1.1Ma de gli augelli e de le fere il giorno
1.2E de' pesci squammosi e de le piante
1.3E dell'umana plebe al suo fin corre.
1.4Già sotto al guardo de la immensa luce
1.5Sfugge l'un mondo: e a berne i vivi raggi
1.6Cuba s'affretta e il Messico e l'altrice
1.7Di molte perle California estrema:
1.8E da' maggiori colli e dall'eccelse
1.9Rocche il sol manda gli ultimi saluti
1.10All'Italia fuggente; e par che brami
1.11Rivederti o Signor prima che l'alpe
1.12O l'appennino o il mar curvo ti celi
1.13A gli occhi suoi. Altro finor non vide
1.14Che di falcato mietitore i fianchi
1.15Su le campagne tue piegati e lassi,
1.16E su le armate mura or braccia or spalle
1.17Carche di ferro, e su le aeree capre
1.18De gli edificj tuoi man scabre e arsicce,
1.19E villan polverosi innanzi a i carri
1.20Gravi del tuo ricolto, e su i canali
1.21E su i fertili laghi irsuti petti
1.22Di remigante che le alterne merci
1.23A' tuoi comodi guida ed al tuo lusso;
1.24Tutti ignobili aspetti. Or colui veggia
1.25Che da tutti servito a nullo serve.
2.1Pronto è il cocchio felice. Odo le rote
2.2Odo i lieti corsier che all'alma sposa
2.3E a te suo fido cavalier nodrisce
2.4Il placido marito. Indi la pompa
2.5Affrettasi de' servi; e quindi attende
2.6Con insigni berretti e argentee mazze
2.7Candida gioventù che al corso agogna
2.8I moti espor de le vivaci membra:
2.9E nell'audace cor forse presume
2.10A te rapir de la tua bella i voti.
3.1Che tardi omai? Non vedi tu com'ella
3.2Già con morbide piume a i crin leggeri
3.3La bionda che svanì polve rendette;
3.4E con morbide piume in su la guancia
3.5Fe' più vermiglie rifiorir che mai
3.6Le dall'aura predate amiche rose?
3.7Or tu nato di lei ministro e duce
3.8L'assisti all'opra; e di novelli odori
3.9La tabacchiera e i bei cristalli aurati
3.10Con la perita mano a lei rintègra:
3.11Tu il ventaglio le scegli adatto al giorno;
3.12E tenta poi fra le giocose dita
3.13Come agevole scorra. Oh qual con lieti
3.14Nè ben celati a te guardi e sorrisi
3.15Plaude la dama al tuo sagace tatto!
4.1Ecco ella sorge; e del partir dà cenno:
4.2Ma non senza sospetti e senza baci
4.3A le vergini ancelle il cane affida
4.4Al par de' giochi al par de' cari figli
4.5Grave sua cura: e il misero dolente
4.6Mal tra le braccia contenuto e i petti
4.7Balza e guaisce in suon che al rude vulgo
4.8Ribrezzo porta di stridente lima;
4.9E con rara celeste melodia
4.10Scende a gli orecchi de la dama e al core.
5.1Mentre così fra i generosi affetti
5.2E le intese blandizie e i sensi arguti
5.3E del cane e di sè la bella oblia
5.4Pochi momenti; tu di lei più saggio
5.5Usa del tempo: e a chiaro speglio innante
5.6I bei membri ondeggiando alquanto libra
5.7Su le gracili gambe; e con la destra
5.8Molle verso il tuo sen piegata e mossa
5.9Scopri la gemma che i bei lini annoda;
5.10E in un di quelle ond'hai sì grave il dito
5.11L'invidiato folgorar cimenta:
5.12Poi le labbra componi; ad arte i guardi
5.13Tempra qual più ti giova; e a te sorridi.
5.14Al fin tu da te sciolto, ella dal cane
5.15Ambo al fin v'appressate. Ella da i lumi
5.16Spande sopra di te quanto a lei lascia
5.17D'eccitata pietà l'amata belva;
5.18E tu sopra di lei da gli occhi versi
5.19Quanto in te di piacer destò il tuo volto.
5.20Tal seguite ad amarvi: e insieme avvinti,
5.21Tu a lei sostegno, ella di te conforto,
5.22Itene omai de' cari nodi vostri
5.23Grato dispetto a provocar nel mondo.
6.1Qual primiera sarà che da gli amati
6.2Voi sul vespro nascente alti palagi
6.3Fuor conduca o Signor voglia leggiadra?
