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1.1Ben avrebbe di tigre o di serpente
1.2il fegato e 'l polmone:
1.3ben sarebbe crudel più che Nerone
1.4colui, che non avesse finalmente
1.5dolore e passïone,
1.6sentendo dir come il mal del castrone
1.7con danno universale ha spento e morto
1.8oggi Morgante Nano,
1.9il più saggio ed accorto,
1.10il più raro e sovrano
1.11buffon, che mai vedesse o sole o stella:
1.12Calandrino e 'l Gonnella,
1.13il Balena e Strascino,
1.14il Carafulla e 'l Rosso Fiorentino,
1.15il Moretto Lucchese e 'l Tattamella,
1.16con Giulian tamburino,
1.17a petto lui non valsero un lupino.
1.18Tra d'uomo e bestia, il nostro Morgantino
1.19grifo, o mostaccio, o ceffo, o muso avea;
1.20ma così nuovo e vario,
1.21aguzzo e contraffatto, che parea
1.22gattomammon, bertuccia e babbuino:
1.23poscia l'un membro all'altro sì contrario,
1.24sì scontro e stravagante,
1.25che dal capo alle piante
1.26mostrava scorto, a chi potea vedello,
1.27essere un mostro grazïoso e bello.
1.28Or chiude un freddo avello
1.29bellezze e grazie cotali e cotante,
1.30che portate ha Morgante all'altra vita;
1.31or qui lasciando con doglia infinita
1.32a ricordarci quando
1.33egli leggiadramente motteggiando,
1.34parlando e disputando,
1.35e ballando e cantando,
1.36ridendo e sospirando,
1.37piangendo e bestemmiando,
1.38ma sopra ogni altra cosa disputando,
1.39ci dava tanta e sì fatta dolcezza,
1.40che per la tenerezza
1.41ne rallegrava in guisa
1.42ch'ognun si scompisciava per le risa.
1.43Or l'anima ha divisa
1.44da quel corpo onorato
1.45da signori e da principi bramato
1.46e da duchi cercato,
1.47da re, da imperatori,
1.48e da tutti i maggiori,
1.49come caro gioiel desiderato.
1.50E sempre dove egli era, in ogni lato,
1.51d'ogni età, d'ogni grado e d'ogni sesso
1.52correvano a furore,
1.53alle grida, al romore
1.54tutte le genti per vederlo appresso;
1.55lasciando ogni faccenda,
1.56come se fusse l'Orco o la Tregenda.
1.57E Siena e Roma e Bologna e Ferrara
1.58alla sua vista rimaser stupite,
1.59attonite e smarrite.
1.60Ma s'ei poteva condursi a Vinegia,
1.61quella città che pregia
1.62virtù, valore ed ardir più che umano
1.63o qualche nuovo e strano
1.64animaletto leggiadro e ridicolo,
1.65portava gran pericolo
1.66di diventar gentiluom Viniziano.
1.67Ma il povero cristiano,
1.68sendo nato mortale,
1.69era condotto a tale,
1.70che per mostrarsi non cruda ed avara,
1.71ma nell'opre d'onor più degna e chiara,
1.72morte lo tolse a noi,
1.73come fa sempre i più lodati eroi.
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