, e 'l suo voler piacermi
5.3significava nel chiarir di fori.
6.1Li occhi di Bëatrice, ch'eran fermi
6.2sovra me, come pria, di caro assenso
6.3al mio disio certificato fermi.
7.1"Deh, metti al mio voler tosto compenso,
7.2beato spirto", dissi, "e fammi prova
7.3ch'i' possa in te refletter quel ch'io penso!".
8.1Onde la luce che m'era ancor nova,
8.2del suo profondo, ond'ella pria cantava,
8.3seguette come a cui di ben far giova:
9.1"In quella parte de la terra prava
9.2italica che siede tra Rïalto
9.3e le fontane di Brenta e di Piava,
10.1si leva un colle, e non surge molt'alto,
10.2là onde scese già una facella
10.3che fece a la contrada un grande assalto.
11.1D'una radice nacqui e io ed ella:
11.2Cunizza fui chiamata, e qui refulgo
11.3perché mi vinse il lume d'esta stella;
12.1ma lietamente a me medesma indulgo
12.2la cagion di mia sorte, e non mi noia;
12.3che parria forse forte al vostro vulgo.
13.1Di questa luculenta e cara gioia
13.2del nostro cielo che più m'è propinqua,
13.3grande fama rimase; e pria che moia,
14.1questo centesimo anno ancor s'incinqua:
14.2vedi se far si dee l'omo eccellente,
14.3sì ch'altra vita la prima relinqua.
15.1E ciò non pensa la turba presente
15.2che Tagliamento e Adice richiude,
15.3né per esser battuta ancor si pente;
16.1ma tosto fia che Padova al palude
16.2cangerà l'acqua che Vincenza bagna,
16.3per essere al dover le genti crude;
17.1e dove Sile e Cagnan s'accompagna,
17.2tal signoreggia e va con la testa alta,
17.3che già per lui carpir si fa la ragna.
18.1Piangerà Feltro ancora la difalta
18.2de l'empio suo pastor, che sarà sconcia
18.3sì, che per simil non s'entrò in malta.
19.1Troppo sarebbe larga la bigoncia
19.2che ricevesse il sangue ferrarese,
19.3e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia,
20.1che donerà questo prete cortese
20.2per mostrarsi di parte; e cotai doni
20.3conformi fieno al viver del paese.
21.1Sù sono specchi, voi dicete Troni,
21.2onde refulge a noi Dio giudicante;
21.3sì che questi parlar ne paion buoni".
22.1Qui si tacette; e fecemi sembiante
22.2che fosse ad altro volta, per la rota
22.3in che si mise com'era davante.
23.1L'altra letizia, che m'era già nota
23.2per cara cosa, mi si fece in vista
23.3qual fin balasso in che lo sol percuota.
24.1Per letiziar là sù fulgor s'acquista,
24.2sì come riso qui; ma giù s'abbuia
24.3l'ombra di fuor, come la mente è trista.
25.1"Dio vede tutto, e tuo veder s'inluia",
25.2diss'io, "beato spirto, sì che nulla
25.3voglia di sé a te puot'esser fuia.
26.1Dunque la voce tua, che 'l ciel trastulla
26.2sempre col canto di quei fuochi pii
26.3che di sei ali facen la coculla,
27.1perché non satisface a' miei disii?
27.2Già non attendere' io tua dimanda,
27.3s'io m'intuassi, come tu t'inmii".
28.1"La maggior valle in che l'acqua si spanda",
28.2incominciaro allor le sue parole,
28.3"fuor di quel mar che la terra inghirlanda,
29.1tra ' discordanti liti contra 'l sole
29.2tanto sen va, che fa meridïano
29.3là dove l'orizzonte pria far suole.
30.1Di quella valle fu' io litorano
30.2tra Ebro e Macra, che per cammin corto
30.3parte lo Genovese dal Toscano.
31.1Ad un occaso quasi e ad un orto
31.2Buggea siede e la terra ond'io fui,
31.3che fé del sangue suo già caldo il porto.
32.1Folco mi disse quella gente a cui
32.2fu noto il nome mio; e questo cielo
32.3di me s'imprenta, com'io fe' di lui;
33.1ché più non arse la figlia di Belo,
33.2noiando e a Sicheo e a Creusa,
33.3di me, infin che si convenne al pelo;
34.1né quella Rodopëa che delusa
34.2fu da Demofoonte, né Alcide
34.3quando Iole nel core ebbe rinchiusa.
35.1Non però qui si pente, ma si ride,
35.2non de la colpa, ch'a mente non torna,
35.3ma del valor ch'ordinò e provide.
36.1Qui si rimira ne l'arte ch'addorna
36.2cotanto affetto, e discernesi 'l bene
36.3per che 'l mondo di sù quel di giù torna.
37.1Ma perché tutte le tue voglie piene
37.2ten porti che son nate in questa spera,
37.3procedere ancor oltre mi convene.
38.1Tu vuo' saper chi è in questa lumera
38.2che qui appresso me così scintilla
38.3come raggio di sole in acqua mera.
39.1Or sappi che là entro si tranquilla
39.2Raab; e a nostr'ordine congiunta,
39.3di lei nel sommo grado si sigilla.
40.1Da questo cielo, in cui l'ombra s'appunta
40.2che 'l vostro mondo face, pria ch'altr'alma
40.3del trïunfo di Cristo fu assunta.
41.1Ben si convenne lei lasciar per palma
41.2in alcun cielo de l'alta vittoria
41.3che s'acquistò con l'una e l'altra palma,
42.1perch'ella favorò la prima gloria
42.2di Iosüè in su la Terra Santa,
42.3che poco tocca al papa la memoria.
43.1La tua città, che di colui è pianta
43.2che pria volse le spalle al suo fattore
43.3e di cui è la 'nvidia tanto pianta,
44.1produce e spande il maladetto fiore
44.2c'ha disvïate le pecore e li agni,
44.3però che fatto ha lupo del pastore.
45.1Per questo l'Evangelio e i dottor magni
45.2son derelitti, e solo ai Decretali
45.3si studia, sì che pare a' lor vivagni.
46.1A questo intende il papa e ' cardinali;
46.2non vanno i lor pensieri a Nazarette,
46.3là dove Gabrïello aperse l'ali.
47.1Ma Vaticano e l'altre parti elette
47.2di Roma che son state cimitero
47.3a la milizia che Pietro seguette,
48.1tosto libere fien de l'avoltero".
Supported by the Czech Science Foundation (GA23-07727S)