6.4Fia la santa Amistà, non più feroce
6.5Qual ne' prischi eccitar tempi godea
6.6L'un per l'altro a morir gli agresti eroi;
6.7Ma placata e innocente al par di questi
6.8Onde la nostra età sorge sì chiara
6.9Di Giove alti incrementi. Oh dopo i tardi
6.10De lo specchio consigli e dopo i giochi
6.11Dopo le mense, amabil dea, tu insegni
6.12Come il giovin Marchese al collo balzi
6.13Del giovin Conte; e come a lui di baci
6.14Le gote imprima; e come il braccio annode
6.15L'uno al braccio dell'altro; e come insieme
6.16Passeggino elevando il molle mento
6.17E volgendolo in guisa di colombe;
6.18E palpinsi e sorridansi e rispondansi
6.19Con un vezzoso tu. Tu fra le dame
6.20Sul mobil arco de le argute lingue
6.21I già pronti a scoccar dardi trattieni
6.22S'altra giugne improvviso a cui rivolti
6.23Pendean di già: tu fai che a lei presente
6.24Non osin dispiacer le fide amiche:
6.25Tu le carche faretre a miglior tempo
6.26Di serbar le consigli. Or meco scendi;
6.27E i generosi ufici e i cari sensi
6.28Meco detta al mio eroe; tal che, famoso
6.29Per entro al suon de le future etadi,
6.30E a Pilade s'eguagli e a quel che trasse
6.31Il buon Tesèo da le Tenarie foci.
7.1Se da i regni che l'alpe o il mar divide
7.2Dall'Italico lido in patria or giunse
7.3Il caro amico; e da i perigli estremi
7.4Sorge d'arcano mal, che in dubbio tenne
7.5Lunga stagione i fisici eloquenti,
7.6Magnanimo garzone andrai tu forse
7.7Trepido ancora per l'amato capo
7.8A porger voti sospirando? Forse
7.9Con alma dubbia e palpitante i detti
7.10E i guardi e il viso esplorerai de' molti
7.11Che il giudizio di voi menti sì chiare
7.12Fra i primi assunse d'Esculapio alunni?
7.13O di leni origlieri all'omer lasso
7.14Porrai sostegno; e vital sugo a i labbri
7.15Offrirai di tua mano? O pur con lieve
7.16Bisso il madido fronte a lui tergendo,
7.17E le aurette agitando, il tardo sonno
7.18Inviterai a fomentar con l'ali
7.19La nascente salute? Ahi no; tu lascia
7.20Lascia che il vulgo di sì tenui cure
7.21Le brevi anime ingombri; e d'un sol atto
7.22Rendi l'amico tuo felice a pieno.
8.1Sai che fra gli ozj del mattino illustri,
8.2Del gabinetto al tripode sedendo,
8.3Grand'arbitro del bello oggi creasti
8.4Gli eccellenti nell'arte. Onor cotanto
8.5Basti a darti ragion su le lor menti
8.6E su l'opre di loro. Util ciascuno
8.7A qualch'uso ti fia. Da te mandato
8.8Con acuto epigramma il tuo poeta
8.9La mentita virtù trafigger puote
8.10D'una bella ostinata: e l'elegante
8.11Tuo dipintor può con lavoro egregio
8.12Tutti dell'amicizia onde ti vanti
8.13Compendiar gli ufici in breve carta;
8.14O se tu vuoi che semplice vi splenda
8.15Di nuda maestade il tuo gran nome;
8.16O se in antica lapide imitata
8.17Inciso il brami; o se in trofeo sublime
8.18Accumulate a te mirar vi piace
8.19Le domestiche insegne, indi un lione
8.20Rampicar furibondo e quindi l'ale
8.21Spiegar l'augel che i fulmini ministra,
8.22Qua timpani e vessilli e lance e spade,
8.23E là scettri e collane e manti e velli
8.24Cascanti argutamente. Ora ti vaglia
8.25Questa carta o signor serbata all'uopo;
8.26Or fia tempo d'usarne. Esca e con essa
8.27Del caro amico tuo voli a le porte
8.28Alcun de' nuncj tuoi; quivi deponga
8.29La tessera beata; e fugga; e torni
8.30Ratto su l'orme tue pietoso eroe,
8.31Che già pago di te ratto a traverso
8.32E de' trivii e del popolo dilegui.
9.1Già il dolce amico tuo nel cor commosso,
9.2E non senza versar qualche di pianto
9.3Tenera stilla il tuo bel nome or legge,
9.4Seco dicendo: oh ignoto al duro vulgo
9.5Sollievo almo de' mali! Oh sol concesso
9.6Facil commercio a noi alme sublimi
9.7E d'affetti e di cure! Or venga il giorno
9.8Che sì grate alternar nobili veci
9.9A me sia dato! Tale sbadigliando
9.10Si lascia da la man lenta cadere
9.11L'amata carta; e te la carta e il nome
9.12Soavemente in grembo al sonno oblia.
