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XXIV

Rime

PoeTree.it

1.1Vengan quante fûr mai lingue ed ingegni,
1.2quanti fûr stili in prosa, e quanti in versi,
1.3e quanti in tempi e paesi diversi
1.4spirti di riverenza e d'onor degni;
2.1non fia mai che descrivan l'ire e' sdegni,
2.2le noie e i danni, che 'n amor soffersi,
2.3perché nel vero tanti e tali fêrsi,
2.4che passan tutti gli amorosi segni.
3.1E non fia anche alcun, che possa dire,
3.2anzi adombrar la schiera de' diletti
3.3ch'Amor, la sua mercé, mi fa sentire.
4.1Voi, ch'ad amar per grazia sète eletti,
4.2non vi dolete dunque di patire;
4.3perché i martìr d'Amor son benedetti.
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