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A FILLE (IL CONSIGLIO)

Poesie

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1.1Le tue vaghe alme pupille,
1.2i celesti tuoi sembianti
1.3già t'acquistano, o mia Fille,
1.4i sospir di cento amanti.
2.1Ciascheduno i merti suoi
2.2spiega in pompa lusinghiera,
2.3e sui cari affetti tuoi
2.4ciaschedun gareggia e spera.
3.1Io devoto e non indegno
3.2tuo novello adoratore,
3.3la conquista anch'io qua vegno
3.4a tentar del tuo bel core.
4.1Già sì rigida non sei,
4.2che tu voglia i dolci affanni
4.3del più caro fra gli Dei
4.4dipartir da' tuoi verd'anni;
5.1e uno sguardo a quel girando,
5.2e donando a questi un detto,
5.3d'ogni laccio andar serbando
5.4sciolto il cor frattanto in petto.
6.1Se d'Amor l'acuto strale
6.2a ferirti il sen non va,
6.3che ti giova, che ti vale,
6.4Fille mia, la tua beltà?
7.1Dunque scegli qual più vuoi
7.2cui del cuore aprir le porte.
7.3Fortunato chi di noi
7.4venga eletto a tanta sorte!
8.1Ma non prendere consiglio
8.2sol dagli occhi, e saggia intanto
8.3della scelta sul periglio
8.4i miei detti ascolta alquanto.
9.1Fra lo stuolo numeroso
9.2dei molesti supplicanti,
9.3altri vassene fastoso
9.4per sembianze trionfanti;
10.1altri ha il guardo lusinghiero,
10.2il parlar tutto di mèle,
10.3e protesta un cor sincero,
10.4e promette un cor fedele;
11.1poi d'Amor pel vario regno,
11.2fuoruscito fraudolento,
11.3cerca solo il vanto indegno
11.4d'un difficil tradimento.
12.1Io ti reco innanzi un viso
12.2fosco, pallido, infelice;
12.3io non ho su i labbri il riso,
12.4l'eloquenza incantatrice.
13.1Ma il color del volto oscuro
13.2dentro l'alma non passò;
13.3la menzogna, lo spergiuro
13.4le mie labbra non macchiò.
14.1Né per me donzella alcuna
14.2pianse mai gli amor svelati,
14.3sol degli astri e della luna
14.4al bel raggio illuminati.
15.1Questi vanta un sangue egregio
15.2da grand'avi in lui disceso;
15.3quegli conta per suo pregio
15.4di molt'oro e argento il peso.
16.1Io vantarti altro non so
16.2che un cuor tenero, ed un canto
16.3finor chioccio; ma farò
16.4che un dì tolga ad altri il vanto.
17.1Le amorose giovinette,
17.2chi nol sa? ben altro chieggono
17.3che leziose canzonette,
17.4che al bisogno mal proveggono.
18.1Pur sovente in bocca a un vate
18.2della lode il suon seduce,
18.3ed acquista una beltate
18.4maggior grido e maggior luce.
19.1Quante belle, quante v'hanno
19.2deità, che sono ignote,
19.3perché un vate aver non sanno
19.4per amante e sacerdote!
20.1Tal saravvi che geloso
20.2d'un sol guardo, d'un sol detto,
20.3turbi ognora il tuo riposo
20.4co' lamenti e col sospetto;
21.1cui dispiaccia un certo orgoglio,
21.2che più vaga assai ti rende;
21.3quel tuo voglio, e poi non voglio,
21.4ch'è più bello allor che offende;
22.1quel vivace tuo talento
22.2qualche volta un po' incostante,
22.3che ti fa con bel portento
22.4presto irata e presto amante.
23.1Ciò che importa? Un genio instabile
23.2colpa è sol di fresca età;
23.3non saresti sì adorabile
23.4senza qualche infedeltà.
24.1Essa annunzia nel tuo petto
24.2fervid'alma e cor pieghevole.
24.3Come odiar poss'io l'effetto
24.4d'un causa sì giovevole?
25.1Questa in sen potria talora
25.2consigliarti un bello errore,
25.3e potria talvolta ancora
25.4consigliarlo a mio favore.
26.1D'una facile incostanza
26.2se tal frutto attender lice,
26.3ah! sii pure, o mia speranza,
26.4spesso infida e traditrice.
27.1Tal saravvi che dolente
27.2sempre in atto di morire,
27.3sempre muto e penitente
27.4avveleni il tuo gioire.
28.1Norma e legge io prenderò
28.2dallo stato del tuo viso,
28.3e fedele alternerò
28.4teco il pianto e teco il riso.
29.1Troverai tal altro ancora
29.2che noioso ognor sospira,
29.3ch'ognor dice che t'adora,
29.4e per troppo amor delira.
30.1Dell'affetto mio nascoso
30.2gli occhi miei ti parleranno,
30.3e del labbro timoroso
30.4il silenzio emenderanno.
31.1Né con supplica indiscreta
31.2io vo' poi ch'ogni momento
31.3la tua bocca mi ripeta
31.4la promessa, il giuramento;
32.1ch'un per uno mi ridica
32.2i pensieri in cor celati,
32.3che sul volto dell'amica
32.4esser denno interpretati.
33.1Uno sguardo che furtivo
33.2mi tramandi il non confesso
33.3tuo secreto, assai più vivo
33.4parlerà che il labbro istesso.
34.1Quante vergini ritrose
34.2con gli sguardi un dì svelarono
34.3quel desìo che vergognose
34.4alle labbra non fidarono!
35.1Vuoi che d'Egle e d'Amarille
35.2il sembiante a me dispiaccia?
35.3Che mi caschin le pupille,
35.4se mai più le guardo in faccia.
36.1Alla madre tua degg'io
36.2finger vezzi e farle il vago?
36.3Chiedi assai, bell'idol mio,
36.4ma sarai contento e pago.
37.1Vuoi che io parta allor che a lato
37.2il rival ti troverò?
37.3Il comando è dispietato,
37.4ma fedel l'eseguirò.
38.1Non v'è cenno ch'io ricusi,
38.2fuorché quel di non amarti:
38.3il tuo volto in ciò mi scusi
38.4della colpa d'adorarti.
39.1Se un più comodo amatore
39.2trovi, o Fille, in tua balìa
39.3tosto il ferma, e ben di core
39.4ne ringrazia la Follia.
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