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PER IL CONGRESSO D'UDINE

Poesie

PoeTree.it

1.1Agita in riva dell'Isonzo il fato,
1.2Italia, le tue sorti; e taciturna
1.3su te l'Europa il suo pensier raccoglie.
1.4Stansi a fronte, ed il brando insanguinato
1.5ferocemente stendono sull'urna
1.6Lamagna e Francia con opposte voglie;
1.7ch'una a morte ti toglie,
1.8e dàrlati crudel l'altra procura.
1.9Tu muta siedi; ad ogni scossa i rai
1.10tremando abbassi, e nella tua paura
1.11se ceppi attendi o libertà non sai.
2.1Oh più vil che infelice! oh de' tuoi servi
2.2serva derisa! Sì dimesso il volto
2.3non porteresti e i piè dal ferro attriti,
2.4se del natio vigor prostrati i nervi
2.5superba ignavia non t'avesse e il molto
2.6fornicar co' tiranni e co' leviti:
2.7onorati mariti,
2.8che a Caton preponesti, a Bruto, a Scipio!
2.9Leggiadro cambio, accorto senno in vero!
2.10Colei che l'universo ebbe mancipio,
2.11or salmeggia; e una mitria è il suo cimiero,
3.1Di quei prodi le sante ombre frattanto
3.2romor fanno e lamenti entro le tombe,
3.3che avaro piè sacerdotal calpesta;
3.4e al sonito dell'armi, al fiero canto
3.5de' franchi mirmidoni e delle trombe,
3.6sussurrando vendetta alzan la testa.
3.7E voi l'avrete, e presta,
3.8magnanim'ombre. L'itala fortuna
3.9egra è sì, ma non spenta. Empio sovrasta
3.10il fato, e danni e tradimenti aduna:
3.11ma contra il fato è Bonaparte; e basta.
4.1Prometeo nuovo ei venne, e nell'altera
4.2giovinetta virago cisalpina
4.3l'etereo fuoco infuse, anzi, il suo spirto.
4.4Ed ella già calata ha la visiera;
4.5e il ferro trae, gittando la vagina,
4.6desiosa di lauro e non di mirto.
4.7Bieco la guata ed irto
4.8più d'un nemico; ma costei nol cura.
4.9Lasciate di sua morte, o re, la speme:
4.10disperata virtù la fa secura,
4.11né vincer puossi chi morir non teme.
5.1Se vero io parlo, Crèmera vel dica,
5.2e di Coclite il ponte, e quel di Serse,
5.3e i trecento con Pluto a cenar spinti.
5.4E noi lombardi petti, e noi nutrica
5.5il valor che alle donne etrusche e perse
5.6plorar fe' l'ombre de' mariti estinti.
5.7Morti sì, ma non vinti,
5.8ma liberi cadremo, e armati, e tutti:
5.9arme arme fremeran le sepolte ossa,
5.10arme i figli, le spose, i monti, i flutti;
5.11e voi cadrete, o troni, a quella scossa.
6.1Cadrete; ed alzerà Natura alfine
6.2quel dolce grido che nel cor si sente,
6.3tutti abbracciando con amplesso eguale;
6.4e Ragion sulle vostre alte ruine
6.5pianterà colla destra onnipossente
6.6l'immobil suo triangolo immortale.
6.7Ira e fiamma non vale
6.8incontro a lui di fulmini terreni,
6.9e forza in van lo crolla ed impostura:
6.10Dio fra tuoni tranquillo e fra baleni
6.11tienvi sopra il suo dito e l'assecura.
7.1Tu, primo degli eroi, che su l'Isonzo,
7.2men di te stesso che di noi pensoso,
7.3dei re combatti il perfido desio;
7.4tu, che, se tuona di Gradivo il bronzo,
7.5fra le stragi e le morti polveroso
7.6mostri in fragile salma il cor d'un dio;
7.7all'ostinato e rio
7.8tedesco or di' che sul Tesin lasciata
7.9hai la donna dell'Alpi ancor fanciulla,
7.10ma ch'ella in mezzo alle battaglie è nata
7.11e che novello Alcide è nella culla.
8.1Molti per via le fan villano oltraggio,
8.2ricchi infingardi, astuti cherci, ed altra
8.3gente di voglie temerarie e prave.
8.4Ella passa e non guarda; ed in suo saggio
8.5pensier racchiusa non fa motto; e scaltra
8.6scuote intanto i suoi mali, e nulla pave.
8.7Così lion, cui grave
8.8su la giubba il notturno vapor cada,
8.9se sorride il mattin sull'orizzonte,
8.10tutta scuote d'un crollo la rugiada,
8.11e terror delle selve alza la fronte.
9.1Canzon, l'italo onor dal sonno è desto;
9.2però della rampogna,
9.3che mosse il tuo parlar, prendi vergogna.
9.4Ma, se quei vili che son forti in soglio
9.5t'accusano d'orgoglio,
9.6rispondi: Italia sul Tesin v'aspetta
9.7a provarne la spada e la vendetta.
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