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SULLA MORTE DI GIUDA

Poesie

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1.1Gittò l'infame prezzo, e disperato
1.2l'albero ascese il venditor di Cristo:
1.3strinse il laccio, e col corpo abbandonato
1.4dall'irto ramo penzolar fu visto.
2.1Cigolava lo spirito serrato
2.2dentro la strozza in suon rabbioso e tristo,
2.3e Gesù bestemmiava, e il suo peccato
2.4ch'empiea l'Averno di cotanto acquisto.
3.1Sboccò dal varco al fin con un ruggito.
3.2Allor Giustizia l'afferrò, e sul monte
3.3nel sangue di Gesù tingendo il dito,
4.1scrisse con quello al maledetto in fronte
4.2sentenza d'immortal pianto infinito,
4.3e lo piombò sdegnosa in Acheronte.
5.1Piombò quell'alma all'infernal riviera,
5.2e si fe' gran tremuoto in quel momento.
5.3Balzava il monte, ed ondeggiava al vento
5.4la salma in alto strangolata e nera.
6.1Gli angeli dal Calvario in sulla sera
6.2partendo a volo taciturno e lento,
6.3la videro da lunge, e per pavento
6.4si fêr dell'ale a gli occhi una visiera.
7.1I demoni frattanto all'aere tetro
7.2calâr l'appeso, e l'infocate spalle
7.3all'esecrato incarco eran ferétro.
8.1Così ululando e schiamazzando, il calle
8.2preser di Stige, e al vagabondo spetro
8.3resero il corpo nella morta valle.
9.1Poiché ripresa avea l'alma digiuna
9.2l'antica gravità di polpe e d'ossa,
9.3la gran sentenza sulla fronte bruna
9.4in riga apparve trasparente e rossa.
10.1A quella vista di terror percossa
10.2va la gente perduta: altri s'aduna
10.3dietro le piante che Cocito ingrossa,
10.4altri si tuffa nella rea laguna.
11.1Vergognoso egli pur del suo delitto
11.2fuggia quel crudo, e stretta la mascella,
11.3forte graffiava con la man lo scritto.
12.1Ma più terso il rendea l'anima fella:
12.2Dio tra le tempie gliel'avea confitto,
12.3né sillaba di Dio mai si cancella.
13.1Uno strepito intanto si sentia,
13.2che Dite introna in suon profondo e rotto:
13.3era Gesù, che in suo poter condotto,
13.4d'Averno i regni a debellar venìa.
14.1Il bieco peccator per quella via
14.2lo scontrò, lo guatò senza far motto:
14.3pianse alfine, e da' cavi occhi dirotto
14.4come lava di foco il pianto uscìa.
15.1Folgoreggiò sul nero corpo osceno
15.2l'eterea luce, e d'infernal rugiada
15.3fumarono le membra in quel baleno.
16.1Tra il fumo allor la rubiconda spada
16.2interpose Giustizia: e il Nazareno
16.3volse lo sguardo e seguitò la strada.
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