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IL FANATISMO

Poesie

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1.1Dolce dell'alme universal sospiro,
1.2libertà, santa dea, che de' mortali
1.3alfin l'antico adempi alto desiro,
2.1vieni ed impenna a questo canto l'ali,
2.2libertà bella e cara; e all'arco mio
2.3del vero adatta e di ragion gli strali:
3.1ché tale un mostro saettar vogl'io
3.2terribile, d'error nato e d'orgoglio,
3.3che mente e prole si nomò di Dio.
4.1Sublime ei pone su l'altare il soglio;
4.2e del mondo non pur fa tristo il fato,
4.3ma il ciel medesmo il ciel mette in cordoglio.
5.1Più che d'incenso, d'uman sangue è grato
5.2alle sue nari il fumo; e non si placa
5.3che per prezzo di sangue e di peccato.
6.1E di sangue per lui larga cloaca
6.2in Vatican s'è fatta, ove il tiranno
6.3i suoi crudeli sacerdoti indraca.
7.1Schiatta di fole artefice e d'inganno,
7.2del ciel l'impero attenta e della terra,
7.3seminando terror pianto ed affanno;
8.1e prepotente alla ragion fa guerra,
8.2alla ragion dell'anime sovrana
8.3che tremante s'arretra e il guardo atterra.
9.1Oh! squarciatemi il velo, e l'inumana
9.2storia m'aprite di que' vili astuti;
9.3date agli occhi di pianto una fontana!
10.1La voce alzate, o secoli caduti!
10.2Gridi l'Africa all'Asia, e l'innocente
10.3ombra d'Ipazia il grido orrendo aiuti.
11.1Gridi irata l'Aurora all'Occidente,
11.2narri le stragi dall'altare uscite;
11.3e l'Occaso risponda all'Oriente.
12.1Mostri i sacri pugnali e le ferite,
12.2che larghe e tante nel suo seno aperse
12.3d'una parola e d'un'idea la lite.
13.1Narri le colpe orribili diverse
13.2della romana meretrice, e quanta
13.3i suoi mariti infamia ricoperse.
14.1Ahi di buona radice iniqua pianta!
14.2Pastor fur essi, o lupi veramente
14.3del pelo avvolti che l'agnello ammanta?
15.1Altri per febbre di regnar cocente
15.2di Pietro Barion compra la donna,
15.3altri avaro la vende al più possente:
16.1questi per farle più regal la gonna,
16.2re codardi ne spoglia, ed in vermiglio
16.3tinge il Sebeto il Reno e la Garonna.
17.1E quegli, al padre inimicando il figlio,
17.2al varco stassi, e nel nome di Cristo
17.3su l'aver d'ambedue stende l'artiglio.
18.1Altri spegne il rival che il grande acquisto
18.2gli disputava, ed arde di tant'ira,
18.3che al paragon saria pietoso Egisto:
19.1il cadavere guasto altri ne tira
19.2fuor della tomba, e con furor contento
19.3nel Tebro il manda a ritrovar la pira:
20.1rompe alcun per guadagno il giuramento:
20.2spoglia tal altro il debole pupillo,
20.3per far ricco al nipote il vestimento;
21.1e nel pubblico mal dorme tranquillo,
21.2co' dotti ingegni avaro anzi crudele,
21.3ma liberal con Ciacco e con Batillo.
22.1Oh mar di vizi immenso, ove le vele
22.2perde il pensiero! oh colpe, che ripieno
22.3han di Sodoma il sacco e di Babele!
23.1Qual le tazze ricolma di veleno;
23.2qual d'incesto si lorda; e qual trafitto
23.3muor bestemmiando d'una druda in seno:
24.1o chi nato d'infamia e di delitto,
24.2o chi fanciullo ancor la doppia chiave
24.3o per fraude si piglia or per conflitto.
25.1E in man di putte ambiziose e prave
25.2d'adulterio venduta, ahi rio mercato,
25.3del pescator di Galilea la nave;
26.1e vile in tutti immenso amor di stato;
26.2e d'offesa ognor lega e di difesa
26.3co' tiranni e col ricco scellerato;
27.1e la Chiesa in furor contro la Chiesa,
27.2e opposte le dottrine, opposto il rito,
27.3e sempre sangue scandalo e contesa;
28.1seco concorde sol nell'infinito
28.2desio del sommo universal comando,
28.3di Dio mettendo ne' suoi furti il dito.
29.1Oh rapace audacissimo Ildebrando!
29.2Meglio ah meglio pur t'era in umil tetto
29.3nutrir la sposa in povertà campando,
30.1che gridar co' profeti: - Maledetto
30.2colui che non insanguina la spada! -
30.3ed Enrico legar coll'interdetto;
31.1e sposar primo al pastoral la spada,
31.2percotendone i troni; e nell'obblìo
31.3lasciar la croce per trattar la spada.
