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1.1Se ben voi sete de' cocchi private,
1.2fanciulle belle, non vi sbigottite:
1.3ch'e'ci son le lettighe apparecchiate,
1.4più destre per portarvi e più spedite:
1.5dove con maggior pompa e più agiate
1.6potrete per Firenze far le gite:
1.7e potrete anche con vostro piacere
1.8nascondervi ora ed or farvi vedere.
2.1Ancor potrete le seggiole usare,
2.2come a Napoli fanno uomini e donne,
2.3e per tutta la terra a spasso andare
2.4a guisa di duchesse e gran madonne:
2.5e se ben perle e gioie uniche e rare
2.6non porterete, o ricche e varie gonne,
2.7fornite tutte d'argento e di seta,
2.8basta a voi ragunare oro e moneta.
3.1Di rascia un manto pagonazzo e nero,
3.2semplice e puro, fatto alla Romana,
3.3è portamento sì vago ed altero,
3.4che può vestirne ogni gran cortigiana:
3.5a chi la vedrà poi, degna d'impero,
3.6anzi donna parrà vieppiù ch'umana,
3.7come di Giove o la sposa o la figlia,
3.8empiendo gli occhi altrui di meraviglia.
4.1Le vestimenta gentili e modeste
4.2di panno fin, ben fatte ed attillate,
4.3piaccion più che d'argento e d'oro veste,
4.4e di perle e di gioie ricamate;
4.5per che troppo lascive e poco oneste
4.6paiono alle persone costumate:
4.7così cioppe o gammurre aperte e fesse
4.8son da giocolatrici o strionesse.
5.1Queste che con sì vaghi e bei colori
5.2di più velluti, altere se ne vanno,
5.3con tanti gruppi e nodi e frappe e fiori,
5.4aranno un giorno invidia al vostro panno;
5.5per che voi, senza tanti argenti ed ori,
5.6vivrete senza noia e senza affanno:
5.7come colui che allegro gode e tace,
5.8avendo poco fummo, e molta brace.
6.1Ma sopratutto ubbidir vi conviene,
6.2e le leggi osservar che vi son date;
6.3per che la lor fiducia e la lor spene
6.4è sol che voi restiate condannate:
6.5fatevi in quello scambio pagar bene,
6.6e la mercanzia vostra rincarate:
6.7ed imperiose fate che gli amanti
6.8v'accordino e contentin di contanti.
7.1Ancor far masserizia vi bisogna,
7.2mentre che dura in voi la giovinezza;
7.3ché troppo danno, ohimè!, troppa vergogna
7.4n'areste poi giungendo alla vecchiezza,
7.5quando si spera in vano e 'n van s'agogna,
7.6mancando in voi la grazia e la bellezza.
7.7Chi non fa quando può, quando poi vuole
7.8manca il potere, e in van si pente e duole.
8.1Esservi esempio eterno la meschina
8.2Giulia Napoletana doverebbe,
8.3colla Dïana insieme Fiorentina,
8.4già ricche sì che non si crederebbe:
8.5ognuna dalla sera alla mattina
8.6mille scudi trovato a cambio arebbe;
8.7or vecchie e 'nferme e povere non hanno
8.8pan da mangiare e mendicando vanno.
9.1Chi ha orecchi da udire, intenda;
9.2io dico a voi, che già sete nel fiore
9.3di quella età che tanto si commenda
9.4pe' servigi di Venere ed Amore:
9.5lasciate indietro andare ogni faccenda,
9.6ed a far roba sol volgete il core;
9.7ch'ogni altra cosa è per voi ciancia e baia,
9.8in fuor che 'l far la dote alla vecchiaia.
10.1Ma se volete fare a senno mio,
10.2che vi consiglio a guisa di sorelle,
10.3voi tornereste prestamente a Dio,
10.4doventando sue fide e care ancelle,
10.5questo mondo lasciando falso e rio:
10.6e tanto più, quanto più ricche e belle:
10.7e d'ogni vostro error triste e pentite,
10.8ve ne entrereste nelle Convertite.
11.1Dove in quel venerando monastero
11.2fra quelle sante e benedette suore,
11.3ogni cura porreste, ogni pensiero
11.4servire al sommo nostro Redentore:
11.5e colla mente pura e cuor sincero
11.6dispensereste liete i giorni e l'ore;
11.7e poi morendo, pe' merti di Cristo,
11.8del ciel fareste eternamente acquisto.
12.1Ché così stando, misere, portate
12.2pericoli infiniti, notte e giorno,
12.3d'esser battute, ferite, o rubate,
12.4nimici e ladri avendo spesso intorno:
12.5e poi dal malfranzese anche storpiate,
12.6gir sospirando e mendicando attorno:
12.7e poscia il viver vostro al suo fin giunto,
12.8perdere il corpo e l'anima 'n un punto.
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