10.1Tu fra tanto colà rapido il corso
10.2Declinando intraprendi ove la dama
10.3Co' labbri desiosi e il premer lungo
10.4Del ginocchio sollecito ti spigne
10.5Ad altre opre cortesi. Ella non meno
10.6All'imperio possente a i cari moti
10.7Dell'amistà risponde. A lei non meno
10.8Palpita nel bel petto un cor gentile.
11.1Che fa l'amica sua? Misera! Ieri,
11.2Qual fusse la cagion, fremer fu vista
11.3Tutta improvviso, ed agitar repente
11.4Le vaghe membra. Indomito rigore
11.5Occupolle le cosce; e strana forza
11.6Le sospinse le braccia. Illividìro
11.7I labbri onde l'Amor l'ali rinfresca;
11.8Enfiò la neve de la bella gola;
11.9E celato candor da i lini sparsi
11.10Effuso rivelossi a gli occhi altrui.
11.11Gli Amori si schermiron con la benda;
11.12E indietro rifuggironsi le Grazie.
11.13In vano il cavaliere, in van lo sposo
11.14Tentò frenarla, in van le damigelle
11.15Che su lo sposo e il cavaliere e lei
11.16Scorrean col guardo; e poi ristrette insieme
11.17Malignamente sorrideansi in volto.
11.18Ella truce guatando curvò in arco
11.19Duro e feroce le gentili schiene
11.20Scalpitò col bel piede; e ripercosse
11.21La mille volte ribaciata mano
11.22Del tavolier ne le pugnenti sponde.
11.23Livida pesta scapigliata e scinta
11.24Al fin stancò tutte le forze; e cadde
11.25Insopportabil pondo sopra il letto.
12.1Nè fra l'intime stanze o fra le chiuse
12.2Gemine porte il prezioso evento
12.3Tacque ignoto molt'ore. Ivi la Fama
12.4Con uno il colse de' cent'occhi suoi;
12.5E il bel pegno rapito uscì portando
12.6Fra le adulte matrone, a cui segreto
12.7Dispetto fanno i pargoletti amori,
12.8Che da la maestà de gli otto lustri
12.9Fuggon volando a più scherzosi nidi.
12.10Una è fra lor che gli altrui nodi or cela
12.11Comoda e strigne; or d'ispida virtude
12.12Arma suoi detti; e furibonda in volto
12.13E infiammata ne gli occhi alto declama
12.14Interpreta ingrandisce i sagri arcani
12.15De gli amorosi gabinetti; e a un tempo
12.16Odiata e desiata eccita il riso
12.17Or co' proprj misterj or con gli altrui.
12.18La vide la notò, sorrise alquanto
12.19La volatile dea, disse: tu sola
12.20Sai vincere il clamor de la mia tromba.
12.21Disse, e in lei si mutò. Prese il ventaglio,
12.22Prese le tabacchiere, il cocchio ascese;
12.23E là venne trottando ove de' grandi
12.24È il consesso più folto. In un momento
12.25Lo sbadigliar s'arresta. In un momento
12.26Tutti gli occhi e gli orecchi e tutti i labbri
12.27Si raccolgono in lei: ed ella al fine,
12.28E ansando e percotendosi con ambe
12.29Le mani le ginocchia, il fatto espone
12.30E del fatto le origini riposte.
12.31Riser le dame allor pronte domane
12.32A fortuna simìl, se mai le vaghe
12.33Lor fantasie commoverà negato
12.34Da i mariti compenso a un gioco avverso,
12.35O in faccia a lor per deità maggiore
12.36Negligenza d'amante, o al can diletto
12.37Nata subita tosse: e rise ancora
12.38La tua dama con elle: e in cor dispose
12.39Di teco visitar l'egra compagna.
13.1Ite al pietoso uficio, itene or dunque:
13.2Ma lungo consigliar duri tra voi
13.3Pria che a la meta il vostro cocchio arrive.
13.4Se visitar, non già veder l'amica
13.5Forse a voi piace, tacita a le porte
13.6La volubile rota il corso arresti:
13.7E il giovanetto messagger salendo
13.8Per le scale sublimi a lei v'annunzj
13.9Sì che voi non volenti ella non voglia.
