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ELEGIA.

Rime

PoeTree.it

1.1Oggi sen va per le campagne Flora;
1.2Vienne, sacrato Pan, per farle onore,
1.3Ch'altra sì bella non vedesti ancora.
1.4Né tu prender di ciò sdegno o dolore,
1.5Vaga Siringa, ché a lei dànno il vanto
1.6Le nove Muse, le tre Grazie, e l'Ore.
1.7Ma tu, cornuto Dio, se miri alquanto
1.8Fiso costei, per nuova maraviglia
1.9La tua zampogna ti cadrà da canto.
1.10Nascon virtù dalle infiammate ciglia,
1.11Che avrian forza tornar nel cigno Giove,
1.12E nel ghiaccio per lei foco s'appiglia.
1.13Questa dovunque il piè leggiadro muove,
1.14Empie di frondi e fior la terra intorno,
1.15Ché primavera è seco, e verno altrove.
1.16Se spiega all'aure i crin, fa invidia al giorno;
1.17Se in ôr gli annoda, o in bianco velo accoglie,
1.18Colma Diana di vergogna e scorno.
1.19Arde ciascun, se di sanguigne spoglie
1.20Si mostra ornata, e se di bianco e perso,
1.21Desta ne' sassi l'amorose voglie:
1.22Nuovo Vertunno, che ad ognor converso
1.23In mille forme, in sé mille maniere
1.24Di bel mostra ad ognor vago e diverso.
1.25Sola in fra l'altre degna è possedere
1.26Quanto porta ostro Tiro, e gemme ed oro
1.27Quant'Indo e Tago pôn dintorno avere,
1.28Quante negli odorati campi fôro
1.29D'Arabia colte ancor radici e fronde,
1.30O de' Sabei ne' sacri riti loro.
1.31Cantate, o Muse a sua beltà seconde,
1.32Tu, Febo, a lei della tua dolce cetra.
1.33Volgi il suon, forse disviato altronde.
1.34Quest'è colei che 'l cor mio rompe e impetra
1.35Come a lei par, né spero pur giammai
1.36Altro trovarle il suo che salda pietra,
1.37Ma ben vederla ognor più vaga assai.
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