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1.1Pien di fede e d'amore,
1.2Eolo, a te ricorro umile e piano,
1.3o sublime, o sovrano,
1.4superbo, altero, invitto re dei venti,
1.5pregandoti di cuore
1.6che gli aspri rei lamenti
1.7ascolti, che non pur fanno i mortali,
1.8ma bestie e fiere, uccelli ed animali,
1.9per le gran scosse d'acqua e gran rovesci,
1.10che manda il ciel con nostra doglia immensa;
1.11il qual forse si pensa
1.12che noi siam doventati anitre o pesci;
1.13ma se tu non rïesci,
1.14e galantuomo e presto,
1.15noi possiam dir d'aver fatto del resto;
1.16ma se vuoi dare aiuto,
1.17com'egli è tuo dovuto,
1.18non lasciar più la briglia o 'l freno in mano
1.19all'Austro, a Favonio, a Coro, a Noto,
1.20c'hanno quasi il mar vòto,
1.21ed allagato in terra il monte e 'l piano;
1.22ma sguinzaglia e scatena tramontano,
1.23che coll'usata sua stupenda forza
1.24stingue intrafattafin, non pure ammorza,
1.25degli altri venti la rabbia e 'l furore.
1.26All'apparir tuo muore,
1.27o ventavol gentile,
1.28tutto il valor de' nugoli e nebbioni.
1.29Mettiti, mangiafango, omai gli sproni
1.30e ripiglia la sferza,
1.31e te medesmo poscia sprona e sferza;
1.32acciò che con maggiore e più gran furia,
1.33soffiando alteramente,
1.34vendicar possa, colla nostra ingiuria,
1.35il tuo sì fatto scorno
1.36contro a quei di ponente
1.37e que' venti plebei di mezzogiorno,
1.38ch'al tuo primo apparir volgon la faccia.
1.39Dà lor, dà lor la caccia;
1.40falli fuggir, rinchiudili 'n un forno;
1.41acciò che mai ritorno
1.42non possin per due mesi
1.43fare in questi paesi, il meno, il meno.
1.44Già lucido e sereno
1.45mi par l'aer vedere, o chiaro il giorno,
1.46e lieti insieme attorno,
1.47senza imbrattarsi, andar bestie e persone.
1.48Questa è la tua stagione,
1.49o famoso rovaio:
1.50furon tuoi sempre dicembre e gennaio,
1.51non di libeccio e di marin poltrone.
1.52Ma tu se' un fagnone,
1.53e stai sodo al macchione,
1.54poi questa state ci darai il mattone,
1.55come spesso far suoi.
1.56Deh!, s'Amor faccia i tuoi
1.57desir sempre contenti,
1.58o se i miei preghi senti,
1.59o s'altro Ulisse forse,
1.60altri lacci di nuovo avendo teso,
1.61là sotto le fredde Orse
1.62non ti ha tradito e preso
1.63e negli otri rinchiuso;
1.64o se per altra via non t'è conteso
1.65tua libertà, secondo l'antico uso,
1.66vienne, mostrando la tua furia pazza,
1.67e l'aer tutto spazza
1.68da' vapor grossi, ond'ora è pinzo e pieno;
1.69acciò che possa l'angel mio terreno,
1.70tornato il tempo bello a mano a mano,
1.71venirsi a star queste feste a Ligliano.
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