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1.1Io vo' narrare a guisa d'orazione
1.2un caso orrendo alla signoria vostra,
1.3degno di riso e di compassïone,
1.4che nella città nostra
1.5intervenne l'altr'ieri in casa quella
1.6Armenia saggia e bella,
1.7che tien fra le sue pari il principato.
1.8A costei fu donato
1.9un vago e pellegrino
1.10gattomammon, bertuccia, o babbuino;
1.11ma così destro, accorto e costumato
1.12e così ben creato
1.13ch'ei rassembrava spirito divino.
1.14Dopo mangiare un dì, questo meschino,
1.15o pur meschina monna,
1.16innanzi alla sua donna
1.17cominciò a tremare
1.18e gli occhi a stralunare,
1.19come fanno color che danno i tratti.
1.20Ella facea cert'atti
1.21e certi gesti e certi storcimenti,
1.22certi mugolamenti,
1.23da fermar per pietà le stelle e i venti.
1.24Ma, ohimè! con che dolci lamenti
1.25cominciò la signora a gridar forte:
1.26«La mia bertuccia se ne corre a morte,
1.27se non l'è dato aiuto prestamente!»
1.28Allor Filippo Angen, che era presente,
1.29maestro e professor di medicina,
1.30gridò: «Questa tapina
1.31ha senza fallo alcun preso veleno!»
1.32E fece in un baleno
1.33press'al fuoco portarla
1.34e bene stropicciarla
1.35con caldi pannicelli.
1.36Allor messer Donato Rondinelli,
1.37come aveva ordinato il dotto Angeno,
1.38le dette un bicchier pieno
1.39d'olio caldo con sena stemperata,
1.40e d'utriaca e terra sigillata
1.41una presa potente.
1.42Allor Filippo disse: «Certamente
1.43questa bertuccia è sanata e guarita».
1.44Ma, per darle più tosto e meglio aita,
1.45fece il buon Giulio Scali in un momento
1.46farle un bravo argomento
1.47di burro strutto, d'uova e di farina,
1.48per le morici degna medicina,
1.49da un barbiere a tai servigi intento,
1.50lì corso come un vento.
1.51Ma poi che alcun non le fe' giovamento,
1.52quantunque ognun la tenesse campata,
1.53disse lo Scali ch'ella era spacciata,
1.54e che non saria viva la mattina.
1.55In questo mentre a quella poverina
1.56della bertuccia si vedeva fare
1.57cose stupende: ella volea baciare
1.58ed abbracciar chiunque era alla presenza
1.59per far la dipartenza,
1.60sentendosi venuta all'ultim'ora;
1.61così guardando in viso la signora,
1.62che parea basita,
1.63fornì in un punto e la doglia e la vita,
1.64e misera lasciolla in pena e in pianto;
1.65dove dogliosa e mesta starà tanto
1.66questa leggiadra e glorïosa donna,
1.67che le sia presentata un'altra monna.
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