13.10Ma, se vaghezza poi ambo vi prende
13.11Di spiar chi sia seco, e di turbarle
13.12L'anima un poco, e ricercarle in volto
13.13De' suoi casi la serie, il cocchio allora
13.14Entri: e improvviso ne rimbombi e frema
13.15L'atrio superbo. Egual piacere inonda
13.16Sempre il cor de le belle o che opportune
13.17O giungano importune alle lor pari.
14.1Già le fervide amiche ad incontrarse
14.2Volano impazienti; un petto all'altro
14.3Già premonsi abbracciando; alto le gote
14.4D'alterni baci risonar già fanno;
14.5Già strette per la man co' dotti fianchi
14.6Ad un tempo amendue cadono a piombo
14.7Sopra il sofà. Qui l'una un sottil motto
14.8Vibra al cor dell'amica; e a i casi allude
14.9Che la Fama narrò: quella repente
14.10Con un altro l'assale. Una nel viso
14.11Di bell'ire s'infiamma: e l'altra i vaghi
14.12Labbri un poco si morde: e cresce in tanto
14.13E quinci ognor più violento e quindi
14.14Il trepido agitar de i duo ventagli.
14.15Così, se mai al secol di Turpino
14.16Di ferrate guerriere un paro illustre
14.17Si scontravan per via, ciascuna ambiva
14.18L'altra provar quel che valesse in arme;
14.19E dopo le accoglienze oneste e belle
14.20Abbassavan lor lance e co' cavalli
14.21Urtavansi feroci; indi infocate
14.22Di magnanima stizza i gran tronconi
14.23Gittavan via de lo spezzato cerro,
14.24E correan con le destre a gli elsi enormi.
14.25Ma di lontan per l'alta selva fiera
14.26Un messagger con clamoroso suono
14.27Venir s'udiva galoppando; e l'una
14.28Richiamare a re Carlo, o al campo l'altra
14.29Del giovane Agramante. Osa tu pure
14.30Osa invitto garzone il ciuffo e i ricci
14.31Sì ben finti stamane all'urto esporre
14.32De' ventagli sdegnati: e a nuove imprese
14.33La tua bella invitando, i casi estremi
14.34De la pericolosa ira sospendi.
15.1Oh solenne a la patria oh all'orbe intero
15.2Giorno fausto e beato al fin sorgesti
15.3Di non più visto in ciel roseo splendore
15.4A sparger l'orizzonte. Ecco la sposa
15.5Di Ramni eccelsi l'inclit'alvo al fine
15.6Sgravò di maschia desiata prole
15.7La prima volta. Da le lucid'aure
15.8Fu il nobile vagito accolto a pena,
15.9Che cento messi a precipizio uscìro
15.10Con le gambe pesanti e lo spron duro
15.11Stimolando i cavalli, e il gran convesso
15.12Dell'etere sonoro alto ferendo
15.13Di scutiche e di corni: e qual si sparse
15.14Per le cittadi popolose, e diede
15.15A i famosi congiunti il lieto annunzio:
15.16E qual per monti a stento rampicando
15.17Trovò le rocche e le cadenti mura
15.18De' prischi feudi ove la polve e l'ombra
15.19Abita e il gufo; e i rugginosi ferri
15.20Sopra le rote mal sedenti al giorno
15.21Di novo espose, e fe' scoppiarne il tuono;
15.22E i gioghi de' vassalli e le vallèe
15.23Ampie e le marche del gran caso empièo.
15.24Nè le Muse devote, onde gran plauso
15.25Venne l'altr'anno a gl'imenei felici,
15.26Già si tacquero al parto. Anzi, qual suole
15.27Là su la notte dell'ardente agosto
15.28Turba di grilli, e più lontano ancora
15.29Innumerabil popolo di rane
15.30Sparger d'alto frastuono i prati e i laghi,
15.31Mentre cadon su lor fendendo il buio
15.32Lucide strisce, e le paludi accende
15.33Fiamma improvvisa che lambisce e vola;
15.34Tal sorsero i cantori a schiera a schiera;
15.35E tal piovve su lor foco febèo,
15.36Che di motti ventosi alta compaggine
15.37Fe' dividere in righe, o in simil suono
15.38Uscir pomposamente. Altri scoperse
15.39In que' vagiti Alcide, altri d'Italia
15.40Il soccorso promise, altri a Bizanzio
15.41Minacciò lo sterminio. A tal clamore
15.42Non ardì la mia Musa unir sue voci:
15.43Ma del parto divino al molle orecchio
15.44Appressò non veduta; e molto in poco
15.45Strinse dicendo: Tu sarai simìle
15.46Al tuo gran genitore.
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