32.1Ben fu scaltro pensier, se poscia un dio
32.2ti fero i pingui eredi, onde col velo
32.3d'uom giusto e intégro ricoprir l'uom rio
33.1e dritto la rapina e santo zelo
33.2appellar la ferocia: ma collega
33.3non è de' ladri e de' tiranni il cielo:
34.1ma la nativa libertà non lega;
34.2ma per sentier di sangue non procede
34.3colui che disse: - Io sono Alfa ed Omega. -
35.1Di vizio carchi dalla fronte al piede,
35.2questi sono i pastor che si dan nome
35.3di pastor santi della Santa Sede;
36.1dal fulmine di cui prostrate e dome
36.2del mondo già le potestà fur viste
36.3l'onor deporre delle regie chiome,
37.1ed all'immondo popolo commiste
37.2tener la staffa e il palafreno: oh vili
37.3età che un tanto disonor soffriste!
38.1Qual fra idolatri o barbari o gentili
38.2maggior si vide di stoltezza esempio,
38.3e d'empia tela più nefandi fili?
39.1E col foro non pur confuso il tempio,
39.2e le divine cose e le terrene,
39.3della diva ragion fatto lo scempio:
40.1ma in un punita con tremende pene
40.2l'innocente parola; ed il pensiero,
40.3il medesmo pensier messo in catene;
41.1e trasmutato in dio tiranno e fero,
41.2in dio di sangue un dio d'amor, che tutto
41.3nel perdono fondò suo santo impero.
42.1Oh mal cercata per immenso flutto,
42.2d'oro e di colpe America feconda!
42.3Qual da' numi d'Europa hai còlto frutto?
43.1Per cattolica rabbia furibonda
43.2fur cinque e dieci milion, che spenti
43.3la tua polve lasciar di sangue immonda.
44.1Oh rauchi tessalonici torrenti!
44.2Chi vi fece vermigli? E quale introna
44.3Piemonte e Irlanda un suon di mesti accenti?
45.1Oh crudeli di Spagna e di Lisbona
45.2orrendi roghi! e voi di strage rosse
45.3contrade di Bezierse e Carcassona!
46.1E tu notte di sangue, onde allagosse
46.2già Francia tutta, allor che ferro infido
46.3il sen del giusto Colignì percosse!
47.1Ululate ruggite in ogni lido,
47.2agitate le tombe, sollevate
47.3per l'universo di vendetta il grido!
48.1Spingi l'onde di strage affaticate,
48.2Loira, al mar, se il mar non si ritira
48.3nel vederle sì gonfie e insanguinate:
49.1digli come d'orror freme e sospira
49.2l'infelice Vandéa; digli chi mise
49.3il civil ferro in mano alla delira;
50.1e con le spume di quel sangue intrise
50.2all'opposta Albion spruzza la chioma,
50.3perché crudele al tuo dolor sorrise.
51.1Va' cerca in quella la seconda Roma:
51.2cerca in quella le spade, onde di Francia
51.3quasi l'augusta libertà fu doma.
52.1Vibri l'eterna tridentata lancia
52.2al tuo petto, Inghilterra, il re dell'onda,
52.3e nel fianco ti fori e nella pancia.
53.1Ti privi irato il sol di sua feconda
53.2luce; e solo ti guardi allor che lunga
53.3lo travaglia l'ecclissi, e ti confonda.
54.1O tremoto ti pigli, che congiunga
54.2al continente le disgiunte rive,
54.3sì che Francia l'orgoglio alfin t'emunga:
55.1ché in te sola, crudel, si pasce e vive
55.2la discordia d'Europa, che le vene
55.3del miglior sangue per te sola ha prive.
56.1Ma di tue colpe pagherai le pene,
56.2ambiziosa mercadante avara,
56.3che dar speri la terra alle catene.
57.1Sei temuta, sei forte: a te rischiara
57.2l'un mondo e l'altro la solar quadriga,
57.3e le tue leggi il doppio polo impara:
58.1A te d'Africa e d'Asia il sol castiga
58.2l'erbe i fiori le piante, e il mar riceve
58.3dalle tue prore una perpetua briga.
59.1Ma qualunque più vuoi possanza è breve
59.2senza fede ed onor, senza costume:
59.3sola i regni fondar giustizia deve;
60.1né giustizia abitar può dove il nume,
60.2per cui fu spento Polidor s'adora;
60.3ché avarizia a virtù tronca le piume:
61.1E tu cadrai; né si lontana è l'ora.
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